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Autore: Artemysia    03/08/2018    2 recensioni
A tredici anni ho scritto un libro... un libro brutto.
Oggi ve lo ripropongo, in veste di parodia fantasy, con commenti ironici della sottoscritta ventiquattrenne. Perché? Beh, per tre motivi:
- Per darvi un ottimo esempio su cosa NON fare quando si scrive un fantasy;
- Per dimostrare che si migliora tanto, con la pratica;
- Perché questa roba fa davvero sbudellare dal ridere.
Quindi mettetevi comodi, preparatevi a sputare qualche polmone dal ridere delle mie ingenuità e, soprattutto, ricordatevi che il non prendersi sul serio è il primo passo per la perfezione.
Genere: Comico, Fantasy, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL MATRIMONIO DI GREG


[Beh, ormai sappiamo già cosa succede. Sono tentata di saltare al capitolo successivo, ma non lo farò, perché sono un’EROA e perché muoio dalla voglia di vedere se Greg balbetterà durante la cerimonia!]
Impiegai un po’ di tempo per far capire a Greg che avevo deciso di portare i miei amici a Knarenn, e ci impiegai anche di più a farglielo accettare:
“Ma sei impazzita? Ti rendi conto di cosa hai fatto?” [Ma che c’è di male? Ha fatto molto di peggio, non capisco che problemi possano dare un’altra fata e un unicorno poco loquace]
“Me lo ha chiesto lei!”
“Ma tu hai accettato!” [Niente, non ci dice perché. È sbagliato e basta, ci deve andare bene]
Nei giorni successivi feci visitare a Jenny e a White tutto Centaurorum Vicus e insegnai loro ad andare d’accordo coi centauri, dato che alcuni erano abbastanza irascibili.
Passarono veloci circa due settimane, e non accadde niente riguardo la guerra. [Vorrei farvi notare che AVETE UN PORTALE APERTO e che POTREBBE CHIUDERSI DA UN MOMENTO ALL’ALTRO. Vi volete decidere a usarlo o no? Cos’è questo titubare? All’improvviso vi siete resi conto che stare liberi a Knarenn, in fondo, non è così male da rischiare la vita?] Le novità, però, ci furono relative alla storia tra Greg e Ophelia. [Ah, grazie, libro! Avevo proprio bisogno di un capitolo filler completamente inutile ai fini della trama!]
Infatti, mentre percorrevo una strada vicino alla mia capanna cominciai a notare una certa agitazione da parte di tutti gli altri abitanti. Riuscii a sopportare questa situazione per mezza giornata, poi la curiosità prevalse:
“Ma cosa succede? Perché sono tutti così…strani?” chiesi a un gruppo di centaure che davano l’impressione di essere delle grandi pettegole [Kety 2.0: ora, invece che aspettare una settimana nell’ignoranza, sa anche chiedere! Che progressi!]
“Ma come, non lo sai?” mi chiese quella che sembrava la più anziana
“Gregorio ha chiesto la mano ad Ophelia!” disse eccitata un’altra notando la mia espressione [Wow! D… davvero? E c… c… c… come glielo ha ch… ch… chiesto? Q… quanti an… anni ci ha mess… messo?]
“Cosa? E lei cosa ha risposto?” chiesi incuriosita
“Non è sicuro, perché sono tutte voci, ma pensiamo che celebreremo presto il suo matrimonio!” rispose la più anziana.
“Strano che non me ne abbia parlato!” dissi [Kety, ti ho iscritto a un corso di auto-aiuto. Si intitola: impara anche tu a non essere il centro del mondo]
Volevo proprio farla pagare a Greg, così mi avviai verso la sua capanna:
“Non me lo hai detto!” [Lezione 1: non pretendere che gli altri ti mettano a parte delle loro questioni intime. Questo comprende evacuazioni corporee, frequenza sessuale, proposte di matrimonio]
“Cosa?”
“Ti devi sposare!”
“Oh beh…quello. [“Sì ma… niente di serio” cit.] Come lo sai?” disse lui preso alla sprovvista
“Voci di corridoio” risposi
“E’ incredibile, in realtà avrei voluto fare un discorso ufficiale a tutto il paese, stasera, ma pare che entro quel momento la voce si sarà sparsa per tutto il paese” [Comunque deve essere il posto più noioso del mondo se la notizia di un matrimonio impegna tutto il paese per mezza giornata]
Nonostante tutto, Greg fece il suo discorso, anche se per nessuno fu una sorpresa, e proprio quella sera venne decisa la data del grande giorno. I tre giorni successivi furono impiegati per preparare un piccolo altare e otto lunghissimi tavoli per il banchetto serale. [Aspetta, si sposano tra TRE dico TRE giorni? E fanno un ulteriore banchetto? Non potevano approfittare di uno degli altri cinque fatti in precedenza? No, dai, meglio buttare un altro po’ di provviste, non sia mai che arrivate alla guerra vagamente preparati!] Tutti aiutarono nei lavori, e alla fine arrivò il momento tanto atteso. Era il tramonto e tutto era pronto quando entrai nella capanna di Greg:
“Oh, che bello! Ti stai per sposare!” [Oh, che giuoia!]
“Sì” rispose lui [Greg per non balbettare ha deciso di usare solo monosillabi, che però, sfortunatamente, fanno colare a picco l’entusiasmo. Riuscirà Ophelia a capire che lo sta facendo per lei e non è veramente uno stronzo insensibile? Lo scopriremo nella prossima puntata] mentre si sistemava della foglie d’edera sui capelli nerissimi e ondulati.
“Stai molto bene” dissi quando si girò [Ah, il vestito da sposo sono foglie in testa? Però! Che eleganza! Complimenti, Greg, si vede che ti sei rifornito nel cespuglio più chic di Knarenn!]
Quando uscii vidi che Ophelia era ancora più bella del solito: portava dei fiori di Gelsomino tra i capelli rossi e nella coda. [Per ora nulla che la distingua dalla sua controparte maschile, ma continuiamo…] Con gli stessi fiori si era fatta dei bracciali e una collana, e aveva sostituito il solito pezzo di stoffa marrone che le copriva il seno con elegantissima seta bianca. [Ah, ecco, ora ha un top bianco che neanche le cubiste dei pejori bar de Caracas! E io che speravo, non so, in una gualdrappa ornamentale ricamata in argento, una tiara, il velo… qualcosa, insomma! Qualcosa che denoti un minimo di fantasia!]
Il matrimonio si rivelò molto simile a quello dei mortali, [Ecco, per non smentirci nemmeno con la cerimonia…] ma senza lo scambio di anelli. [Ah, mi aspettavo fondessero le armi per creare gioielli, tanto per dilapidare anche l’equipaggiamento, oltre che le provviste] Alla fine della cerimonia ci fu il banchetto più spettacolare che ricordi con ogni genere di cibo e bevande. [Mi spiace, ma mi tocca dirlo: E SEI]
Dopo circa mezz’ora arrivarono anche Gramen e Flumen, che sederono vicino a me e a Jenny. [Noooo, basta! I nani sardi no! Ma lasciatemi in pace per un capitolo, per la miseria! Non ce la posso fare…]
“Molto lieti noi siamo di conoscerla nobile fata” disse Flumen.
“Anche io ne sono lieta” rispose Jenny. [Perché nobile? Lo sono tutte le fate? No perché questo toglie spessore al titolo di “principessa” di Kety, e la cosa a dire il vero mi vede più che favorevole]
Quando vidi che lei cercava lo sguardo di Gramen e Flumen, mi affrettai a dirle che, non so proprio per quale ragione, loro non guardano mai nessuno negli occhi. [Il bello è che non manca mai di ripetercelo, ma questa cosa non verrà mai spiegata. Allora, Giulietta, cosa volevi trasmettere? È un fatto importante? Non lo è? Deciditi, ti prego!]
“Forse sono ciechi” concluse lei. [No che non lo sono, Jenny, non siamo così idioti da non averci pensato]
 Ci furono moltissimi brindisi, ma il culmine venne raggiunto quando due centauri ubriachi fradici si misero ad interpretare una sottospecie di Romeo e Giulietta  con voci camuffate, terminando con un balletto sul tavolo. [Eh? No, aspetta… Eh? EH??? A parte la stupidità, devo ricordare alla tredicenne autrice che Romeo e Giulietta è un’opera di Shakespeare (UMANO) del 1594/96. Questo vuol dire che è stata composta all’incirca 420 anni fa, e Greg, che presumibilmente è nato a Knarenn o ci è giunto da piccolissimo, ha 527 anni. Questo significa che i centauri sono esiliati a Knarenn da prima che Shakespeare componesse la sua celeberrima tragedia, quindi… QUINDI COSA NE SAPETE VOI, EH?] Proprio in quel momento Gramen disse:
“Fratello Flumen caro, temo che il tuo potere presto occorrerà” [Allora, Gramen sta facendo una previsione idiota. Tra poco vedremo di cosa si tratta. Ma ora, concentriamoci su una questione: se lei può prevedere la fine della battaglia, non può anche prevedere il modo che useranno per uscire? Perché non l’ha detto direttamente al consiglio? Perché stanno aspettando tutti, e soprattutto COSA stanno aspettando? Non capisco]
Infatti, dopo circa due minuti, un centauro cadde dal tavolo, mentre l’altro continuava a ballare da solo senza essersi accorto di niente. [Ecco, infatti. Grazie Signorina Erba per averci avvertiti, non sapremmo come fare senza di lei!] Per fortuna Flumen intervenne subito, e la paura passò poco dopo, anche se il centauro non osò improvvisare qualche altro balletto.
“Legge il futuro” dissi a Jenny che pareva allibita. [Ma lo fa solo per le stupidate, non puoi pretendere che usi questo potere fighissimo per fare cose fighissime]
Quando fu notte fonda, molti se ne erano andati, a parte i soliti due centauri che continuavano a cantare e a bere da grandi boccali. [Eh, lo so, l’open bar è una tentazione irrinunciabile per tutti] Fu proprio in quel momento che arrivò senza alcun preavviso Celeno, [Pure tu? Ma nemmeno un capitolo senza adunata dei parlanti idioti? No, niente, ci tocca pure lei] che atterrò rumorosamente su un tavolo e ripiegò la grandi ali bianche, facendo tacere e forse ritrovare il senno anche i due centauri ubriachi:
“Congrattullazzionni Gregorrio! [“Congrattullazzionni” è ufficialmente la sua parola record] Comme mai non mi sonno meritatta un invitto? Oh, ma voi collezzionatte fatte!” [Stra-fatte, aggiungerei] disse rivolgendo lo sguardo verso Jenny e facendo un sorriso agghiacciante.
“Vieni al punto” disse Greg inespressivo
“Stai molto benne con le erbacce in testta!” disse Celeno, che si era messa sfiorargli le foglie d’edera come se fossero state tossiche. [CELY CREDO DI AMARTI!]
“Ho detto vieni al punto” disse Greg alzando il tono di voce.
In un primo momento lei ritrasse la mano velocemente, ma poi sorrise e disse:
“Domanni ci sarrà il secondo cosigglio verso Nord, [L’altro era a Sud, bisogna rispettare la par condicio] e purtroppo devvono esserci anche i centaurri. Si parlerà della guerra, sempre che i centaurri sianno abbastanza coraggiossi, o addirritturra abbastanza sciocchi da prenderne parte”
“Ci saremo” rispose Greg non dando peso all’insulto.
“Perfetto, portatti il tuo riddiccolo essercitto” disse Celeno quasi delusa dalla nostra presenza al consiglio [La LORO presenza. Ha parlato di centauri, non di te], poi aggiunse guardando con disgusto i due centauri che quasi non si reggevano in piedi:
“Continuatte a divvertirvi, mi raccommando!”
Poi spiegò la ali e se ne andò. Jenny era a dir poco sconvolta, e sembrava che lo fossero anche i due centauri, ma poi abbandonarono la loro temporanea serietà:
“Sai cosa ti dico, amico? [Ecco, sta per dire la fesseria, me lo sento…] Divertiamoci ora, finché possiamo!” esclamò uno, poi ricominciarono a ridere, e quella fu l’ultima cosa sensata che si dissero fino al mattino dopo. [Centauro innominato, grazie. Grazie per la perla filosofica, per il tuo contributo alla trama e alla cultura dei centauri. I pensatori si susseguiranno secoli e secoli per trasmettere il tuo credo, e diverrai il messia di tutti i messia, e sconfiggerai il male al grido di “divertiamoci ora finché possiamo”. Un ero d’altri tempi!]
 
   
 
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