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Autore: Tima_Las    21/07/2018    1 recensioni
Questa ff inizia dopo le vicede di Thor Ragnarok, ma prima degli avvenimenti dell'ultimo Avengers: Asgard è distrutta e tutto il popolo si trova sulla navicella in rotta per la terra.
Thor e Loki affronteranno una realtà a loro del tutto sconosciuta, ma che non li esimerà da sorprese e spaventi: un figlio.
Ovviamente il tutto sarà costellato da battaglie e minacce com'è classico.
Il primo file porta data 10 novembre 2017 ed è mesi che aspetta di essere pubblicata.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg
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CAPITOLO 8
 

Steve guardò per lunghi istanti il moro fin quando questo non abbassò il viso.

“Steve, smettila. E' Natale.” lo richiamò Natasha.

“Tu gli credi?” domandò il capitano.

“Io credo a quello che ha detto Bruce, credo a Thor, credo a Tony e posso dedurre che creda anche a lui.” disse sorridendo appena quando il moro alzò il viso incrociando il suo sguardo.

“Grazie...” sussurrò Loki.

“Basta che non tenti di uccidermi proprio oggi.”

Loki sorrise negando con la testa.

“Non uccido nessuno promesso.”

“Bene...Clitt...”

“Mi siedo.” ammise l'arciere.

“Bhe...siamo solo noi?” domandò Tony.

“I fedelissimi come in origine...più uno.” ammise Bruce indicando Loki.

“Che ne dite se ci avviciniamo al tavolo?” propose Tony “Noi siamo svegli dall'alba signori, qui qualcuno deve sfamare la prole.”

Loki rise alzandosi lentamente in piedi.

“Non sembravi così...”

“Grosso capitano?” ammise Loki “Lo so di essere...così.” disse indicandosi il ventre.

“Si...cioè no...non...”
“Lascia perdere. Ne sento di ben peggiori abitando con loro.” ammise il moro.

“Sei...diverso...” sussurrò Clitt.

“Sarà che l'ultima volta mi avete visto sotto l'effetto del tesseract...” ammise Loki a bassissima voce.

“Potrebbe.” ammise Clitt.

“Lasciali perdere, non si arrenderebbero neanche di fronte alle loro madri.” disse Natasha sfiorandogli un braccio.

“Hanno ragione...”
“No, questa volta no.” disse la rossa afferrandolo per il braccio e accompagnandolo al tavolo.

“Io gli credo.” ammise Clitt.

“Davvero?” domandò Tony perplesso.

“Per qualche giorno sono stato come lui, immagino che i suoi effetti fossero triplicati e ampliati dal tempo di esposizione al...”

“Va bene Robin Hood, la scienza non è il tuo forte e abbiamo capito.” lo fermò Tony "Sono due mesi che l'ho in casa e sono ancora vivo, diciamo che per questo Natale, a cui mi avete più o meno costretto, direi d'evitare di sparlarci alle spalle e mangiare. Non trovate? Poi ne riparliamo. Su forza, è pronto."
L'arciere accolse di buon grado la proposta seguendo la rossa, Steve si alzò bloccando Tony poco dopo che questo si fu voltato.
"Per quanto riguarda noi..."
"E' Natale Cap." rispose Tony voltandosi a guardarlo "Domani se vuoi uccidimi pure, ma sai...oggi direi di...ignorarci, ti va?"
"Bruce mi ha detto cosa stai facendo per Loki, non pensare che non lo sappia."
"E non sei d'accordo, va bene. Tanto mi odi...io odio te...siamo a pari...ora mi odi solo un pò di più."
"Mi lasci parlare?" domandò Steve esasperato "Volevo solo dirti che...non mi importa di quello che è accaduto."
"Si certo..."
"Sono mesi che parlo con Bruce."
"Ah bene, un traditore." ghignò Tony.
"Oh va bene, sei impossibile. La finiamo qui?"
"Tutto? Cioè pace? Con così poco?" domandò perplessò Tony.
"Si...con così poco. Presumo che con la ricomparsa di Loky avremo ben altri problemi, se non ricordo male la sua battaglia non è finita bene..."
"E già..."
"Spero che non si tratti sempre di New York."
"Oh! Capitano. Non oggi...Buon Natale, mangiamo...poi..."
"Si poi..." sorrise Steve lasciandogli una pacca sulla spalla "Quanto meno siamo ancora vivi..."
"Almeno questo..."

 

**

 

“Ghiacciolo!” urlò Tony posandogli una fetta di torta nel piatto.

“Ma è la terza! Basta!” rise il moro.

“Mangia!” disse Tony passando ai successivi commensali. Loki era seduto fra Thor e Bruce all'inizio della tavolata che aveva come capotavola Tony.

Loki sopirò riprendendo a mangiare.

“Che hai portato Steve?” domandò Tony notando lo scudo.

“Ah...non pensare male.” sorrise “Devo farti vedere una novità, ma non in casa. In laboratorio se mai...forse...”

“Oh...è pericolosa?”

“Non posso lanciare lo scudo qui.” sorrise Steve, ma Tony aveva ben inteso che quelle parole celavano altro.

“Ok sono curioso.” ammise il genio “Andiamo!”

“Ma c'è il brindisi!” s'intromise Bruce.

“Torniamo subito, devo vedere.” disse richiamando l'ascensore per il piano inferiore.

I due scesero senza dire una parola.

“Jarvis, crea una discussione fra noi due che parliamo dello scudo di cap.” disse Tony.

“Si signore.

“Perchè?” domandò Steve.

“Perchè ci guardano dalla tv, qualcosa hanno inteso. Jarvis ogni tanto lancia la scudo, aggiungi piccole esplosioni.”

“Si signore...”

“Cosa c'è?”

“E' diverso.” ammise Steve "Insomma è strano..."

“Si è diverso.” rispose Tony serio, in quei mesi era diventato estremamente protettivo nei confronti del moro.

“Non hai paura che sia un'illusione? Insomma...che ti usi..."

“No...perchè non lo è. E credimi, non mi sta usando.”
“Non era così...”

“Non lo era.” ammise Tony “Noi abbiamo visto un drogato Steve. Questo è Loki.”

“Sarà...”

“Rimani qualche giorno, lo vedrai.”

“No...”

“Rimani, sul serio. Non saprei che dirti se non di vederlo.” rispose Tony “Sai che non è da me dire certe cose e affermarle soprattutto.”

“Lo so...” rispose il capitano.

“Avete finito di far esplodere cose? Il brindisi....oh...” si fermò Bruce quando vide la vera situazione.

“Jarvis aggiungi Bruce!”

“Subito signore.”

“Cosa...”

“Bruce digli che si può fidare di Loki.”

“Ah...si...” balbettò Bruce “Insomma è...diverso e posso assicurarlo.”

Steve lo guardò annuendo poco convinto.

“Va bene, solo perchè lo dite voi, ma ancora non...”

“Capitano ne riparliamo.” disse Tony salendo sull'ascensore.
"Bruce...non mi avevi detto che fosse qui fino a una settimana fa...." disse Steve guardandolo negli occhi.
"Si bhe...non conoscevo la tua reazione e per di più i rapporti fra te e Tony...Ti prego non mi sbattere contro al muro o non picchiarmi io non saprei che..."
"Lo so che si presenterebbe l'altro." sospirò Steve.
"Ah bene..." annuì lo scienziato "Scusami..."
"Non c'è nulla da scusare, mi sembra tutto troppo strano e insolito. Ma siete in tre, non che Thor valga molto visto i precedenti, ma voi due...insomma non avete quasi mai sbagliato." disse guardandosi attorno.
"Già...senti io..."
"Il brindisi, si..." sorrise Steve "Va bene, vediamo di passare bene questo Natale."

 

**

 

“Buon Natale.” disse Tony alzando il bicchiere.

Thor si sporse appena cingendo le spalle del compagno.

“Mi sa che devo dire a Jarvis di prenderne un altro pacchetto.” ammise sottovoce notando il moro sorridere appena.

“Si credo proprio di si...a meno che tu non voglia fare un torto a una delle due.” ammise Loki.

“Ehi che state confabulando?” domandò il genio.

“Oh Tony!” esclamò Loki “Ti odio!”

“Si ghiacciolo!”

“Come lo chiami?” domandò ridendo Cliff.

“Ghiacciolo, a lui piace!”

“A me non piace uomo di latta!” esclamò il moro ridendo lanciandogli un tovagliolo.

“Ma perchè?” domandò l'arciere.

“Perchè è un gigante di ghiaccio.”

“Un che?”

“Loki spiegalo tu.”

“...come? Non ho magia, non posso trasformarmi o lo avrei già fatto per mia comodità.” sbuffò Loki indicandosi il ventre.

“Allora dillo a parole.”

“Jarvis, hai il filmato di quando l'ho spiegato a Tony?” domandò il moro.

“Si signore, lo mando subito.”

“Jarvis come mai rispondi a lui e non a me?” domandò Tony

“Perchè mi ha detto di farlo signore...”

L'intero gruppo sogghignò ascoltando poi le parole del dio appena il video si accese in un televisore sceso dal soffitto proprio sopra il loro tavolo.

“Grazie per aver risposto a ogni nostra domanda su come mai ora sei così.” rispose Clitt.

“Quindi...puoi...” mormorò Steve muovendo le dita come per voler spiegare qualcosa a gesti senza però trovare parole neanche per queste.

“Capitano hai bisogno di un disegno?” domandò Tony.

“Sono maschio per gli asgardiani, ma la mia razza non ha distinzioni.” rispose Loki sicuro e sincero.

“Ma tu lo sapevi?” domandò Natasha “Insomma voi...”

“No. Oh per la verità sapevo dei giganti di ghiaccio, ma essendo un aborto credevo di essere sterile.” ammise Loki.

“Smettila di dirlo...” sussurrò Thor.

“E' vero! L'unica cosa che ho in comune con loro è la pelle blu! Ma non centro...nulla.” rispose sinceramente.

“Come sono questi giganti?” domandò Steve.

“Alti tre volte me, sicuramente non possono cambiare forma...” ammise Loki.

“Hai detto che non puoi trasformarti.” disse Natasha.

“No, dal momento del concepimento la magia si è annullata. Presumo che ritornerà una volta che saranno...sarà nata.
“Saranno?” domandò Tony.

“Cazzo!” sbuffò Loki abbassando il viso.

“Oh oh ghiacciolo! Che cosa mi nascondi?” domandò Tony.

“Sono due Stark.” rispose Thor “L'abbiamo scoperto questa mattina e...volevamo...aspettare a dirlo...”

“Grazie.” sospirò Loki “Ora non voglio battute!”
“Bruce te ne sei perso uno?” ghignò Stark.

“Una a dir la verità e no non l'ho persa, semplicemente alla bambina piace nascondersi e possiede una discreta quantità di magia.” rispose lo scienziato “Che le permette di non essere vista da una buona dose di raggi...tranne l'ecografia 3d...”

“aaah...bhe congratulazioni...mammina...”

“Ci risiamo.” sbuffò il moro.

“Tony smettila.” sorrise Natasha “Ma se fossi nella tua vera forma...”

“La mia vera forma è questa, se fossi però un gigante di ghiaccio sarei più...a mio agio...o almeno credo. Non ho la possibilità di saperlo.” ammise Loki.

“Ti crea problemi essere...così?” domandò Steve.

“Un po'...nulla d'irreparabile.” disse notando poi lo sguardo corrucciato di Bruce “Non centri su, il mio fisico è maschile. Ogni tanto la schiena e le anche fanno male...dovrò conviverci fin alla nascita.”

“Perchè non me l'hai detto? Ti do qualcosa contro il male.” rispose Bruce.

“No...no, non voglio nulla.” disse Loki “E poi le dosi umane non funzionano su di me.”

“Le aumentiamo...”
“Va bene così.” sorrise Loki “Qualcosa dovrò pur avere no?” ammise ridendo.

 

**

 

“Ehi...” sussurrò Natasha aprendo la vetrata della torre e uscendo.

“Ehi...”

“Se fossi un altro ti direi che questo freddo non ti fa bene, ma presumo che a te piaccia.” sorrise la ragazza.

“Indovinato.” ammise Loki.

“Quindi...due gemelle...””

“Già...” sorrise abbassando il viso.

“Thor continua a parlarne, mi stava tirando scema.”

“E immagina me che lo sento tutti i giorni.”

Natasha rise coprendosi le labbra con una mano.

“Quindi...come va il resto...a parte il fatto che hai in pancia due bambine.”

“Il resto...più o meno.” ammise in un sospiro “E'...difficile essere qui dopo quello che è successo cinque anni fa, ma...non c'è nessun altro posto dove io possa stare al momento.”

“Sei ancora bandito?”

“Thor non ti ha detto nulla?” domandò Loki.

“Cosa?”
“Asgard non esiste più...” disse voltandosi guardandola “L'intera...popolazione al momento è su una navicella in Norvegia. Io...io ho scoperto di aspettare sulla nave e...appena sbarcati Thor ha rintracciato Stark. Non avevamo camere curative sulla navicella, mi servivano delle macchine, mi serviva un medico che non facesse domande e...insomma sono qui...il popolo non sa la mia vera identità ancora e le curatrici non hanno mai sicuramente neanche posato gli occhi su un gigante di ghiaccio...Banner era il più sicuro...in un certo senso.” ammise sorridendo.

“Finchè non diventa verde...”

“Finchè non diventa verde.” sorrise Loki “Mi dispiace per...”

“Lascia...” sussurrò Natasha.

“Mi dispiace comunque.”

“Mi...piacerebbe di più sapere come sei arrivato a comandare quell'esercito piuttosto che sentire scuse.” ammise toccandogli un braccio “Andiamo dentro a parlarne?” domandò guardandolo annuire.

 

**

 

“Quindi tutto questo perchè tuo padre ti aveva rinnegato?”

“Non mi ha mai rinnegato...” ammise Loki “Però...ha...”

“Insomma Thor era Thor, tu sei stato adottato.” rispose lei.

“Si...non che fosse fortunato con i figli naturali comunque.”

“Thor?”

“No...Hela.”

“Ah l'altra...bhe si con te gli è andata di lusso devo dire.” ammise sorridendo trovando anche Loki divertente quella battuta “E...ti sei lasciato cadere...”

“Si...nell'universo. Sul serio volevo morire, non sto dicendo per dire...ma sono sopravvissuto alla caduta. Thor crede che fosse un mio piano fingere la morte, non dirgli che è vero ti prego.” disse guardandola negli occhi “Meglio che lo creda un piano piuttosto che sappia che ho davvero tentato di togliermi la vita.” disse in un sussurro.

“Non sono solita svelare segreti Loki.” ammise accarezzandogli la spalla “E poi...?”

“Poi...su questo pianeta...Thanos è riuscito ad imbrigliare la mia mente. Mi ha trovato debole, ferito internamente ed esternamente...non si è neppure sforzato più di tanto. Io...io ero un drogato. Mi ha promesso un regno, un riconoscimento...quello che credevo di non aver mai avuto e che solo ora comprendo...” ammise accarezzando il ventre sporgente “Solo ora...so che non era così...sono stato un idiota, merito di essere torturato e rinchiuso a vita. Non merito neanche la morte, sarebbe troppo rapida.”

“Non dire così, hai due bambine che stanno per arrivare.” disse stringendogli la spalla.

“Ad ogni modo il resto lo sai, sono arrivato qui, voi mi avete preso e fine dei giochi.” ammise in un sospiro.

“Non sai Thor quante lacrime ha ricacciato indietro...” disse Natasha “Non l'ho mai visto piangere, mai...ma...quando parlava di te aveva gli occhi lucidi sempre.”

“Thor è sempre stato così...” sospirò Loki “Mi ha sempre difeso...anche...anche in quel momento ma io ero accecato da ogni cosa che....non l'ho visto.” disse passandosi una mano sugli occhi “Thor è buono...sono io che non lo sono. Thor questa mattina mi ha regalato un completino per la bambina...non ne sapeva nulla l'ha aiutato Jarvis, poco fa ha detto che ne prenderà un altro...”

“Oh Loki...”

“Io...non merito nulla di questo.” ammise fra le lacrime.

“Ehi...tutti abbiamo avuto momento no e tu lo sai...guardami. Lo sai...sai chi sono, sai tutto di me. Cosa dovrei dire?” domandò Natasha “E sai quanti qui hanno fratelli o sorelle o mariti e mogli che...”
“Ma io...”
“Tu sei solo un po' megalomane, ma immagino che sia il fatto alieno....” rise Natasha.

“Alieno?” domandò Loki sorridendo con le guance completamente bagnate di lacrime.

“Su ridi un po'...sei un terrestre?”

“No...” ammise Loki prendendo un lungo respiro.

“Calmati un momento, sorridi...” disse Natasha accarezzandogli la schiena “Prendi un lungo respiro...così...via queste lacrime.”

“Non piango...” ammise.

“Io ti credo Loki...”

“Grazie.” annui il moro.

“Ho...visto Clitt. Sono stata io a...liberarlo da...insomma...”

“Dal Tesseract...signorina Natasha avresti dovuto dare una botta in testa anche a me...” ammise ridendo.

“Smettila...” disse posandogli una mano sul ventre “Non ci posso ancora credere, ma...non vedo l'ora di vederle.”

Loki sorrise coprendo la sua mano.

“E tu...non sarebbe ora?”

“Oh no...ho dei nipoti e mi bastano.” sorrise la rossa alzandosi.

“Natasha...”

“No...”
“Dai...”

“No io...non sono portata.” disse guardandogli il ventre.

“Perchè io si?” domandò Loki “Sono...un tremendo disastro, me la cavo ora solo perchè sono dentro di me, ma poi...poi...” si fermò ruotando gli occhi intorno a se “Poi non lo so...” disse schiarendosi la voce.

“Poi andrà tutto bene invece.”

“Oh...vedremo...sarò...un tremendo disastro.” disse abbassando il viso “Per fortuna Thor ha tutti voi che gli darete una mano.”

“Ehi...non scherzare...dove vuoi andare?” domandò sedendosi ancora al suo fianco.

“Non so se sopravviverò al parto...” ammise Loki.

“Cosa stai dicendo?” domandò Natasha corrucciando la fronte.

“Non dirlo a Thor, non dirlo a nessuno...io...io devo parlare con qualcuno...”

“Cosa...Loki?”

“Io...io sono molto più piccolo di un gigante di ghiaccio, non so...come andrà...sono due, non posso cambiare forma, il mio corpo sta cambiando per permettere la nascita...ma...non...”

“Ehi...ti stai fasciando la testa prima che succeda qualcosa. C'è il cesario, Banner le farà nascere e tutto sarà a posto.”

“Natasha, dimentichi che non so come reagirà la mia magia, non so nulla...”
“Andrà tutto bene.” sussurrò Natasha stringendogli le spalle in un braccio “Andrà tutto bene...”

“Non dirlo a Thor, non voglio che si preoccupi. Non voglio che passi questi mesi a pensare solo a quello.”

“Non gli dico nulla, ma tu non pensarci. Hei...sono gemelle, sorridi. Ti danneranno l'anima!”

Loki sorrise passandosi di nuovo le mani sugli occhi.
"Grazie..."
"Quando vuoi parlare basta che prendi il telefono e mi chiami." sorrise la rossa guardandolo negli occhi.
"Va bene..."

“Permesso?” domandò Thor aprendo lentamente la porta.

“Ehi...te l'ho rubato. Chiedo perdono.” sorrise Natasha.

“Ma figurati...è due mesi che vede solo noi...vero?” domandò avvicinandosi a Loki.

“Vero...” ammise il moro.

“Vado, vi lascio soli.”

“Grazie Nath...” sorrise Thor aspettando che la porta della stanza si chiudesse.

“Ehi...che c'è?”

“Nulla...” rispose il moro.

“E' da questa mattina che sei pensieroso...”

“Non lo sono sempre.” ghignò.

“Si bhe, più del solito.”

“Ero solo in apprensione per il loro arrivo.”

“Ah...solo quello?” domandò il biondo.

“Solo quello...”

“Oh va bene, non dirmelo se non vuoi.” sorrise Thor “Tony chiede se ti va di vedere un film e puoi sceglierlo tu.”

“Oh ottimo. Uno dove c'è una guerra.”

Thor lo guardò torvo poco prima che il moro scoppiasse a ridere.

“Sto scherzando.”

“Lo spero bene.” mormorò il dio.

“Andiamo a vedere...”

   
 
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