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Autore: terryoscar    16/08/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Tutti in caserma
 
 
Vedo Augustin, tirarsi su la sua biancheria intima, e rimettersi la camicia da notte. È davvero arrabbiato, i suoi occhi sembrano due lame di spada taglienti,pronte a colpire.
 
“Maledizione Marguerite, chi sarà mai stato a fare questo, qualcuno ha rovinato la scrivania di mio nonno!”
“Augustin calmati, se l’inchiostro non andrà via del tutto, vuol dire che chiameremo il restauratore e la faremo sistemare … però adesso calmati!”
“Marguerite, è impossibile calmarmi: prima mi hanno rovinato l’incontro con te e poi la scrivania, accidenti a chiunque sia stato, hanno mandato in malora questo momento così … importante! … MALEDIZIONEE!”
 
Vedo mio marito lasciare lo studio come una furia, sbraita senza fermarsi, ha indosso solo l’ampia camicia da notte bianca, in lino, lunga fino alle ginocchia, mezza sbottonata e con le maniche arrotolate fino ai gomiti, ha uno sguardo allucinato ed i capelli tutti spettinati, sono dietro di lui, percorre il corridoio che ci porta dietro la porta della povera Nanny, bussa, ma senza esito.
 
“Nanny, hai sentito? Sono io Augustin!! Ti decidi a farmi entrare? … Non aspetto oltre, adesso entro senza il tuo permesso!”
Vedo Augustin spalancare con irruenza la porta, io protesto: “Ma cosa fai Augustin, entri senza aspettare? Fermati!
 
Vedo Nanny crogiolarsi tra le coperte,con la cuffietta da notte in testa, la camicia da notte e le lenzuola solo parzialmente addosso, in fondo fa abbastanza caldo, sorride, chissà cosa starà sognando, magari sta sognando il nostro nipotino, il mio piccolo François….. Ma chi lo sa! … Però riconosco di non avere alcun riguardo del suo riposo, riconosco che sono troppo agitato ma cosa posso farci, non riesco a calmarmi Nanny mi conosce, mi capirà.
 
“Nanny svegliati, su svegliati ….”
 
La vedo sussultare, è spaventata, mi guarda con rabbia e mi dice: “Accidenti a te Augustin, che ti prende, possibile che adesso sei entrato anche nei miei sogni? Anzi nei miei incubi Augustin!!”
“Nanny, smettila di dire sciocchezze, che non mi stai ne sognando e nemmeno sono il tuo incubo!”
“Ah no? E allora come lo chiameresti tu quello che hai appena fatto?! Un dolce risveglio? Augustin sei impossibile, anche nel cuore della notte devi dare fastidio alla gente!!”
“Si si, ammetiamo pure che tu abbia ragione, ma io voglio sapere da te cosa è successo alla scrivania di mio nonno, è tutta macchiata di inchiostro?!!”
Nanny si mette seduta, solleva le lenzuola per coprirsi meglio e mi risponde da arrabbiata: “Ah si, la scrivania,a quest’ora ti interessa della scrivania?!...mah….… veramente Augustin  sono entrata per riordinare alcune cose, e ho trovato il danno ormai fatto, secondo me, l’inchiostro era già stato rovesciato da qualche ora prima. Io e le ragazze, abbiamo tentato di pulire al meglio ma,più di così, non ci siamo riuscite.”
“Perché non mi hai avvisato immediatamente?”
“Perché non stavi ancora bene, e poi ero talmente presa nel preparare la cena per via dell’invito al dottor Lassonne, che alla fine mi è sfuggito, e così l’ho dimenticato.”
“Quindi tu non puoi dirmi altro?”
“No Signore, nient’altro, è tutto quello che so,e adesso mi lasci dormire in santa pace?Ma tu dimmi se questa è l’ora per fare certe domande? E poi, cosa ci facevi tu, nel tuo studio a quest’ora?!”
 
Nanny ha uno sguardo furbetto, che passa prima su di me e poi su Marguerite …. Uhm …. questa finirà col capire cosa stavamo …..si cosa volevamo fare mia moglie ed io!
 
“Io? Co … cosa ci facevo? … Ma che domande sono le tue?! Sono affari miei cosa ci facevo nel mio studio, a nessuno deve interessare!”
“To’ ma guarda che modo di parlare che hai nei miei riguardi! AUGUSTINNN SEI UNO ZOTICONEEE!!!”
“Ehmm … si… ammetto di essere stato poco gentile con te … mi dispiace Nanny .. ma vedi sono nervoso ….SONO NERVOSO .. QUALCUNO HA MACCHIATO LA MIA SCRIVANIAAA !!!! … CAPITOOO!!”
“CERTO CHE HO CAPITO, NON SONO MICA SORDA, E ADESSO VEDI DI USCIRE DALLA MIA STANZA CHE VOGLIO DORMIREEE! … SEMPRE CHE IO ADESSO CI RIESCA!... FUORI AUGUSTINN!!”
“Si si ora esco, se tu non ne sai nulla,allora, chiederò a tutta la famiglia … vedremo se non salterà fuori il colpevole.”
“Ma Generale, non è nemmeno l’alba, aspetta che almeno si sveglino, e poi domanderai.”
“Chi ha tempo, non perda tempo Nanny. Devo sapere immediatamente cosa è successo, anche se tutti dormono, non mi importa, vuol dire che si butteranno tutti giù dalle loro brande, e passerò in rassegna uno ad uno, compresi i nipoti!”
“Ma tu sei fuori di senno Augustin, dove credi di essere, in caserma?”
“Nanny, caserma o non caserma, io devo scoprire la verità, qui qualcuno ha combinato un guaio, e quel qualcuno lo dovrà confessare, capito?”
Sento la mia Marguerite che mi dice: “Augustin dove vai? Torna qui, disturberai tutti,non è possibile che tu adesso porti lo scompiglio in piena notte!”
“Sta zitta Marguerite, ma quale piena notte! E poi se sono sveglio io, non vedo perché non dovrebbero svegliarsi gli altri! ……. Ma guarda tu, che per colpa di qualcuno, i miei piani sono andati all’aria, mi riferisco a noi due Marguerite, e questo è un altro motivo perché io sia così furioso,non ho potuto sfogare i mie bollenti spiriti!”
 
Augustin esce così dalla stanza della povera Nanny, senza neppure scusarsi. Ci guardiamo sconsolate, e scuotiamo entrambe il capo.
 
“Nanny, quanta pazienze che ci vuole!”
 
Esco e seguo mio marito, prima che combini qualche guaio!
 
Vedo Augustin percorrere il corridoio a passo marziale, comincia a bussare a tutte le porte e urlando dice: “ASCOLTATEMI TUTTI, VI VOGLIO TUTTI DI SOTTO ENTRO CINQUE MINUTI, E NON UN MINUTO DI PIU’, SONO STATO CHIAROOO?! VELOCI E SENZA DISCUTERE! IL MIO È UN ORDINE!”
 
 
 
Sento la voce del Generale: “Luisa hai sentito? Tuo Padre riunisce tutti di prima mattina, cosa gli sarà preso adesso?”
“Oh che ne so! … Ho sonno Maxim, voglio dormire …”
“Cara, ma lo hai sentito? E’ davvero furioso, è meglio che non lo facciamo arrabbiare di più, sai com’è intrattabile quando si irrita, è meglio scendere.”
 
 
Charles ed io abbiamo appena cominciato la nostra attività amatoria, quando sentiamo due tocchi violenti dietro la porta.
 
“Su forza voi due, vi conosco, proprio voi non state dormendo, quindi non vi disturbo, Giù DAL LETTO! ….. FORZAAA!”
 
“Oh Signore! E adesso cosa vorrà da noi alle prime luci dell’alba? E’ mai possibile che debba continuamente disturbarci, nemmeno se fosse un fantasma! Anche di notte, deve renderci la vita impossibile?!  … Charles, no a proposito di fantasma, non è che mio Padre ha creduto di imbattersi nuovamente in mio nonno? Sai che ridere ah ah ah!”
Mio marito mi da un piccolo bacio e mi dice: “Ma su dai Joséphine, vediamo cosa gli è successo, magari sta male!”
“Male dici? Mio Padre Charles, sarebbe capacissimo far ammalare gli altri, ma non lo hai visto, ieri? Stava benissimo, guarda, sta cosi bene che disturba già dalle prime luci dell’alba!” “Veramente Joséphine non è ancora l’alba! ….. Comunque meglio interrompere e andare di sotto a vedere cosa succede! … Su metti la camicia e la vestaglia ….. e che Dio ce la mandi buona!”
 
 
 
“Louis hai sentito? Per poco mio Padre non buttava la porta giù, su andiamo a vedere!”
“Per tutti i numi! E adesso cosa vorrà da noi?!! ….. Signore ti prego aiutaci!”
 
 
 
“Silvia … su cara fai in fretta, andiamo subito di sotto, altrimenti chi lo sente il Generale! Su, fai più in fretta che puoi. Altrimenti, strepita di più e sarebbe capacissimo di sfidarci a duello, su andiamo!”
“Si va bene Mathieu … andiamo!”
 
 
 
Mi sono svegliata di botto, sento le urla del Generale nel corridoio, ha bussando a tutte le porte compresa la nostra.
Vedo Alain dormire accanto a me profondamente, le grida del Generale non l’hanno scalfito, crede di sognare e farfuglia: “Vecchio pazzo cosa volete? Lasciatemi dormire …. Perché mi perseguitate anche nella mia stanza! ….”
Lo chiamo: “Alain, Alain, svegliati … su ..  non stai sognando dai!”
 
“Oh lasciatemi dormire Generale …”
“Alain, non è possibile che tu non riesca a svegliarti, ma non senti le grida del Generale?”
“Sa …... Sabrina cosa succede?”
“Finalmente Alain, ti sei svegliato! ……”
 
“ALZATEVI! MUOVETEVII HO DETTO ……. ANCHE TU SASSOIN ALL’APPELLO, SU SBRIGATIII!””
 
“Sabrina …... ma è la voce del vecchio pazzo!”
“Certo che è lui, e sta urlando già da un po’!”
“Ed io che credevo di sognare, anzi di avere un incubo, invece è proprio lui, ma perché sta strillando come un matto? So che non ha mai avuto tutte le rotelle a posto … ma che avrà da strillare? Cosa si è inventato adesso?”
“Su presto Alain alziamoci, vediamo cosa vuole.”
Scosto il lenzuolo svogliatamente, dico: “E va beh .. vediamo cosa vuole, nemmeno se fossi in caserma …. Uff … vecchio pazzo rinsecchito! ….”. Non mi vesto neppure, aiuto mia moglie ad infilare una vestaglia, e ci apprestiamo ad uscire. Indosso solo le mie coulottes d’ordinanza! Siamo in caserma, secondo il vecchio pazzo, bene, ed io mi presento giù così!
 
 
“Antoinette tieni, infila la vestaglia, presto che a tuo Padre non piace aspettare!”
“Si Robert, vediamo cosa gli è capitato! ….. Disturbare il sonno di chi dorme! Ma … mi chiedo come mia sorella Oscar faccia a sopportarlo, noi almeno siamo qui momentaneamente, ma lei e suo marito?!! …Poveretti! ….. Sono pronta, andiamo Robert, vediamo che idiozia ascolteremo questa volta! …… Ma! Svegliarci in piena notte, è da pazzi!”
 
 
“Oscar Oscar, su dai svegliati …”
“Oh lasciami ……  dormire.   Uhm…. Andrè … non mi hai fatto riposare per niente ……”
 
non apro neppure gli occhi, resto immobile con la testa sul cuscino, coperta appena dalle candide lenzuola.
 
Sorrido, la bacio, le dico: “Su dai Oscar, dopo dormirai quanto vorrai, ma adesso dobbiamo …”
“Andrè! … dopo ti prego ….. voglio dormire …uff……”
“Oscar, tuo padre, vuole parlare con tutti noi, ci vuole di sotto.”
“Oh,……. ti prego, …….lasciami…………lasciami….. dormire, va tu, di sotto …”
“No Signora, il nemico lo affrontiamo insieme, vuoi davvero mandarmi allo sbaraglio da solo? E poi non hai sentito tuo Padre bussare alle porte di tutti noi? Che direbbe se non ti vedesse?”
“No! Non mi importa! Andrè, ma adesso cos’altro vorrà?!!”
“Solo andando di sotto lo sapremo, dai giù dal letto pigrona, e vediamo cosa vuole da noi il Generale!”
 
La vedo aprire piano gli occhi, mi guarda perplessa. Si strofina le palpebre con le mani, come da bambina, si stiracchia allungando le braccia e le gambe, le sue lunghe gambe…..uhm…..è bellissima, mia moglie!
 
“Mio Padre è davvero impossibile Andrè, non ci lascia nemmeno dormire, nemmeno se fossimo davvero in una caserma!….e poi io sono abituata a svegliare i miei soldati, non ad essere svegliata così!”
Mi alzo stancamente dal cuscino e dico: “Andrè, io sono stanca, non mi hai fatto chiudere occhio per tutta la notte! ….”
Vedo la mia Oscar, prima sollevarsi appena dal cuscino, per poi accasciarsi sul letto e si addormenta nuovamente, io intanto che ho indosso appena la biancheria intima, in tutta fretta metto i pantaloni e la camicia. Guardo Oscar con tenerezza, in tutta sincerità mi dispiace svegliarla, tutto sommato ha ragione, non le ho fatto chiudere occhio per tutta la notte!Ih ih…..che notte!
 
 
 
Sono davvero arrabbiato, ho riunito tutte le mie figlie, generi e perfino nipoti, nessuno escluso, guardo con attenzione per vedere se sono tutti presenti noto Sassoin presentarsi in coulottes, non gli do il tempo di avanzare e unirsi a noi,e strepito: “SASSOIN!!! COSA SIGNIFICA QUESTO? COME OSI PRESENTARTI DAVANTI A TUTTI IN QUESTO MODOOO!!!”
“Ma Signore, dal modo in cui ci avete svegliati, io credevo che non volevate pazientare, e così per non urtarvi ancora di più, ho indossato solamente la biancheria intima. Ma se non avete tutta questa fretta di riunirci all’appello, allora vado di sopra e mi rendo presentabile. Se pazientate, faccio più in fretta possibile!”
“SASSOIN, SEI UN IDIOTAA! NON è POSSIBILE CHE TU … TU …. IMBECILLE VA DI SOPRA IMMEDIATAMENTE , TI VOGLIO QUI, IN MENO DI UN MINUTO, CAPITOO!”
“Sissignore vado! …
 
Mentre mi allontano, arresto il passo e gli dico: “Signor Generale, nemmeno il Comandante, vostra figlia ci riserva un risveglio simile, e noi tutti in caserma la chiamiamo “Il diavolo biondo” ma adesso dopo aver avuto a che fare con Voi dovremo ricrederci tutti, quando lo dirò a i mie compagni di com’è suo padre, la chiameremo “L’angelo biondo!” ah ah ah! ..”
 
Vedo tutti i presenti ridere per quello che ho appena detto, e il Generale strepita ancora di più, come un ossesso: “SASSOIN VA ALL’INFERNOO!! MUOVITIII!”
“Agli ordini Signore!”
 
In tutta gran fretta, torno in camera mia, mi vesto in men che non si dica e scendo di sotto immediatamente, appena mi unisco agli altri lo guardo sorridendo e gli dico: “Generale, dovreste premiarmi per la mia sveltezza, non vi sembra?”
“SASSOIN CHIUDI IL BECCO!”
“Sissignore!”
 
Mi guardo intorno  e dico guardando Josefhin: “Mancano all’appello Andrè ed Oscar, perché non sono ancora arrivati?”
“Non so Padre, forse non credete che di notte, oltre a dormire si faccia altro? Magari Oscar e Andrè erano impegnati e li avete interrotti, chissà, magari stanotte Vi siete giocato l’erede del nostro casato ah ah ah!”
“JOSEPHINNNE SMETTILA DI DIRE IDIOZIE, SEI IRRIVERENTE, IDENTICA A MIO ZIO CLAUD …… pace all’anima sua. Su dai, va a vedere cosa succede, perché quei due non scendono …”
Alain ribatte: “Madame Joséphine ha perfettamente ragione Signore, è mai possibile che Voi non lasciate in pace nessuno? Nemmeno gli sposini, ma come pretendete di avere il Vostro erede se li disturbate continuamente ah ah ah!”
“Ancora tu? Non dire idiozie Sassoin e vedi di tenere la bocca chiusa! E tu Joséphine, muoviti e va da loro!”
“Si Padre vado …..”
“Joséphine se  … ehmm … sono impegnati…… lasciali tranquilli, vuol dire che parlerò con loro appena avranno ……. concluso.”
“Ah ah ah … si Padre come desiderate ah ah ah!”
Alain continua: “Saggia decisione Signore, non conviene disturbare le colombelle mentre operano, magari questa è la volta buona ah ah ah!”
“Sassoin, sei il soliti imbecillone, se non la smetti giuro …”
“Verrò punito? Ah aha h!”
“CHIUDI QUELLA BOCCACCIA SASSOIN! TRA TE E JOSEPHINE LA MIA ESISTENZA STA DIVENTANDO UN VERO INFERNO!”
 
Bisbiglio appena a mio marito:“Maxim lo hai sentito mio Padre? Non fa che preoccuparsi per Oscar.”
“Ti sbagli Luisa, lui si preoccupa per l’erede che ancora non arriva, eppure non capisco, ma se si sono sposati da appena due giorni, come può pretendere che sia già stato concepito?”
“Tu non hai capito un bel niente Maxim, quei due se la intendevano già da tempo, ecco perché mio Padre è preoccupato!”
“Dici davvero Luisa? Allora Andrè ed Oscar …”
 
“EHI VOI DUE, COSA AVETE DA BORBOTTARE?”
“N…noi Ge … Generale? .. Niente …”
“Meglio così, fate silenzio!”
 
 
Sono dietro la porta della camera da letto di Oscar, prima di bussare origlio, non vorrei essere davvero inopportuna, anche se mio Padre lo ha fatto con me, io certo non voglio farlo con loro.No, non si sente nessun rumore di…..
 
 
Busso.
 
 
“Avanti.”
Vedo Andrè che ha indosso pantaloni e camicia, gli dico: “E mia sorella?”
“E’ in bagno, si sta vestendo Joséphine, ma cosa sta succedendo di sotto?”
“Non ne ho la più pallida idea Andrè, so solo che mio Padre ci vuole tutti riuniti, e mancate solo voi due. Non era certo mia intenzione disturbarvi, ma mio Padre non è della stessa opinione, comunque adesso scendo, voi sbrigatevi, che come sempre è un tantino nervoso, a dopo! E non state lì a farvi belli, siamo tutti in camicia da notte e vestaglia!!!”
Sento la voce di Oscar provenire dal bagno: “Ho quasi fatto Joséphine, di a nostro Padre che saremo di sotto tra qualche minuto.”
“Sta tranquilla sorellina, fa con comodo a lui ci penso io ah ah ah!”
Appena Joséphine va via, dico a mia moglie: “Tua sorella è di buon umore già in piena notte! Certo che è davvero incredibile!”
 
 
Mio Padre appena mi vede, mi dice: “Beh .. quei due scendono oppure no?”
Lo raggiungo e canzonandolo gli dico: “Era come immaginavo Padre, erano impegnati nelle loro pratiche amatoriali, ma non preoccupatevi, quando sono arrivata, era già tutto finito ah ah ah!”
“Mi sembra di ascoltare quel deficiente di Sassoin. Io non ti riconosco più, Joséphine, sei davvero irriverente, ti ordino di calmarti,dai l’impressione di aver frequentato la caserma della Guardia Metropolitana! …. E TU CHARLES, VEDI DI TENERE A FRENO TUA MOGLIE, STA DAVVERO ESAGERANDO!”
 
Rispondo al mio esimio suocero allargando le braccia e facendo un’espressione sconsolata.
 
“Signore, vedete, lei è così ed io non posso farci nulla!”
 
“COME?!! Non ho mai sentito nulla di simile: un marito che non riesce a tenere a bada sua moglie?! Ma dico, è mai possibile che tutte le mie figlie siano riuscite a domare in questo modo i loro mariti? Tutto questo è pazzesco!”
Charles ribatte: “Signore,non c’è alcun dubbio, sono delle Jarjayes dalla testa a i piedi, cosa possiamo farci?”
 
Cerco di fare un’espressione angelica, che però non soddisfa affatto il Generale!
 
Vedo mio genero guardare con amore mia figlia e conclude: “Però è così adorabile!!”
“OHH .. BASTA! QUANTE IDIOZIE STO ASCOLTANDO, VEDI DI SMETTERLA DI DIRE ALTRE FESSERIE CHARLES!!!”
 
“Signore ..”
“Cosa c’è Sassoin …”
“Prima avete detto a madame Joséphine, che sembra essere passata per la mia caserma …”
“E allora?”
Vedo il marito di Joséphine trattenersi dal ridere, non resisto dico:“Generale, magari se Vostra figlia fosse passata almeno qualche minuto da noi, spiritosa com’è, non sapete quanto ci saremmo diverti tutti noi …… Scusate Marchese De Liancourt, con tutto il rispetto per vostra moglie,ma è impossibile non apprezzare il suo umorismo!…..”
“SASSOIN STA ZITTO … IMBECILLE!!”
 
Guardo verso la scalinata e vedo arrivare gli ultimi che mancano all’appello. Scendono ordinati, vestiti con scarpe, calze, pantaloni e camicia. Stesso abbigliamento con pantaloni scuri e camicia bianca di lino, leggermente sbottonata. Si sono pure pettinati!
 
“Finalmente siete arrivati!”
“Padre, si può sapere cosa sta succedendo, perché ci avete svegliati in piena notte?”
Luisa interviene: “Aspettavamo voi per sapere, cosa gli è preso a nostro padre!”
“LUISA! Attenta a come ti rivolgi a tuo padre, qui nessuno deve mancarmi di rispetto, intesi?!”
 
Tutti noi tacciamo, aspettiamo che cominci a parlare, per conoscere il motivo del perché ci ha svegliati nel cuore della notte!
 
“Dunque … vengo dallo studio, e ho appena notato che la mia scrivania, o meglio la scrivania di MIO nonno Augustin è stata macchiata di inchiostro, voglio sapere chi è stato, IMMEDIATAMENTE!”
 
La sala si riempie dal brusio di voci, cominciano i nipoti.
 
“Nonno, io non sono stato …”
“Nemmeno io …”
“Io non ci sono nemmeno passato …”
“Io non amo la lettura, quindi non vado mai nel vostro studio …..”
“Io non ci passo nemmeno davanti …”
 
“Quindi voi nipoti non ne sapete nulla! Allora devo dedurre che il colpevole è tra gli adulti?!! …”
 
Vedo mia sorella e mio cognato guardarsi con smarrimento, in un primo momento rimangono basiti,non riescono a dire nulla, quando vedo le labbra di Andrè schiudersi, intervengo immediatamente: “Padre, forse quella macchia c’è sempre stata, già all’epoca del fantas .. cioè già da un pezzo e magari nessuno se ne è mai accorto ….”
“Ma non dire idiozie Joséphine, ti pare che in tanti anni io non l’avrei vista?”
 
Vedo Andrè avanzare nuovamente, ma ne io e nemmeno Marianne, gli permettiamo di intervenire.
 
“Padre, e chi Vi dice che il colpevole sia in mezzo a noi! Può darsi che sia stato qualche inserviente che durante i preparativi per la festa di nozze, sia entrato e abbia combinato il pasticcio.”
“Ma cosa dici Marianne?! Che interesse avrebbe avuto quel qualcuno ad entrare nello studio, l’allestimento è avvenuto in giardino, nel salone ma non dello studio.”
 
Marianne ed io vediamo Oscar e Andrè, tutti e due un po’ arrossati, decisi a parlare, ci lanciamo uno sguardo d’intesa,non gli permettiamo di parlare, ci avviciniamo a loro e Marianne prendendo il braccio di Oscar e stringendolo appena dice: “Padre, non avete forse detto che nel castello aleggia l’anima di nonno Augustin?”
“Beh, e con questo? Cosa c’entra?”
“Magari è stato lui, per … punire qualcuno …. O forse … per … per qualche malefatta di .. non so …”
“Ma non dire stupidaggini Marianne …”
“Ma Padre, la mia non è affatto una stupidaggine, dico sul serio.”
Alain sorridendo dice la sua: “Generale, Vostra figlia probabilmente ha ragione, sarà stato il Vostro antenato, magari per mettere un po’ d’ordine in questa caserm …..volevo dire in questa famiglia, magari siamo tutti sotto la sua protezione ah ah ah!”
“Sassoin, sapevo che dalla tua bocca sarebbero uscite solamente idiozie ….”
 
Mentre tutti discutono, a me è venuta un’idea: convincere mio padre ad andare nelle segrete e interrogare il fantasma di mio nonno: che divertimento che sarebbe per me improvvisarmi nuovamente in nonno Augustin …. Si lo farò!
 
Adesso intervengo io: “Padre ,Alain e Marianne hanno ragione .. forse in parte. Visto che non è venuto fuori il responsabile, potete chiederlo a lui!”
“Lui chi Joséphine?”
“Ma di chi stiamo parlando Padre? Ma del fantasma! Recatevi nelle segrete, e interpellatelo, magari ve lo dirà lui!”
 
Però che idea che ha avuto mia figlia, ma non voglio sembrare ridicolo davanti a tutti e fingo di stizzirmi.
 
“Ma che assurdità dici? Io interloquire con il fantasma? Ma mi avete preso tutti per un … uno stupido?”
“Assolutamente no Padre, Voi avete detto che abbiamo un antenato in casa, quindi perché non chiedere a lui, sicuramente si aggira per casa …. Sapete, siamo tutti spiati, controllati, sorvegliati costantemente … soprattutto quando siamo in intimità con .. i nostri mariti ah ah ah!”
 
Vedo mio Padre accigliarsi e urtato ribatte: “Ma … ma … ma che sciocchezze dici, addirittura spiati?”
“Certo che si Padre, non ci avete ancora pensato? Si spiati, quando siamo tutti in intimità, magari qualcuno è stato nel Vostro studio e …..”
 
Vedo Alain ridacchiare e rimanere in silenzio, ma mio Padre non ci risparmia la sua sfuriata.
“Non dirlo nemmeno, se qualcuno avesse profanato il mio studio, o addirittura la mia scrivania, io …. Io ….. io …”
“Voi cosa Padre?!”
“IO NON LOSO! …. MA QUALCOSA FAREII!! …”
 
Vedo Luisa portarsi la mani in viso esclama: “O Cielo! Il fantasma di nostro nonno si aggira per le nostre stanze, non è possibile!”
“Su via cara, non crederai a queste sciocchezze, i fantasmi non esistono!”
 
“Maxim, porta immediatamente in camera Luisa, non vorrei che nelle sue condizioni si impressionasse, per le stupidaggini che dice sua sorella!”
 
“Il generale ha ragione cara, torniamo in camera nostra, queste sono solo dicerie e null’altro.”
 
Appena Luisa e suo marito lasciano il salone ribatto ancora: “Ascoltami Joséphine, ti proibisco di parlare del fantasma di mio nonno in presenza di Luisa senza alcun riguardo, sono stato chiaro?”
“Si Padre, ma allora anche Voi ne siete convinto?”
“Basta basta, smettila di dire assurdità e andate via via tutti, in camera Vostra  viaa …!!”
 
Mi accascio sulla prima poltrona che trovo, mentre tutti si allontanano, io e Marguerite rimaniamo soli, le dico: “E’ l’unica cosa che mi resta da fare …”
“Cosa Augustin?”
“Interpellare mio nonno … non c’è altra soluzione, per scoprire la verità …”
“Ma cosa dici Augustin, veramente tu credi ai fantasmi?”
“Certo che si Marguerite, io l’ho sentito mio nonno, e  …”
“Tu avevi la febbre altissima Augustin e deliravi, i fantasmi non esistono, mettitelo in testa!”
“Marguerite, io non ho sognato e nemmeno delirato, mi ha raccontato che .. che .. la prima volta che noi l’abbiamo fatto, ci ha visti nelle scuderie e ….”
“Augustin basta ti prego, tu hai sognato e basta!”
“No, non è così io l’ho sentito e …… mi ha anche minacciato di lasciare in pace le mie figlie, l’ho sentito benissimo ….. forse Marguerite, la sua è stata una vendetta ….”
“Non capisco, ma di quale vendetta parli?”
“Marguerite, mio nonno si è reso conto che io non ho mantenuto la mia promessa e sapendo che io ci tengo moltissimo alla sua scrivania, si è vendicato macchiandola, si è così ….”
“Ma per favore Augustin! ….” Scuoto la testa in disappunto, davvero io non capisco più mio marito! Speriamo che Oscar rimanga incinta in fretta, o Augustin finirà con l’impazzire, e farci impazzire tutti!
“Però Marguerite, sai che ho notato?”
“Cosa?”
“Che … Oscar e Andrè avevano una strana espressione, sembravano imbarazzati … e poi .. le tue figlie,Joséphine e Marianne, ad un certo punto si sono avvicinate a loro …. Come se li volessero zittire, e poi quelle allusioni di Joséphine sul ….. fare … si insomma, usare il mio studio e la mia scrivania per degli incontri amorosi, mi ha fatto venire qualche dubbio.”
“Augustin …Tu hai davvero molta immaginazione, io vado a dormire, sono stanchissima …”
“No aspetta! E se fosse così? Se Oscar e Andrè avessero usato il mio studio per … un loro incontro?”
“Beh e allora? Sicuramente ai ragazzi sarà piaciuto moltissimo e ci ritorneranno, buona notte Augustin!”
“Non dirlo nemmeno per scherzo, IL MIO STUDIO NOO! … Non basta la mia camera, che ogni qualvolta che … che … mi infilo nel mio letto mi immagino .. Joséphine che ….. o no no! …. Marguerite, domani mattina faremo cambiare immediatamente il nostro letto, io non riesco più ad averti lì ….. mi impressiona ….”
“Fa come vuoi caro, cambia il letto, se questo ti farà sentire meglio! .. E il sofà? Cosa te ne fai del sofà, lo butterai via? Visto che la piccola Marguerite è stata concepita lì?”
“Io … io … no il sofà no! Quello è appartenuto a mio nonno …. E rimarrà lì … anche perché se a lui non è … dispiaciuto allora può rimanere anche lì, ma a me si che dispiace, anzi mi da enormemente fastidio …... sul mio letto, e quindi domattina sparirà dalla mia stanza, capito Marguerite?”
“Fa come vuoi caro, tu lo sai che qualsiasi cosa a me sta bene, buona notte Augustin!”
“Buona notte Marguerite!”
 
 
 
Marianne ed io siamo nella stanza di nostra sorella Oscar, Andrè ci dice: “Voi due, mi avete impedito di parlare, io volevo …”
“Volevi cosa Andre, confessare per prenderti la sfuriata di nostro Padre? A quale scopo, solo per fare l’eroe? Credimi, non sarebbe servito a niente, anzi, avresti soltanto peggiorato le cose, almeno così rimarrà nel dubbio.”
Oscar mi guarda e dice: “Joséphine, nostro Padre sarebbe capacissimo di andare nelle segrete e interpellare il nonno.”
“Lo so Oscar, allora perché Marianne ed io siamo in camera tua? Appena nostro Padre si addentrerà nel passaggio segreto, noi faremo altrettanto …”
“Ma Joséphine, tu vorresti di nuovo …”
“Improvvisarmi fantasma, si!”
Andre mi guarda incredulo e mi dice: “Ma Joséphine, tu cosa hai mente di fare?”
“Vorrai dire Andrè, cosa ho in mente di dire?!! Ehm… poi si vedrà, intanto adesso ci accertiamo se nostro Padre abbia davvero l’intenzione di andare nelle segrete …. Su Marianne, con un pretesto va in camera sua e se lì non c’è chiedi a nostra madre …”
“Cosa le dico?”
“Che ne so, inventati qualcosa … trova una scusa qualsiasi, magari chiedi se si è calmato, se sta bene … insomma vedi tu.”
“Va bene Joséphineora vado.”
“Un momento …”
“Cosa c’è Oscar?!”
“Marianne, non tutte le stanze hanno l’accesso per il passaggio segreto, o meglio, sono tutte controllate dai sotterranei, ma solo alcune stanze sono accessibili, per la precisione gli accessi principali si trovano nelle stanze comitale, ovvero l’appartamento dei nostri genitori, nelle stanze dell’erede del casato, in questo caso qui e ovviamente nello  studio del Conte, Signore del Castello, se nostra madre non ne sa nulla, nostro Padre potrebbe tranquillamente passare per lo studio, magari entra di là.”
“Allora facciamo così Marianne, tu vai a dare un’occhiata nel suo studio, io invece vado da nostra madre, tu Oscar tieniti pronta ad aprire il passaggio, perché sono sicura che stanotte stesso il Generale andrà a far visita al nonno ah ah
ah!”


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