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Autore: Angel_Auro    16/07/2018    1 recensioni
[KiriBaku - 3 anni dopo il diploma alla UA - partners]
Kacchan e Kirishima si ritrovano nella situazione di essere usciti gravemente feriti da uno scontro con due cattivi della Lega, durante una missione svolta come partners. Trovano un nascondiglio in un anfratto di un edificio diroccato, ma la situazione ad un certo punto precipita. Cosa succederà?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota 1: I luoghi citati nel capitolo esistono veramente, potete andare a cercare foto e info su google per farvi un'idea più realistica!
Nota 2: La settimana prossima il capitolo IX non uscirà! Dovrete aspettare la settimana successiva.


 
Capitolo VIII: Trip to the Mountain




- Quindi...è questa la tua macchina. -

- NON UNA PAROLA. -

Kirishima si volta e trattiene una risata.

- Vuoi morire?! -

- No, no... -

Bakugou fissa malissimo il compagno che è lì lì per strozzarsi dal ridere piegato in due sulla propria valigia e gli tira un calcio nel polpaccio.

- Ahia! -

- Piantala di ridere, idiota! -

- Scusa, scusa...è solo che.. -

Il rosso si massaggia la parte dolente e rimane accovacciato.

- Cosa? -

- Beh questa macchina è...una sorpresa... -

Gli occhi rossi di Bakugou divengono una linea sottile.

- Fai silenzio e passami quella maledetta valigia se non vuoi andarci a piedi in montagna. -

Eijirou non può smettere di spostare lo sguardo tra automobile e proprietario. L'unica cosa che riesce a capire perfettamente è che tutta quella situazione ha dell'assurdo. Infatti, ben parcheggiata sotto casa sua c'è la tanto discussa macchina, che per ben tre anni l'altro ha fatto in modo di impedirgli di poterla vedere. E ora ne comprende il motivo.

Kirishima ha davanti un fantastico Maggiolone d'epoca, nei toni del panna, chiaramente appena uscito dall'autolavaggio, visto quanto luccica sotto il sole pomeridiano.

- Ok ok, non c'è bisogno di arrabbiarsi. E' solo che mi immaginavo decisamente qualcosa di DIVERSO. -

Bakugou si prende con uno strattone la valigia altrui e la caricarla insieme alla propria nel bagagliaio inaspettatamente spazioso e soprattutto posto davanti.

- Vai a prendertela con mia nonna materna che ha deciso di crepare e lasciarmela in eredità. -

- Intendi quella tua nonna che guidava ancora a ottantanni? -

- Certo! La madre di mia madre. -

Kirishima ha un attimo di mancamento, la sua mente gli ha appena fatto passare davanti agli occhi una possibile immagine della signora appena citata che lo ha letteralmente lasciato paralizzato un momento. Si immagina la mamma di Katsuki invecchiata di almeno due decadi, posta al volante di quel Maggiolone con il carattere di famiglia e...

- Ohi, ci sei? -

Bakugou lo riporta alla realtà ma ci mette qualche secondo in più a tornare con un'espressione normale, tanto che il biondo si ritrova a fissarlo con un sopracciglio alzato.

- E' molto...pittoresca come auto. -

Azzarda spacciandosi per serio. Cosa che però non riesce e deve aggiungere.

- Non è poi così male! -

- Certo che non lo è. Il mio bolide fa il culo a tutte le altre macchine. -

Il Kacchan sbuffa con superiorità e si accinge ad aprire la porta del guidatore, poi si ferma e tenendo il corpo ruotato di tre quarti fissa Eijirou che è momentanemente incantato con il telefono ben sollevato ed in posizione.

- Idiota, non farmi foto strane. -

Non gli chiede di cancellare quelle già fatte però.

- Si si.. -

Kirishima risponde vago e poco concentrato, perché si perde un momento a guardare il risultato dello scatto sul telefono e gli si stringe stomaco. Nello schermo c'è Katsuki in una posa naturale mentre ancora non lo stava guardando e dedicava la sua attenzione alla macchina. Lo sguardo improvvisamente gentile di chi ha davanti qualcosa di prezioso.

- Sai, penso che questa macchina ti doni. -

- Lo so. -

Bakugou sorride con quell'aria soddisfatta e sprezzante che ha di solito. Poi con due falcate gli si avvicina, ancora accovacciato e gli porge la mano.

- Andiamo principessa, il mio non è un cavallo bianco ma in vacanza ci porta lo stesso. -

Kirishima sorride divertito ed accetta quell'aiuto stringendo saldamente il polso altrui.

- Non chiedo di meglio. -

La prima cosa che Kirishima percepisce quando sale in auto è l'imponente odore di pelle emanato dai sedili e che sicuramente l'aria condizionata non è compresa nel pacchetto.

Lancia felpa e zaino sul sedile posteriore, rimanendo così con una canotta arancione, leggera. Bakugou indossa invece una maglietta bianca ed Ejirou non può mancare di notare al suo collo il pentente che gli ha regalato non troppo tempo prima.

- L'hai messo. -

- Mica li butto i regali. -

Bakugou non lo guarda perché sta mettendo in moto il Maggiolone, ma Kirishima sorride comunque contento. E' stato un regalo apprezzato.

Il loro mezzo di trasporo parte con un rombo degno di nota e soprattutto nessun problema, così in men che non si dica i due baldi eroi si immergono nel traffico cittadino per poi ritrovarsi a lasciarlo ed immergersi nella tranquillità della campagna.

***

- Bakugouuuu. -

- Che c'è? -

- Non siamo ancora arrivati? -

- No, piantala di chiedermelo. -

Kirishima butta la testa fuori dal finestrino e continua a parlare con tono lamentoso.

- Dio, sto morendo di caldo! -

Bakugou lancia un'occhiata sbieca al passeggero che sta letteralmente sudando fuori l'anima. In quel momento una piccola goccia di sudore scende lungo il collo di Eijirou scavando il proprio percorso nell'incavo della clavicola e poi giù sul petto leggermente abbronzato e nudo, per via della maglietta inesistente, finita a far compagnia a zaino e felpa sui sedili posteriori. Katsuki deglutisce e una macchina nel senso inverso gli suona il clacson facendolo tornare a guardare dove sta andando, invece che dove vorrebbe far altro.

- Fanculo! -

Abbaia sporgendosi fuori dal finestrino con la testa per guardare malissimo l'individuo che ha osato suonargli. Fa niente se lui stava per passare la linea continua perché guardava qualcos'altro!

- Facciamo una sosta? -

- Va bene. -

Così il maggiolone, divenuto forno sotto il sole del tardo pomeriggio, accosta in un'area di sosta togliendosi dalla carreggiata. I due possono scendere, o lanciarsi fuori, dipende dai punti di vista.

- Ariaaaa. -

Kirishima è sicuramente del secondo caso, perché quasi non lascia fermare il mezzo che ha già spalancato la portiera uscendo, beccandosi una serie di imprecazioni. Corre appena di qualche metro e raggiunge guardrail, appoggiandoci i palmi delle mani.

- Woo che vista! -

Pochi centimetri di piano e poi subito il terreno scende ripido, lasciando che la vista vaghi sul grande lago Ashi che domina il cratere del vulcano del monte Hakone, nella prefettura di Kanagawa e meta delle loro vacanze.

E' pomeriggio e la superfice d'acqua riflette l'intesa luce solare creando uno spettacolare riverbero in tutta la vallata, che sembra incorniciare l'imponente figura del Monte Fuji sullo sfondo.

- Non ti sporgere. -

Bakugou compare alle spalle di Eijirou sbuffando.

- Che c'è, sei diventato mia madre adesso? -

Kirishima ride e si prende un'occhiata inceneritrice.

- Fà silenzio. -

L'altro gli lancia un bottiglietta d'acqua, non è freschissima ma la borsa termica che si sono portati dietro sembra aver fatto il suo lavoro. Ovviamente Eijirou la svuota in pochi grandi sorsi sentendosi subito meglio, complice anche all'arietta che gira.

- Non manca ancora molto. -

- Lo dicevi anche prima. -

- Era per farti smettere di lamentare, ora manca poco davvero. -

Kirishima fissa l'altro con aria offesa, ma dura poco perché torna a sorridere velocemente.

- Almeno abbiamo avvisato l'hotel che saremmo arrivati tardi.. -

- Ti conviene stare zitto, è stata una tua idea prendere la tangenziale che poi si è intasata completamente. -

Abbaia Bakugou con la sua regolare quantità di risentimento mentre il rosso finge indifferenza, staccandosi dal guardrail spingendo semplicemente con i bicipiti. Si riavvicina alla macchina ridacchiando e poco dopo il maggiolone riparte con un rombo.

- Direzione centro termale Hakone Yuryo! -

Eijirou butta fuori una mano dal finestrino e sorride, mentre la strada in salita continua.

***

- Hai fatto una prenotazione in grande stile, Bakugou! -

- Mi sembra ovvio! -

Il famoso centro termale dell’area di Hakone ha un aspetto molto raffinato e Kirishima guarda l'ingresso con occhi scintillanti, immaginandosi come possa essere all'interno.

Katsuki sembra meno esaltato, ma certamente ha tolto velocemente le valige dalla macchina e ora marcia verso la reception con la sua solita aria fraintendibile di chi sta andando con decisione a farsi una meritata vacanza o a menare qualcuno.

La signorina che li accoglie, vestita con il kimono delle inservienti della struttura, decisamente interpreta l'aria decisa del biondo come intimidatoria e si presenta con un sorriso tremolante. Kirishima riesce a rimanere serio a filo vedendo quella scenetta e alla fine è lui a prendere dalla donna le chiavi della camera.

In pochi minuti di tour della struttura finalmente i due raggiungono la loro stanza che si rivela essere davvero oltre le aspettative di entrambi.

Il parquet lucido e ben tenuto regna sovrano nella zona giorno che ha ogni caratteristica dello stile tipico della zona. Una coppia di sedie giapponesi rasoterra, un tavolino e la veranda con grosse vetrate che danno sul quel rettangolo cristallino di pura acqua termale riservato a loro due soli, ricavato dalle rocce del vulcano.

Kirishima si ferma incantato ad osservare quell'acqua limpida dall'aspetto incredibilmente invitante, così non si accorge di Bakugou che improvvisamente lo stringe da dietro, facendolo sussultare. Il biondo appoggia mollemente il mento sulla spalla altrui e guarda a sua volta la vasca.

- Possiamo fare un bagno prima di cena. -

- Va bene, voglio togliermi tutto il sudore del viaggio. -

I due così rimangono uniti ancora per un momento, poi aprono le porte della parte notte e lì il buon profumo di tatami li investe facendoli sorridere. Lasciano le valigie in un angolo e studiano quella zona.

Ovviamente ci sono i tipici kimono riservati agli ospiti pronti per loro sul cassettone di legno scuro in fondo, insieme ai tipici ventagli di carta e ai futon arrotolati nell'armadio semiaperto ricavato in una parete. La camera si presenta quindi molto confortevole e piacevole.

Bakugou si volta per chiedere se il rosso ha visto dove stanno gli asciugamani, ma rimane con la bocca chiusa in una linea sottile. Kirishima si sta già togliendo tutti i vestiti con l'espressione di un moccioso in gita scolastica. L'ultima cosa a volare sono i boxer e Bakugou deve riavviare il cervello per un momento prima di prepararsi per il bagno a sua volta.

Quando arriva con l'asciugamano bianco legato ai fianchi sulla terrazza Eijirou non può fare a meno di fissare intensamente il partner, di far scorrere gli occhi su quel fisico statuario e slanciato in una veste che fino a quel momento non aveva avuto occasione di vedere.

- Quanto amo le terme.. -

- Cosa? -

- Niente. -

Eijirou approfitta del fatto che sta già in vasca per immergersi maggiormanete e nascondere guance appena arrossate. Non si perde nemmeno un movimento di Bakugou mentre si insapona e sciacqua via lo strato di sudore con la doccetta posta lì vicino.

Non ci mette molto ed così in poco tempo Bakugou si immerge a sua volta nell'acqua, godendo immediatamente di quel tepore. Si concede un attimo di rilassamento restando con gli occhi chiusi, poi li riapre di scatto e incrocia ovviamente quelli di Eijirou che li sposta di scatto voltandosi.

Ci vuole poco ad accorciare la distanze in quel buco di vasca ed in men che non si dica Eijirou è bloccato al suo posto dalla prestante figura altrui che troneggia su di lui, con un palmo posato sulle rocce dietro e le gambe piegate. Bakugou lo afferra con la mano libera per il codino che l'altro si è fatto dopo aver lavato via il gel e non perde tempo ad impossessarsi di quelle labbra. Approfittando dell'effetto sorpresa approfondisce il bacio facendo mugugnare Eijirou. Gli passa la mano nei capelli umidi, lasciati al naturale, facendo saltare il codino mentre il rosso scorre le mani sul suo petto e poi si aggrappa a quelle spalle muscolose che lo sostengono senza problemi.

Rimangono avvinghiati l'uno all'alto anche quando il bacio finisce, godendo semplicemente del piacevole contatto.

- Era da un po' che non mi rilassavo così.. -

Bakugou chiude gli occhi e resta appoggiato mollemente come un grosso cane sul petto di Eijirou, il suo respiro piano piano rallenta.

- Bakugou? Ohi.. -

Kirishima lo chiama invano, perché ormai si è addormentato come un sasso.

 

Bentrovati miei cari lettori *__*
Si sente che ho voglia di vacanze, eh?

Voi forse non ci crederete, ma per scrivere questo capitolo sono andata pure su tripadvisor a stalkerare le foto degli interni delle onsen qui citate. Per non parlare di altri giri strani per farmi un idea del luogo al meglio.
Perché si, non ci sono stata di persona, ma mi ispiravano da morire <3

Ancora una volta non sono riuscita a non spargere ignoranza nella mia storia.
Ma ammettetelo...Kacchan che guida il maggiolone di sua nonna è una perla *rotola via*
Me lo immagino costantemente andare in giro con la prepotenza e la fierezza di chi guida una Ferrari e letteralmente muoio AHAHAHAHAHAHA
Poi mi è venuto il flash e ho pensato che la mamma della mamma di Bakugou potesse avere lo stesso carattere della figlia e del nipote...
vi lascio la faccia di Kiri (che è stata anche la mia) quando ci ha pensato XD



Ci si vede tra due settimane <3
Angel

P.S: il maggiolone R-E-G-N-A
   
 
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