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Autore: Accountacaso    21/06/2018    0 recensioni
Terra, anno 3089. Nicholas Luther, con il consenso del governo inizia un'operazione di sterminio dei Nephalem residenti a Central City. il programma prevede anche la reclusione di Umani e Nephalem che non possono pagare una certa cifra in tasse, in prigioni create apposta, come la città di Sky Front. Luther istituisce un patto di non aggressione con alcuni clan di stampo mafioso delle grandi città, molti di questi accettano, mentre altri si ribellano. Tra i clan rivoltosi spicca Rebellion, situato a Pandora.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.D.V.  di Ronin
Sono in cucina mentre bevo del caffè,è molto presto saranno quasi le sei del mattino. Celine dorme ancora, probabilmente sta aspettando che la chiami o che le porti la colazione. Da fuori si sentono le macchine della polizia inseguire qualcuno con la sirena accesa. Subito dopo degli spari; mi alzo innervosito, chi diavolo ha avuto l’idea di mettersi ad infastidire i poliziotti di prima mattina? Mi affaccio dalla finestra e mi ritrovo davanti uno spettacolo non nuovo: dei membri di Rebellion hanno appena fatto fuori due poliziotti.
Dalla camera da letto sento imprecare
“Ma chi cazzo è il deficiente che si mette a sparare di prima mattina?”
Celine è sveglia, si dirige verso la cucina e la seguo. Si sta preparando il caffè;   va in salone e si siede sul divano con la tazza in mano
“Cos’è, incazzata già di prima mattina?”
“Secondo te?”
“E con chi saresti arrabbiata?”
“Beh, innanzitutto con te”
“E cosa ti avrei fatto?”
“Semmai cosa non mi hai fatto”
“Tipo?”
“La colazione, idiota”
Mi siedo sul divano accanto a lei, che, dopo aver finito il caffè, appoggia la testa sulla mia spalla destra, addormentandosi di nuovo: incredibile, lei è l’unica persona capace di addormentarsi dopo aver finito una tazza di caffè. Restiamo così per un po’, fino a quando non mi arriva una telefonata da Luca: quel ragazzo aveva un tempismo incredibile!
“Ron, alcuni dei nostri stanno avendo problemi con dei ragazzi di Chapo Nuevo, in un nostro locale a Metropolis”
“Ok, dammi il tempo di vestirmi e dì ai nostri di tenere duro fino al nostro arrivo”
Mi alzo, facendo appoggiare la testa di Celine su un cuscino, vado in camera da letto e mi metto una felpa con dei Jeans e Converse, poi prendo la mia spada ed esco di casa.
 Trovo Luca in giardino, con una sigaretta di shine in bocca e con le chiavi della macchina in mano. Appena mi avvicino mi porge una sigaretta, tirandola fuori dalla tasca della sua felpa. La prendo e lui mi tira il suo accendino: lui non ne aveva bisogno, tempo fa faceva parte della famiglia Flamber, dell’Est, una casata nobile di Nephalem, noti per il comando delle fiamme, da cui lui si era allontanato.
 Avvicina un dito alla sigaretta e la accende, infiammando il dito stesso.
Ci mettiamo una mezz’ora per arrivare nel locale. Quando entro vedo un membro di Chapo Nuevo fare fuoco con una pistola su uno dei nostri, uccidendolo. Luca scatta subito addosso al ragazzo che aveva fatto fuoco, stringendogli la faccia in una mano, squagliandola. Io mi giro verso alcuni dei nostri giusto in tempo per vedere che uno dei loro mi puntava una pistola addosso, tremando.
Ci è voluto solo un secondo: tutto andava più lento quando mi concentravo, così lento che sembrava come se il tempo si fermasse. Il proiettile si avvicinava con una lentezza esasperante, prendo la spada e lo taglio in due parti. Poi il tempo riprende il suo normale scorrere.
Quel ragazzo mi guardava con una faccia terrorizzata, lascia cadere la pistola e scappa.
In poco tempo sistemiamo la situazione in quel locale.  Ordino a uno dei nostri di portare via i corpi e di avvisare le relative famiglie.   Esco e mi avvio con Luca verso la macchina.
Quando arriviamo a casa troviamo Rick seduto sotto un albero in giardino.  Lo saluto con un gesto della mano, lui fa lo stesso con me e Luca, che però si ferma a parlare con il ragazzo.
 A volte non riuscivo a capire cosa Luca  vedesse in Rick, certo la sera prima aveva ucciso due poliziotti, lo aveva fatto per sdebitarsi con me, ma, rispetto al lavoro svolto dagli altri, non era nulla!
Appena entrato vado in camera da letto per cambiarmi, dato che la mia felpa era sporca di sangue; mi segue Celine che appena entrata si stende sul letto.
“Sei ferito?”
“No”
“Meglio così”
“Hai fumato?”
“Perché, si sente?”
“Tanto”
“Sì, ma solo una, anche perché erano quasi finite e te ne volevo lasciare qualcuna”
“Oh, quanta gentilezza da parte tua!”
Ride, alzandosi dal letto e sedendosi vicino a me
“Ron”
“Sì”
“Ho fame”
“Cosa vuoi che ti cucini?”
“Boh, fai te”
 
P.D.V. di Luca
“Mi hanno detto che hai fatto fuori due poliziotti”
“Sì, quando ero fuori con Ronin per la mietitura”
“Beh, penso sia arrivato il momento di fare sul serio”
“Che intendi?”
“Dopo pranzo scendi nel viale davanti ai box”
“Ok”
Vado dentro casa e trovo Luna che cucinava; vado da lei e mi siedo su una sedia
“Rick mangia da noi oggi?”
“Sì, apparecchio pure per lui”
Apparecchio e mi rimetto a sedere
Dopo aver pranzato Rick va subito verso i box, io rimango un attimo in casa, giusto il tempo di prendere il caffè, poi lo seguo. Davanti ai box c’era un grande spiazzo al chiuso, un po’ come un garage. Rick era già lì appoggiato a un muro vicino all’entrata, mentre controllava il cellulare. Appena entro mi guarda per un attimo, per poi tornare a dare attenzione al cellulare
“Che fai, scrivi alla tua ragazza?”
“Se ce ne avessi una le scriverei…”
“Adesso mettilo, via”
“Cosa volevi dirmi?”
“Solo che oggi inizia il tuo allenamento, e quindi dovrai fare tutto quello che ti dico”
Mi guarda confuso mentre posa il cellulare in un armadietto
“Prima di capire come attaccare dovrai capire come difenderti”
Subito scatto verso di lui, tirandogli un pugno in faccia, lui non fa nulla per difendersi, l’avevo preso alla sprovvista e non ne aveva avuto il tempo. Ora teneva una mano sul viso, massaggiandosi la parte colpita. Scatto di nuovo, ma questa volta lui para il mio pugno con un braccio per poi allontanarsi
“Cerca di leggere i movimenti dell’avversario e reagisci, tutti quando attacchiamo seguiamo uno schema, il segreto di una buona difesa sta nel saper prevedere i movimenti dell’avversario, stessa cosa per l’attacco”
Un altro scatto, questa volta sferro tre pugni che vengono tutti e tre parati, poi tiro un calcio alle sue gambe facendolo cadere di schiena. Non perdo tempo e lo prendo per il colletto della sua felpa e lo sollevo, per poi lanciarlo distante da me. Sembrava veramente fragile era sempre sul punto di rompersi e dopo aver fatto un solo sbaglio si arrendeva.
“Ci sono cose che però non puoi parare”
“Tipo?”
“Tipo i proiettili, quelli dovrai schivarli, oppure dovrai fare fuori il tuo avversario prima che ti spari, ma di questo non parleremo oggi, adesso concentrati a parare”
Andiamo avanti per quasi tutto il pomeriggio, finché non lo vedo esausto e che non poteva più continuare. Aveva solo qualche livido, dovuto ai pugni che non riusciva a parare. Lo porto da Jasmine per medicarlo.
Jasmine mi tira un’occhiataccia e fa entrare Rick in casa sua. Appena uscito mi avvicino a lui
“Ti è tutto chiaro?”
“Sì”
“Quando non riesci a parare o schivare un colpo non arrenderti, cerca un modo per scappare”
“Ok”
“Dai, ti porto a prendere un caffè, te lo sei meritato”
“Conosco un bar dove lo fanno buonissimo”
“Allora guidi tu”
Appena arrivati ci sediamo e ordiniamo. La barista mi guarda spaventata, per poi fare lo stesso con Rick. Quella ragazza era strana, evitava il contatto visivo, soprattutto con Rick e dopo averci servito i caffè va in una sala riservata allo staff;  esce un uomo sulla sessantina molto alto che inizia ad osservarci finché non arrivano altri clienti
Appena finiamo i caffè usciamo salutando, ma non otteniamo risposta dalla barista. Al  ritorno guido io, noto che Rick aveva un’espressione triste
“Ho visto come osservavi la barista”
“Cosa?”
“Guarda che non c’è nulla di strano, ma com’è che ci guardavano storto?”
“Quello è il bar dove Ronin ha ucciso dei poliziotti due giorni fa, non hai visto che per terra c’era una grossa macchia di sangue?”
“Ah, ecco perché la ragazza se ne è andata. Senti, oggi stai a casa non uscire per la mietitura, ma domani vieni con me, ok?”
“Ok”
Appena arriviamo a casa incrociamo Celine, che stava uscendo probabilmente per andare dal ferramenta come al suo solito
“Ma che hai fatto Rick? Hai rubato le sigarette a Luca?”
“Io non sono così possessivo con le mie sigarette”
“Certo Luca, convinto”
Torniamo a casa e io vado in salone per sedermi sul divano e riposarmi, mentre Rick va in camera sua
   
 
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