IN PARTENZA PER HOGWARTS Finalmente è iniziato un nuovo giorno, ma non un giorno qualunque, il primo giorno di scuola! Teddy è stato costretto a condividere la stanza con con zio Bill, mentre Victorie e sua madre Fleur hanno dormito nella vecchia stanza di Ginny. Il primo a svegliarsi è stato proprio lui ma non sa cosa fare, è ancora buio, forse a causa delle tende o forse perchè è ancora notte ma non ha assolutamente voglia di alzarsi dal letto per verificare. -Ragazzi è pronta la colazione- urla Molly dalla cucina. -Quando parli del diavolo...- anche questa frase l’aveva sentita da zio Arthur ma forse nn era proprio azzeccata, ma a lui cosa interessava, era un mago non un Babbano! Alla stazione c’era un grande via-vai e Victorie aveva rischiato di perdersi già tre volte.-Stupida ragazzina-era stato il commento di Teddy che nn era sfuggito a zia Molly. Il ragazzo nn sapeva perchè fosse così scontroso, non era nella sua natura, magari era veramente in ansia per la casa di Hogwarts o forse era Victorie, si era lei, nn sapeva nè come nè perchè ma era lei! -Zio Neville!- urlarono in coro Victorie e Teddy, questo non hli piaceva affatto! -Ora dovrete chiamarmi Professor Paciock, è il mio primo giorno come insegnante di Erbologia ma a quanto ne so anche per voi è il primo giorno; tranquilli, non c’è di che preoccuparsi e ricordate che ogni casa è importante nel suo piccolo- -Ciao Zi...Arrivederci Professor Paciock!-dissero ancora all’unisono i due ragazzi, ora peró era Victorie ad essere a disagio, rossa per l’imbarazzo. -Forza ragazzi salite sul treno-si affrettó Molly, i due presero il loro animaletto e salirono a bordo. -Scusate c’è posto??- domandó Teddy a due ragazzi in una cabina, ma no, non cera posto, i sedili erano ricoperti di ogni tipo di dolciume. Provó in altre cabine e in altri scompartimenti ma o erano pieni oppure veniva cacciato perchè credevano che i suoi capelli potessero causare qualche danno; li aveva ereditati da sua madre: Ninfadora Tonks. L’unica persona che lo accolse fu sua “cugina” Victorie, aveva lo sguardo ancora imbarazzato e Teddy le sfoggió un sorriso, si arrabbió ancora di più con se stesso perchè non riusciva più a gestire le azioni del suo corpo era quasi come se...se...se si fosse innamorato di Victorie, ma no, non era possibile, oh invece si e se ne accorse quando sentì il suo cuore sciogliersi nell’udite le parole della giovane:-Prego, siediti Teddy-, ma poi aggiunse:-Non hai trovato nessun altro posto?-. Come poteva parlargli così? Si alzó e se ne andò lanciandole uno sguardo fulmineo -Teddy si sta avvicinando, che faccio, me ne vado, no resto, devi essere gentile ma lui è sempre sgarbato con me, eppure...- -È entrato, perchè si sta alzando, se ne va,ma...-