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Autore: terryoscar    08/08/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Il matrimonio
 
 
Quasi tutti gli invitati hanno preso posto in chiesa,tra le prime file,  ci sono le sorelle di Oscar, con accanto i loro mariti e con tutti  i loro figli, che non sono pochi, anzi a guardarli bene sono così numerosi da sembrare un vero e proprio esercito. Dall’altra parte dei banchi, ci sono tutti gli amici della famiglia Jarjayes, in particolare  gli esponenti del Quartier Generale, tra cui vedo il Generale Supremo dell’esercito francese: il Generale Bouillé, e non solo  sono presenti perfino  il Conte di Fersen e il Conte di Girodelle, il Generale  ha voluto anche loro, a dir suo è un modo di  far sapere a tutti gli uomini di corte che Oscar non è più una donna libera, come se non si sarebbe saputo comunque visto che ha invitato tutti i suoi più stretti collaboratori!
Comunque se deve essere un modo,il suo, affinché Oscar  non abbia più spasimanti, allora che ben venga, ne sono felice, a dirla tutta, una volta tanto un’idea del Generale non mi dispiace per niente, voglio che tutti sappiano che Oscar è mia e di nessun altro!
C’è una gran confusione intorno a me, tutti mi salutano e si congratulano con me.
La nonna ed io siamo davanti alla porta della cappella, aspetto Oscar con impazienza, sono ansioso di vederla, tutti mi hanno detto che è bellissima, in molti l’hanno vista, ma io proprio no!
 
Fuori la cappella vedo Sabrina parlare con Joséphine, e Alain venire nella mia direzione.
 
“Ehi Andrè … ma guarda tu che damerino che sei diventato, sei vestito di tutto punto …  allora sei pronto? …  Finalmente è arrivato il tuo momento. Andrè, più continuo a guardarti e più rimango incredulo,  però che eleganza, mi sembri proprio uno Jarjayes ah ahah!”
“Alain, devo dire che neanche tu sei male, mi sembri un intrattenitore di corte ah ah ah!”
“Be, per l’occasione mi sembrava doveroso vestirmi di tutto punto, sono o non sono il tuo testimone?!”
“Certo che si, Alain!”
Prendo Andrè per un braccio e lo porto via con me, guardo sua nonna e le dico: “Permettete madame? Ve lo rubo solo per pochi minuti!”
“Uhmmm … con te giovanotto, c’è da preoccuparsi … comunque sbrigati e vedi di non dire sconcezze a mio nipote che non ne ha bisogno, capito Alain?”
“Tranquilla madame … vi assicuro che non dirò nulla di irriverente, ma sicuramente  di osceno si ah ah! …  Su vieni con me Andrè,  andiamo!”
Ci allontaniamo appena e Alain mi dice: “Andrè se permetti voglio darti un consiglio …”
“Riguardo a cosa Alain?”
“Alla tua prima notte di nozze Andrè, anche se non è proprio la tua prima notte con il Comandante, per fortuna, almeno quella …”
“Alain che fai, ricominci?”
“Calmati Andrè, non è come pensi tu, vedi …. voglio dirti … Sta in guardia, non vorrei che stasera in camera tua ci fosse il vecchio pazzo a spiarvi, quello, matto com’è, è capacissimo di nascondersi sotto il vostro letto, vedi di controllare dappertutto prima di … operare con il Comandante, intesi Andrè?!”
“Inteso benissimo Alain, tranquillo guarderò per tutta la camera ah ah!”
 
Alain mi da una pacca sulla spalla e conclude sotto voce: “Andrè ho visto tra gli invitati il farfallone di corte …”
“Ti riferisci al Conte di Fersen?”
“Si proprio lui Andrè, e quell’altro damerino del Maggiore Girodelle, quello ha sempre sospirato per il Comandante, anche se lei non gli ha dato mai motivo di sperare, però l’ho osservato sai, alla festa del vostro fidanzamento, non aveva occhi che per lei, mi meraviglio di come abbia deciso di intervenire alle sue nozze, bah! Va a capire certi tipi, comunque io al posto tuo sarei geloso, non vorrei, che  mia moglie fosse il sogno proibito di un altro uomo, mi darebbe immensamente fastidio.”
“Alain, e anche se fosse? Non potrei farci nulla, e poi, l’importante è che Oscar sia mia e di nessun altro.”
“Ben detto Andrè! ….. Andrè ascolta, sai per caso se tuo suocero fa ancora uso del mio libro?”
“Cosa? Il tuo libro? Veramente Alain, io nemmeno ci pensavo più a quella storia.”
“Tu amico, ma non io, ci penso eccome! …  Stasera gli chiederò di restituirmelo.”
“Ne hai ancora bisogno Alain?”
“Certo che no! Però  potrei ancora imparare alcune tecniche e metterle in pratica ah ah ah!”
“Tu non cambierai mai, vero Alain!”
“Perché dovrei Andrè?!!”
 
Vedo avvicinarsi Sabrina e Joséphine che sorride e mi dice: “Ehi Voi due, perché non fate ridere anche noi?”
Alain ribatte: “Lo vorrei tanto madame Joséphine, ma credo che certi argomenti maschili siano alquanto indelicati da trattare in presenza di dame del vostro lignaggio ah ah ah …. E poi permettetemi si istruire nel migliori dei  modi Vostro cognato, così il Vostro Signor padre me ne sarà riconoscente ah ah ah!”
“Mi dispiace deludervi Alain, ma credo che mio cognato non abbia più bisogno di certe istruzioni, credo che abbia già appreso il necessario, quando basta per accontentare mio padre ah ah ah!”
Alain mi guarda e dice: “Più che Vostro padre, io direi Vostra sorella! …. però Andrè, che cognata che ti ritrovi, è davvero simpatica, e poi stento a crederci che sia la sorella del Comandante: sono talmente diverse! … Madame, permettetemi, ma  Vostro padre non dice nulla al riguardo?”
“A riguardo di cosa Alain?”
“Del Vostro modo di essere.”
“Ma cosa volete che mi dica, ormai credo che si sia rassegnato, e poi come dice lui: siamo un po’ tutte fuori controllo, nessuna esclusa ah ah ah!”
Guardo Joséphine e Alain e penso: certo che questi due insieme sono davvero tremendi.
 
Vedo arrivare La Salle e la sua fidanzata Alizèe.
 
“Ciao Andrè,  da qua la mano amico, che bello rivedersi dopo tanto!”
“E già tu hai preso più giorni di licenza di me, e poi è così difficile vederti in caserma, per via dei turni di guardia!”
“Vero Andrè, se poi mettiamo in conto che tu adesso ti dileguerai nuovamente con il Comandante, ci vedremo ancora meno ah ah!”
“Oh scusatemi mademoiselle Alizèe, mi dispiace non Vi ho nemmeno salutata, vedete  è tanto che io e Gerard non ci vedevamo.”
“Non preoccupatevi Andrè, mi fa piacere  assistere alle Vostre nozze e vi faccio i miei più sinceri auguri!”
“Vi ringrazio mademoiselle.”
 
 
Sono in chiesa seduta in prima fila, aspetto con trepidazione mio marito e mia figlia arrivare, mi sento emozionata!
Mille pensieri pervadono la mia mente, finalmente anche Oscar si sposa; in tutta franchezza non ci speravo più, la mia ultimogenita si sposa … e con Andrè, sono davvero felice di questa unione.
Osservo la cappella, mi rallegra vederla addobbata a festa, Augustin ha voluto che tutto fosse perfetto per le nozze di sua figlia: ci sono fiori ovunque, e sull’altare c’è  l’immancabile tovaglia bianca ricamata da mia nonna.
 
 
 
Ho appena lasciato Andrè con i suoi amici, e ho preso anch’io posto accanto a mio marito, che appena mi vede mi dice: “Hai finito di prendere in giro il povero André?”
“Ma su dai Charles, tu lo sai che l’ironia in certi momenti è indispensabile per stemperare la tensione, e il nostro Andrè è davvero teso, e in certi casi qualche battutina non guasta di certo!”
“Joséphine, tu non cambierai mai, e io non voglio che lo tu faccia!”
“Grazie Charles, sei un vero tesoro, per questo ti adoro!”
Sento alle mie spalle dei passi, vedo prendere posto accanto a me Luisa che mi dice: “Joséphine, hai   visto cosa hanno fatto Andrè e Oscar?!
“Cosa avrebbero fatto i due sposini?!”
“Come?!!  Hanno invitato alle nozze i soldati della guardia, e per di più quello più rozzo che si è piazzato a palazzo, farà anche da testimone!”
“Tu invece, non sai quanto ne sia felice sorellina! Finalmente una persona  schietta frequenta palazzo Jarjayes,  era ora che qualcuno portasse gente così in casa nostra!”
“Ma che dici Joséphine, la nostra famiglia può vantare  amicizie di un certo lignaggio e Oscar, con il suo ormai quasi marito, non sdegnano di avere a che fare con gente di così … basso livello!”
“Io non so tu, a chi ti riferisca con “amicizie di un certo lignaggio”, ma con tutto il rispetto per gli amici di nostro padre, io vedo tra di loro gente ambigua,  e sappiamo benissimo che  molti non sdegnano di  sfruttare l’amicizia di nostro padre  solo per arrivare  a ottenere  dei favori, e non solo, alcuni qui presenti, di nobiltà hanno solamente il titolo e nient’altro …”
“Se ti riferisci allo svedese, sono pienamente d’accordo con te, quello è un … donnaiolo incallito, però …..”
“Però niente Luisa, per guanto mi riguarda, nostra sorella e Andrè hanno fatto benissimo a scegliere Alain e Sabrina come testimoni di nozze, oltre ad essere molto simpatico e divertente, ti ricordo che quel rozzo soldato, come lo hai appena chiamato, ha salvato la vita di nostro padre, e solamente per questo merita il nostro rispetto!”
“Oh Joséphine tu … sei come loro e …”
“Luisa cara, vedo che sei pallida e strana, sicuro di sentirti bene? Non so a cosa sia dovuto il tuo pallore, ma se posso permettermi di darti un consiglio, sii meno acida e  antipatica, solo così ti guadagneresti la simpatia di tutti noi!”
“Joséphine, sei insopportabile!”
“A che tu sei lo sei Luisa, però ti sopportiamo comunque ah ah!”
 
Charles, interviene nella discussione.
 
“Sccc .. Ma insomma voi due, perché non smettete di discutere, siamo in chiesa, ve ne rendete conto?!”
Luisa prima di andare via ribatte: “Charles, con tua moglie non si può parlare, vuole avere sempre l’ultima parola!”
Prima che Luisa si allontana mio marito risponde: “E si, su questo concordo pienamente con te …. ti do perfettamente ragione cognata, purtroppo il vostro è un vizio di famiglia, volete avere sempre l’ultima parola!”
Vedo Luisa guardare con antipatia mio marito, e lascia immediatamente il nostro posto.
Guardo Charles e sorridendogli gli dico: “Ben detto marito mio, bella risposta!”
“Tua sorella,Joséphine, in certi momenti, è davvero insopportabile!”
“Lo so caro, concordo con te, evidentemente è così, perché come dice sempre mio padre: quell’imbecille di  Maxim di sicuro, non l’accontenta abbastanza tra le lenzuola ah ah!”
“Joséphine, ti prego, siamo in chiesa!”
“Si hai ragione Charles, non farò più battutine di questo genere, almeno fin tanto che staremo in chiesa!”
 
 
 
 
 
Oscar è al mio braccio, percorriamo il sentiero che ci porta alla cappella che  è adiacente al palazzo, non è molto lontano, ma per mio figlia sembra un’enormità, la sento continuamente  brontolare.
 
“Cosa c’è Oscar? Ti sento tesa, c’è qualcosa che non va?”
“Tutto non va padre! Ma non vedete?!! Come posso  camminare con quest’abito così ingombrante, non faccio che inciampare continuamente con queste gonne, e per finire le scarpe, sono una vera  trappola, ho l’impressione di sentire tutti i ciottoli che sono sul sentiero, e per fortuna che ho le scarpe con il tacco basso, altrimenti sarei già  ben stesa a terra!”
“Ma su non esagerare Oscar, tutte le donne indossano abiti e scarpe come  le tue, e non ne ho mai sentita una lamentarsi.”
“E come potrebbero lamentarsi se sin da bambine sono state abituate a subire simili torture, per loro è più che naturale, ma per me invece, non è così, io sono abituata alle comodità maschili, e Vi assicuro che non le cambierò mai! ….”
 
Non termina di concludere che Oscar inciampa nuovamente e per fortuna che è al mio braccio, così l’afferro al volo.
 
“Sta più attenta Oscar, potresti cadere e sporcarti questo meraviglioso abito, pazienta ancora un po’ figliola, almeno fino a che non  arrivi in chiesa!”
“Ma cosa dite fino in chiesa! Ma se questa tortura  dovrò tenermela addosso per tutto il giorno! … Spero che arrivi presto sera così mi libero di  questa trappola!!!"
“Oscar, ma cosa dici? Sei bellissima, qualsiasi donna vorrebbe essere al tuo posto e tu …”
“Ed io invece, vorrei indossare i miei pantaloni, vi assicuro che sono molto più comodi …  per capirmi padre, dovreste stare al mio posto!”
“Su dai Oscar che ci siamo ormai,  ancora qualche metro e siamo arrivati in chiesa.”
“Si .. si .. avete ragione, anzi sapete che Vi dico .. cerchiamo di arrivare più in fretta possibile, così facciamo  prima, voglio che quest’incubo finisca il prima possibile! ….”
“Ma se camminiamo lentamente e rischi di cadere, figuriamoci se camminassimo più veloce!”
“Si si avete ragione … maledizione padre, forse era meglio prendere la carrozza …”
“Ma cosa dici, per qualche metro? Su pazienta che la chiesa è lì di fronte.”
“E pensare che c’è ancora la strada di ritorno!!”
 
 
 
 
Intravedo appena una figura bianca, avanzare verso la chiesa …
Mormoro appena: “E’ lei … Sta arrivando!!”
 
“Andrè Andrè! Cosa c’è? Perché Ti sei  inebetito? … Andrè!! …”
“ Nonna … è … è Oscar … guarda!”
“Oh si sono loro, finalmente stanno arrivando! … Ma tu non devi vederla ora, ma in chiesa …”
 
Avverto un pizzico all’orecchio, è mia nonna che continua a dirmi: “ Cosa fai lì impalato?!! Non devi vederla adesso, su nipote hai sentito? Entriamo!”
“No no aspetta nonna, lasciamela vedere prima, e poi andiamo.”
Mia nonna  mi afferra per il braccio e mi dice: “ Non ci pensare nemmeno, ti ho detto che  la vedrai in chiesa al braccio di suo padre come vuole la tradizione, e così sarà, su andiamo!”
 
Prendo il braccio di mio nipote e lo costringo a seguirmi,  percorriamo  la navata della chiesa.
Vedo un’infinità di invitati, certo che il Generale ha invitato proprio tutti, non ha dimenticato nessuno, nemmeno quel damerino di Fersen, proprio quello che ha fatto soffrire così tanto la mia bambina, accidenti a lui!”
 
 
Siamo davanti alla navata, adesso non ci resta che aspettare la sposa.
 
 
 
“Dannazione padre, non ce la faccio più, per fortuna che siamo quasi  arrivati … quest’abito mi ha fatto inciampare per ben tre volte, non ne posso più!”
“Su dai Oscar ancora qualche metro e siamo davanti alla porta della chiesa.
 
 
Non è possibile, che figlia ribelle!   E va beh che le ho impartito un’educazione fuori dal comune essendo nata femmina, ma  Uff... pure il giorno del suo matrimonio borbotta contro il vestito! Povero me. Speriamo che resista fino al ricevimento almeno!!!  Oh Signore queste figlie, mi faranno diventare matto con tutti i loro piagnistei, tutte, ma proprio tutte, hanno sempre da lamentarsi .. tutte contro di me,ma che male ho fatto per meritarmi un castigo simile, non ne posso più. Questo significa avere un esercito di figlie femmine! … Sono sicuro che se fossero nate tutti maschi …. Adesso non mi sentirei tanto ansioso per colpa loro, anzi, la mia vita sarebbe stata molto più semplice, e non avrei avuto tutti questi gratta capi! … Basti pensare a Joséphine … aspetta fino a stasera mio caro Charles, che certo tu non sarai essente dalla mia collera. Genero senza ritegno .. farlo nel mio letto! .. La questione è solo rimandata, è meglio che adesso mi concentri su queste nozze che mi assicureranno il mio erede!
 
 
Siamo sul ciglio della porta, vedo tutti i nostri invitati, appena mi vedono si alzano in piedi e in brevissimo tempo avverto tutti gli sguardi dei presenti  puntati su di noi, anzi su di me! … Non manca nessuno, ci sono tutti gli amici di mio padre, c’è anche il Generale Bouillè! …. Con tutta questa gente, non riesco ancora a vedere il mio Andrè, di sicuro è di fianco al sacrale, ma non lo vedo ….. percorro ancora qualche passo ed eccolo lì, accanto a sua nonna …. Lo vedo,  sono davvero emozionata, appena lo vedo penso: com’è bello il mio Andrè …..
 
 
Eccola lì la donna della mia vita! Avevano ragione, è bellissima! …… Non è possibile … è proprio lei! … E pensare che solo stamattina è stata nel mio letto e l’ho tenuta tra le mie braccia …. È un sogno … un meraviglioso sogno!  Non riesco a  pensare a nient’altro che a lei …. Lei  è tutto ciò che desidero dalla vita! …. Eccola … è qui davanti al me, al braccio di suo padre, mi guarda mi sorride, mi sento emozionato … non mi rendo nemmeno conto che tutti ci guardano, e non mi accorgo che il Generale mi porge la mano.
Io mormoro appena: “Quanto sei bella Oscar! …”
Il suono della voce di mia nonna mi porta alla realtà: “Andrè, su figliolo, porgi la  mano al Generale .. cosa stai aspettando?!!”
“Si si nonna .. subito! … Vi chiedo scusa Signore … è che io ……”
Stringo la mano al Generale che mi sussurra appena guardandomi con severità: “Non è per questo che dovresti chiedermi scusa, ma per altro, e tu sai bene a cosa mi riferisco! …”
Mia nonna ribatte sottovoce: “Augustin, ti pare che sia questo il luogo più adatto, per rimproverare mio nipote? E poi non hai già detto abbastanza idiozie?”
 
Non ascolto nemmeno il loro piccolo battibecco, continuo a guardare la mia bellissima sposa che mi sorride.
 
Sento nuovamente  la voce del Generale: “Andrè .. Oscar.. vi auguro di essere felici!”
“Grazie padre …”
“Grazie Signore …”
 
Il Generale si allontana, prende posto accanto a sua moglie, anche la nonna prende posto.
 
Oscar ed io siamo l’uno di fronte all’altro, le prendo la mano, gliela bacio, e mano nella mano percorriamo gli ultimi passi per prendere il nostro posto sul sacrale, dove lì ci attende il sacerdote.
 
La cappella di famiglia è gremita di invitati. Il sacerdote è davanti a noi, rivolto verso l'altare, ed inizia il rito della messa di nozze. Mi perdo ad ammirare gli stucchi e gli affreschi. È una piccola cappella, a pianta centrale, con un colonnato a sorreggere la volta centrale e la cupola. Anni di lavori l'hanno resa un ambiente particolare. Ogni generazione ha lasciato la sua impronta.  L’ambiente è  luminoso, profuma di incenso e fiori. Rose bianche adornano tutta la cappella. Stringo la mano di Andrè, lo guardo e mi perdo nei ricordi della nostra infanzia. Le feste di Natale, Pasqua, i matrimoni delle mie sorelle, i battesimi. Tutto qui, nella cappella di famiglia, dedicata alla santissima Annunziata. Il sacerdote si volta verso di noi, e celebra la formula matrimoniale.
“Chi da in sposa questa donna?”
“Io.”
 
Risponde mio padre. È un passaggio di proprietà, il matrimonio. Una donna non ha diritti, in questo tempo. Fatico ad accettarlo, ma amo Andrè! Sopporterò questa stupida formula per lui. Andrè lo sa. Gli giurerò obbedienza …. si si …. obbedienza. Qui il Colonnello sono io e lui è il mio Capitano! Sorrido all'idea!
“Chi prende in moglie questa donna? “
 
“Io.”
 
Risponde Andrè.
 
 
Ecco tocca a me. Gli giuro fedeltà ed obbedienza. Gli giuro amore eterno.
 
Si obbedienza, Oscar che mi giura obbedienza, come se non la conoscessi abbastanza, piuttosto dovrei essere io giurarle obbedienza!
 
“Ego coniugo Vos in matrimonio. In nomine Patri, ed filii, et Spiritus Santo”.
Andrè mi guarda, gli sorrido. Ci scambiamo un bacio, a fior di labbra.
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 Mi sussurra: “Ti amo …”
 Gli sorrido: "Ti amo anch'io Andre ..."
Poi il sacerdote benedice le fedi. Andrè mette la mia, sento le sue mani sulla mia…poi sono io a mettere la sua. Ecco. Siamo legati per la vita. "Andrè ti amo ..." Il mio è un sussurro appena.
Il rito è finito, siamo sposati. Sposati …..
Andiamo a firmare il registro.
Oscar Françoise Contessa de Jarjayes, Colonnello dell'esercito francese.
Andrè Grandièr Conte De Jarjayes, capitano dell'esercito francese.
 
Seguono le firme dei testimoni.
 
 
Finalmente sposi … Oscar è la mia sposa!
Siamo ancora davanti al sacrale della chiesa, ci voltiamo per incamminarci verso l’uscita, sono tutti fuori, pronti ad accoglierci con un grosso battimano ed una cascata di petali rossi!
Andrè ed io siamo ormai fuori la chiesa, commossi per l’accoglienza riservataci, tutti vengono a salutarci e a porgerci  i loro auguri, vedo avvicinarsi Fersen.
“Andrè, madamigella Oscar .. ops .. scusate, madame Grandier, vi auguro tutto il bene di questo mondo …”
 
Sento il suono della voce di mio padre irrompere il discorso di Fersen.
 
“Fersen, ma cosa dite, davanti a Voi adesso avete i Signori Jarjayes, e mia figlia quale mio erede è madame Jarjayes, è tutto chiaro adesso?”
“Si .. chiaro Generale … scusatemi, adesso devo raggiungere la mia accompagnatrice.”
Non appena Fersen si allontana mio padre ribatte: “Che sfrontato, adesso se le porta anche dietro le sue amanti!”
“Padre per favore, e poi non era il caso di puntualizzare con il Conte.”
“E invece si Oscar, che si sappia che tu sei e rimani il mio erede …..”
Vedo mio padre guardarci in modo strano e conclude puntandoci il dito: “ E voi stasera … vedete di impegnarvi, capito Andrè?”
Sorrido e ribatto felice: “Non dubitate Signore, farò del mio meglio.”
“Meglio così, e adesso raggiungo i miei amici … Un’ultima cosa Andrè, attento a mia figlia, per arrivare fin qui, ha inciampato più volte in quel vestito, non vorrei che cadesse davanti a tutti e si sporcasse l’abito, e soprattutto che si  dica che l’ex Colonnello delle Guardie Reali sia caduta per colpa della negligenza di suo marito!”
“Andate pure Generale, ad Oscar ci penso io, in tutto e per tutto ah ah ah!”
“Modera i termini Andrè, e cerca di non diventare anche tu un idiota come gli altri mariti delle mie figlie, mi sono spiegato?”
Guardo Oscar con occhi sognanti e ribatto:“Spiegatissimo Signore, non dubitate sono il servitore se non che lo schiavo di vostra figlia .. in tutto e per tutto!”
“Bravo così Andre .. è proprio quello che ti ho detto stamattina, per una riuscita di un matrimonio bisogna sempre accontentare le nostre donne … adesso dobbiamo incamminarci, dobbiamo dare inizio a i festeggiamenti.”
“Sissignore, Oscar ed io cominciamo ad andare!”
 
 
Vedo mia figlia allontanarsi con Andrè e mormoro: “Per fortuna che mia figlia ha trovato un marito così accondiscendente e remissivo....nessun'altro potrebbe resistere con il mio Colonnello! Però mi chiedo .. Chissà chi comanda sotto le lenzuola?!! Oh ma che pensieri che faccio!Beh meglio non pensarci, dopo tutto se Andre non soddisfacesse  tutti i suoi capricci, io rischierei di vedere sfumare la mia discendenza. Meglio un altro genero remissivo  in famiglia che perdere il mio nome e il mio titolo, almeno questo mi consola.
 
 
 
Sono al braccio di Andrè,  percorriamo  insieme a i nostri ospiti il breve sentiero che ci separa dal palazzo Jarjayes. 
Vedo Andrè  guardarmi  rapito ed io mi perdo nel verde dei suoi occhi, ma il mio trasporto dura pochissimo, che ecco che l’orlo della gonna si impiccia nuovamente  nel   tacco della scarpa ed io inciampo, per fortuna che  Andrè mi prende per il  braccio e non mi lascia cadere: “Tutto bene Oscar?”
“Sssi … No, invece no! Andrè non va per niente bene! E’ stata una tortura arrivarci in chiesa e un’altra tornare al palazzo! A  dirla  tutta Andrè, camminare per la strada sterrata vestita così, è davvero un’ impresa.”
“Può darsi che sia  come tu dica, però .. sei così bella che io sono ben felice di vederti inciampare! … E poi manca poco siamo quasi arrivati.”
“Oh Andrè .. non ne posso più!”
“Su dai Oscar …. eccoci arrivati ……”
 
 

Finalmente abbiamo varcato l'ingresso di palazzo Jarjayes, ad attenderci c’è il personale di servizio pronto ad accoglierci nel migliore dei modi.
Il Giardino è stato allestito in maniera meticolosa, ci sono fiori dappertutto, su ogni tavolo è stata messa una tovaglia candida decorata con nastri e coccarde. Al centro di ogni tavolo c’è un bouchet di fiori il tutto allestito da portate e calici, di fronte a noi ci sono i musici, devo dire che mio padre e mia madre hanno pensato ad allestire il giardino nei minimi dettagli, è tutto perfettamente impeccabile!
Il pranzo è succulento. Ho perso il conto delle portate. Mio padre non ha badato a spese e la nonna si è superata! Povera nonna. Ha organizzato tutto, ed ora è seduta a tavola, con la mia famiglia. Con un occhio però controlla che sia tutto perfetto. Se una cameriera sbaglia, la fulmina con uno sguardo.
Oggi Nanny è elegantissima.
È un tripudio di cibarie. Selvaggina in abbondanza.
Presentata in maniera impeccabile! Vassoi colmi di ogni prelibatezza. Cameriere che corrono da una parte all'altra, senza sosta.
E la torta! È enorme! Con panna e cioccolata …. io adoro la torta al cioccolato. E Nanny mi vizia.  Una versione rivista della mia torta preferita ….. Poi c'è anche una torta di mele, per mio marito. Lui la adora. Mio marito. Che bel suono che hanno queste parole.
 
Mio padre accompagnato da mia madre ci invita ad accomodarci davanti al tavolo riservato a noi sposi, li troviamo già i calici pieni e pronti per essere alzati per il tradizionale brindisi, mio padre è il primo a sollevarlo, seguito da tutti noi, tiene il suo discorso: “Amici .. Vi ringrazio per la vostra numerosa partecipazione, e desidero brindare con voi, alla felicità degli sposi. Brindo ai miei eredi! Perché oggi si sono sposati i conti Jarjayes! Ed i loro figli saranno i miei eredi.”
 
Dopo il brindisi e i convenevoli, gli orchestrali ci invitano ad aprire le danze, Andrè ed io lo facciamo con un valzer, un paio di giri e tutti gli invitati si uniscono a noi.
 
Andrè continua a guardarmi come se l’avessi stregato, lo ammetto mi lusinga!
 
“Oscar ma ci pensi, sei mia moglie, adesso tuo padre non avrà più nulla da ridire ..”
“Ne sei proprio sicuro Andrè? Io non ci giurerei, vedrai che troverà sempre il modo di intrufolarsi nella nostra vita.”
“Anche se fosse, non mi importerebbe, quello che conta è che tu sia diventata mia moglie! ….. Oscar, questi ultimi due mesi, mi sono sembrati davvero lunghi, è successo di tutto!”
 
 
Dopo il valzer, gli orchestrali suonano il minuetto, e immediatamente Andrè si ritrova a ballare con la moglie di Bouillè ed io con suo marito.
 
“Colonnello Oscar, non avrei mai pensato che un giorno io avrei ballato con Voi, Vi ho sempre impartito degli ordini .. abbiamo spesso discusso … ma ballare un minuetto con Voi, proprio non ci avrei mai pensavo!”
“Se me l’avessero detto Generale che un giorno sarebbe accaduto, nemmeno io ci avrei creduto Generale!”
 
Poco dopo mi trovo tra le braccia di Girodelle, vedo Andrè guardarmi con insistenza, so che è geloso, ma cosa ci posso fare se adesso ci troviamo nella vortice della danza e gli orchestrali continuano a suonare il minuetto? … Nulla, non posso farci nulla, ci sarà un continuo scambio di dame e cavalieri, e poi se è geloso tanto meglio, vuol dire che mi ama!
 
“Madamigella Oscar …”
“Si maggiore Girodelle?!!!”
“Permettetemi di dirvi che siete bellissima!”
“Grazie Maggiore, ma non credo di essere più bella di qualsiasi altra sposa!”
“No no .. ma che dite, Voi siete la più bella che io abbia mai visto ….. in assoluto la più bella!”
“Maggiore, evidentemente in qualche modo Vi sentite obbligato a parlarmi così …”
“Perché mi dite questo madamigella?!”
“Perché siete un mio sottoposto ed io un Vostro superiore e quindi Vi sentite in obbligo complimentarvi con me ah ah ah!”
“Ma no cosa dite, io … io … non mi sono mai sentito con Voi obbligato a dirvi qualcosa … Voi lo sapete benissimo che ….”
“Maggiore, ricordate che adesso sono una donna sposata, e non è il caso che mi facciate tanti complimenti.”
“Si avete ragione … però dire a una dama che è bellissima, non è un certo  reato, ed io non ho alcuna intenzione di offendermi.”
“Certo che no Girodelle!”
 
 
Non faccio in tempo di liberarmi di Girodelle, ed eccomi tra le braccia di Fersen … Oh Dio che tortura! Mi chiedo ancora perché mai mio padre l’abbia invitato, eppure non rientra tra le sue simpatie, ma!  Intanto Andrè continua a scrutarmi con gelosia e a me continua a farmi piacere, infondo anch’io sono stata gelosa di lui, a causa di quella sgallettata di Anne e tutte quelle donne che si sono offerte a lui, quindi adesso è  il suo turno, tocca a lui soffrire un po’, anche se l’ho ammetto ballare con Fersen mi da terribilmente fastidio, mi porta indietro nel tempo, quando ho fatto la stupidaggine di vestirmi da donna e prendere parte al ballo per questo …. Deficiente!
 
“Madamigella siete davvero incantevole …”
“A quanto pare Conte di Fersen, anche Voi esagerate, dopo tutto di donne vestite in questo modo ce ne sono in grande quantità, ed io certo non sono un eccezione!”
“Ma no, ma no cosa dite, ammetto che solo uno sciocco non si accorgerebbe della vostra … avvenenza … ed io lo sono stato …”
“Conte Vi prego non parlate in questo modo … sapete, io Vi sarò immensamente grato di non esservi mai accorta di me ….”
“Cosa? Ma che dite? ….”
“Si Conte di Fersen, ora mi spiego … vedete come Vi dicevo, è stata una fortuna per me che Voi non Vi siate accorto di me, altrimenti non avrei avuto la fortuna di sposarmi con l’uomo migliore che esista sulla terra: il mio André!”
 
Le mie parole lasciano interdetto il Conte più riluttante che mai, almeno così l’ho messo a tacere e non dirà più sciocchezze.
 
 
Ho ballato anche con Gerard,  il più rispettoso di tutti  i miei soldati, ed  ora è la volta di ballare con il più indisciplinato di tutti i soldati: con Alain.
 
“Comandante, chi l’avrebbe mai detto che un giorno voi sareste diventata una donna  a tutti gli effetti!”
“Perché forse in qualche momento, ti ho dato l’impressione di essere un uomo Alain?”
“Ah ah … Questa si che è bella! Ma se Voi sin dall’inizio volevate spacciarvi per un uomo ah ahah!”
“Ti sbagli Alain, non è stata assolutamente mia intenzione spacciarmi come tale, siete stati voi soldati della Guardia ad equivocare, e poi io non ero dovuta a dichiararvi le mie generalità! … e come se non bastasse, a voi cosa importava del mio status? Io ordinavo e voi dovevate obbedire … Quindi soldato il problema non sussisteva!”
“Però Comandante … se Voi sapeste quante fantasie oscene sul Vostro conto ah ahah!”
“Lo so benissimo soldato Sassoin, cosa credi, so benissimo che non ero diventata  il padre superiore di un convento, ma invece avevo preso il comando  di ben cinquanta soldati assatanati …. Pronti a saltare addosso a una donna …. E non l’ho certo dimenticato, visto che me l’avete ricordato continuamente!! ….”
“Ah ah ah … questa poi! … Voi mi piacete, sempre di più, e mi accorgo che somigliate un tantino a vostra sorella Joséphine ….”
“Può darsi soldato Sassoin, ma non dimenticate mai, che Voi in caserma siete ai miei ordini, e se non vi comportate come si conviene, alla prima occasione vi sbatto dentro!”
“Ah ah … questo si chiama abuso di potere Comandante,  e non dimenticatevi che adesso sono anche il Vostro testimone di nozze!”
“E con questo Sassoin?! Anzi, adesso devi portarmi ancora più rispetto, intesi?”
“Messaggio ricevuto Comandante ah ahah!”
 
 
Finalmente torno tra le braccia di Andrè che immediatamente incalza: “Cosa ti hanno detto quei due?”
 
Fingo di non capire.
 
“Quei due chi Andrè?”
 
“Mi prendi in giro Oscar? Parlo di Girodelle e di Fersen ….. Allora, cosa ti hanno detto?”
“Cosa vuoi che mi abbiano detto Andrè? Stupidaggini!”
“Non credo, quei due ti sussurravano all’orecchio …”
“Ma no Andrè era semplicemente una tua impressione, e poi il suono della musica ti impedisce di ascoltare ed è naturale mormorare nell’orecchio, lo ha fatto anche Bouillè, non lo hai visto per caso?”
“Oscar Oscar ti stai divertendo vero?”
“Certo Andrè …. Lo ammetto, mi sto divertendo moltissimo, non è una bella festa?!”
 
Andrè si arrende a ciò che dico e non dice più nulla, dopo tutto lui lo sa: la gelosia mi da fastidio anche se un pochino mi fa piacere!
 
 
I festeggiamenti proseguono nella più totale allegria, vedo tutti divertirsi, anche le mie sorelle ballano e si divertono, tutte loro hanno fatto un giro di danza con il mio Andrè ed io l’ho fatto con tutti i miei cognati, compreso con Maxim che di solito è così noioso durante le feste.
Lo ammetto è davvero una bella festa!
 
 
 
 
 
Dopo gli immancabili convenevoli, sono qui a sorseggiare tutto solo  un buon bicchiere di vino, quando vedo arrivare Sassoin.
 
 
“Signor Generale, noi abbiamo un questione in sospesa.”
“Sentiamo Sassoin, di cosa stai parlando?”
“Del mio libro Signore …”
“A si, il tuo libro … l’avevo dimenticato!”
“io non credo Signore, secondo me vi piace così tanto che non avete voglia di restituirmelo.”
“Ma su Sassoin, come puoi pensare che a me piacciano certe letture?!”
“A si? E allora perché non me l’avete ancora restituito?”
“Perché te l’ho sequestrato, e poi l’avevo davvero scordato …”
“Secondo me la verità è un’altra Signore ..”
“Ummm… quale sarebbe?”
“Che Voi abbiate imparato ad apprendere  le arti amatorie proprio dal mio libro, e Voi, vi siete talmente sbizzarrito con madame , che lo volete tutto per Voi per perfezionale le Vostre tecniche …. non è così Signore?”
“Ma .. ma come ti permetti screanzato? Io …”
“Allora restituitemelo Signore, così non ne parliamone più.”
“Che cosa ci vorresti fare, tanto ormai sei un uomo sposato o sbaglio.”
“Appunto perché sono un uomo sposato che mi serve ancora più di prima, sapete, voglio che la mia Signora impari a perfezioni le mie tecniche, come avete fatto Voi con vostra moglie!”
“Maledetto Sassoin, se non la smetti io .. io …”
“Restituitemelo Signore, altrimenti sarò costretto a chiedere cortesemente a vostra figlia Joséphine di fare da intermediario!”
“Non ti azzardare  ricattarmi Sassoin!”
“Giuro che non è mia intenzione ricattarvi, ma se mi costringerete, lo farò senza pensarci un attimo!”
“Umm … maledetto!”
 
Vedo avvicinarsi mia figlia.
 
“Tutto bene padre? Perché discutete con il soldato più simpatico che io conosca?!”
“Jo … Joséphine, co .. cosa fai tu qui?! Vai a ballare con tuo ma ….”
“Vedo Alain avanzare verso mia figlia e le dice: “Madame, mi concedete l’onore di questo valzer?”
“Oh ma certo Alain, con vero piacere!”
“Vedo Joséphine allontanarsi con Alain, e gli urlo addosso: “Hai vinto Sassoin, stasera passa per la mia stanza che te lo renderò.”
“Grazie Signor Generale, verrò senz’altro contateci … ma adesso perché non Vi unite anche Voi alle danze con madame? Sapete è tutto cosi divertente  Ah ahah! ….”
 
 
 
 
“Oscar …”
“Senti … stanno suonando la Volta .. su dai vieni uniamoci alle danze!”
“Ma Andrè …”
“Niente ma .. su andiamo …”
“Però Andrè io ….”
“Su Oscar … siamo marito e moglie …  adesso non daremo più scalpore ….. andiamo!”
“E va bene … andiamo a ballare la Volta!”
 
Andrè ed io ci uniamo ai pochi invitati che si cimentano anche loro nella volta, tra cui vedo  prendere parte al ballo anche mia sorella Joséphine con Charles, lo ammetto … questo ballo mi diverte moltissimo!
 
Tutti gli occhi sono puntati su di noi, tra cui noto che Fersen è quello che ci guarda o meglio mi scruta con una certa insistenza!
 
 
 
Guardo madamigella Oscar, e penso: Però … chi l’avrebbe detto che Oscar sprigionasse tanta sensualità, doveva cimentarsi in questo ballo poco pudico, affinché io me ne accorgessi? A distanza di tempo mi rendo conto che sono stato davvero un povero stupido …. Che donna che mi sono lasciato scappare, solo a guardarla adesso mi vengono i brividi dappertutto …. Accidenti a me che non me ne sono reso conto. Beato Andrè che l’ha resa sua!
 
 
Vedo le mie due figlie cimentarsi nella Volta, è tutto inutile, Oscar e Joséphine sono la mia disperazione, e i loro mariti le assecondano in tutto e per tutto, povero me! Cosa diranno domani i miei amici, che le figlie del Generale Jarjayes sanno cimentarsi alla perfezione nella Volta e non solo?! … Oh Dio che disperazione quelle due!”
 
Il ballo si è concluso, mi sento accaldata.
 
“Andrè ho sete, ho bisogno di bere.”
 
Andrè mi prende per mano e mi porta con se ai tavoli delle bevande.
 
“Su prendi Oscar, un buon bicchiere di birra è proprio quello che ci vuole!”
“Grazie Andrè.”
 Dopo aver sorseggiato la nostra birra Andrè mi dice: “ Sei stata bravissima con la Volta, ormai sei diventata un vero veterano ah ahah!”
“Dai Andrè, non prendermi in giro ….”
Andrè mi prende per mano e mi dice: “Su dai vieni con me!”
“Dove?”
“Seguimi e  lo scoprirai …”
 
 
Osservo mia figlia e Andrè, vedo che lasciano la festa, mi chiedo: Ma quei due dove stanno andando …”
 
Lasciamo la festa  e Andrè mi porta verso le scuderie,spalanca la porta e mi fa entrare, non chiude nemmeno la porta che si avventa su di me baciandomi lasciandomi senza fiato.
 
 
“Andrè … su dai adesso basta, cerca di pazientare, tra non molto la festa volgerà al termine e tutti si chiederanno di noi!”
“Si … va bene Oscar … però voglio ancora da te un altro bacio ………”
 
Quei due hanno lasciato la porta spalancata, almeno riesco a vedere cosa combinano ….. li vedo … eccoli lì …. si baciano … e che bacio! … Meraviglioso … bravo Andrè … come inizio è perfetto, qui promette bene, almeno sono certo che stasera il mio progetto andrà in porto …. Magari con un po’ di fortuna l’erede è già in arrivo, non mi resta che aspettare e sperare! …. Bravo Andrè …. Continua così figliolo ….. conto su di te … anzi, sono orgoglioso di te! …. E vai ….. che forza questo ragazzo , lo sapevo, altro che pratica, con mia figlia si è istruito davvero bene … bravo ragazzo!!!!
 
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