Anime & Manga > Card Captor Sakura
Segui la storia  |       
Autore: Teddy_bear    02/07/2018    2 recensioni
[…] thànatos e zoí: morte e vita. Al di là di tutto, ci sono queste due realtà, che sono come due mondi a parte, due mondi che non si vogliono mai incontrare, che hanno astio e conflitto tra di loro, ma che hanno il loro dovere da compiere. […]
—————
AU Fanfiction, dove Shaoran Li è la morte che deve fare i conti con la vita di Sakura Kinomoto.
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Li Shaoran, Sakura Kinomoto, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Detesta il pianeta terra. È così: lo detesta. Si sta decisamente meglio nel suo mondo. Invece no, ora è costretto a vivere qui, in questa casa. Ed è anche costretto ad atteggiarsi da domestica, facendo le pulizie. Detesta assolutamente dover fare questo. È brutto non poter uccidere le persone subito, in modo tale da tornare a vivere la quotidianità come si deve. Sempre se "quotidianità" si possa definire. Il salotto di quella villa è grande, ha anche uno di quei cosi che chiamano -camino- gli esseri umani. Ha imparato con il tempo che serve per riscaldare, ed ha sentito dire che molte persone, lì sopra, ci cuociono un frutto autunnale. Castagne, gli sembra di ricordare. Scuote la testa, riprendendosi da quei pensieri. La stanza ora sembra più pulita, con molta meno polvere. Con il tempo, è venuto a conoscenza del fatto che non possa tenere né piante né animali in casa. Non può toccare o prendersi cura di niente. È contro la sua natura. Contro il suo essere. Ma tanto meglio così, lui la vita non la sopporta. Nemmeno un briciolo. Ormai vive qui da qualche giorno, e sulla ragazza del suo incarico ha già scoperto molte cose. Lavora come assistente all’infanzia presso l’asilo nido della città, in attesa di laurearsi in scienze dell’educazione. Non è molto alta, ha il fisico minuto, i suoi capelli sono corti (le arrivano poco sopra le spalle, alle base del collo) e sono biondi, gli occhi sono verdi (fin troppo) e grandi. Sorride sempre, quando lo vede, in un modo estremamente gentile. Il suo nome significa "fiore di ciliegio". Suo padre e quello che sembra esser suo fratello le sono spesso accanto, e sembra andare molto d’accordo con loro. C’è solo un dettaglio che gli nuoce: è già diventata amica di Hisato. Ha avuto modo di parlare con il donatore l’altro giorno, il quale l’ha informato di quanto lui e Sakura abbiano un buon rapporto, di quanto lei sia speciale e buona e di quanto invece lui, cacciatore, sia un grandissimo bastardo. Perché loro non vengono definiti in altri modi, nessuno li comprende. Come ci dev’essere la vita, ci deve anche essere la morte. È un ciclo continuo che va accettato. Ad ogni modo, poco gli importa se il donatore ha già stretto amicizia con la prescelta. A lui basta solo indagare sulla sua vita, trovando il punto debole dove colpirla. Non si può fare altrimenti. Il campanello di casa sua suona, e lui sbuffa, alzandosi. Quando apre la porta, si ritrova davanti colei che occupa i suoi pensieri da un po’ di tempo. Ha in mano una teglia da forno che profuma, dentro di essa Shaoran suppone che ci sia una torta o qualcosa del genere. La biondina gli sta sorridendo, e nota come le sue mani siano molto impacciate a tenere saldo quel dessert. Al numero 350 viene quasi da ridere. 

“Ciao, sono la tua nuova vicina!” esclama. È la prima volta che sente la sua voce. La sua voce. Chiude gli occhi per un secondo, mentre le parole annebbiano la mente, gli annientano i timpani. Cazzo, ha la voce di una bambina. Shaoran riapre gli occhi, ed inarca un sopracciglio. 

“Ops, hai ragione.” ridacchia, Sakura “Sei tu ad essere il mio nuovo vicino. È comunque un piacere conoscerti, abito nella casa di fronte.” stacca una mano dalla taglia, ed indica con un indice la zona in cui abita. La teglia traballa nella sua sola mano, e deve subito tornare a tenerla come si deve. 

“Questa è una crostata ai lamponi, come dono di benvenuto, spero che ti piaccia.” dice. Il moro annuisce un po’, poi prende tra le mani la torta e la posa suo tavolo della cucina, che si trova di fianco al salotto. Non dice una parola, quindi la ragazza si trova sulla soglia della porta a domandarsi se può entrare o meno. Passa qualche secondo e, quando la morte vede che Sakura non accenna a muoversi di un passo, è lui a tornare verso di lei. 

“Puoi entrare, non ti mangio mica.” sono le prima parole che le rivolge. 

Infatti non voglio mangiarti, devo ucciderti. Pensa, poi.

“Grazie. Permesso.” entra cauta. Altro aggettivo per descrivere Sakura: timida. Santo cielo, quant’è timida. 

“Io comunque sono Sakura. Non mi ero ancora presentata, scusami.” ella le porge una mano, come si fa solitamente quando ci si saluta. Shaoran la scruta, mentre rammenta dentro di sé che non può assolutamente toccarla, anche se vorrebbe. Lo vorrebbe tanto. Sembra così debole, che farle del male dev’essere un gioco da ragazzi. Tuttavia deve trovare una scusa, che non faccia fare troppe domande a questo fiorellino. Anche se non sembra una che si fa molte domande, al contrario, sembra essere ingenua e credulona. 

“Ti sei fatta male al polso?” domanda, quindi, tornando verso la cucina. Non sa come ci si comporta per essere gentili, quindi tenta di essere neutrale. 

“Oh, un po’ di sere fa il mio gatto mi ha graffiata. È stato orribile.” 

Lo so bene, bambina. Benvenuta nel mio mondo. 

“Capisco. Mi dispiace. In ogni caso, grazie per la torta.” 

Quante stronzate. 

“Ah, figurati. Anche se, ad essere onesta, mio papà mi ha aiutato molto per prepararla. Io sono un po’ imbranata ai fornelli. Tuttavia, spero che ti piaccia. E che tu riesca a trovarti bene nella nostra città.” gli sorride, ancora una volta. Shaoran annuisce. 

“Come vedi sto cercando di sistemare la casa.” le dice, poi.

“Oh sì, lo noto! Questa villa è abbandonata da chissà quanto tempo. Quell’antipatico di mio fratello diceva che è infestata, per spaventarmi.” sbuffa un po’, sistemandosi i capelli dietro l’orecchio. I suoi capelli hanno il profumo delle rose. Lo sente distintamente. Una rosa ha sempre questo profumo, prima che lui le faccia sfiorire e decedere. Così come deve fare con questa ragazza, questo piccolo bocciolo, quasi appena nato, che non conosce niente del mondo. 

“Ti spaventano le cose soprannaturali?” domanda, beffardo. Questo argomento, d’un tratto, gli interessa. 

“Non più.” la ragazza alza lo sguardo verso di lui, e gli sorride ancora. 

Non più.

Ah, ma così mi avvantaggi, piccola. Vedrai come ti spaventeranno ancora. 

“Fai bene. Non esiste nulla, al di fuori di noi uomini.” ridacchia, dandole ragione. Le fa le spallucce, abbassando il capo.

“Ho conosciuto un tuo amico, poco tempo fa.” 

“Un mio amico?” suona perplesso, il numero 350.

“Sì, Hisato. Mi ha detto che vi conoscete.” gli spiega. 

“Sakura, conoscere è diverso che essere amici.” 

La ragazza annuisce.

“Be’…” inizia, guardandosi in giro “sarà meglio che vada. Spero che ti piaccia la torta. Ci vediamo, d’accordo?” si dirige verso la porta. Shaoran nota bene come i suoi capelli si muovano mentre lei cammina. È appena percettibile, ma lui lo vede. Lo vede così tanto. 

“Ci vedremo sicuramente, Sakura.” 

Anche se non ti piacerà conoscere dove, aggiunge dentro ai suoi pensieri. 

“Ma certo! È stato un piacere grande conoscerti.” 

La prescelta ha appena varcato la soglia della porta, ed è davanti a lui. Usa sempre questo tono smielato, per parlare? Shaoran avrebbe voglia di allungare una mano verso di lei, e toccarle il viso. Vedere come sarebbe pieno di dolore, che smorfia assumerebbe a sentire la pelle bruciare sotto le sue dita di fuoco. Oppure stringere una mano attorno alla gola, vedendola piangere, pregandolo di smettere. Vuole vederla nel momento prima di morire, più che vederla morta. Sono appaganti entrambi, ma il primo, molto di più. Sicuramente molto di più.

“Ah, non mi hai ancora detto il tuo nome!” la sua voce da bambina lo riporta alla realtà. 

“Shaoran Li.” risponde, in automatico. Ella fa cenno di sì, poi lo saluta un’ultima volta, allontanandosi del tutto. Shaoran si maledice, per non averla toccata. Ma non può fare altro, non ancora, almeno. Sarà difficile resistere, tuttavia. Se lo sente. Si sente completamente perso, più delle altre volte. Chiude la porta di casa, andando verso il tavolo della cucina. La fame, in effetti, inizia a farsi sentire. Ne taglia una fetta, e la posa su un piatto, iniziando a mangiare.

“Non so ancora se sarà un peccato o un onore toglierti da questo mondo, bambina.”

 

***

 

“Com’è il nuovo vicino, quindi?” 

Sakura si aspettava questa domanda da suo padre che, ora, sta cucinando per la cena di stasera. Si ritrova a storcere un po’ la bocca, riflettendo su cosa dire. 

“Sembra un po’ riservato.” decide di rispondere, restando sul vago. Però, se dev’essere onesta, l’ha trovato un po’ strano. Il suo comportamento, è stato strano.

“Ah, son certo che andrete d’accordo. Guarda con Hisato: hai stretto subito amicizia.”

Annuisce. 

“Hai ragione.”

Il padre le sorride, per poi tornare ai fornelli. Sakura si dirige verso il salotto, mentre sente il cuore in gola. Dalla prima volta che l’ha visto, ha sentito il suo cuore battere velocemente. Troppo velocemente. È un ragazzo diverso dagli altri, ha qualcosa che non sa spiegarsi. Piano piano, riuscirà a capire cosa. Ne è certa.

“Hisato, benvenuto!” suo padre accoglie in casa il suo nuovo amico. Aggrotta le sopracciglia. Neanche aveva sentito il campanello.

“Ah, è vero che ti avevo invitato a cena!” la ragazza si alza, e va ad accogliere l’ospite. La sua mente però è ancora ferma a poco prima, quando ha conosciuto quel ragazzo. Shaoran.

ANGOLO AUTRICE: nuovo capitolo :)) spero che vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate! Grazie a tutti! Bacioni x.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Card Captor Sakura / Vai alla pagina dell'autore: Teddy_bear