Saturday
«Dov’è Ichigo? »
« In che senso “dov’è
Ichigo?” »
Il
rumore dei tacchi a spillo rimbombava minaccioso, così forte nel silenzio
assoluto di quella mattina. Le strade erano gremite di persone frettolose che
volevano godersi il weekend soleggiato, ma i loro suoni non oltrepassavano
quella specie di bolla invisibile in cui stava passeggiando. Il suo aspetto, il
suo incedere deciso avrebbero sicuramente attirato l’attenzione di chiunque, ma
invece nessuno si curava di lei, pur se tutti le cedevano il passo e si
facevano largo per non ostacolarle il cammino. Il fumo di quella sigaretta
inesauribile la seguiva ondeggiando lento, emanando un vago odore di rose
invece che la prevedibile puzza di tabacco. Schioccò appena le dita per far
cadere un po’ di cenere sfrigolante e portò indietro i capelli, sorridendo
appena soddisfatta, le labbra ancora più rosse del solito.
Gli
umani non cambiavano mai, non importava quanto tempo passasse tra una visita e
l’altra. Sempre di corsa, sempre imprudenti, sempre più concentrati sui loro
problemi che su quelli altrui, spesso più grossi. Sempre così inconsci di tutto
ciò che li circondava e che avrebbero potuto perdere, a meno che non li
mangiasse direttamente il naso. Eppure, a volte, lei li trovava così
affascinanti nella loro caparbietà, nei loro sentimenti, nelle loro decisioni
che anche a lei sembravano incredibili.
Ovviamente,
non avrebbe mai voluto prendere il loro posto.
Tirò
appena le code del lungo vestito nero mentre prendeva una curva a destra, ormai
vicina alla sua destinazione. Si soffermò un istante a pensare se, vista
l’occasione, fosse il caso di un cambio d’abito, e con una risatina soffocata
schioccò le dita, cambiando il colore del tessuto in un blu petrolio scuro. Un
po’ più adatto, ma sempre tenebroso, in ogni caso.
« Siamo in casa, non
possiamo averla persa. »
« E’ chiusa a
chiave quella porta, sì? »
La
vecchia chiesetta in stile occidentale si stagliò di fronte a lei, che sospirò
poco impressionata. Era tutta una scena, ovviamente, tutto per stile. Non
doveva nemmeno stupirsi, quella ragazzina
era stata così prevedibile fin dall’inizio che quasi non era stato divertente
giocare un po’ con lei. Anche se doveva ammettere che era rimasta stupita dalla
sua cocciutaggine e dalla resilienza che tutti e quattro avevano dimostrato;
ogni volta che li rincontrava (anche se purtroppo loro non potevano né saperlo
né ricordarselo), una parte di lei doveva lottare perché non fosse troppo di
parte nei loro confronti.
Però
doveva ammettere che era davvero divertente intrattenersi
con loro. E specialmente dare sui nervi a quel tenace di un biondino.
Oh
be’, si disse ridacchiando ancora, i tacchi che magicamente sembravano immuni
alla ghiaia che circondava la piccola e romantica costruzione, almeno in quella situazione lui era riuscito a
ottenere il suo agognato premio. Tanto valeva fargli ancora un altro, piccolo, banalissimo regalino.
Si
appoggiò soddisfatta ad una delle ultime colonne, in ombra pur sapendo che
nessuno avrebbe mai potuto vederla, spiegò le labbra in un sorriso divertito, e
schioccò le dita.
« Ammettilo che vuoi farmi
venire una crisi isterica. E metti giù quella ciambella! »
« … ho fame perché
sono nervosa. »
« No, tu hai sempre
fame. Cosa ti salta in testa sparire così!»
Ichigo
fece un respiro profondo e gemette sottovoce mentre si lisciava per l’ennesima
volta le pieghe invisibili del corpetto attillato: « Ho
la nausea. »
« Hai la nausea
perché stamattina ti sei divorata quattro ciambelle e due croissant invece che
lo yogurt e la frutta che ti avevo suggerito. Meno male che la onee-sama ti ha fatto allargare il vestito.»
« No, no, è una nausea
diversa. »
Zakuro
le si avvicinò sorridendo, porgendole il bouquet: « Andrà
tutto bene, tranquilla. Posso far entrare i tuoi? »
La
rossa esalò piano, un piede che batteva nervoso a terra: «
Ancora due minuti. »
« Dopotutto, se
fosse in orario proprio oggi di tutti questi giorni, apriti cielo, » Minto
scherzò sarcastica, ma non sfuggì a nessuno la nota emozionata e allegra nella
sua voce. Ichigo le fece una smorfia, stringendo forte le dita attorno al
rigoglioso mazzo di fiori. Non vedeva l’ora di oltrepassare quella porta e
raggiungere Ryo. Voleva iniziare il
prima possibile ufficialmente il resto della loro vita insieme. Quasi
non credeva che il momento fosse davvero arrivato, che finalmente fossero lì, a così poca distanza dal futuro. Sentiva le
farfalle nello stomaco agitarsi piacevolmente, spingerla a uscire da quella
stanza e correre a ricordargli quanto lo amasse.
Ecco,
però magari in un’altra vita avrebbe deciso di non avere oltre 150 invitati.
Le
venne da sorridere e si impose di non mordersi il labbro, rovinando il rossetto
nude che Minto le aveva applicato con
la solita maestria. La mora le si avvicinò in quel momento, aggiustandole piano
i ciuffi liberi dello chignon scomposto e assicurandosi che il velo fosse
saldo.
« A posto? » le
domandò sottovoce.
Ichigo
si specchiò negli occhi scuri dell’amica, e sorrise di rimando: « Prontissima. »
§§§
Ma
buonasera fanciulle <3 Non so se vi aspettavate questo “bonus” extra di
spiegazioni finali, ma mi sono sentita buona – anche dopo essere sopravvissuta
a un weekend con Ria ;) – e ho deciso non solo di pubblicarlo, ma di farlo
anche abbastanza in fretta :3 Anche perché voglio concludere la serie e
andarmene in vacanza per un pochetto, senza pensare troppo alle ff :D
Siamo
quindi arrivati ufficialmente alla conclusione di A Thousand
Worlds To Break Our Hearts!! Ammettetelo che pensavate sarebbe andata molto
peggio ;) Spero che questo mini ending abbia
dissipato completamente i vostri dubbi e le vostre domande, in fondo anche Yuuko si è dovuta ricredere ;) A questo proposito, vediamo
chi mi coglie le citazioni e soprattutto chi capisce che “regalo” ha scelto di
fare a Ryo (aiutino/spoiler: no, non è il ritrovare Ichigo, lei si era semplicemente nascosta da
qualche parte in casa di Zak a mangiare XD).
Grazie
a chi ha seguito fedelmente tutta la serie fin dal principio e anche chi ha
fatto un salto ogni tanto: Ria, ryanforever, Sissi1978, Endorphin_94, Querdenker,
mobo, Red Inkheart, Akatsuki, PervincaViola, Erisuchan, mergana, Verde
Pistacchio.
Spero
di tornare presto, rinfrescata e con nuove ide :D Un bacione a tutti e buona
estate!!