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Autore: queenjane    09/08/2018    2 recensioni
In honour and memory of Luois Charles Capet alias Luois XVIIme .. Honour Him. "..re Artù aveva una sorella, che era una fata, Morgana, in inglese Morgan.
Mia sorella ha aggiunto (si dà tante arie lei perché è grande) che le morgane sono anche i miraggi e le illusioni.."
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore
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- Questa storia fa parte della serie 'Narcissus '
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Nota .. Luigi Carlo firmò una dichiarazione che venne usata nel processo contro Maria Antonietta in cui la accusava di  incesto.. Era tutto falso ma tale  accusa procurò la rottura definitiva con la zia e la sorella..
 

 
Era l’autunno del 1793 quando ho firmato delle carte,
quando mi hanno interrogato..

Prima Simon e ho detto qualcosa per non essere picchiato..
Poi i commissari..
Non mi hanno picchiato ed erano contenti..

Quando ero sulla sedia i miei piedi non toccavano terra e ho firmato con sforzo..

Luois Capet..

Poi ho visto mia sorella e mia zia..
Dure, di pietra.

I miei capello sottili unti e sporchi..
Le mani sudice posate sui pantaloni lunghi e la carmagnola strappata..
In testa un berretto rosso.
Maria Teresa ha negato e mi ha poi sussurrato..
Che ero un bugiardo e non mi avrebbe perdonato.
Mai..
Che mi avrebbe dimenticato..
Così sia.

 I giorni passano tra le ombre e il vino..
Scruto i profili delle nuvole,
Cerco i draghi e gli aquiloni..
Nella mia buia stanza dipingo di azzurro le pareti..
 
 
Tornano i pirati e i draghi
e le spade e le fate.

I giorni passano e i tamburi rullano..
A ottobre hanno ucciso la donna Capeto..
L'austriaca..
Un tempo Maria Antonietta di Francia.
Mia Madre. 



 
I gigli sono stati tra i simboli della corona francese..
Li incido sulla pietra delle pareti..
Fa freddo e umido..
Una specie di disegno..
Come i draghi e la  emme di Morgan...

Parlo molto  poco ora ..


Alle volte mi portano a passeggiare sul tetto della torre..
Vedo i tetti di Parigi..
Il profumo di tigli e dell'estate giunge fino  qui.. 



I tamburi rullano..
Dicono che ora vi è la repubblica..
Ma prima sarei stato il Re..
Forse .. Ma non so..



In maggio, maggio 1794,
hanno portato via la Signora Zia Elisabetta e la hanno ghigliottinata..
Anche Maria Teresa è SOLA..
La Bibbia parla dei gigli dei campi..


Mio padre..
tanto tempo fa mi leggeva Corneille e Racine e a volte Shakespeare..


Ricordo preciso.. 

Senza sbavature..
mi raccontò che in Amleto si dice che si può essere
il re di un guscio di noce come dello stesso universo..

Nella mia buia stanza sono un re come un imperatore come l'ultimo dei mendicanti..

Stracci e percosse e vino..
Il 27 marzo 1795 ho compiuto dieci anni ..
Ho fissato i tetti di Parigi
immersi nella foschia di primavera come oggi..
È il 12 maggio  1795

Mi sento stanco ma non mi arrendo..
Conto i passi e sogno la liberazione..

Bianchi cavalli e prati e giardini superbi con rose e giacinti..
Sotto il segno del drago
e di Morgan l'invincibile.. 

IO SONO MORGAN..
Il re dei sogni...

Parlano di scrofola..
Febbre e negligenza senza rimedio..
Così sia..



Antichi frammenti di sapere e mitologia e latino bussano alle porte della memoria come la febbre devasta alta il mio corpo..
Sono immobile..
Da fuori il profumo delle rose..

Un tempo ero chiamato duca di Normandia..
Il secondo figlio di Luigi XVI..
Poi il delfino..
E poi RE quando mio Padre è volato in Cielo..
Mia madre in segreto mi chiamava il suo piccolo re..
Sorrido..
Ho fatto solo finta di dimenticare..
LA MIA ULTIMA DIFESA NEL LUNGO ASSEDIO

È il sette giugno 1795..
Starò bene e guarderò dai tetti.. 
non ho dimenticato.. Che io sono un RE
E sarò libero ..


 
Tra i pochi effetti che Maria Antonietta portò con sé alla Corciengerie, quando lasciò la Torre nel mese di agosto 1793, vi era un astuccio con le ciocche dei capelli di tutti i suoi figli, un piccolo guanto del Delfino, il suo chou d’amour,  e un orologio d’oro.


Louis-Charles morì nel mese di giugno 1795, il giorno otto, di scrofolosi, in base all’esame autoptico condotto dal Dottor Pelletan, che ne asportò il cuore.
Il medico rimase allibito per tutte le cicatrici che aveva il ragazzo.
Fu sepolto il 10 giugno 1795, i giorni chiari e lunghi dell’estate incombente battevano sui cieli di Parigi, nel cimitero di Santa Margherita,vicino al Tempio,  non venne eretta alcuna lapide.


Alla notizia della sua morte, lo zio paterno, il conte di Provenza, si proclamò re con il nome di Luigi XVIII.
Fiorì la leggenda che fosse sopravissuto e vi furono molti falsi  Delfini, almeno una quarantina nel XIX Secolo, che sua sorella Maria Teresa sempre si rifiutò di incontrare..

 
Il cuore asportato subì molte peripezie e smarrimenti, fu finalmente posto in un’urna di cristallo a Saint Denis, la Basilica ove riposano i RE Borbone, chiesa ove furono traslati nel 1815 i resti  mortali di Luigi XVI e Maria Antonietta.


 Solo in anni recenti, con l’analisi del DNA mitocondrico, che si trasmette in linea materna, eseguito in due diversi laboratori si è appurato che il cuore era davvero di Luigi Carlo, essendo le sequenze identiche a quelle di Maria Antonietta, due sue sorelle e due parenti per parte di madre, ancora in vita.



L’8 giugno 2004 i realisti francesi hanno organizzato la cerimonia funebre del cuore, vicino ai resti dei genitori del piccolo Re,
per la prima volta in oltre un secolo una cerimonia reale ha avuto luogo in Francia, completa del  fleur de lis, simbolo araldico, e di una corona regale..



 

Infine, ringrazio chi ha letto, seguito e recensito la storia. 
 
 
   
 
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