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Autore: Spensieratezza    26/06/2018    5 recensioni
Spin off della storia "il quinto mondo." e sesta storia del ciclo delle fiabe.
Castiel e Gabriel raccontano a Dean e Sam, lo sbocciare della loro storia d'amore, iniziata in Paradiso, ma non rivelata mai veramente, fino a quando non si sono rincontrati dopo la presunta morte di Gabriel, nel mondo delle fiabe
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Lo specchio gli rimandò l’immagine di suo fratello. Un ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi di un azzurro cielo. Jared vide subito che era un bel ragazzo e se non fosse stato il fratello di Jensen, ne sarebbe stato geloso.

Qualcosa però accadde e il sorriso che era spuntato sul viso di Jensen per pochi istanti nel rivedere il fratello, si spense subito.

Misha sembrava stare male. Era pallido ma allo stesso tempo sembrava avere la febbre. Era a letto e si lamentava.

Jared si voltò verso Jensen che si era messo una mano sulla bocca, spaventato, non capendo cosa Misha avesse.
 
Misha tossiva e sembrava stare davvero male.

“Chissà cos’ha…e io non sono con lui…” si preoccupò Jensen.

Jared tirò un sospiro.

“Dovresti andare da lui.”

Jensen sollevò lo sguardo.

“Cosa?”

“Vai da lui. Ti lascio andare.”

Jensen sbattè gli occhi. Non sembrava crederci.

“Ma…”

“Jensen, vai, io so cosa vuol dire avere un fratello. Credimi. Devi andare.”
 
 


Questo era quello che accadde quando Jared era ancora la bestia. Aveva lasciato andare Jensen, perché suo fratello aveva la consunzione, anche se poi Jensen aveva insistito affinchè Jared andasse con lui.

Misha stava davvero male. aveva cominciato a stare male da alcuni giorni e Gabriel era con lui. Non aveva avuto bisogno di reincarnarsi in un altro corpo, perché lui non era morto. Era rimasto però al fianco di Misha, per tutto quel tempo, per quelli che a Misha sembrarono ANNI, attese pazientemente, con amore, amicizia e fratellanza, quando Misha, tornato bambino, non si ricordava di lui e quando alternava momenti in cui ricordava tutto perfettamente, ad altri in cui, si dimenticava.

In quei giorni, MIsha quasi delirava dal male che si stava impossessando di lui e Gabriel piangeva al suo capezzale, anche se in quei giorni, riusciva ancora ad alzarsi in piedi e sedersi sulle sedie.
 
 
“Gabriel, non piangere. Non posso sopportare di vederti piangere.” Disse Castiel, dispiaciuto, guardando l’angelo.

“Come faccio? Tu..stai male..e io..non posso fare niente!! A che servono questi cazzo di poteri se sono INUTILI??” gridò.

“Sai bene che non è colpa tua. Tutto quello che siamo non servirà qui. Questo è un gioco di ruoli, un gioco che noi dobbiamo accettare di giocare, soltanto così possiamo vincere!”

“Anche se questo significa guardarti morire?

Castiel lo fissò profondamente.
“Sai che qui nessuno di noi muore davvero, Gabriel. E poi..dimmi..quante persone hai visto morire?”

“Non te! Non te! C’è una bella differenza.”

“Sono già morto qui.”

IO NON – ERO Lì – A GUARDARE –“ gridò Gabriel all’angelo. “Non ero lì a guardare quando decidesti di immolarti per salvare uno dei Winchester, quel giorno all’ospedale. E fu una fortuna..altrimenti..altrimenti mi sarei sentito morire anche io…”

“Subito dopo siamo tornati indietro richiamati da Rowena..”

“Credi che faccia alcuna differenza???” gridò Gabriel, perdendo il controllo. “Credi che per il mio cuore faccia alcuna differenza se muori per due minuti e poi torni alla vita?? Castiel, non so se te lo sei dimenticato ma io NON SONO Più il Gabriel che conoscevi prima! La vita qui, il lunghissimo soggiorno qui mi ha cambiato nell’anima!!”

Misha lo guardò. C’era una certa dolcezza nel suo sguardo, rivolta a suo fratello Gabriel.

“Tu sei sempre stato coraggioso, leale e profondamente buono, Gabriel..”

“Non è vero..quello che tu hai fatto..per i Winchester..come posso io competere, come posso io anche solo sperare di paragonarmi davanti a una simile GRANDEZZA d’amore e d’amicizia??”

Sembrava che Gabriel sarebbe scoppiato a piangere da un momento all’altro. Misha sentiva che Gabriel si sarebbe vergognato molto a farsi vedere piangere da lui, ma Misha al contrario, non avrebbe potuto sperare di vederlo ricolmo di tanta fierezza come in quel momento. Gli prese le mani e continuò a guardare il fratello con dolcezza.



“Sei l’angelo più coraggioso e nobile che io avrei potuto sperare di avere come fratello. Dopo che hai ricordato chi sei, avevi il diritto e la libertà di tirarti fuori da tutto questo, EPPURE sei rimasto.”

“Certo che sono rimasto!!” protestò Gabe.

“Hai accettato che io restassi qui per continuare a vegliare e proteggere Sam e Dean, Rowena ti aveva avvertito dei rischi, ti aveva detto che io sarei dovuto rinascere e che avresti dovuto avere una gran forza d’animo per restare qui, restarmi accanto, che in certi momenti ti saresti sentito molto solo..”

“Io non mi sono MAI sentito solo, Castiel.”

“Tu con grande cuore mi sei rimasto accanto. In pochi l’avrebbero fatto. Hai dimostrato di avere un grande cuore, Gabe. Sei stato la mia luce in questi anni. Non credere per un solo istante che tu sei meno importante del mio affetto per i due fratelli.”
“Castiel…”

Castiel lo abbracciò in maniera sentita e i due angeli rimasero così. Una sorta di scintilla bianca scaturì dai loro corpi. La loro magia.
 


“Questo..non…non capisco perché tutto questo ci porta al fatto che tu debba morire, non posso accettarlo, Castiel.” Disse Gabe, sciogliendo l’abbraccio e scacciando via una lacrima traditrice che gli era affiorata in un occhio.

“Non l’ho deciso io. Non credere che mi faccia piacere. Evidentemente è parte della storia, deve andare in questo modo..” sospirò castiel.

Non deve andare per forza così!! Possiamo avvisare Sam e Dean, se tu mi lasciassi andare ad avvisarli, io potrei..”

“No!” disse Castiel in un tono perentorio e definitivo.
Gabe rimase a guardarlo stralunato.
 
“Perché?” gli chiese supplicante.

“Gabriel..non capisci?” gli chiese Castiel, con più dolcezza. “Tutto quello che abbiamo fatto, è stato per LORO. Ho vissuto un’altra vita da fratello di Dean..ed è stato bellissimo..poi ho realizzato che..queste storie, tutte queste storie su questa bestia che viveva isolata e odiata dal mondo, potessero avere a che fare..con la favola che noi conosciamo..e che spettava a Dean/Jensen adempiere al lieto fine di questa favola. Tutto per uscire di qui. Loro sono la chiave.

“Avremmo comunque potuto accelerare la cosa se glielo avessimo detto…”

“Non ne sono convinto. “ disse Castiel. “Dean doveva essere BELLE e Sam doveva essere la bestia. Così era stato deciso. Se avessimo intralciato questa trama, avremmo perso per sempre la speranza di lasciare questo mondo..”

“Sì, ma adesso..adesso che Dean è da Sam, cioè dalla bestia, perché non andare ad avvisarli, perché non raccontargli tutto??”

“Perché intralcerebbe la loro storia. “ disse Castiel, gelandolo.

Castiel sospirò ancora una volta. “Non credo che Dean sia già riuscito a spezzare l’incantesimo, se ora tu vai da loro e gli dici che sto male, peggio, se gli raccontassi tutto, andremmo tutti FUORI TRAMA. Dean non spezzerà mai l’incantesimo, loro non ricorderanno mai chi sono..non se glielo diciamo noi..e tutti noi..non lasceremmo mai questo mondo..”

“Ma tu così morirai!” disse Gabe, tenendogli le mani e ora non potè proprio evitare di lasciar scivolare via le lacrime dalle sue guance.

“Rowena riuscirà a riportarci indietro di nuovo..”

“No..come lo sai..non puoi saperlo..” protestava Gabriel.

“Noi dobbiamo fare quello che è giusto..fratello mio..non possiamo interferire…se morirò, vorrà dire che..la mia storia doveva andare così..se mi salverò, vorrà dire che era previsto dalla storia, ma noi non possiamo interferire con..la FAVOLA.”

“Oh, Castiel..”

“Se Sam e Dean non spezzano la maledizione della Bestia..saremo tutti perduti..” disse Castiel.






















Note dell'autrice: 

lo so, magari sarete delusi, perchè speravate in altri aggiornamenti, ma io devo ASSOLUTAMENTE finire sta storia, non ci dormo pù la notte se no ahha  xd questo capitolo serve a empatizzare e capire ancora di più i sentimenti tra Gabriel e Cas e quello che davvero l'angelo, anzi, tutti  e due, hanno sacrificato per Sam e Dean. Serve anche a capire davvero l'importanza di quella storia della bestia, sinceramente non volevo nemmeno scriverlo, ma poi ho capito come tutti questi passaggi siano importanti. A presto :) ps come sapete, poi Jared vede nello specchio Misha stare male e si precipita da lui :) 

per comodità, allego qui il capitolo a cui fa riferimento:

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3499189&i=1
   
 
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