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Autore: terryoscar    04/07/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Oh Signore, ti ringrazio


Siamo nuovamente in marcia, Mio Padre e Alain scortano l’aggressore che abbiamo catturato, sono avanti a tutti noi, mentre Andrè ed io affianchiamo il povero La Salle che è ferito, portiamo i cavalli al passo.
Andrè è ferito ad un braccio, ma fortunatamente nulla di grave, invece La Salle ha riportato una ferita piuttosto seria, ha bisogno di essere curato da un dottore.

Sento mio Padre dire: “La Salle mancano un paio d’ore all’ arrivo del villaggio, devi resistere.”
“Non preoccupatevi Signore ce la farò.”


Manca ancora una buona mezzora per raggiungere Chambery, vedo La Salle pallido e sofferente , capisco che non ce la fa più, ma non si lamenta, Andrè è molto attento a Gerard.

“Gerard ancora uno sforzo, ormai manca poco.”

La Salle non risponde, vedo i suoi occhi chiudersi e barcollare sulla sella, arresto il cavallo mi avvicino alla destra e Oscar alla sua sinistra, l’abbiamo affiancato vedo Gerard cadere, l’afferro, lo chiamo: “ Gerard Gerard!”

“Tutti si girano verso di noi, ci guardano.

“Andrè cosa succede a La Salle?”
“E’ svenuto Signore, la ferita sanguina.”
“Maledizione, Andrè dobbiamo arrivare prima possibile al villaggio!”
Oscar mi dice: “Andrè al tuo cavallo ci penso io, tu sali in groppa e sta dietro a Gerard!”
“Si Oscar!”

Anche se a rilento siamo arrivati finalmente al villaggio.
Mio padre guarda Alain e dice: “Sassoin dobbiamo consegnare il prigioniero alle guardie, però dobbiamo cercare un medico per il soldato La Salle.”
“Generale io direi prima di occuparci di Gerard, tanto il nostro prigioniero è ben legato non può certo sfuggirci.”
Andrè ribatte: “Signore, Alain consegnate immediatamente il prigioniero alle autorità a La Salle ci pensiamo noi.”
“Sei sicuro di farcela? Anche tu sei ferito!”
“Signore la mia ferita è superficiale, il problema non sono io ma Gerard.”
“Va bene Andrè, allora noi andiamo, e voi altri occupatevi del soldato.”
“Sissignore!”


Vedo mio padre allontanarsi, si dirigono alle autorità locali, per consegnare il prigioniero, mentre noi altri cerchiamo un dottore.
Passiamo davanti a una locanda e dico: “Andrè una locanda, dobbiamo fermarci.”

Aiuto a Gerard a scendere.

“Aspetta Andrè ti do una mano.”

Sabrina ci fa strada, Andrè e io teniamo a spalla il povero La Salle ed entriamo nella locanda. 
Sabrina parla francese e dice al locandiere: “Buongiorno Signore, abbiamo bisogno di un alloggio per sei persone.”
“Come volete sistemarvi?”
“Tre stanze per ogni coppia andrà benissimo.”
“Vedo che con Voi c’è un ferito!”
“Sissignore, siamo stati assaliti dai briganti e cerchiamo un dottore, potete indicarcene uno?”
“Si si certo, adesso mando il garzone ad avvisare.”

L’uomo si allontana, esce fuori dalla locanda e chiama un ragazzino che è in compagnia di altri.

“Pierre, va dal dottore e portalo qui, digli che abbiamo un ferito!”
“Vado zio.”

L’uomo ci guarda e dice: “Prego da questa parte.”

Seguiamo l’oste che ci accompagna nelle stanze, ci spalanca la prima e immediatamente io e Oscar adagiamo sul letto Gerard.


L’uomo guarda Sabrina e dice: “Signore nel frattempo che i vostri amici si prendono cura del ferito io Vi mostro le altre stanze.”
“Si certo Signore andiamo!”

Sabrina esce, e io e Andrè leviamo il maglione a La Salle, e le bende, che ormai sono completamente tinte di rosso.

“Su Gerard fatti forza, devi aiutarci … tirati su.”
“Andrè fa piano ho male dappertutto ….”
“Coraggio dai che ormai il peggio è passato.”
Oscar mi guarda e dice: “Andrè dobbiamo tamponare la ferita, esce del sangue.”
“Oscar vado a chiedere delle bende al locandiere.”

Mi appresto per andare quando vedo la porta spalancarsi, finalmente è arrivato il dottore.

“Buongiorno signori.”
“Buongiorno, prego dottore da questa parte.”

Il medico si avvicina, guarda Gerard.

“Cosa è successo a questo giovane?!”
Oscar incalza: “Ha una ferita da taglio, ha perso molto sangue e abbiamo cercato di tamponargli la ferita.”
Il dottore guarda attentamente, prende i suoi arnesi e dice: “E’ una brutta ferita ma non è in pericolo di vita adesso devo medicare, fatemi portare dell’acqua!”

Poco dopo Sabrina entra con un catino d’acqua e dopo un’accurata medicazione il dottore ci dice: “Il paziente non deve muoversi, deve rimanere a riposo per almeno tre giorni, il tempo di rimarginare la ferita, verrò domani per medicarla nuovamente.”
“Fate tutto quanto è necessario dottore!” Oscar mi guarda e fa un cenno “Adesso dovete dare un’occhiata a un altro ferito”
Il dottore mi guarda e mi chiede: “E’ una ferita grave signore?”
“No Dottore, sono stato preso di striscio, non è nulla di grave.”

“Vediamo ….”

Mi sfilo la maglia e poi la benda.

Guardo Andrè . è a dorso nudo, si vedono i muscoli sotto la pelle, liscia, tesa. Il suo addome teso, con la muscolatura scolpita. Quanto è bello! Anni di allenamenti hanno lasciato il segno. Ha qualche cicatrice, tutte opera mia! Ih ih..ero una vera peste da bambina! E con la spada l’ho sempre battuto! Ogni occasione era buona per un duello … .oh …. quella piccola cicatrice invece …. Si … è quella che si è procurato cadendo dal ciliegio: voleva farmi contenta …. e così si è fatto male! Il mio Andrè! Ogni segno mi riporta ad un ricordo … .è curioso, si tratta sempre di duelli o di marachelle! Eravamo due terremoti! Quante ne abbiamo combinate! E adesso, siamo prossimi al matrimonio …..si, Andrè sarà mio marito … ed io sarò la moglie di Andrè Grandèr! Che buffo!!! Da piccoli terremoti ad adulti innamorati! Forse innamorati lo siamo sempre stati …..sono solo io che ci ho messo troppo per capirlo! Sono persa nei miei pensieri, sento lo sguardo di Andrè su di me … si accorge che lo sto osservando … arrossisco …. gli sorrido e lui ricambia.



Il dottore osserva e mi dice: “La ferita non è grave, va tenuta pulita e medicata tutti i giorni. Tempo una settimana e non vi sarà più traccia!”

“Bene allora torno domani, per medicare la ferita al giovane!”
“Grazie dottore!”


Rimaniamo nella stanza, Gerard si è addormentato, Oscar mi prende la mano e mi invita a uscire.

“Andiamo Andrè, devo parlarti.”

Entriamo nella stanza assegnata a mio padre e a Alain, Andrè chiude la porta, non mi da il tempo nemmeno di guardarlo che si avventa sulla mia bocca e mi bacia con passione, lasciandomi senza fiato. Siamo labbra su labbra, sento che sorride, mi allontano con forza e gli dico: “A … Andrè ti prego lasciami respirare!”

Andrè mi lascia appena per avventarsi nuovamente sulle mie labbra, sento le sue mani su di me, mi accarezza i capelli, il collo, la schiena, i fianchi …. Sento le sue mani scendere ancora.
Ci lasciamo andare dal nostro bacio appassionato, lo guardo e gli sussurro: “Andrè …”
“Oscar … quanto mi sei mancata … abbiamo dormito nella malga, eri così vicino a me e non potevo darti nemmeno un bacio, che sofferenza … ti desidero Oscar …”

Mi sento avvampare, me l’ha detto ancora: mi desidera, anch’io lo desidero, non ho più alcun dubbio.
Mi abbandono tra le sue braccia, ancora un altro bacio appassionato, non ci rendiamo conto di nulla, non pensiamo più a nulla, ci lasciamo trasportare dai nostri impulsi.
Siamo labbra e labbra, il nostro bacio diventa sempre più esigente, siamo abbracciati, sento ormai le mani di Andrè sul mio corpo, Andrè avanza verso di me, io indietreggio, fino a sentire dietro di me il letto, Andrè mi fa adagiare lentamente, mi sdraio, Andrè è su di me, continua a baciarmi con passione, non mi da tregua, sento il suo tocco sui miei seni, mi sussurra: Ti amo … ti amo Oscar …”

I miei sensi sono inebriati dalle sue mani, sento la sua passione.

“Andrè … Andrè anch’io ti amo …”

Sento il respiro affannato di Andrè, nostri baci sono sempre più arditi, le mani di Andrè si intrecciano alle mie, siamo in balia della passione, Andrè mi tira fuori la maglia dai pantaloni, sento il suo tocco sulla mia pelle, mi accarezza leggero, la pancia, i fianchi e poi sale, resta deluso però, porto le fasce. Cerca di allentarle un poco. Mi bacia, i suoi sono tanti piccoli baci: la fronte, le tempie, le gote, il collo. E mi sussurra parole d’amore, con voce bassa, suadente. Mi rassicura, come sto bene con Andrè! Non ho paura, lui non mi farebbe mai del male! Andrè è dolce, premuroso. Si appoggia di lato per non pesarmi completamente addosso, mi guarda e mi sorride e poi riprende a baciarmi.
Anche le mie mani partono, come animate, per esplorare il suo corpo, i suoi capelli, i suoi muscoli tesi ….

“Oscar … Oscar ….”




Il generale ed io percorriamo il corridoio della locanda.

Allora Sassoin, è tutto a posto, l’aggressore è stato arrestato, adesso tocca alle autorità competenti occuparsi di lui.”
“Sissignore, una rogna in meno! …. Signore, il locandiere ha detto che la nostra è la stanza sei, ed è questa siamo arrivati.”

Apro appena la porta e non posso credere a i miei occhi: vedo Andrè e il Comandante sul letto, che certo non si risparmiano, ancora qualche minuto e quei due daranno l’erede al vecchio pazzo! Sbatto immediatamente la porta per avvertire della nostra presenza le due colombelle, e impedisco al vecchio pazzo di entrare.

“Sassoin cosa fai? Sei per caso diventato matto? Devo entrare, ho bisogno di cambiarmi!”

“Generale ho un’idea, andiamo prima a vedere La Salle e poi entriamo in camera.”

Urlo per farmi sentire dai due quasi sposini. Tiro a me il Generale e lo costringo a seguirmi.

“Ma che diavolo fai! Come ti permetti di prenderti certe libertà con me?”
“Il diritto me lo prendo, dato che Vi ho salvato la vita Signore, e adesso andiamo!”



Sono sopra ad Oscar, l’ho quasi svestita, appena sentiamo sbattere la porta e sentire le voci provenire dal corridoio, mi sollevo immediatamente, ci guardiamo smarriti ed un poco frustrati, Oscar si alza dal letto spaventata, mi dice: “E’ mio padre Andrè, cosa facciamo?”

Andrè mi prende la mano e mi porta con se, ci avviciniamo alla porta, e origliamo.

“E’ con Alain Oscar, sicuro che è stato lui ad entrare per primo e sbattere la porta per avvisarci …. si allontanano … Credo che siano entrati nella stanza di Gerard … dobbiamo uscire di qui … aspetta adesso vedo.”

Apro un poco la porta, appena il necessario per poter sbirciare fuori e vedo Alain entrare dopo il Generale, si gira mi guarda e mi fa un cenno con la mano di andare via, chiude la porta della stanza di Gerard.

“Andrè, allora?”
“Su Oscar usciamo immediatamente, era come pensavo, Alain ci ha visti ed riuscito a portare via tuo padre, adesso sono nella stanza di Gerard ….. su andiamo!”

Stringo a me la mano di Oscar, sgattaioliamo fuori dalla stanza, la tiro a me.

“Dove andiamo Andrè?”
“Via Oscar … ovunque, basta che sia lontano da tuo padre!”

La mia mano è stretta in quella di Andrè, attraversiamo il corridoio e giungiamo davanti all’oste, immediatamente mi sciolgo dalla stretta e con assoluta indifferenza passiamo oltre.

“Buongiorno.”
Ci sorride appena e risponde: “Buongiorno a Voi Signori!”


Siamo fuori, sul suolo c’è tanta neve, Andrè mi dice: “Oscar su andiamo via … allontaniamoci da qui!”
“Ma dove Andrè?”

“Non lo so, basta che sia in un posto dove nessuno ci conosca ahahah”

Corriamo come due ragazzini, lasciamo il paese ed ci addentriamo in un sentiero dove non c’è nessuno.
Andrè corre, è avanti a me, ride, mi guarda si piega sulle gambe raccoglie la neve, e me la lancia, mi colpisce, accetto la sfida e contraccambio, in breve tempo il nostro diventa un campo di battaglia, sembriamo due bambini, ridiamo, ci colpiamo: sul viso, sul petto sulle braccia. Fino a quanto non siamo stremati. 
“Ahahah Andrè basta abbiamo tutti i vestiti bagnati, rischiamo di ammalarci e poi saremmo costretti a fermarci di più …”
“Ti dispiacerebbe Oscar?”
“Nooo .. Andrè sono felice!!”

Vedo la mia Oscar ridere, è sempre più bella, non resisto, anche se i miei stivali affondano nella neve, riesco a raggiungerla, l’afferro per le braccia e la stringo a me, la bacio senza pensare a niente.

Mi allontano appena da lei ansimando, le rubo un altro bacio, le dico: “Oscar i nostri vestiti sono bagnati, dobbiamo assolutamente rientrare se non vogliamo davvero ammalarci.”
“Si si Andrè … andiamo …”

Lo guardo con desiderio e stavolta sono io a rubargli un bacio, Andrè risponde, con ardore, mai prima d’ora mi aveva baciata in questo modo, tremo, sento i brividi per tutto il corpo, Andrè li percepisce.

“Oscar hai freddo? Vieni qui abbracciami!”

Tremo ma non per il freddo, ma per le emozioni che Andrè mi da’. 

“Andrè lasciami, potrebbero vederci.”
“Si hai ragione … amore …. Amore , amore …”

“Andrè! ….”


Oscar entra nella sua stanza e io nella mia.


“Signor Generale, mi permettete di scambiare due parole con Andrè?”
“Andrè? Ma se lui e mia figlia sono introvabili, li ho cercati dappertutto e non li ho trovati! Questi due mi faranno impazzire!”
“Li ho appena visti rientrare Signore, mi permettere allora di andare da lui?”
“Uhmm e va bene, ma in via del tutto eccezionale, e non ci mettere molto, lo sai rimani sempre agli arresti!”
“Grazie Signore!”
“Per gli arresti Sassoin?”
“Ma no Signore! Per avermi concesso qualche minuto di libertà.”


“Avanti!”
“Alain sei tu! Ti ringrazio per quello che hai fatto.”
“Ringraziarmi amico?! Accidenti a te Andrè, ma dico, non potevi andartene da un'altra parte? Ma come ti è saltato in mente di venire con il Comandante proprio nella mia stanza che tra l’altro è anche del vecchio pazzo ovvero tuo suocero!”
“Vedi Alain io … Oscar voleva parlarmi, e nella mia stanza c’è Gerard, nelle sua c’è Sabrina, e l’unica rimasta era quella, e voi eravate al comando.”
“Si ho capito, però …”
“Però niente, te l’ho detto Oscar doveva parlarmi e poi …”
“Accidenti Andrè, chissà cosa ti avrà detto per aver scatenato in te reazioni simili ahahah!”
“Nulla di quello che tu immagini Alain.”
“Ti capisco Andrè, anche a me succede la stessa cosa quando sono con mia moglie …. Però Andrè ihihih il Generale non ha nulla di cui preoccuparsi ahahahah a quanto pare tutto funziona!”
“Funziona? Ma di che diavolo parli?”
“Ma come non lo sai? Lui teme che tu …. Niente di niente, ed è molto preoccupato. Io gliel’ho detto di farvi fare un po’ di pratica, prima del matrimonio, ma lui non ne vuole sapere, almeno vi esercitate prima ihihih!”
“Hai finito di dire idiozie Alain? Certo che tu e lui insieme siete una accoppiata vincente. Come lo chiami?”
“Vecchio pazzo.”
“Sinceramente non so chi dei due è più pazzo dell’altro, comunque non è affar mio.”
“Andrè Andrè ma dove è finito il tuo senso dell’umorismo?”
“L’ho perduto Alain, da quando tu e il Generale non fate altro che divertirvi alle nostre spalle.”
“Su su Andrè non ti arrabbiare, lo sai che tengo molto alla tua amicizia, è solo che vorrei che tu … come dire … ti facessi valere un po’ di più.” 
“Non ti capisco, comunque ti sono grato di averci aiutato, ma non ti permetto di parlarmi così!”
“Ahahah Scusami Andrè … non prendertela, ti prometto che non dirò più nulla! …… Come sta La Salle? Cosa ha detto il dottore?”
“Non potrà muoversi per almeno tre giorni e …”

Vedo il Generale entrare.

“Vi ho cercati …”
“Oscar e io abbiamo fatto un giro per il paese Signore.”
“Uhmm, cosa ha detto il dottore?”
“Gerard non potrà muoversi per almeno tre giorni signore, ha una brutta ferita, poi deciderà il medico cosa sarà opportuno fare.”
“Capisco .. l’importante è che sia vivo.”
“Come è andata al comando?”
“L’aggressore è stato arrestato, verrà processato nella speranza che confessi. Vado di sotto a far preparare il pranzo, ci vediamo dopo.”
“A dopo Generale!”

Rimango solo con Alain che immediatamente incalza: “Allora amico … se solo avesse visto tuo suocero quello che stavi facendo con sua figlia, ti avrebbe ammazzato, ma dico Andrè non ce la facevi proprio più vero?”

Apro la porta della mia stanza e gli dico: “Alain se non ti dispiace adesso lasciami solo che ho bisogno di riposo.”

“Ihihih Capisco Andrè, a dopo e … buon riposo ihihih!”

Sento la voce flebile di Gerard: “André … Alain non cambierà mai … non dargli retta …”
“Sta tranquillo Gerard, lo sai che io non gli do peso …”



Entro in camera con il Generale, fischietto felice.

“Si può sapere perché sei così felice Sassoin?”
“Di motivi ne ho tanti Signore.”
“Sentiamo quali sarebbero i tuoi motivi.”
“Il primo è che ho una moglie, poi abbiamo portato la pelle in salvo e infine ……”
“Infine? ….”

“ Generale qui sembra tutto a posto, non c’è da preoccuparsi, i due hanno tutte le carte in regola!”
“Cosa vuoi dire, a chi ti riferisci?”
“Ad Andrè …”
“Come?”
“A beh niente di sconveniente, ma è giusto che io Vi tranquillizzi, Andrè ha tutte le carte in regola, è tutto nella norma, state tranquillo!”
“Sassoin tu sei grave!”
“Perché signore?”
“Come perché! Hai forse visto Andrè con qualche … donna?”
“Cosa dite Signore! Andrè in compagnia di una donna che non sia il Comandante? Quello piuttosto, si fa compagnia con il mio libro, ma no che dico, neanche quello vorrebbe per tirarsi su di morale! A proposito, perché non me lo restituite?”
“Perché dovrei Sassoin?”
“Perché è mio, e poi siate buono, non dimenticate che dopotutto io Vi stimo e Vi sono affezionato, e Ve lo dimostro ogni giorno sopportando le Vostre eresie ahahahahahah!”
“Sassoinnnn chi ti da tutta questa confidenza?!!!”
“Signore calmatevi, lo sapete che se io non ci fossi stato Voi vi sareste annoiato ahahah!”
“Smettila! E continua a dirmi di Andrè, allora l’hai visto in atteggiamenti intimi con una donna?”
“Signore ma Voi vi rifiutate di capire che per Andrè non esiste donna all’infuori del Comandante.”
“Senti Sassoin in tutta confidenza dimmi, quando uscivate la sera dopo i turni di guardia, voi immagino che vi intrattenevate in qualche bordello vero?”
“Beh anche …”
“E Andrè? …”
“Andrè cosa?”
“Come cosa?!! Andrè andava a donne?”
“Co .. Cosa?!! Andrè con le prostitute? Ma se l’avete allevato come fosse un’educanda!”
“Cosa vuoi intendere, che lui non era attratto dalle donne di piacere?”
“Ma certo che no, lui nella testa ha solo Vostra figlia e nessun’altra … secondo me è davvero malato ahahahah
“Stupido imbecille sta zitto e vedi di dirmi tutto! Dunque lui non si appartava con le donne, e allora cosa faceva in quei posti?”
“Dunque Signore, mentre noi ci sollazzavamo con le donne, lui rimaneva seduto a bere e a piangere il suo amore non corrisposto del diav …. Di vostra figlia, e non c’era verso di fargliela levare dalla testa. Pensate che una volta con una scusa l’abbiamo mandato in camera, e poco dopo una donna l’ha raggiunto per … si insomma avete capito … e lui sapete cosa ha fatto?”
“Cosa cosa Sassoin …”
“Non ha fatto altro che mandarla via, e noi tutti ci siamo rimasti di sasso. Ecco perché Vi ho detto in un’occasione di stare tranquillo con Andrè: quello nemmeno se vedesse una donna nuda riuscirebbe a fare qualcosa ….”
“O mio Dio! Allora devo davvero preoccuparmi?”
“Ma no Signore! State tranquillo che Andrè non si mette in azione con nessuna che non sia il Comandante!”
“E tu come fai a saperlo, li hai visti per caso?”
“Beh diciamo che li ho osservati per caso …”
“Ehmm … li hai visti fare qualcosa di sconveniente?”
“Non troppo Signore, ma Vi assicuro che Andrè è funzionante.! E adesso basta perché è un mio amico e non Voglio e non posso aggiungere altro.”
“Me lo giuri Sassoin che Andrè ….”
“Giuro, è funzionante!”
“Ohhh Signore, ti ringrazio!”

   
 
   
 
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