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Autore: HarleyHearts    27/06/2018    5 recensioni
Adrien un giorno, dopo aver sconfitto l'ennesimo nemico di Papillon, si sente male e sviene. Al suo risveglio capisce, e si rende conto, che qualcosa è andato completamente storto.
-
- Plagg? - lo chiamò
- Sì? - tremò quasi, lo spiritello.
- Sono un gatto? -
- ... Sì -
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ladybug & Chat Noir stories'
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Vi chiedo immenso perdono per non aver aggiornato prima qua su EFP (il capitolo è uscito il 5 giugno su Wattpad), ma le ultime settimane sono state belle piene per me e sono riuscita a sistemare il file per qua solo adesso ;-; Perdonatemi

 

 

 

Capitolo 6

 

Una distesa di variegati colori.

Il vociare e i miagolii allegri dei gatti che andavano avanti e indietro tra le bancarelle.

L'odore delizioso di pesce grigliato che aleggiava nell'aria intorno a loro.

I loro sensi erano bombardati da centinaia di centinaia di informazioni diverse, ed era estremamente difficile riuscire a stare dietro a tutto.

Una volta usciti dal tunnel nero che li aveva condotti fino a lì, i tre felini si erano ritrovati in cima ad una nuova scalinata in pietra chiara che dava sulla piazza circolare della Città e sul suo ricco mercato.

Adrien si ricordò che fossero sotto terra solo quando alzò gli occhi, incuriosito da dove provenisse tutta la luce che illuminava l'ambiente. Rimase meravigliato nell'osservare come si stagliasse la struttura verso l'alto. Era difficile vedere il soffitto della Città, vista l'elevata altezza a cui si trovava. L'unica cosa che era perfettamente visibile da dove si trovavano loro, era il gigantesco lucernario che illuminava l'intero ambiente con la luce dorata e naturale del sole. Non gli sembrava affatto di trovarsi sotto metri di terra. L'aria era così fresca e leggera; non sapeva né di chiuso né dì umidità.

I colori delle stoffe che riparavano le varie bancarelle, sparse ovunque sia al centro della piazza che ai suoi lati, sembravano ancora più saturi e brillanti sotto i raggi.

L'ex-ragazzo trovava quel luogo magnifico e straordinario già a primo impatto, e rimase ancora più sbalordito nell'osservare come si comportassero i numerosi gatti presenti.

Sembravano... persone. Si comportavano esattamente come delle normalissime persone al mercato.

C'erano gatti che zampettavano tra una bancarella all'altra, studiandone la merce esposta, mentre altri felini cercavano di convincerli ad acquistare i loro prodotti.

Adrien si guardava intorno con gli occhi colmi di meraviglia. Era tutto così bizzarro e stupefacente, e ciò glielo si poteva leggere alla perfezione sul musetto nero.

Macchietta, che ne aveva studiato le reazioni da quando erano usciti dal cunicolo, sorrideva compiaciuto sotto i baffi. Lo sapeva che quel piccolo angolo di Paradiso gli sarebbe piaciuto. Non conosceva gatto, o mezzo-gatto, che non ne fosse rimasto rapito. Quel posto riusciva a rapirti il cuore con pochissimo.

- Vi va di andare a mangiare qualcosa, prima di andare a recuperare ciò che ci serve? Non so voi, ma io ho una fame da leoni -

Alla proposta del gatto randagio lo stomaco di Adrien ruggì un consenso. Era stato così preso dagli ultimi eventi, da essersi completamente dimenticato di aver saltato il pranzo.

- Assolutamente sì. Sto letteralmente morendo dalla fame pure io. Non sapete cosa darei per del formaggio in questo momento - rispose Plagg, con un tono molto teatrale come suo solito.

- Conosco un posticino niente male, non molto lontano. Fa principalmente pesce, ma ha anche una bella scorta di formaggi - fece un occhiolino in direzione dello spiritello.

Gli occhi verdi del gattino nero parvero illuminarsi.

- E cosa stiamo aspettando, allora? Andiamo! Sento il mio amato camembert chiamarmi -

Adrien e Macchietta si lanciarono un'occhiata divertita, prima di doversi mettere in cammino sotto le continue lamentele del kwami.

Quando Plagg aveva fame e sentiva odore di formaggio, era impossibile fermarlo; a meno che qualcuno non gli avesse dato quello che voleva. Adrien lo sapeva benissimo, visto che subiva lui tutte le sue quotidiane lamentele.

 

 

 

I tre felini si ritrovarono a zampettare in una delle vie laterali della spaziosa piazza, dove erano stati fino a poco prima, con in sottofondo ancora i lamenti del gattino nero.

L'ex-modello si era reso ben presto conto di non aver immaginato lontanamente le dimensioni reali di quel posto, e dovette aiutarlo ancora una volta il gattone multicolore per rendergli più chiare le idee.

Il corpo centrale della Città era la piazza del mercato, che si estendeva in un ambiente a forma di cilindro sia sulla base sia sui lati in una lunghissima spirale circolare. Dalla base partivano quattro strade principali che si ramificavano in una serie infinita di viuzze secondarie e ambienti nascosti. Le quattro vie principali erano state costruite seguendo i punti cardinali, e da loro avevano preso i nomi. Ognuna poi aveva caratteristiche diverse e portavano in aree specifiche. Un esempio poteva essere la stessa via Est, che stavano percorrendo in quell'esatto momento e che portava nella zona dei punti di ristoro più conosciuti e rinomati della Città.

La via Sud, invece, era quella dedita al "divertimento", così aveva spiegato loro Macchietta, mentre quella Nord alle strutture burocratiche.

Di che tipo di strutture burocratiche avessero bisogno dei gatti, Adrien non ne aveva la più che minima idea. Aveva realizzato di non essere a disposizione di abbastanza immaginazione per poter formulare una teoria vicina alla realtà; tanto valeva lasciar perdere, e prendere le informazioni così come gli venivano date.

- Seppie, totani e gamberetti! - esclamò all'improvviso un gatto sconosciuto, balzando davanti al gruppetto e facendo visibilmente sobbalzare il piccolo Adrien.

Con il cuoricino che batteva frenetico nel petto, il neo-felino osservò con attenzione il nuovo arrivato. Era un bobtail giapponese, dalla corporatura magra e la pelliccia per lo più bianca. Gli unici tocchi di varietà erano dati da un paio di macchie sulla testa; una nera che prendeva l'orecchio sinistro, una rossiccia sull'altro ed un'altra scura sulla coda corta. Aveva un paio di grandi occhi giallognoli, con lievi striature nocciola, che li stavano fissando allegri.

- Aramis! - esclamò, con altrettanto entusiasmo Macchietta, andando a dare una poderosa zampata sulla spalla del vecchio amico.

- Non immagini che coincidenza sia trovarti qui adesso. Stavamo giusto venendo a farti visita al locale - lo informò il gattone - A proposito, che ci fai qua? Non dovresti essere lì, dietro ai fornelli a spadellare? -

- Sto ritornando adesso. Sono passato al mercato a ritirare una vera prelibatezza - confidò loro, orgoglioso - Simo'! Vieni qua, e fa' vedere che chiccheria abbiamo al nostro Mac -

Il bobtail si girò per chiamare e far avvicinare un giovane gatto, rimasto in disparte, che stava trascinando un carretto di legno chiaro. Era tutto grigio, con due piccoli occhi gialli che li osservavano curiosi.

Aramis andò verso di lui, allungò una zampa verso il retro del carretto e tirò su un lembo di stoffa rossa per scoprire il misterioso contenuto.

- Gamberi rossi siciliani, arrivati or ora dall'Italia! - svelò, con fierezza - Sono così freschi che ti si sciolgono in bocca come burro sotto al sole del deserto -

- Triglie marinate - esclamò Mac, lanciando uno sguardo meravigliato alle cassette colme di crostacei - Come hai fatto a metterci le zampe sopra, Aramis? -

- Un bravo mago non svela mai i propri trucchetti, amico mio - gli rispose, mantenendo sempre la propria aria fiera ed orgogliosa, e facendogli un occhiolino complice.

- Sappi solo che il mio fornitore speciale si è dato parecchio da fare ultimamente -

- Uh uh - fece un verso d'apprezzamento il randagio, strofinandosi le zampine l'una contro l'altra - Un motivo in più per venire da te a mangiare, allora. Io e il mio stomaco non vediamo l'ora -

- Bene - sorrise il bobtail, tirandosi bene su con la schiena - Vado a farti preparare il solito tavolo. Andiamo Simo'! Abbiamo del lavoro da fare, su su - partì in quarta il cuoco, battendo le zampe ed aiutando l'altro a girare il carretto.

Il grigio fece un piccolo cenno con la testolina, prima di congedarsi e seguire il proprio capo verso il ristorante, giusto poco più avanti.

L'ingresso era formato da una piccola porticina rettangolare, aperta e con i bordi in legno chiaro. Sulla parte superiore erano state fissate delle tendine colorate, con su disegnate con della pittura bianca delle immagini di gatti e pesci stilizzati. Ai lati dell'entrata a dare ulteriore colore al quadro generale vi erano diversi vasi di piante verdi e due lampade fissate al muro che emanavano una luce calda sui toni dell'arancione.

Se l'esterno prometteva cucina asiatica, con una punta di occidentalità, l'interno non era da meno e non tradiva le loro aspettative. L'ambiente era padroneggiato da tavolini bassi circondati da cuscini dall'aria incredibilmente comoda, e da piccoli lampadari che, pendendo dal soffitto, illuminavano tutto con una tenue luce giallognola.

Alcuni posti erano stati già occupati da piccole combriccole di gatti che, seduti sui loro ampi cuscinoni, chiacchieravano allegri gustandosi piatti giganteschi di pesce preparato nei più disparati modi.

Una volta che il trio fu entrato nel ristorante, gli occhi di tutti i presenti saettarono su di loro. Non erano interessati a tutto il gruppo, bensì a solo un suo componente.

- Ehi, ragazzi! Mac è tornato! - esclamò una voce femminile dal fondo della sala, con felicità.

Da lì in poi, si scatenò il putiferio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DELLA MENTE MALATA:

EEEEEEE SON TORNATAAAA. ZEMBAWEZEMBAIÀ ehia ah

Salve, miei deliziosi volpini dai culini vaporosi! Come state? :3

Ho notato che, sia su EFP che su Wattpad, c'è ancora molta confusione sulla storia perciò cercherò di spiegare come si deve la questione (senza fare spoiler obv).

ADESSO stiamo percorrendo la PRIMA parte della storia, ovvero quella che vede lo sviluppo del personaggio di Adrien e del rapporto Adrien-Plagg-Macchietta.

POI ci sarà (ovviamente) la SECONDA (perché il due viene dopo l'uno) in cui, oltre allo sviluppo del nostro ex-biondino che si sarà fino alla fine, apparirà anche Marinette.

(Se l'ho messa nella lista dei personaggi un motivo c'è XD)

Posso capire che ci siano persone impazienti di vederla entrare in scena, ma dovete aspettare mi spiace.

Se siete stanchi di aspettare e volete leggere storie diverse alla "tutto e subito", posso capirlo ma allora questa non fa per voi. Mi spiace davvero anche perché le letture sono calate un bel po' appunto per questo motivo. Se vorrete rimanere lo stesso, a me farebbe solo che un piacere immenso. Sto realizzando (incredibilmente aggiungerei) che c'è più gente di quello che avrei mai potuto immaginare a cui piacciono davvero le follie che scrivo.

Lo so, anch'io sono sconvolta. Non ero così sconvolta da qualcosa da quella volta in cui mentre stavo mangiando una banana sdraiata sul divano a casa dei miei, il mio cane mi è saltata addosso per rubarmela e mangiarsela lei. (Sì, ho un cane fogna che mi ruba il cibo)

Stronzate a parte, sono davvero sorpresa. Per una persona come me, con autostima ai minimi storici e che fallisce il 99,9% delle cose che fa, ricevere dei messaggi sinceri di complimenti è... davvero indescrivibile. Quando succede poi, molti di voi lo sapranno, non so rispondere decentemente. Non perché io sia stronza (penso), ma perché mi emoziono come un cucciolo di corgi, inizio a tremare e non riesco a scrivere delle risposte decenti. (La cosa divertente è che, dopo, a distanza di tempo, mi vengono in mente risposte fighissime da dare... ma questa è un'altra storia)

Comunque, per concludere questo sproloquio improvviso, a voi volpini che leggete: grazie di tutto cuore. Siete la mia unica costante felice nella mia vita disastrosa. Grazie~

Io ora fuggo via.

Se volete, fatemi sapere cosa pensate del capitolo! I vostri messaggi sono sempre ben accetti~

Vi porgo i miei omaggi

HH

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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