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Autore: terryoscar    06/07/2018    6 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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La lotta
 
 
 
E’ mattino mi sveglio, mio padre è già in piedi, è seduto sul letto, mi guarda e mi dice: “Devi sbrigarti Oscar, preparati e fa tornare qui Sassoin.”
“Padre, mi sono appena svegliata, datemi almeno il tempo di alzarmi dal letto!”
“Uhmm … si si …”

“Oscar ieri hai fatto delle allusioni circa i tuoi nonni e …”
“Padre Vi prego, non vorrete davvero ricominciare, non Vi è bastato tutto quello che ci siamo detti?!”
“Ehmm … vedi io … non vorrei averti dato l’impressione di essere … invadente è solo che mi preoccupo per te!”
“Si lo so, però adesso è meglio che mi sbrighi, così avrete la compagnia di Alain e sarà tutto Vostro, Vi è mancato vero? Ahahah!”
“Mi sembra di ascoltare lui … secondo me sei peggiorata da quando presti servizio in quella caserma, è per questo che dovresti lasciarla …. E poi ti sposi e ….”
“Basta Padre, non incominciate a tormentarmi di prima mattina, è meglio che mi sbrighi!”


Vado dietro il paravento e mi vesto in fretta, voglio andare via prima che mio padre ricominci, mi accingo ad uscire dalla stanza, quando sento bussare.
Apro la porta ed è Alain.

“Sassoin?! Non ci posso credere, tu qui di tua spontanea volontà!”
“Sapete Generale, cominciavo a sentire la Vostra mancanza, e Voi? Ahahahah”
“Ho dormito benissimo senza aver ascoltato le tue idiozie!”
“Sapeste io …. Ho dormito come un angelo in Paradiso.”
“Sassoin! Aspetta almeno che esca mia figlia!”


Ignoro i loro discorsi e vado via, percorro il corridoio, la tentazione è tanta, non resisto, mi fermo davanti la camera di Andrè, busso, apro.

“Oscar, che bella sorpresa! Che ne dici di fare colazione insieme, magari ce la facciamo portare qui!”
“Si certo Andrè.”
“Però dammi almeno il bacio del buongiorno ….”

Ci abbandoniamo l’uno all’altro, incurante del mondo che abbiamo lasciato fuori.



“Allora Generale, adesso che il Comandante è andata via, devo ringraziarvi per avermi concesso una splendida …. Licenza …”
“Non è merito mio, ma di mia figlia, devi ringraziare lei, e tu lo sai benissimo, solo che ti piace stuzzicarmi, vero? … Ehi ehi Sassoin, che non ti venga in mente di raccontarmi di come hai passato le tue ore di libertà, che non mi interessa.”
“Non ci penso nemmeno a raccontarvi cosa ho fatto con mia moglie, se magari fosse stata con una donna che per me non contava …. allora si!”
“Veramente Sassoin non c’è bisogno che tu mi dica qualcosa, tanto da dietro la porta ho sentito tutto.”
“Cosa? Avete origliato?”
“Ma per chi mi hai preso, non è nel mio stile origliare, eri tu che ti dimenavi come un ossesso senza rendertene conto e senza pensare che qualcuno ti potesse ascoltare.”
“Ah ah ah ah Signore, secondo me state davvero esagerando!”
“Affatto Sassoin!”
“Beh allora mi dispiace che Voi .. Ah Ah … ma ditemi non è che Vi ho fatto venire nostalgia di Vostra moglie?”
“SASSOINN!!”
“Ah ah Adesso sono sicuro che avete sentito la mia mancanza Signore, che ne dite se al nostro rientro mi congedassi dall’esercito e venissi a lavorare presso il Vostro palazzo? Almeno renderei la Vostra giornata più allegra Ah Ah … Signore!”
“Lavorare al palazzo e sopportarti anche lì?”
“Ritieniti licenziato già da adesso!”
“Ah ah Meno male che il lavoro non mi manca Ah Ah!”
“Povera figlia mia che ha deciso di sopportare elementi come te!”
“No Signore, Vi assicuro che io sono il più tranquillo della Compagnia B ah ah!”


Dieci giorni dopo

Palazzo Jarjeyes

“Madame Vi vedo preoccupata, Vi è successo qualcosa? Cos’è quella lettera, è forse successo qualcosa ai ragazzi o al Generale?”
“No no, loro stanno bene! …. Oh Mia cara Nanny è mio marito che mi dà pensiero, ormai divento ansiosa ogni qualvolta ricevo una sua lettera …”
“Madame, se non sono troppo indiscreta, cosa manda a dirvi?!”
“Nanny … Augustin è ossessionato dalla discendenza, vuole ad ogni costo dei nipoti e … sragiona.”
“Si questo lo sapevo, ma comunque non capisco madame Marguerite, basta aspettare che i ragazzi si sposini e …”
“Nanny, lui fa certi discorsi …”
“Di che genere?”
“E’ imbarazzante anche a dirli, poi tu sei la nonna di Andrè e a maggior ragione mi sento a disagio a raccontarti certe cose.”
“Madame Marguerite, mi sono occupata di Vostro marito da quando era in fasce, quindi lui per me è come un figlio e qualsiasi stupidaggine che viene da lui, non mi impressiona più di tanto, basti pensare che ha allevato la nostra bambina come un ragazzo …. Più follia di questa? Quindi non indugiate e parlate, sono pronta a tutto.”
“Nanny come posso dirtelo …. Teme che in nostro Andrè non sia abbastanza uomo per dargli dei nipoti.”
“COSAAA?!! Ma è impazzito o cosa!! Ma come gli vengono certe idiozie per la testa? E’ per caso ammattito? Nooo no no aspetta Augustin che appena torni ti faccio vedere io!!!”
“Ti prego nanny, non ti ci mettere anche tu …. Immagino già, come starà rendendo la vita impossibile ai ragazzi ……………”
“Perché siete silenziosa?”
“Mi ha scritto …….”
“Cosa vi manda a dire?”
“Nulla … Nulla ….”
“Madame, Vi prego ….”
“Sarebbe capace di spiare la prima notte di nozze dei ragazzi ….”
“COSA?!! AUGUSTIN allora sei davvero diventato matto?!! …. Aspetta di tornare a casa che ti faccio vedere io!! …. Certo non posso sculacciarti come quando eri un bambino, ma saprò comunque metterti a posto … aspetta che torni e poi a noi due, vedremo chi noi è il Generale: se tu o io! …. Giuro che l’accoglierò con il mestolo in mano, parola mia!””
“Capisci ora perché sono preoccupata?”
“Certo, però per il momento tranquillizzatevi, quando saranno qui sistemeremo il nostro Augustin che a quanto sembra ha perso il senno.”
“Ti prego Nanny, solo a pensarci, mi è venuto mal di testa!! ….. Non voglio nemmeno pensare a tutte le discussioni che ci saranno nei prossimi giorni, e con il trambusto delle altre mie figlie e nipoti. A proposito Nanny, gli abiti che abbiamo fatto cucire ad Oscar, ce li consegneranno domani, sai se le ragazze hanno fatto spazio sufficiente negli armadi?”
“Si è tutto a posto, non preoccupatevi.”
“Beh, almeno i preparativi non ci danno alcun grattacapo, Nanny, sono pronte le stanze per le mie figlie?”
“Si Madame, sono pronte, e sono appena arrivate le nuove tende che metteremo nella stanza degli sposini.”
“E le tovaglie che useremo per la festa di fidanzamento?”
“Sono già state inamidate, sono perfette ….. 

“Si è tutto a posto, almeno di questo non dovete preoccuparvi.”
“Beh … si …. ma Augustin mi preoccupa davvero!”





 
La Salle sta molto meglio e ci siamo finalmente rimessi in viaggio.
Questi giorni sono trascorsi in tranquillità, non sono mancati i battibecchi tra mio padre e Alain, ormai sono sicura che loro si divertono a punzecchiarsi continuamente e non potrebbero fare più a meno l’uno dell’altro. Sono convinta che quando torneremo a Parigi ne sentiranno la mancanza. 
Prossima destinazione Lione.

Percorriamo gli argini e i ponti lungo il Rodano, udiamo il suono dell’acqua che scorre, è così suggestivo.
Sono accanto a mio Padre, mi dice: ”Vedo che stai osservando con attenzione questo luogo.”
“Non c’ero mai stata, è incantevole!”
“Tra non molto saremo a Lione, vedrai che stupenda città, ci fermeremo per la notte, avrai qualche ora per vederla, ti assicuro che ne vale la pena.”
“Voi ci siete stato, vero?”
“Si … con tua madre, eravamo appena sposati … ricordo che fu la prima città che visitammo, tua madre desiderava tanto venirci e io l’accontentai.”

Osservo appena mio padre e capisco dalla sua espressione che è stato un periodo felice della sua vita.

“Siete stati in altri posti con mia madre?”
“No, non molti … non dimenticare che sono un Generale dell’esercito e gli obblighi mi hanno spesso tenuto lontano da casa, però mi rendo conto di aver perso molto tempo, avrei voluto trascorrere più tempo con … tua madre …”
“Padre, Volete che mi congedi, ma quando lo farete voi?”
“Ci sto pensando sai! Vorrei … occuparmi dei …. Miei nipoti!”

Ascolto la voce di Alain irrompere alle spalle.

“Signore, se Voi e il Comandante Oscar vi congedaste, l’intero esercito francese vi ringrazierebbe, anzi, darebbe una bella festa in vostro onore!”

Mio padre ed io all’unisono rispondiamo: “Scordatelo!!”

“Ah ah ah E’ proprio vero, tale padre, tale figlia ah ah ah!”
“Sassoin desidero arrivare prima possibile a Parigi, solo per avere la soddisfazione di sbatterti in isolamento!”
“Signore non mi impressionate più con le Vostre minacce, ormai mi ci sono abituato all’idea ah ah!”

E’ pomeriggio siamo nella città di Lione, percorriamo le strade, le piazze, guardo con curiosità, e con molta fretta cerchiamo un alloggio, lo troviamo, ci sistemiamo come sempre.
Ero stanchissima, ho riposato per un paio d’ore, mi sveglio vedo Sabrina dormire ancora, io invece lascio la stanza e cerco Andrè, vado nella sua stanza.

“Andrè, hai riposato un po’?”
“Si Oscar.”
“La Salle?”
“Riposa, era davvero affaticato, dopo il ferimento e adesso con il viaggio che abbiamo intrapreso.”
“Capisco …. Andrè che ne dici di mangiare qualcosa in fretta e magari ci aggiriamo per Lione?”
“Si si certo, Oscar, prendo la cappa e andiamo.”

Ci aggiriamo per le strade di Lione, Andrè ed io guardiamo con curiosità tutto ciò che ci circonda. Siamo nel quartiere della Croix-Rousse.
“Andrè mio padre ha ragione, qui è davvero bello!”
“Guarda Oscar quello è un laboratorio di artigiani, sono dediti alla lavorazione della seta.”

Passeggiamo in centro e passiamo davanti palais Saint-Pierre, sorrido.

“Guarda Andrè che palazzo imponente!”
“E’ un convento Oscar!”
Sorrido e Oscar mi chiede: “Cosa c’è Andre, perche ridi?”
“Siamo davanti a un convento e penso ad Alain, immagino i suoi commenti se fosse qui! ……. Oscar fermiamoci in questa trattoria, ho voglia di una buona birra, che ne dici?”
“Va bene Andrè, niente cioccolata questa volta!”

Entriamo nella trattoria e appena l’oste ci vede capisce se siamo forestieri, ci viene incontro e ci dice: “Benvenuti al bouchons, prego accomodatevi signori!”


L’uomo ci accompagna a un tavolo e ci dice: “In cosa posso servirvi?”
Andrè risponde: “Portateci due birre.”
“Solo due birre signori! Ma no, dovete gustare i nostri piatti, sapete sono tipici del posto, Vi assicuro che non vi pentirete.”
Andrè mi guarda.
“Che ne dici Oscar?”
“E va bene Andrè, dopo tutto siamo in vacanza ah ah!”
“Allora Signore portateci le Vostre specialità.”
“Subito Signore!”

Vedo l’oste allontanarsi felice.

“Oscar, a parte le aggressioni che abbiamo subito, questa missione si è trasformata davvero in una vacanza indimenticabile!”
“Andrè, ormai siamo sulla strada del ritorno, ancora qualche altra tappa e saremo a casa, sinceramente sono impaziente di tornare.”
“Sono ansioso quanto te di fare ritorno, e poi ….. sono impaziente di …. Sposarti.”

Lo sguardo di Oscar è così dolce, che vorrei accarezzarla, sono inebetito dalla sua bellezza, è arrossita un poco alla mia impazienza. È sempre così timida …. quando non ha un’arma in mano!

“Andrè Andrè…. Ma mi stai ascoltando?”
“Si si Oscar …. cosa dicevi?”
“Andrè!! Ma a cosa stai pensando?!!”
“Io? A te, a chi se no!”
“Su dai Andrè, non scherzare!”
“Non scherzo affatto … ti guardo e ti …..”

La voce dell’oste mi impedisce di continuare.

“Ecco qua Signori, apprezzerete le nostre squisitezze e buon appetito!”
“Grazie!”

Andrè non mi dice più niente, mi guarda con dolcezza, gli dico:”Andrè ti prego non guardarmi così, potrebbero pensare male.”
“Hai ragione, negli ultimi tempi non fai che riprendermi per questo, ma …. Molte volte nemmeno me ne accorgo.”
“Su dai Andrè mangiamo si raffredda.”



Andrè ed io, abbiamo trascorso una bellissima serata, adesso siamo nuovamente in marcia, abbiamo superato ormai Lione.
Adesso siamo accampati in una zona collinare e tra due giorni raggiungeremo Vichy.

Tutti sono in tenda per riposarsi un po’, il turno di guardia tocca ad Andrè e La Salle, gli abbiamo chiesto di lasciarci un po’ da soli, adesso siamo qui davanti al fuoco a parlare.

“Finalmente ci avviciniamo sempre di più!”
“Andrè il viaggio ti ha stancato vero?”
“Adesso comincia a pesarmi, come a tutti del resto, però abbiamo avuto la possibilità di conoscere luoghi incantevoli, e poi l’Italia … stupenda! Non scorderò mai i bellissimi luoghi, e soprattutto le giornate meravigliose che abbiamo trascorso, pensa, abbiamo persino ballato la Volta ahahah …. Non l’avrei mai pensato!”

Andrè rimane in silenzio e mi guarda con un’aria strana, gli chiedo: “Andrè cos’hai, perché mi guardi così?”
“Ah ah ah … Oscar scusami ma non posso fare a meno di ridere ahahahah!”
“Ma si può sapere cosa ti prende?”
“Sei sicura di volerlo sapere?”
“Certo che si, e poi conosco quell’espressione, stai sicuramente pensando a qualcosa di poco carino, su avanti parla!”
“Ah ah e va bene, ma promettimi di non arrabbiarti.”
“Andreè …!”
“ E .. e va bene, è che … che non ti ho mai vista così ah ah!”
“Così come?”
“No Oscar se mi guardi così non te lo dico, potresti ammazzarmi lo so!”
“Su Andrè smettila, se non me lo dici ti ammazzo comunque … avanti …”
“Ah ah .. Quando assumi quell’atteggiamento mi ricordi tuo padre!!”
“COSA?!!”
“Adesso ancora di più Oscar, spero che con gli anni tu non diventi come lui ah ah …!”
“Andrè smettila, mi stai infastidendo, su avanti parla altrimenti …”
“Cosa vuoi fare, prendermi a pugni come quando eravamo ragazzi ah ah!”

Vedo Oscar avvicinarsi minacciosamente, avanza e di fronte a me, mi scruta severamente e mi dice: “Allora Grandièr parla cos’hai da dirmi, e non ne hai coraggio?”
“E va bene Oscar è che non ti ho mai vista così …”
“Così come?”
“Sporca e con i capelli così arruffati, i tuoi ricci sono davvero ribelli ah ah ah!”
“Ti piace prendermi in giro? Ti ricordo che sono giorni che viaggiamo e non facciamo un bagno, ma tu credi di stare meglio di me? Se avessi uno specchio di fronte vedresti uno scimmione!”
“Ah ah può darsi, ma io ho l’impressione che di fronte ho una scimmia per come sono i tuoi capelli ah ah!”
“Aspetta che adesso ti faccio vedere io …”

Vedo Oscar stringere la mano, mi molla un destro, lo schivo, ma lei tenta di colpirmi ancora, afferro il suo braccio, dietro di me c’è un tronco d’albero, barcollo e cado, lottiamo, mentre tenta di colpirmi ancora io cerco di schivarla, e divertito le rubo un bacio, le dico: “Oscar, ti prego mi sbagliavo, non sembri una scimmia ma una gatta selvatica … una meravigliosa gatta selvatica ah ah!”
“Andrè smettila …”

Siamo a terra lottiamo, almeno io con passione, lei invece anche se è arrabbiatissima la vedo sorridere, è sopra di me e con una spinta la porto giù, è sotto di me, i suoi meravigliosi capelli biondi sono pieni di terra, imprigiono le sue braccia, intreccio le mie mani alle sue, la guardo divertito.
Entrambi ansimiamo, la guardo, mi guarda.

“Sei mia prigioniera, allora Oscar, ti arrendi?”
“Mai!! Lo sai che non sono affatto arrendevole …”
“Lo so … ti conosco … ma come vedi, io sono più forte di te e non ti lascio andare, se prima non mi dici che ti arrendi.”
“Scordatelo!”
“Davvero?!”
“Si ..”

La sento ansimare, non resisto, le mie dita intrecciate alle sue si sciolgono, scendono sui polsi, afferro le sue braccia e la stringo con passione, e con respiro affannato le chiedo ancora: “Allora ti arrendi?”
“Mai Grandièr … lo sai, io non mi arrenderò mai!”

Non resisto, mi avvento sulla sua bocca e la bacio, con passione, con ardore, con amore ….


Siamo in tenda, il Generale ed io veniamo svegliati da rumori insoliti provenire dall’esterno.

“Generale cosa succede?”
“Non ne ho idea, non vorrei che fossimo nuovamente attaccati, su forza Sassoin sbrigati! …… Cosa fai Sassoin?”
“Mi infilo almeno gli stivali …”
“In un momento simile tu pensi agli stivali? Imbecille piuttosto prendi la spada!”
“Sissignore!”

Usciamo in tutta fretta dalla tenda e rimaniamo a bocche spalancate: vediamo Andrè addosso al Comandante, distesi sull’erba che si baciano.

“Però … altro che attacco nemico! Generale, quello ha tutta l’aria di un corpo a corpo …. E che corpo a corpo … Guardate!! ahah! ….. Generale avete visto che il nostro Andrè è … davvero funzionante? Ahahah …”

Vedo il Generale avanzare con aria minacciosa verso le due colombelle, lo afferro per un braccio e lo trascino in tenda.

“Sassoin lasciami, è un ordinee!!”
“No, stavolta non vi ubbidisco, chiamatela pure insubordinazione, ma io non Vi permetto di rovinare ai due fidanzatini questo magico momento! Per fortuna che non siete mio suocero, altrimenti Vi avrei già sfidato al duello!”
“Sassoin sei indisponente!”
“E Voi invadente!! Ma lasciateli in pace, li volete o no questi benedetti eredi?”
“Certo che si ma ….”
“Ma niente lasciateli esercitare un po’ prima ahahah”
“Sassoin maledetto Sassoin!!”
“Ah ah ah … Signore Vi prego, se continuate a parlarmi così, mi convinco che non potete più fare a meno di me ahahah…. Generale su su andiamo a dormire … forza … E basta pensare a quei due: non sono più dei bambini, anzi, a quell’età i bambini si fanno ahahah!!!”
“Ridi ridi imbecille!!”
“Generale, io non so come faccia Andrè a non esplodere, ha la donna che ama tra le braccia, e suo suocero a cinque passi.”
“Sassoin, Andrè ha un grande potenziale, ma la pratica può attendere, e per la teoria Sassoin … uhmm… ho un ordine per te.”
“Sissignore.”
“Devi assicurarti che Andrè abbia almeno le basi della teoria …. Non so se mi spiego!”
“Signore, se mi rendeste un certo libro …. Potrei provvedere all’educazione teorica del nostro stallone.”
“Scherza pure, ma per me è fondamentale che Andrè faccia il suo dovere, come marito e soprattutto come … Ehmm … uomo …. Ne va dimezzo il mio casato e lo sai!”
“Generale, sono tutte stupidaggini, ormai sono cose superate, secondo me Voi ne avete fatto una questione di orgoglio e nient’altro!”
“Saranno stupidaggini per te, ma non certo per me.”
“Signore, ho un idea …”
“Sentiamo quale?!”
“Appena la festa di matrimonio sarà terminata, Voi mettetevi sotto il letto degli sposini e accertatevi che tutto vada a buon fine, l’unico inconveniente è che vi toccherà ascoltare: Oh Si – Ancora ….”
“FINISCILA DEFICIENTE!!!”
“Ah ah ah Sarà Generale, ma Voi ve la cercate proprio Ah ah ah! E non dite poi che sono io quello fuori di testa!!”
“Ho capito che con te non si può fare un discorso serio ….”
“Forse i Vostri li sono? Non so come Vostra moglie Vi abbia sopportato in tutti questi anni!”
“SMETTILA!”
“Va beh che il Vostro lavoro Vi ha tenuto lontano da casa, però siete comunque riuscito ad avere il tempo di fare ben sei figlie ahahah!”
“Vedi di dormire imbecille!”
“Agli ordini Signore ah ah ah!”
   
 
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