Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: daphtrvnks_    05/08/2018    3 recensioni
Periodo Edo/Tokugawa.
Il popolo cinese sotto il dominio della dinastia Ming inizia la sua conquista nella regione del Kantō, nel sud del giappone.
Vegeta, erede della signoria Satsuma chiederà aiuto ai Daimyō per creare un esercito in grado di fermare l'avanzata nemica.
Insieme a lui il suo miglior amico Kakaroth, generale e samurai di alto grado.
Due donne entreranno a far parte della storia dei valorosi guerrieri cambiando così il corso del loro destino.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Parte dell'esercito giapponese era sotto il suo controllo, marciando dal lato est tra la fitta boscaglia si preparava a spingere l'esercito cinese nel lato ovest. 

Sullo stallone bianco sfoggiava la sua Nodachi, accuratamente affilata durante l'ultima sosta, risultava lucida e brillante sotto i raggi del cocente sole rosso. Dietro di sé la turchina si stringeva alla sua schiena premendo la guancia contro l'armatura fredda e dura.

Gli urli della battaglia rimbombavano nella pesante aria prima della sera.

La polvere si alzava e con essa anche i primi schizzi di sangue che si infrangevano contro il viso temerario del guerriero, la grande e lunga arma impugnata a due mani tranciava i corpi dei nemici, piena d'odio per ciò che avevano osato fare al suo popolo. 

Per le donne stuprate, i bambini maltrattati e gli uomini uccisi davanti alle loro famiglie. 

In silenzio continuava travolgendo con gli zoccoli del suo cavallo, adornato nella sua criniera di trecce rosse e perle nere, i corpi esanimi. 

Le braccia della più piccola lo stringevano con sgomento, sentiva i suoi singhiozzi mentre con rabbia e rancore faceva strage in onore della sua gente. 

'Per Kanagawa!' 

Urlò seguito dai suoi combattenti, il suo flagello alzato in segno di gloria. 

Più veloce proseguiva per il suo cammino parando a non finire i colpi delle umili spade dei cinesi, tagliandole e facendole a pezzi insieme ad i loro padroni. 

Niente e nessuno poteva contro la sua Nodachi e consapevole ed orgoglioso com'era Vegeta non si fermava. 

'Ho paura.' 

Sentì piagnucolare seguito da un singhiozzo più forte dei precedenti, intuiva come potesse sentirsi la ragazza, non aveva mai visto da vicino così tante vite spezzate e il sangue caldo sulle vesti pregiate era solo un insulto alla sua bellezza e purezza. 

Fece voltare il suo cavallo davanti all'esercito cinese ammirando ciò che con la sua arma aveva compiuto.

Si girò appena e sollevando il viso della giovane con due dita della mano sinistra, sporca come se fosse stata quella a sanguinare, la guardò attentamente nelle iridi azzurre sentendo tutta l’angoscia e il terrore che ella stava provando. 

Spostò lo sguardo altrove, gli occhi del nobile erano appena visibili sotto il grande elmetto in ferro che portava sul capo, eppure, li sentiva come delle affilate lame che perforavano l'anima. 

'Non dovreste piangere, questi uomini non meritano le vostre lacrime.' 

Disse facendo poi un lungo sospiro, riportò l’attenzione sulla battaglia; i samurai vantavano prodezza e maestria, dal lato destro Lapis gestiva gli attacchi con frecce acuminate e infuocate aiutato dagli arcieri, la cavalleria nel lato destro del generale Kakaroth respingeva i nemici ad ovest. 

'Non piango per loro, ho paura per voi.' 

Sentì sussurrare impercettibilmente, sgranò gli occhi ingoiando il magone ed una serie di brividi percorse la sua dritta schiena. 

Nuovamente si girò levando l'elmetto per vedere meglio, le lacrime erano ormai asciutte lasciando leggeri solchi sui suoi zigomi che lentamente arrivavano fino al mento.

'Non dovreste averne.' 

Mormorò cercando il controllo su i suoi sentimenti, come cavalli imbizzarriti nel suo stomaco lo facevano rimanere senza fiato e forze, e essi nuovamente presero il sopravvento sul suo corpo spingendolo a stringerla in un bacio casto e delicato, le labbra si mossero lentamente su quella della vergine, piene e succose come un frutto. 

I rumori della guerra divennero ovattatati ed il suo cuore prese a palpitare più forte dei zoccoli dello stallone che man mano si avvicinava sempre di più a loro. 

Si staccò dopo qualche attimo cercando di riprendere lucidità urlandole di abbassarsi per poter respingere l'attacco dell'uomo, la sua spada strideva contro quella dell'altro, strinse i denti e sforzandosi la condusse di lato spezzandola in un colpo secco.  

'Stringetevi a me.' 

Le ordinò riprendendo a far correre il corsiero. 

I sensi ancora annebbiati dal bacio, suo padre gli aveva detto giusto; mai portare l'amore in guerra. 

_________________________

Aveva perso il suo elmo già da un pezzo ed il suo lungo horo rosso strascinava sul terreno e sui uomini senza vita, la folta chioma si muoveva come il suo dardo in movimenti dolci, senza nessun sentimento gestiva agile, come in una danza, i suoi passi con la katana che tagliava il vento e la carne. 

Davanti si ergeva in piedi un solo nemico, il copricapo in paglia ed i vestiti sgualciti e sporchi, nella mano destra una spada particolare che fece riaffiorare nella mente del giovane ricordi atroci sulla sua defunta madre. 

Poggiò la punta della lama sull'arida superficie osservando attentamente il fisico esile del ragazzo, le nere iridi brillarono di curiosità nel voler sapere come egli fosse entrato in possesso di quella portatrice di malasorte. 

'Come fate ad avere la katana di mia madre?' 

Disse audace avvicinandosi a quella misteriosa figura che senza parlare si preparò all'attacco tenendo ben alta l'arma.

'Parlate maledizione! Capite ciò che dico ladro!?'

Urlò furibondo mettendosi nella stessa posa dell’avversario, il terreno impregnato del sangue ribolliva come un fiume di lava sotto il calore del sole oltre le nubi. 

'Vi capisco, conosco la vostra lingua e non sono interessata a combattere.' 

Il samurai lo guardò confuso, la buona pronuncia giapponese gli fece capire che non fosse un semplice soldato, bensì qualcuno di alto rango che aveva avuto una buona istruzione, nella sua mente il quarto comandamento bushido 'Il miglior combattimento è quello evitato'. 

'Dove avete preso la Masamune.' 

Ringhiò con furia, un animale selvaggio governato dagli istinti, la consapevolezza di essere solo che fin da bambino lo aveva accompagnato. Quella katana divina aveva distrutto la sua famiglia in modo cruento, ucciso suo padre e alla fine sua madre che, davanti ai suoi innocenti occhi, si era suicidata pugnalandosi al cuore. 

La principessa morse il labbro, cercò di capire il motivo di così tanta frustrazione nel guerriero alla vista di quell'omaggio.

'Me l'ha donata il Maestro prima che arrivassi in questa terra, vi interessa possederla buon uomo?'

Sbottò con un piccolo ghigno. 

'Venite a prendervela.' 

'Chi diavolo siete?!' 

Chiese nuovamente, in risposta la giovane tolse il cappello gettandolo, presto lo avrebbe ucciso e non avrebbe avuto senso nascondere ancora la sua identità. I lunghi capelli le scesero sulla schiena morbidi come seta, le ciglia incorniciavano i suoi grandi occhi e le labbra rosate e carnose come fiori di ciliegio risaltavano sul viso ovale, il colore della sua pelle ricordava le distese invernali del monte Fuji. 

Il generale fece un sussulto, la donna davanti ai suoi occhi era una delle più belle che avesse mai visto. 

La bocca si schiuse dalla sorpresa e la sua katana cadde con un tonfo. 

'Cosa… chi siete voi per fingervi un uomo e combattere come un guerriero?' 

Sorrise soddisfatta, si inchinò davanti al samurai presentandosi.

'Figlia di Chongzehn della dinastia Ming, imperatore della Cina, davanti a voi avete la Principessa Chichi. Ora che sapete la mia identità vorrei conoscere la vostra.' 

La voce soave lo scosse fino alle ossa, le dicerie della scomparsa della principessa si erano rivelate fondate ed ora aveva davanti agli occhi, ancora increduli, una creatura dalla bellezza di una dea abile nell'uccidere. 

'Kakaroth, erede del generale Bardack e comandante dell'esercito giapponese… io, scusatemi.' 

Si inchinò a sua volta, non doveva fermarsi, il suo dovere era ucciderla, soprattutto colei che era la rappresentante del popolo cinese. 

Eppure i samurai non uccidevano le donne, le proteggevano, sarebbe stato un disonore troppo grande da dover pagare con la morte. 

'Allora, generale Kakaroth, la vuole questa Katana?'

Domandò avvicinandosi non curante di ciò che avrebbe potuto farle, di lui non tremava; un uomo dal possente fisico, i muscoli delle braccia che dalle fessure dell'armatura risaltavano prepotentemente e il viso, scolpito come fosse marmo con la mandibola d'acciaro e gli occhi che la scrutavano neri come la pece. 

La mano dell'uomo si strinse contro il collo latteo della principessa sul quale lasciò tracce, non voleva farle del male ma solo intimorirla, l'espressione sul viso della ragazza non cambiò, ferma e con un sorrisetto grazioso che fece dolere il cuore del samurai.

'Datemi la Masamune, non fa per voi.' 

'Non l’avrete.' 

Sputò acida nascondendola dietro la schiena.

'Per il vostro bene, datemi la Masamune'

Questa volta gridò, la sua voce roca turbò l'anima della ragazza che sembrò staccarsi dalla maschera fredda e distaccata che si era creata. 

'No! È mia!' 

Sbraitò mordendo la mano che le attanagliava il collo potendo così liberarsi e scappare, Kakaroth le andò dietro urlandole di fermarsi. 

Ignara del piano dei giapponesi si rifugiò nel bosco che di lì a poco sarebbe stato bersagliato dai soldati di Lapis, continuò a correre ed una volta che fu vicino a lei la prese dai lunghi crini tirandola sul suo petto facendole scappare un gemito di dolore. I loro respiri affannati si fusero in un unico essere in quel breve contatto. 

'Volete morire dannazione!?' 


//Yay!

Sono stata veloce eh! No, scherzo, avevo già tutto pronto. Non vi aspettavate il bacio tra bulma e vegeta, sarò sincera neanche io, i personaggi hanno preso vita da soli ma state calmi, mica è tutto rose e fiori. Insomma, amante della guerra e del sangue come sono lasciate le speranze in un angolino! 

Alla prossima!

-Daph

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: daphtrvnks_