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Autore: Spensieratezza    04/08/2018    4 recensioni
Spin off della storia "il quinto mondo." e sesta storia del ciclo delle fiabe.
Castiel e Gabriel raccontano a Dean e Sam, lo sbocciare della loro storia d'amore, iniziata in Paradiso, ma non rivelata mai veramente, fino a quando non si sono rincontrati dopo la presunta morte di Gabriel, nel mondo delle fiabe
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Dopo il primo bacio, restarono a coccolarsi tutta la notte, ma non andarono oltre.

Erano angeli dopotutto e anche se Gabriel lasciava trasparire il contrario, ci teneva ancora a fare il gentiluomo e il cavalier servente con il suo fratello preferito.

L’indomani organizzò un appuntamento in un ristorante dove si serviva dell’ottimo pesce.



Castiel apprezzò tanto il pensiero, aveva scoperto che amava il sushi e Gabriel si divertiva a guardarlo mangiare come un bambino goloso di dolci.
“Scusa, sto facendo la figura dell’ingordo, vero?” chiese Castiel mortificato.
“Tutt’altro. MI piace guardarti. È così raro vederti mentre perdi il controllo.”
“Tu me lo fai perdere.” Disse Castiel, facendo sgranare gli occhi all’angelo.
“Sei serio, Castiel?” chiese Gabriel.

“Non sono solito dire bugie. Lo sai. Tu sei sempre stato lo scavezzacollo, quello imprevedibile, ma capace sempre, proprio per questo, di farmi battere il cuore più degli altri.”
“Cuore che non appartiene ai Winchester?”
“Quello per loro è un altro tipo di amore, lo sai..”
“Non sembrava però, quel giorno alla villa, nel paese delle fiabe, eh?”

Castiel non si scompose, ma rispose semplicemente:

“Forse cercavo in loro, traccia di te..”
“Oh, per favore..” ridacchiò Gabriel.

“Quando te ne sei andato, quando ho creduto che tu fossi morto..si è scavata una ferita in me, incolmabile. Ho fatto cose di cui non vado fiero. Ho cercato il purgatorio con Crowley, ho ucciso degli angeli, nostri fratelli..ho liberato i leviatani sulla terra..a volte penso a come sarebbe andata se tu non fossi mai andato via..e penso che quelle cose non sarebbero mai successe se tu fossi rimasto..”
“Qundi adesso sarebbe colpa mia?”

“No..la colpa è mia..perchè non ho saputo dirti..confessarti..quanto ti amavo.”
 
Una forchetta tintinnò sul piatto.


“Basta, per favore..”
“Gabriel..io ho biosgno di dirti quello che..”

“Pensi che si stata dura solo per te? Pensi che non mi sia sentito morire dentro, quel giorno che Metatron mi ha usato  a distanza, come un burattino, per farti credere che io fossi tornato e per darti poi l’impressione, che fosse tutto un’illusione? Non potevo neanche parlarti, dirti che era VERO che ero VIVO, perché stavo interpretando il ruolo che METATRON aveva deciso per me. Mi chiedesti se ero vivo, quel giorno, io semplicemente scomparì in un battito di ciglio, con la consapevolezza piena di dolore dentro, che il nostro legame venisse strumentalizzato così per far soffrire TE. Ma allo stesso tempo, ero FELICE di averti potuto rivedere, anche solo per brevi istanti..”

“Mi odiai quando successe una cosa del genere, capìì che per quanto cercassi di non far trasparire il dolore per la tua mancanza, doveva essere così evidente che perfino LUI, l’aveva capito.” rispose Castiel.
“A questo punto, quindi, mi ami?” chiese Gabriel.

“Sono convinto che avresti potuto opporti allo scriba e a quello che lui scrisse, gli arcangeli possono, ma non l’hai fatto, forse solo perché volevi rivedermi? Quindi direi io, a questo punto mi ami TU?”

I due fratelli si guardarono intensamente senza parlare, per poi incollare le loro bocche vogliose l’una sull’altra, alla ricerca delle loro lingue, vogliose e fameliche, le loro mani che vagavano già sui vestiti.

“Gabriel, dobbiamo controllarci. Siamo in un ristorante.” Disse Castiel.

“Non credo che riuscirò ad arrivare al dolce!”
“Non ci credo! Non ti riconosco più!”

“Ohh, mio caro fratello, tra qualche minuto stenterai a riconoscermi ancora di più!!” rispose gabriel.
 
 
 
 

*

Gabriel aveva pensato proprio a tutto, aveva prenotato una suite lussuosissima a suo nome e quando salirono, Castiel rimase a bocca aperta dalla meraviglia.  La suite era di uno stupendo color viola scintillante e il letto era regale con lenzuola e coperte di velluto ROSSO. Al centro, a qualche distanza dal letto, una stupenda piscina con l'idromassaggio.

“A noi.” disse Gabriel porgendogli un bicchiere di champagne.
“A noi, fratello.”

Castiel credeva che Gabriel a quel punto stette per saltargli addosso, ma lo stupì ancora una volta.

Accese un pulsante su uno stereo e partì una musica dolcissima e si trovò in pochi istanti a ballare un lento con suo fratello.


“Mi stupisci sempre di più..” sussurrò Castiel con le mani in alto intrecciate a quelle di Gabriel.
“Sono un seduttore, lo sai, è il mio compito..”
Castiel lo guardò curioso.

“Peccato che nessuno mi ha mai detto quanto fosse bello..sedurre chi ami..” sussurrò ancora l'arcangelo.

Castiel non lo stava guardando, aveva appoggiato la testa alla sua spalla, ma il suo cuore aveva ripreso a martellare furiosamente nel petto.

Gabriel senza spostarlo, con un’eleganza senza confini, cominciò a spogliarlo dei pulsanti della camicia.


Castiel stava per spostarsi per facilitargli il compito, ma Gabriel lo trattenne.

“Non interrompere il nostro ballo..” sussurrò.
 
Era la cosa più strana, ma dolce, che Castiel avesse mai provato.

Stavano ballando ma Gabriel lo stava anche spogliando, con lentezza, languore, non c’era traccia di volgarità in quei gesti.

La musica finì e i pantaloni di Castiel erano scivolati morbidamente giù.


Gabriel gli riservò un sorriso malizioso e lo spinse sul letto.
 

Castiel non se l’aspettava un cambiamento così repentino.
Gabriel era decisamente una mina vagante.
In un secondo gli fu sopra, finendo di spogliarlo con eccitazione repressa troppo a lungo.


“Hhhh…”
“Schhhh..ora ci penso io a te..”

Gli prese il membro e cominciò a masturbarlo a ritmo cadenzato, facendolo gemere e poi lo prese in bocca con aria lussuriosa.
“Oddio..”
Però non voleva che tutto finisse presto, così, dopo un po, lo lasciò andare.

“L’hai mai fatto con un uomo?”
“N.no…”
“Bravo ragazzo..”
“E tu?”
“Ovvio.”
Castiel fece una faccia di disappunto.

“Qualcuno deve avere esperienza tra noi due..” ridacchiò Gabriel, cominciando a prepararlo e a farlo gemere un po’ di dolore, un po’ di piacere.

Quando inserì anche il terzo dito, gli lasciò il tempo di abituarsi, baciandolo ancora, sentendolo in affanno.

Castiel ridacchiò e i due fratelli ripresero a coccolarsi e baciarsi.

Castiel prese ad accarezzargli teneramente la schiena, le braccia, i fianchi.

Amava toccarlo. Gli era mancato il contatto di lui. Gli era mancato così tanto.
 
Gabriel parve leggergli dentro.

Un pianto di bambino risuonò nella sua mente.
Gli accarezzò il viso.
“Ricordo quando sei nato, ti presi in braccio, eri così minuscolo..incrociasti gli occhi con i miei..in quel momento io provai..amore incondizionato.

Castiel non si aspettava quell’ammissione. Lo guardò sorpreso  e i suoi occhi si sgranarono ancora di più sentendolo entrare dentro di lui.

Era commosso. Sia per quello che aveva detto, sia perché lo sentiva dentro di lui, poi Gabriel si chinò ancora su di lui e lo baciò dolcemente.

I suoi baci, non ne avrebbe fatto mai più a meno.

E poi lentamente, Gabriel cominciò a spingere, senza lasciargli le mani.

Sul viso di entrambi, una gioia senza confini.






















Note dell'autrice: 

ciao ragazzi! xd scommetto che pensavate che non aggiornassi più xd non nego che non è stato facile, ma ci tenevo davvero tanto a raccontare la loro prima volta! Ringrazio tutti voi che mi avete seguito e mi dispiace se è stata un po lunga, ma è la prima volta che scrivo di cas e gabe (che non sia un au) e volevo fosse perfetto ecco! Per lo stesso motivo continuavo a rimandare, lultimo capitolo. Volevo fosse epico e magari non ci sarò neanche riuscita, ma..spero di avervi emozionato almeno un po xd
il riferimento a Metatron riguarda una puntata di Spn, la 9 x18 in cui Metraton scrive con la macchina da scrivere sfruttando il potere della tavoletta angeli. e si credeva il nuovo Dio, divertendosi a inventare storie e aveva fatto credere a Castiel di vedere Gabriel...

(ringrazio Teamfreewill per avermela ricordato in privato xd )  

ciaooo e ancora grazie per aver seguto! 
 

   
 
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