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Autore: terryoscar    28/07/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Il duello

Mi sveglio tra le braccia di Andrè, che tenerezza … mi guarda, mi accarezza, mi bacia.


La guardo, si stiracchia come un gatto, sorridente, in un gesto sensuale. Credo non sia neppure consapevole di quanto risvegli i miei sensi con le sue movenze.

“Buongiorno Andrè …”
“Buongiorno Oscar …”

Mi stringo a lui, ma la ragione mi porta alla realtà.
“Andrè … ieri mio padre ci ha chiusi dietro …”

Scosto con forza le coperte e mi precipito alla porta.

“Oscar … ma …”
“Andrè, mio padre ha aperto la porta …”
Vedo Andrè tranquillo e sorridere: “E allora? … Oscar non pensarci e torna qui a letto, dopotutto ci ha fatto un favore, è merito suo se abbiamo dormito insieme, e lui nemmeno lo sa ah ah ah!”
“Tu pensi che mio padre non lo sappia? Beh io ne dubito, sono sicura che ci ha visti, ed io stamattina mi divertirò a punzecchiarlo.”
“Come?”
“Andrè, mi lavo in fretta e vado di sotto a fare colazione, magari ho la fortuna di fargli compagnia!
“Oscar, lascia stare non litigare con lui!”
“Non ho alcuna intenzione di litigare con nessuno … a dopo Andrè!”
“Oscar, aspetta, torna qui!”
“Dai Andrè, vedi di alzarti da quel letto e raggiungimi, almeno mi reggi il gioco!”
“Non ti capisco, ma se aspetti vengo con te!”
“No! Ti aspetto di sotto.”


“Buongiorno Padre, fate colazione?”
“Si …”
“Padre, avete dormito male?”
“Io? No!”
“Sarà! Ma siete un tantino strano!”
“Ti sbagli, non ho niente!”
“Allora perché avete l’aria alterata?”
“E’ una tua impressione.”
“Padre, mi rispondete appena, siete forse arrabbiato con me?”
“NOO!!”
“Umm … sarà … ma non mi sembra … comunque, mi date tutt’altra l’impressione!”
“Padre, lunedì prenderò servizio …”
“E allora?”
“Vi dispiace se io e Voi tirassimo di scherma?”
“Cosa? E perché?”
“E’ tanto che non ci alleniamo io e Voi, a me farebbe davvero piacere!”
“Ummm … vuoi umiliare tuo padre, vero?”
“Ma cosa dite? Io non desidero affatto umiliarvi, voglio solo allenarmi con Voi e nient’altro!”
“Allenati con Andrè!”
“Perché non volete?”
“Oscar, io non potrei batterti e tu lo sai, non vedo perché ti ostini ad insistere!” 
“Semplice, desidero misurarmi con Voi!”
“Qual è il tuo scopo?”
“Nessuno!”
“Non ti credo!”

Vedo entrare Andrè, gli dico: “Andrè, sai perché Oscar vuole misurarsi con la spada con me?”
“Non … lo so Signore, io ne sono sorpreso quanto Voi!”
Guardo mia figlia, e adirato le dico: “Adesso basta, tu stamattina hai voglia di discutere con tuo padre, ed io già ne ho avuto abbastanza!”
“Con chi avete discusso?!”
“Con … nessuno …”
Entra la nonna e dice: “Ragazzi la colazione è pronta.”
Le sorrido, le chiedo: “Nonna, sai perché mio padre, è adirato?”
Mio padre sbatte il tovagliolo su tavolo e dice: “IO NON SONO ADIRATO CON NESSUNO, E ADESSO VADO!”


Il Generale si alza e va via, chiedo a mia nonna: “Si può sapere perché è così irascibile di prima mattina?”
“Andrè, il Generale è fatto così, se qualcuno lo contradice lui reagisce male.”
“Con chi ha discusso, con Madame o con te?”
“Andrè … lo sai che il Generale, fa e dice cose che non sempre sono appropriate e ….”
“Nonna …”
“Cosa c’è bambina!”
“Immagino che tu e lui abbiate discusso, vero?”
“Ecco … io .. no, niente, niente , vado, a dopo!”
La nonna va via, Andrè mi dice: “Oscar, come va il braccio?”
“Un po’ indolenzito, ma va già molto meglio.”

Udiamo dei passi avanzare.

“Buongiorno Andrè, Oscar come va il tuo braccio?”
“Bene Joséphine.”
“Più tardi puliamo la ferita, dimmi Oscar come è andata alla Reggia ieri sera?”
“Come vuoi che sia andata, come sempre! Alla Reggia non ho trovato nulla di nuovo, è sempre la stessa, ma dimmi Joséphine sai cosa è successo a nostro padre?”
“Certo che si, stamattina ha discusso prima con Nanny e poi con nostra Madre, e infine si è adirato con me.”
“Perché avete discusso con lui?”
“Beh… credo che Nanny e nostra Madre abbiano litigato per te …”
“Per me? Cosa succede Joséphine?”
“Veramente, quando sono arrivata, avevano appena finito di discutere, ed io ho capito ben poco, però ho sentito dire a nostra madre che se non la smette di tormentarti, lo manda a dormire con il simpatico Alain. Non ti dico! Lui si è infervorato, ha urlato a perdi fiato, e ha promesso che ti avrebbe lasciato in pace, poi io non appena gli ho chiesto cosa gli fosse successo, se l’è presa anche con me, ed io gli ho detto quello che penso, e lui si è arrabbiato ancora di più. Comunque cara sorellina, sei sempre tu al centro delle loro discussioni, ma vedrai che tutto si sistemerà quando voi due vi sarete sposati. Bene io vado a dopo.”

Andrè ed io siamo nel salone, rimaniamo in silenzio, vediamo mia madre avvicinarsi.
“Oscar, ho appena mandato George ad avvisare madame Beltrin che oggi non andrai a fare la prova del vestito da sposa, con quel braccio non puoi certo provartelo!”
“Si Madre avete fatto bene, domani credo che starò meglio, per fortuna che è il braccio sinistro, almeno posso muovermi più liberamente, e poi anche se ho perso molto sangue, la ferita non è molto profonda, riesco a muoverlo abbastanza bene.”
“Si ma è meglio non forzarlo.”
“Madre, so che Voi e mio padre avete discusso a causa mia, perché?”
“Come lo sai?!”
“Non ha importanza come lo sappia, allora madre, perché, cosa è successo?”
“Niente niente …”
“Non si litiga con qualcuno per niente, e poi so che avete minacciato mio padre di mandarlo via dalla Vostra camera, e sicuramente è per un motivo molto grave, allora?”
“Oscar, non è come tu pensi, stai tranquilla e ..”
Andrè interviene: “Oscar io vado ….”
“Andrè aspetta dove vai?”
“Sta tranquilla Oscar, ci vediamo dopo … madame!”
“A dopo Andrè!”
Andrè lascia il salone ed io insisto: “Madre adesso parlate, Andrè è andato via, ora ditemi perché avete discusso con mio padre.”
“Oscar, non insistere, tu da me non saprai niente, sono faccende tra me e tuo padre!”
“Ho capito il motivo della vostra discussione, sono sicura che Voi siete a conoscenza che mio padre la sera chiude a chiave Andrè nella sua stanza …”
“Cosa?!! … Ma cosa dici?”
“Come, davvero non lo sapete? E allora perché avete discusso con lui, cos’altro non so?”
“Oscar … io … veramente … no .. no.. su voglio sapere cos’è questa storia che tuo padre chiude a chiave Andrè … OSCAR VOGLIO SAPERE!!
“Madre io .. io … non volevo … non voglio creare ancora problemi tra Voi e mio padre … io …”
“OSCAR!! Non sei tu a crearmi problemi ma tuo padre, che oramai ha oltrepassato la misura … CHIUDERE A CHIAVE ANDREE’!!! Questo è troppo!!!”
Vedo mia madre lasciare il salone in tutta fretta e strepitare: “AUGUSTINNN!!! AUGUSTINN … DOVE SEI?!!”
Rincorro dietro mia madre, le sbarro la strada, le dico: “No un momento ascoltate, io non voglio che discutiate con mio pa …”
“Oscar smettila, non farmi arrabbiare anche tu, tuo padre non può comportarsi in questo modo, e noi non possiamo assecondare le sue pazzie, non è possibile che lui chiuda a chiave la notte Andrè … no questo no ……. AUGUSTIN!!!!”
Vedo mio padre fare il suo ingresso nel salone e accigliato più che mai risponde: “Cosa succede Marguerite, perché urli così, cosa ti prende?”
“Cosa mi prende Augustin?!! Cosa prende a te piuttosto?!! Mi stai facendo impazzire con i tuoi colpi di testa!!”
“A cosa ti riferisci Marguerite?”
“Al fatto che la notte chiudi Andrè in camera sua, ma cosa ti salta in mente?”
“Chi .. chi te l’ha detto?”
“Non ha importanza come l’abbia saputo, mi importa invece quello che trami alle spalle degli altri!!”
“Madre, Vi prego non Vi arrabbiate a causa mia …”
“Aaaa Sei stata tu a dirglielo! … Le hai detto anche, che hai passato la notte con Andrè?!!”
Mia madre ribatte: “AUGUSTINNN!”
“Augustin cosa; Marguerite?!! Questi due, appena abbassiamo la guardia, si infilano nel primo letto che gli capitano a tiro!!”
“Padre, ieri sera ero nella stanza di Andrè per alcune questioni, e Voi non vi siete accorto che mi avete chiusa dentro, ed io non ho voluto dirvi nulla per non fare scenate nel bel mezzo della notte, ma questo non giustifica il fatto che Voi mettiate sotto chiave Andrè!”
“Oscarrr!!! Voi … voi … tu … non … devi … come posso spiegartelo … io non voglio che voi due ….”
Mia madre lo interrompe: “Basta Augustin adesso hai esagerato, da stasera io andrò a dormire nella stanza degli ospiti!”
“NOOOO MARGUERITE, NON FARLO!!!”
Le urla di mio padre, e la nostra discussione fanno riunire tutta la famiglia, la prima a intervenire è Marianne: “Cosa succede perché litigate?”
Luisa ribatte immediatamente: “Ma è ovvio, per quale motivo i nostri genitori litigano? Per nostra sorella Oscar naturalmente!!” 
“Joséphine incalza: “Attenta a ciò che dici Luisa, cerca di sputare il veleno prima di parlare …”
“Joséphine, tu … tu come gli altri non fai che difenderla, anche quando è lei la responsabile di tutto questo!”
Silvia interviene: “Non è il caso di litigare, in questa casa già non si capisce nulla, manca solo che ci mettiamo a litigare tra di noi …”
Anche Catherine dice la sua: “Madre, Padre ma perché litigate continuamente, non è possibile, eppure noi tutti, abbiamo affrontato un lungo viaggio solo per partecipare a un lieto evento, invece ci sembra di stare continuamente su un campo di battaglia!”
Vedo Luisa più agguerrita che mai: “Lo so io perché succede il finimondo, sono sicura che nostro padre ha scoperto Andrè e Oscar a letto insieme, non è così Oscar?”
Mio padre è fuori di se: ”ADESSO BASTAAA!!! VIA ,TUTTI VIA DA QUI!!!”
Luisa non si arrende: “Se nostro padre ha perso il controllo, è tutto per colpa tua Oscar!!”
“MAXIMMM!!!!”
“Sissignore …”
“PORTA VIA TUA MOGLIEEEE!!”
“Agli ordini Signore!”
Vedo Maxim prendere per un braccio mia sorella e le dice: “Su Luisa andiamo …”
Mia sorella con un gesto di stizza si libera dalla mano di suo marito, e guardandolo con rabbia gli dice: “Lasciami Maxim, io rimango qui, e non sei tu che mi dai degli ordini, nè tu e nè mio padre!”
Vedo mio padre infervorato, urla ancora: “LUISA SE VUOI RESTARE PER LO MENO NON DIRE ERESIEEE!!”
“Padre, secondo Voi dire la verità è un’eresia? Lo abbiamo capito tutti qual è o meglio chi è il vostro problema con nostra madre … è Oscar!!!”
“MAXIM PORTALA VIA E SUBITO!!!”
“Sissignore!”
“MAXIM NON RISPONDERMI COSìì!”
“No Signore!”
Vedo Maxim portare via Luisa, e Andrè entrare, dopo aver udito le urla di mio padre che dice: 
“Via via tutti via da qui voglio rimanere solo!! Oscar, Andrè dove andate? Voi due dovete rimanere qui!”
Mia madre ribatte: “Se loro rimangono qui, allora io non me ne vado!”
“Meglio, così ascolti anche tu ciò che ho da dire!!”
“Su Augustin parla, cos’hai da dire ancora?!!”
“Non qui … andiamo nel mio studio.”
Seguiamo tutti mio padre, a passo marziale attraversiamo il salone, fino ad entrare nello studio, Andrè chiude la porta e mio padre ci guarda imperterrito e ci interroga: “Voi due, dovete dirmi una cosa …”
Lo guardiamo e aspettiamo che continui, vedo mia madre guardarlo severo.
“Voi siete stati insieme, voglio sapere se c’è una creatura in arrivo?!”
Andrè ed io ci scrutiamo come se non avessimo capito la domanda, invece mia madre avanza verso mio padre e animatamente strepita: “Cosa dici Augustin, ma come osi chiedere ai ragazzi una cosa simile?”
“Oso eccome, visto che la questione mi riguarda!”
Faccio un passo avanti e con un sorriso beffardo e pacatamente rispondo: “Padre, se davvero volete saperlo, scopritelo da solo! …… Andiamo Andrè!”
“Dove vai, rimani qui, tu non lasci lo studio se non mi rispondi!”
Guardo mio padre e concludo serenamente: “Vi ho già dato una risposta, adesso tocca a Voi indagare!”
“OSCARR!!!”

Andrè e Oscar, lasciano lo studio, guardo mio marito e dico: “Credevo che ti fossi calmato, credevo che tu avessi cambiato atteggiamento, credevo che tu fossi rinsavito, invece … non è così! Augustin, non ho nè la forza nè la voglia di litigare ancora e tanto meno di arrabbiarmi, però un’ultima cosa devo dirtela: vedi di calmarti Augustin, perché d’ora in avanti io dormirò davvero nella stanza degli ospiti, e non venirmi a cercare finchè tu non avrai cambiato atteggiamento nei confronti dei ragazzi, basta sono arrivata al limite della sopportazione non ne posso più!”
“No aspetta Marguerite …”


Mia moglie lascia lo studio non curante delle mie suppliche, io rimango da solo sentendomi afflitto all’idea che la mia dolce Marguerite abbia deciso di lasciare il nostro letto.



E’ pomeriggio, all’ora di pranzo ho preferito non unirmi al resto della famiglia, ero troppo arrabbiata, sono rimasta in camera mia, ho usato come pretesto che avevo dolore al braccio.
Andrè dopo aver mangiato in fretta è venuto da me, ma è andato via presto, lui mi ha detto di sentirsi stanco, ma io in realtà credo che sia volutamente andato via per non creare altre discussioni, ho deciso comunque di andare in camera sua, ma prima vado a prendere del cioccolato caldo così ne porto una tazza anche a lui.
Percorro il corridoio che porta alla cucina e vedo mio padre aggirarsi per i corridoi utilizzati dalla servitù per raggiungere i locali di servizio: che strano, cosa ci fa da queste parti mio padre, non è da lui venire in questa ala del palazzo … voglio vedere cosa ha in mente questa volta.
A passo felino lo seguo, lo vedo dirigersi verso la lavanderia, ma cosa ci fa in questa zona?! Adesso lo scoprirò.
Mio padre entra, ed io sono dietro la porta che lui inavvertitamente ha lasciato aperto.


Sento delle voci: “PA .. padrone .. cosa succede, cosa ci fate qui?!”
“Qui le domande le faccio io, e tu limitati solamente a rispondere ..”
“Si padrone, dite pure.”
“Ascolta chi si occupa delle … della roba di mia figlia Oscar?”
“Nanny, Signore.”
“Ehmm dove tiene i vestiti sporchi di mia figlia?”
“Nella cesta dopo il lavatoio Signore.”
“Quale lavatoio?! Qui ce ne sono di diversi, allora?”
Venite con me Signore!”

Non ci posso credere, mio padre è entrato in lavanderia e vuole vedere i miei indumenti, sicuramente è qui per indagare su quello che mi ha chiesto stamattina … sono davvero costernata, non ci posso credere!
Sento i loro passi allontanarsi, ed io furtivamente entro nella lavanderia e li seguo a distanza.
Sento la lavandaia dire: “Ecco Signore, questa è la roba sporca di madamigella Oscar.”
“E qui .. c’è proprio tutto?”
“Si certo Signore, c’è tutto!”
“Tira fuori tutto dalla cesta che voglio vedere …”
“Cosa Signore?”
“Sei sorda forse? Su muoviti!”
“Va bene padrone, come volete.”
Vedo la donna sparpagliare i miei indumenti e dopo un po’ sento mio padre protestare: “Tutto qui? Non c’è altro?”
“Ma Signore, questo è tutto!”
“Emm .. senti le .. pezze di mia figlia … dove le tenete?”



Cosa? Non ci posso credere, mio padre è venuto a controllare le mie pezze? No questo è troppo!



“Eccole qui Signore, sono in acqua, devono essere ancora lavate …”
“Benissimo … ho visto, non fare parola con nessuno.”
“No Signore, non ne farò parola con nessuno, state tranquillo …”
Non permetto di dire altro che la mia voce irrompe la stanza, guardo la donna e le dico: “Esci immediatamente che devo parlare con mio padre!”
“Si si madamigella …”
La donna lascia in gran fretta il lavatoio e rimango da sola con mio padre, che appena mi vede sbianca in volto e mi dice: “Mi hai seguito, non me l’aspettavo certo da te!”
“Ed io non mi aspettavo che Voi sbirciaste nella mia … intimità! … Dunque siete arrivato a questo?!”
“Oscar, tu e Andrè, siete stati insieme diverse volte e tu … non … non … insomma non sei incinta, come è possibile, a meno che lui abbia fatto attenzione a ….”
“ORA BASTA PADRE, QUESTO E’ DAVVERO TROPPO!!”
“Non è il caso di urlare, la mia preoccupazione è legittima, sono preoccupato che tu non .. si hai capito …”
“PADRE!! ….”
“Oscar non mancarmi di rispetto e abbassa i toni!”
“Siete Voi che mi mancate di rispetto, io non so cosa sia, se .. è morbosità nei miei confronti oppure la Vostra, è pazzia! … Allora spiegatemelo perché io non ne posso più! Ormai mancano poche settimane alle mie nozze, e se credete che io riesca ancora a tollerare le vostre stramberie, Vi sbagliate di grosso. Sapete cosa faccio? Torno in caserma prima del dovuto e rimango lì finchè non arriverà il giorno del matrimonio!!”
“Non ci pensare nemmeno, tu non rimarrai tutto il tempo in caserma … a dormire anche li … NO ASSOLUTAMENTE NO! Te lo proibisco categoricamente, capito?!”
“E io Vi proibisco di frugare ancora nella mia intimità!”
“Sei stata tu stamattina a dirmi di informarmi, ed io non ho fatto altro che verificare se tu e Andrè avete o meno già concepito, e adesso che ho la certezza che non è così, comincio a preoccuparmi davvero, capito?!”
“NO NO No ….”
“SI SI SI … Oscar, sono davvero preoccupato, cosa c’è in Andrè che non va, forse non funziona abbastanza bene? Tu lo devi sapere per forza, su avanti dimmelo, oppure non ha fatto il suo dovere fino in fondo?!! Almeno così starei più tranquillo!”
“PA …PADRE!!! Vi rendete conto di quello che mi state chiedendo?”
“Certo che si, e non urlare, non voglio che la servitù venga a sapere delle nostre faccende!”
“Cosa? Ma se ormai, tutti non fanno altro che parlarne, grazie al Vostro comportamento!”
“Basta Oscar, cerchiamo di parlare come fanno due uomini di mondo, allora, Andrè ha fatto il suo dovere fino in fondo, oppure no?” 

Spalanco gli occhi, e ribatto: “Mi rifiuto di ascoltarvi ancora, è evidente che non siete più in Voi, io lascio immediatamente il palazzo, mi trasferisco in caserma, per qualsiasi comunicazione, sapete dove cercarmi, ci vedremo il giorno delle nozze!”
Vedo mia figlia davvero arrabbiata uscire dalla lavanderia, le corro dietro e la chiamo: “Dove vai Oscar torna indietro, tu non puoi farmi questo ….. non andare!!” 
Arresto il passo, guardo mio padre e con aria di sfida, gli dico: “Si Avete ragione, basta parlare da padre e figlia, parliamo tra uomini …”
“Non capisco, cosa intendi?”
“Anche se un uomo non soffre dei disturbi di cui soffriamo noi … pardon … le donne, io Oscar Francois de Jarjayes Vi sfido a duello per avermi offesa, e spero che l’onta con cui mi avete macchiata, venga lavata con un duello!”
“Cosa? Ma tu sei impazzita!”
“Non preoccupatevi, non voglio il Vostro sangue, mi terrò soddisfatta battendovi …”
“TU SEI PAZZA!!”
“No! Non lo sono, sono semplicemente esasperata dal vostro atteggiamento e solo così lo potrete capire …”
“Dove vai adesso?”
“A prendere le spade, vi aspetto in giardino!”
“Cosa? Ma tu stai parlando sul serio?”
“Ho per caso l’aria di chi vuole scherzare?”
“Nnnoo …”
“Allora seguitemi!”
“Oscar … il tuo braccio!”
“Il braccio destro sta benissimo … su venite! …”
“Ma sarai limitata a … muoverti …”
“Meglio Padre, così la nostra non sarà una sfida impari, me l’avete detto stamattina, ricordate?”
“Oscar … Oscar …”

Mio padre protesta, ma continua a venirmi dietro con disperazione.

“Oscar cosa diremo a tua madre ad Andrè e .. a tutti gli altri?”
“Che ci alleniamo!”
“E va bene, ma a patto che tu rimanga a palazzo e ..non ..”
“Scordatevelo, dirò immediatamente alla nonna di farmi preparare i bagagli.”
“No No No!!”
“E invece si!”

Siamo nella sala d’armi, prendo due spade, una la tengo per me, e l’altra la lancio a mio padre che prontamente l’afferra al volo, mio padre mi guarda smarrito, e mormora appena: “Sei proprio sicura di quello che vuoi fare?”
“Sicurissima … andiamo!”

A passo spedito percorro i corridoi del palazzo, mio padre è dietro di me, lo sento brontolare, non è convito di affrontarmi a duello, ma io ignoro i suoi borbottii.

“Sei una testona Oscar.”
“Chissà a chi somiglio Padre!”
“Cosa fai dell’umorismo?”
“Affatto, me lo dicono tutti che somiglio a Voi, anche Andrè me lo dice continuamente, quindi, non lamentatevi del mio caratteraccio perchè Voi certo non siete meglio di me!”
“Sei impossibile Oscar …”
“Io direi insopportabile, proprio come Voi …”
“Almeno rallenta il passo!”
“Cosa c’è avete sprecato tutte le Vostre energie in lavanderia? ….. Allora non ribattete più, e seguitemi.”
“Cosa vuoi che ti dica, visto che ormai hai deciso!”
“OH Finalmente avete capito, era ora!”

Incrocio per il corridoio Nanny, e con tono severo le dico: “Nonna prepara i miei bagagli ..”
“Come? … Parti? Dove vai?”
“Rimango in caserma fino al giorno del matrimonio, per qualsiasi cosa, mi troverete lì!”
“Come? In caserma? … Ma come? Che signi …”
La nonna guarda mio padre e urla: “AUGUSTINN IMMAGINO CHE SIA TUTTA COLPA TUA, NON E’ VERO?”
“Non urlare Nanny, che mi fai venire mal di testa!”
“Nooo tu fai venire il mal di testa a noi con le tue bravate, e adesso dove andate voi due con quelle spade in mano?”
Mio padre risponde timidamente: “Chiedilo a quella pazza di mia figlia, lei certamente troverà una spiegazione a tutto questo!”
“Oscar, cosa succede?”
“Lo sfido a duello nonna!”
“COSA?!! Come? Un ‘altra pagliacciata? Ma … ma … oddio, qui non si capisce più nulla!! ED E’ TUTTA COLPA TUA AUGUSTINN, LO SO, NON C’E’ BISOGNO CHE TU FACCIA AMMISSIONE!”
“Mia la colpa? Oscar mi sfida a duello e la colpa è mia?! Ma che cosa dici Nanny?”
“Si è tua, tua soltanto e di nessun altro! …… Su Oscar, non lo fare ti prego … non si è mai visto che una figlia sfidi suo padre a duello!”
“Come pure non si è mai sentito che un padre vada in lavanderia a frugare le pezze della propria figlia!”
“AUGUSTINN!! COME, TU TI SEI PERMESSO DI FARE UNA COSA SIMILE? NON TI SEI NEMMENO FIDATO DI CiO’ CHE TI HO DETTO STAMATTINA?”
“Co … cosa? Anche questo? E così io sono diventata l’argomento del giorno! No è troppo, è troppo per chiunque. Su andiamo Padre che solo dandovi una lezione, mi riterrò soddisfatta!”
“O .. Oscar …!”
“Oscar un bel niente, su andiamo!”

Siano davanti all’ingresso principale del palazzo, li troviamo tutta la famiglia, che ci guarda incuriosita, mia madre ci guarda e confusa domanda: “Ma cosa succede? Cosa significano quelle spade che impugnate?”
“Marguerite… Marguerite, chiedilo a tua figlia, è fuori di se!”
Luisa incalza: “Finalmente qualcuno comincia ad aprire gli occhi, e così Padre dopo tanto avete capito che Oscar non è poi la figlia tanto perfetta che credevate.”
Guardo minacciosamente mia sorella, punto la spada nella sua direzione e ribatto: “Chiudi quella bocca, altrimenti comincio da te!”
“AAAAA Finalmente! L’avete sentita tutti? Mi ha minacciata e con la spada per giunta!!”
Joséphine interviene immediatamente: “Sta zitta, altrimenti ciò che Oscar ha detto, io lo metto in pratica!”
“NO ANCHE TU CONTRO DI ME; MA COSA HO FATTO DI MALE? PERCHE’ CE L’AVETE TUTTI CON ME?”
“Luisa smettila!”
Guardo mio padre, e impugnando la spada gli dico: “Padre, lasciate quell’oca al suo starnazzare e andiamo fuori!”
“E va bene Oscar, come vuoi … Andiamo!”




Sono nelle scuderie, vedo mia nonna arrivare in tutta fretta.
“Andrè … Andrè ….”
“Sono qui nonna, cosa ti succede perché sei così agitata?”
“Andrè lì .. a palazzo, sta succedendo il finimondo!”
“Cosa succede nonna?!”
“Oscar e il folle .. emm .. Augustin si sono sfidati a duello …”
“Cosa?”
“O meglio, è più corretto dire che la tua fidanzata ha sfidato a duello suo padre .. e poi mi ha chiesto di preparare il suo bagaglio, ha detto che lascia il palazzo, per rimanere in caserma fino alla data delle vostre nozze!”
“Ma nonna che cosa è successo?”
“Vedi nipote, Oscar ha scoperto un’altra macchinazione di Augustin! Pensa Andrè che stamattina il Generale, mi ha chiesto di metterlo al corrente, ogni qual volta Oscar ha il .. suo periodo ..”
“Ma nonna co … cosa dici?”
“Io nipote? Piuttosto lui, il tuo futuro suocero, cosa dice! E Oscar lo ha sorpreso in una delle sue stranezze e ….. senti Andrè voglio dirtelo, oggi pomeriggio, il Generale si è recato in lavanderia e ha preteso da Odette di vedere le pezze di Oscar e …”
“NOOO!”
“Si invece Andrè! E la tua fidanzata lo ha colto su fatto e l’ha sfidato a duello, capisci adesso?”
“Nonna io non capisco più nulla! … Non so più come dobbiamo fare, certo che se Oscar lascia il palazzo io lo lascerò con lei.”
“Andrè, anziché complicare le cose, vedi piuttosto di appianarle, dove volete andare? Piuttosto convincila a rimanere, capito Andrè?! E vedi di non fare pasticci.”
“Ma come posso impedire tutto questo nonna?”
“Impedendo questo stupido duello …”
“Ma come faccio nonna, quei due sono terribilmente testardi, e sta pur certo che io non verrei nemmeno preso in considerazione!”
“Oh Nipote, hai ragione, mi sembra uno scontro tra Titani … Santo cielo quando finirà tutto questo?! … Intanto Andrè andiamo da loro, magari riusciamo a fermarli!”


Lasciamo in tutta fretta le scuderie, distanzio mia nonna di un bel po’, li raggiungo, vedo tutta la famiglia radunata in giardino, sono tutti presi da quanto sta accadendo, nessuno fa caso a me, Madame Marguerite è furiosa, alza i toni: “Augustin cos’è questa pagliacciata?”
“Te l’ho già detto, chiediglielo a TUA FIGLIA, COSA VUOI DA ME?!”
“Invece lo chiedo a te Augustin, sei tu l’artefice di tutto!”
Mi risponde Oscar: “Madre, mio padre non può darvi una spiegazione, almeno se è presente tutta la famiglia …. Vero Padre?”
“Avanti Oscar, hai sfidato tuo padre a duello, su sbrighiamoci, non perdiamo più tempo, così mettiamo fine a tutto questo.”
Sorrido beffarda e dico: “In guardia Padre …”

Oscar e suo padre incrociano le spade, ha inizio il duello, nonostante Oscar abbia un braccio ferito riesce a tenere testa al Generale, che si difende benissimo, un affondo e una stoccata, sono l’uno contro l’altro.



“Sabrina senti … qualcuno si sta battendo a duello!”
“Devono essere Oscar e Andrè , si allenano spesso.”
“Ma come, ha un braccio ferito e si allena, come potrebbe farlo?! … aspetto che mi affaccio al balcone e vedo cosa succede!”
Spalanco le porte, e appena mi rendo conto di ciò che sta succedendo, esclamo: “Questa poi … uaooo … il vecchio pazzo e il diavolo biondo si stanno battendo?! No .. non ci posso credere, questo si che è un gran bello spettacolo! … Sabrina certo che in questa casa non ci si annoia mai ah ah ah ah! …… Il diavolo biondo, anche se è ferita, è una spadaccina fuori dal comune, anzi, una belva feroce ….. e no … il vecchio pazzo non ha scampo, e poi ormai è troppo vecchio per tenerle testa ah ah ah!”
“Alain, ma cosa sarà successo perché questo duello?”
“Sicuramente il vecchio ne avrà fatta o pensata un’altra! …. Questo magnifico spettacolo non me lo perdo per nulla al mondo!”


Vedo mio padre in difficoltà, sa benissimo che non riuscirà a battermi, voglio che la smetta di perseguitarmi, magari ci riesco.
Ancora un affondo, mio padre indietreggia di uno, due, tre passi, ormai l’ho fatto indietreggiare, è di spalle al muro, vedo mio padre perdere la spada che va in alto e si infilza nel terreno, la prendo, la infilo nella mia, e con tono di sfida gli dico: “Padre mi ritengo soddisfatta .. il duello finisce qui!”
Vedo mio Padre respirare con affanno e mormorare: “Adesso ti senti soddisfatta di aver umiliato pubblicamente tuo padre?”
“Non credo affatto di avervi umiliato, mettiamola così, desideravo misurarmi con Voi dopo tanti anni, mi sono semplicemente levata un capriccio … tutto qui .. adesso va meglio Padre? E d’ora in avanti, non recatevi più in lavanderia a controllare le mie … pezze!”
“OSCARRR!!”

Vedo mia madre raggiungerci di cosa e impreca: “Mio Dio, non è possibile dove siano arrivati!! Padre e figlia che si battono come due nemici!”
“Madre, non mettetela in questo modo, io e mio Padre, volevamo semplicemente misuraci e adesso che l’abbiamo fatto, io lascio il palazzo e rimango in caserma, fino al giorno delle nozze!”
“COSA?!!! OSCAR, TU NON VAI DA NESSUNA PARTE, MI SONO SPIEGATA? TU RIMANI A PALAZZO, QUESTA E’ CASA TUA, E CERTO NON TI PERMETTO DI TRASFERIRTI IN CASERMA, MI SONO SPIEGATA?!”
Mio padre interviene: “Marguerite cara non ti agitare in questo modo, può farti male!”
“Tu sta zitto Augustin, tu sei la causa di tutto questo, e osi ancora parlare?! …. E tu Oscar non ti muovi di qui, anzi fila via in camera tua e non uscire fino a nuovo ordine, mi sono spiegata?!!”


Non ho mai visto mia madre tanto arrabbiata, è fuori di se, mi allontano silenziosamente, e torno in casa.
Andrè mi raggiunge e mi dice: “Oscar aspetta …”
“Cosa c’è Andrè?”
“Il tuo braccio, come sta il tuo braccio?”
“Bene, non lo vedi?”
“Come bene?! Sta sanguinando, e tu dici che sta bene?!! Si è riaperta nuovamente la ferita, su entriamo dentro, va medicata immediatamente!”
“Ma non è niente Andrè!”
Joséphine avanza verso di noi e dice: “Su andiamo che ti aiuto io a pulirti … guarda la camicia, è piena di sangue. Oscar quando imparerai a comportarti come una dama qualsiasi?”
“Joséphine, mi stai prendendo in giro?”
“Si sorellina, ti sto prendendo in giro ah ah!”



“Accidenti Sabrina!!”
“Cosa succede Alain?”
“Il diavolo biondo, come c’era da aspettarsi, ha battuto il vecchio pazzo, ma lì c’è un’altra spadaccina di altrettanto valore e che si fa rispettare … eccome se si fa rispettare!”
“Ma di chi stai parlando?”
“Di Madame Marguerite, chi l’avrebbe mai immaginato, accidenti che femmina tosta! .. Tale e quale a sua figlia… mi riferisco a quel diavolo di Comandante.”
“Ma come, non dici sempre che Oscar ha la tempra del Generale?”
“Sabrina, non so chi dei due ha più carattere, se il vecchio pazzo o sua moglie … ma una cosa è certa, con genitori così, inevitabilmente il diavolo biondo non poteva venire fuori in maniera diversa da quella che è ah ah ah! Che femmine sono le donne di questa casa! .. Femmine? Ma no che dico?! Quelle non sono per niente delle femmine a partire da Madame, sono tutte degli uomini in gonnella, di femminile non hanno assolutamente nulla, forse solo gli abiti che indossano e l’aspetto fisico. 
Forse l’unico effeminato in questa casa è il nostro Andrè, poveraccio quanto lo compatisco con una moglie come il diavolo biondo ah ah ah!!”
“Alain ma cosa dici?”
“Vedrai Sabrina il tempo mi darà ragione, vedrai ah ah ah!!”
   
 
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