Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: queenjane    19/08/2018    2 recensioni
Rivista e ricorretta, la narrazione della vita di una donna coraggiosa e del suo viaggio nella vita, amori e lotte e personaggi.. Un'epoca sontuosa e perduta, dalla Francia degli ultimi re passando per le terre del Grande Nord, ecco Catherine e la sua storia.. Chiamata dragone,amore, lady Morgan e beloved
immortal..molte vite in una. Antenata di Catherine Rostov-Raulov poi fenice alias principessa Fuentes.. E' ben vero che il passato è una terra straniera. AHORA Y POR SIEMPRE
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il 7 giugno 1784 la regina convocò il marito di urgenza e lui accorse, interrompendo la battuta di caccia e paventando chissà quale sciagura, un malore del delicato delfino, il dolce principe Luigi Giuseppe.
Invece era giunto il re di Svezia, Gustavo III, in visita, suo nome da viaggio conte di Haga.
Luigi XVI era così di fretta che calzò una scarpa con il tacco nero e il laccio d’argento, l’altra con il tacco rosso ed il laccio d’oro, arguta, Antonietta,  gli chiese se intendesse andare a un ballo mascherato.
Il 21 giugno vi fu una grande festa serale al Petit Trianon, la sovrana si esibì nel suo teatro privato, la cena servita nei padiglioni del parco, tutti vestiti di chiaro, i giardini parevano un paese lontano e straniero, miriadi di luci accese agli alberi, e torce e vasi illuminavano le grotte e il lago, dove piccole barchette portavano gli ospiti al Tempio di Amore, ove erano offerti per rifocillarsi champagne e fragole.
Li paragonarono ai Campi Elisi, un omaggio a Gluck, uno dei suoi compositori preferiti, come Mozart.
Antonietta concepì di nuovo nell’estate del 1784 e il 27 marzo 1785, giorno di Pasqua, partorì Luigi Carlo, duca di Normandia, poi nominato chou d’amour,letteralmente cavolo d’amore. Un   tenero vezzeggiativo per un bambino roseo e paffuto, da lei molto amato, di sana e robusta costituzione, al contrario del delfino che passava da un attacco febbrile all’altro.
Un secondo figlio maschio era sempre il benvenuto, anche a scopo cautelativo, in quel caso sarebbe servito, prima o poi, che il principino Luigi Giuseppe non pareva destinato a lunga vita.
Mi venne in mente, ma non fui la sola a rilevarlo, che il conte di Fersen era in Francia dai primi di giugno, per sei settimane abbondanti e il bimbo.. era giunto nove mesi dopo.
Ora, il re non mise mai in dubbio nulla, i concepimenti coincidevano sempre con le sue visite coniugali, tranne che … La concomitanza dei suoi soggiorni in Francia non si era verificata per alcuna delle gravidanze precedenti portate a compimento, però quella coincidenza era una superba congiuntura per le malelingue.
Non vi era alcun tenero epiteto  per la regina, l’acquisto, nell’autunno precedente di Saint- Cloud aveva creato uno scandalo, si cercava di risparmiare, tagliare le spese, la gente era povera e lei spandeva e spandeva senza rispetto, un insulto ai poveri era, altro che.. A cui computare le folli cifre spese per gli arredi e la seria idea di ristrutturare Versailles.
Che i suoi paggi, vestiti della sua livrea rossa, invece di quella tipica del re, il motto “per ordine della regina”, creavano uno scandalo senza pari.
Il Petit Trianon era troppo lontano, sia in senso letterale che metaforico.

 Il  nuovo lieto evento non era appunto  sfuggito ai libelli, a prescindere dalle considerazioni su Fersen. Per esempio, in una sacrilega parodia della Natività, Antonietta era rappresentata con in braccio un bambino e re Luigi aveva il ruolo di  San Giuseppe, che si interessa solo al cibo e al vino, mentre l’erede è stato generato dall’amore.
 Altra rappresenta l’Austriaca e la Polignac  racchiuse in un saffico abbraccio, le dita dell’una sotto le gonne dell’altra e via così, le labbra unite.. varie altre sconcezze, triviali, era lesbica, baccante e tanto altro.Insomma,  la regina era  insieme frivola, sciocca, le sue sole idee  rivolte agli amanti,  presiedeva a feste e orge, da un lato, dall’altro, era una infida manipolatrice che macchinava contro il marito, a beneficio della causa d’Austria. Se tutto va male, sua la colpa, si vocifera di feste grandiose, che il Petit Trianon sia adorno di oro e diamanti.
Luigi XVI è definito, in modo irrispettoso, un essere così “strano, somigliante a un maiale”, che valeva la pena di fare più di cento chilometri per vederlo, specie quando va a caccia di cinghiali, un commento che mi ha riferito Alex, riportato da due membri della Camera dei Comuni, Pitt e Willforce, mi pare che si chiamino, che sono in viaggio in Francia.
Freddezza e gelo, non è più l’acclamata delfina che visitò ridendo Parigi nel giugno 1773, quando duecentomila persone erano innamorate di lei.
Il 12 luglio 1785 ricevette una lettera dal gioielliere Boehmer, da cui in passato aveva acquistato molti diamanti, per prezzi esorbitanti.
Ai tempi, lui e il suo socio le avevano proposto di acquistare un favoloso collier di diamanti, che lei aveva rifiutato, chiamato collier dello schiavo.
 Creata forse per la Du Barry, la morte del re Luigi XV aveva decretato la fine delle trattative e nessun sovrano, delle varie corti europee, nemmeno la zarina, l’aveva voluta, per il prezzo esorbitante, costava circa due milioni di livres.
647 diamanti, provenienti dal Sudafrica,  di un taglio squisito, 2800 carati.
Il  girocollo  era situato sotto la gola e  formava tre curvi festoni ancorati a una fila di 17  brillanti, con pendenti a goccia sopra ogni voluta. La parte centrale era più sfarzosa delle laterali simmetriche, le cui pietre pesavano da sola dodici carati e mezzo cadauna!
Altre gocce, ancora più grandi, scendevano dalla giuntura tra i festoni. Da entrambe le spalle, una triplice fila di diamanti componeva una M, le cui due estremità terminavano in un fiocco a cinque strisce, altri due pennacchi nascevano dalla V del motivo  centrale.  Su ogni fiocco vi era un nodino blu smaltato nella tonalità preferita dalla regina.
La lettera diceva:
” Madame, siamo al colmo della felicità osando pensare che gli ultimi accordi che ci sono stati proposti, e a cui ci siamo inchinati con zelo e rispetto, sono un nuovo riconoscimento della nostra sottomissione e devozione agli ordini di Vostra Maestà. Nutriamo grande soddisfazione al pensiero che la più bella parure di brillanti al mondo sarà al servizio della più grande delle regine”.
Antonietta, sulle prime pensò a una sollecitazione di nuovi acquisti, poi la mostrò a Madame Campan, sua bibliotecaria, sfidandola, lei così abile, a risolvere quell’enigma, visto che risolveva in men che non si dica gli enigmi del Mercure de France, poi bruciò la missiva, osservando che non valeva la pena di conservarla.Disse alla Campan di essere chiara, non le piacevano più i brillanti, preferiva incrementare le proprietà di Saint Cloud e non aveva interesse a acquistare un nuovo monile, avendo sufficienti preziosi, il tesoro reale e le perle grandi come mandorle di Anna d’Austria, famose e celebrate in tutta la cristianità.
Peccato che avesse torto, non era stato creato nessun collier e non si stava cercando di venderle nulla, Boehmer si riferiva al fantastico collier dello schiavo ed era convinto di averlo venduto a lei.
Il cardinale voleva conquistare il favore della regina, che non lo degnava di un saluto e .. la sua mira era divenire primo ministro, come Mazzarino, come Richelieu -Il 15 agosto 1785 vi è stato un incontro tra Rohan, Antonietta, il re alcuni ministri …lo hanno accusato di avere acquistato i diamanti, che ne aveva fatto e il cardinale ha detto di averli consegnati alla regina per il tramite della contessa Jeanne Valois, che gli aveva consegnato una lettera da parte di lei.. il biglietto era indirizzato alla contessa, con il conferimento dell’incarico e firmato “Maria Antonietta di Francia”, il re ha dichiarato che né firma e scrittura erano quelle della moglie.. il cardinale ha detto di averla incontrata in segreto, grazie ai buoni uffici della Valois, nel boschetto di Venere e di avere ricevuto una rosa, mi sa tanto di commedia, come nel Figaro,la commedia,  che sfotte la nobiltà, invece l’hanno rappresentata nel mese di aprile di questo anno, dopo molte proteste.
Ricorda  tanto la scena in cui la contessa di Almaviva si maschera da cameriera, per sorprendere il marito che prende accordi per un appuntamento galante al chiaro di luna, in dei giardini? Possibile che non abbia notato le somiglianze. E la firma, si sa che i regnati firmano solo con il nome di battesimo, possibile che sia così ingenuo, un principe della chiesa che ignora queste evenienze.. arrestato dinanzi a tutta la Corte poi l’hanno portato alla Bastiglia, mandati di arresto sono stati spiccati contro i conti Valois- La Motte, lo scrivano che ha stilato i biglietti falsi, la sosia della regina, che in verità è una prostituta di bassa lega. Che bazzica vicino a Palais Royal, con un velo e un mantello somiglia davvero a  Antonietta..
Jeanne è anche lei alla Bastiglia, la sovrana pensa poi che una inchiesta non sia sufficiente e ha chiesto che il Cardinale sia giudicato dal Parlamento di Parigi, anche lui si è dichiarato d’accordo, invece di sottoporsi al giudizio del re. Sarà un disastro ..
Il conte La Motte ha portato la collana a Londra, mostrando vari diamanti sciolti ai gioiellieri Grey e Jeffries, dicendo di averli ereditati dalla madre. Chiedeva una cifra così bassa, rispetto al valore, da far assumere informazioni agli acquirenti presso la polizia per sapere di recenti furti.
Nulla di rilievo e venne effettuato  l’acquisto.


Gli arrestati, dal Cardinale Rohan al falsario, passando per Jeanne Valois e la prostituta,  erano tutti molto loquaci, i loro racconti, stampati in migliaia di copie,  viaggiavano per le province, oltre che a Parigi.
 Si  sostiene che la regina abbia obbligato il re a incarcerare Rohan alla Bastiglia per la loro vecchia inimicizia, che la  truffa della collana sia solo una montatura, che addirittura abbia convinto il cardinale a acquistare il monile con le menzogne, per poi mandare i soldi in Austria al fratello imperatore.
La sua impopolarità ha raggiunto livelli da paura, i verbali del processo di Jeanne, poi, contengono di tutto e di più, che Antonietta  abbia avuto una relazione carnale con Rohan, con Jeanne stessa queste sono le dichiarazioni preliminari, vedremo al processo.
Ognuno cerca di salvarsi la pelle, inventando bugie su bugie, vi è poco da stare allegri, gli imputati si possono controinterrogare l’uno contro l’altro, cercando di scagionarsi.
La sovrana, durante l’annuale soggiorno della corte a Fontainebleau, in autunno, si mostrava in pubblico, ostentando indifferenza, insieme a con i suoi figli, altera e maestosa, ma i cortigiani credono davvero che Rohan abbia fatto acquistare la collana per suo conto.
Intanto, il raccolto è stato cattivo e in questo inverno 1785-1786  migliaia di contadini si sono riversati nella capitale, ma i prezzi salgono e la fame aumenta, il pane non basta per tutti.
 
Dopo tre mesi di inchieste  preliminari, il vero processo ha inizio nel gennaio 1786.
Rohan,   dopo avere goduto di molti privilegi, un letto di piume e raffinate pietanze, illustri visite e doni, è stato trasferito in una cella sotterranea della Bastiglia, ma ogni volta che è interrogato ricorda il suo rango indossando tutte le insegne esteriori del suo ruolo, i rossi paramenti, la papalina, la calzamaglia e la berretta.La sentenza dovrebbe giungere alla fine di maggio, gli imputati saranno trasferiti dalla Bastiglia alla Conciergerie, la fortezza adiacente al Palazzo di Giustizia ove poi saranno per ascoltare il verdetto  finale.La regina è di nuovo in stato interessante, peccato che sia molto turbata dalle nuove del processo e dalla attuale moda, le dame di corte che si mostrano con i cappelli alla moda di Parigi, ovvero berrette “Cardinale di paglia”, arricchite di nastri rossi e gialli, un riferimento al pagliericcio ove si dice dorma Rohan, in una cella fredda.I libelli trovano ulteriore e fertile terreno, perché bijoux, gioielli, è una parola in gergo che indica i genitali femminili.
 
Il 31 maggio 1786 vi è stato il verdetto, la finta regina è stata assolta, il falsario condannato all’esilio e alla confisca dei beni, mentre i due coniugi La Motte, il marito sempre contumace, alla fustigazione, alla marchiatura e all’ergastolo a vita, mentre il cardinale..
Assolto, la punizione erano pubbliche scuse per avere creduto che la regina lo volesse incontrare di notte, richiedere il perdono del sovrano, lasciare i suoi incarichi a Corte, donare ai poveri una ricca cifra, ma era libero, si era creduto alla sua buona fede e alla sua ottusaggine.
Era considerata legittima, in via implicita, la sua convinzione che la figura velata fosse Maria Antonietta, che si rivolgeva confidente, ovvero una accusa sullo stile di vita della regina.
Rohan era vestito di viola, la tinta del lutto per un cardinale, intorno a lui 18 membri della sua famiglia, vestiti di nero, mentre ascoltava il verdetto, sempre più sollevato mentre le parole erano pronunciate.
Jeanne Valois venne vergata 20 volte, dinanzi a molti spettatori, marchiata con la v di voleuse, ladra, poi condotta alla Salpètriere, per scontare la condanna all’ergastolo.
In quel carcere presso cui riceveva visite su visite e doni da tutti, anche dai nobili più altolocati, che Antonietta aveva mancato di ricevere negli anni, acclamata e osannata come innocente vittima.
In effetti, ai più  Jeanne appariva la vittima sacrificale, un povero agnello immolato per coprire i crimini dell’Austriaca, la disgrazia della nazione.
 
Ha pianto per ore, ha riferito Madame Campan,  affranta e incredula, saputo il verdetto, mentre il re ha dichiarato che il Parlamento ha preferito vedere in Rohan solo il principe della chiesa, mentre nei fatti era solo un uomo avido con bisogno di denaro.
Nuovi libelli su libelli, dalla lista di tutti gli amanti della regina, dalla Polignac alla Lamballe, passando per il cognato conte d’Artois, fino a tutte le tribadi di Parigi, i colloqui tra Antonietta e Rohan, un bordello e via così.Madame Vigee Le Brun fece togliere un reale ritratto dall’ Accademia e nella cornice vuota venne rinvenuto un biglietto, con su scritto “Ecco Madame Deficit!”; prima l’ironia, infine il nuovo insulto.
 
Il 9 luglio 1786 nacque una principessa, Sofia Elena Beatrice, Luigi XVI, suo padre, ne fu molto lieto quando disse al conte Aranda, ambasciatore spagnolo, che era una bimba, altrettanto l’interlocutore accennando galante alle prospettive matrimoniali della nuova Figlia di Francia.
Fin da subito la neonata apparve fragile, mentre il delfino aveva continui attacchi febbrili, Antonietta era sempre sdegnata per l’oltraggio subito dal suo onore, il conte Mercy riferì in Austria che riteneva di non poter essere risarcita in alcuna maniera del dolore edel disgusto provati.
Intanto, Luigi XVI si dedica in modo eccessivo alla caccia e ai pasti abbondanti, le malignità contro di lui si moltiplicano, è ingrassato in maniera copiosa e pare che abusi troppo di vino e distillati.
 
 


 
(FELIPE)
A ogni risveglio, annuso l’aria, scruto la tinta turchese del cielo e i messaggi delle nuvole.
Sono vivo.Sono libero, il male alla schiena e alle ossa, pace, si supera.
Mi hanno catturato, fatto prigioniero, mi sono finto muto, uno stratagemma concordato, anche quando hanno mi hanno preso a calci,sulla schiena, sugli arti, picchiandomi, ho evitato di urlare e scoprirmi.
Ho attinto, stoico, dai ricordi, poco importava il ferro che sfrigolava vicino alle mie carni straziate e livide.
Lo sapevo di rischiare, pure..Si sono arresi, che non vi è gusto a torturare un prigioniero che non si lamenta.Non pensi che succeda fino a quando non capiti nel mezzo.
Le Chemin.Frammenti, Una cella fetida, il non conoscere il passare dei giorni e delle notti sopra di me, io sono Felipe Moguer, diventato nelle battaglie conte di Rostov, principe per matrimonio
Sperando che Francisco,mio fratello, approdato di nascosto,alla zitta, si allarmasse non trovandomi al posto convenuto, un rendezvous per la raccolta di informazioni, una precauzione minima, sguinzagliando chi di dovere per trovarmi.Non sono evaso, a un dato punto, ringraziando la corruzione ottomana mi sono ritrovato condotto fuori dall’antro, i ferri ai polsi, la barba che mi ricopriva le guance, sbattendo le palpebre per il riemergere nel sole.
 
  • Molto bene. Mi sembra adatto alla bisogna.
  • Come volete, non ho disposizioni e il tasso di morte è ben alto e..
  • È muto, vero?
  • Non ha emesso un fiato quando gli abbiamo avvicinato i ferri roventi all’addome.. è muto, forse  è sordo, è scemo.. sicuro, magari qualche riccona se lo teneva per il suo piacere, sembra un toro da monta, è ben vigoroso.
  • Comunque, garantite che l’aspetto è decente? È magro e puzza …
Una conversazione in francese tra il capo delle guardie e Francisco, il primo dei figli del dragone e della torre. Sul tavolo una pila di monete d’oro.
Anni di addestramento ci hanno evitato ogni segno di intesa e riconoscimento,
 
  • Vediamo …- Ogni moneta un passo verso la mia libertà.
  • Sono tutti, è un piacere trattare con voi.
  • Grazie, io.. – Mi azzardo a aprire bocca quando siamo in carrozza, diretti verso il porto, una nave battente bandiera francese ci porterà via.
  • È stata un’impresa trovarti, lo sai. Come è successo? Hai un aspetto orrendo.
  • Una randellata sulla nuca e quattro contro uno. Mi hanno torturato e non ho parlato, mi sono finto muto.
  • Ti hanno preso tre mesi fa, Felipe…
  • Preferisco dimenticare, credimi, le torture, penso ci sia stata una soffiata e..
  • Quando non ti sei presentato al contatto, le ricerche sono scattate subito, mi è preso un colpo e..
  • Sei stato freddo.
  • Avrei buttato giù la prigione pietra su pietra.- Infatti, al di là dei nomi e dei titoli siamo fratelli
  • E tu eri contrario che facessi parte pure dell’ingaggio..
  • L’emotività causa spesso dei guai e sei giovane, ventitré anni appena …
  • Come no, mia madre a vent’anni …
  • Scusami, io …
  • Straparli, lo so .- Mi infilo nella stiva e esco solo quando siamo in mare aperto, celebrando la mia liberazione con un bagno, un bicchiere di vino e la rasatura.
Faccio una smorfia scrutando il viso, sono rimaste della cicatrici sulla fronte e la guancia sinistra, ero legato mani e piedi a un tavolo quando hanno inciso la pelle con un coltello, ho inarcato il torso per il dolore, senza urlare.
 
  • Che ti è successo?- scostandosi dal mio abbraccio, il viso del dragone è una maschera livida.
  • Mi hanno preso e se non era per Francisco ero morto, credimi.
  • Racconta.
Mi sfiora la guancia con le dita, sembra sul punto di svenire.
Per me e suo figlio, che abbraccia con foga.
È il mese di ottobre 1786, per l’ennesima volta sono a Parigi, ho ripreso un po’ di peso e la pelle un minimo di colore.Sussurro che suo figlio, mio fratello, è giunto a Costantinopoli in questa primavera e che..Rabbrividisce, lo zar Pietro, quando si infilò come spia nel suo quartier generale, spaccò la mascella e slogò una spalla, buttandola poi in mezzo alla neve, la ripresero Malcomess e la zarina per i capelli, in senso proprio e letterale, è piena di cicatrici su braccia e gambe, ha rischiato le penne in più di una occasione e.. Giugno 1762, le successive cacce ai pretendenti, Pugacev e si preoccupa per noi..
Racconto tutto, il fuoco che guizza sulle pareti coperte da un delicato motivo argento e azzurro, l’orologio di bronzo batte, delicato, le sei.
I mobili chiari, dalle linee suntuose e leggere, i libri ammucchiati sul tavolo, le stanze di Catherine, vicino a Versailles, dove ci siamo riuniti.
Giuseppe II e la zarina hanno stretto una alleanza, credo che il prossimo anno riprenderanno le ostilità. Aspetta, a ripartire, non puoi attraversare a cavallo o in carrozza o per nave mezzo continente, stai tranquillo,se ti riposi non ti imputeranno tradimento alcuno, sii discreto e …
 
Caterina II invecchia, come tutti, senza cedere una iota del suo potere, la sua sete di espandere i territori si è allargata con l’età, l’alleanza con il sovrano austriaco, Giuseppe II, contro il turchi ha questo reciproco fine.
Il re di Francia si tiene occupato con gli affari di stato, la regina trascorre molto tempo con i figli di Francia, vuole ribadire di essere una madre, non una puttana infida e libertina.
Ha commissionato un ritratto a madame Vigèè Lebrun, lei e suoi quattro figli, la graziosa Madame Royale, sana e robusta, con le guance paffute come il duca di Normandia. Un contrasto con il delfino, che è pallido e afflitto per le continue febbri, per Madame Sophie, che è molto piccola per la sua età.
Indosserà un abito rosso granato, con un cappello di piume in tinta, bracciali ai polsi, orecchini ma nessuna collana, un fatto intenzionale …
Una Sacra Famiglia, la madre e i suoi figli, un contrappunto a una satira costante, che vede il re come un paziente San Giuseppe..






Le rose di serra gettano un fumoso profumo, riemergono i ricordi.
Il sapore della sua pelle,il mio Alwx,  un ritorno a casa, un momento di requie, la stretta precisa delle mani e dei polsi, di nuovo noi.
December 1786
Ho sentito di Calonne, il ministro delle finanze, quest’anno si è recato dal re a Fontainebleau con una idea, proponeva di riscuotere di istituire una imposta sulla terra, da prendere in natura, al tempo del raccolto e non in denaro.. e che le tasse siano pagati da tutti, Chiesa compresa, esonerando solo i più poveri. E di istituire assemblee provinciali per governare meglio a livello amministrativo.
Nobili e Chiesa ad ora non pagano nulla.. Non occorre essere veggenti per prevedere una ferrea opposizione e .. .Per ora sono idee, da convertire in legge e per il mese di febbraio 1787 si parla di costituire una assemblea formata da 150 notabili, aristocratici, vescovi, sindaci e pubblici dignitari di tutta la Francia, per approvare queste riforme.
Le nocche si stringono, un preludio di bacio e..
In some place outside here I am looking for you, trying to find you again, even if I found you here, and you're beside me,  I'll find you in other millions times, because my beloved, my love has no end..
Sei nelle ossa e nel sangue, ti piaccio, come sempre e più ancora che ai tempi della nostra giovinezza armoniosa, siamo noi che torniamo, senza orpelli, una perduta primavera, ieri come allora…


La zarina Caterina II di Russia ha compiuto una suntuosa e trionfante visita in Crimea con il suo alleato Giuseppe II di Austria, e si parla di inquietudini e di una nuova guerra per mare, contro i turchi.

L’assemblea dei Notabili ha prodotto alcuni tagli simbolici, risparmi sulle spese della famiglia reale e delle case civili, licenziamenti, tagli del personale, ma non sono stati conseguiti cambiamenti di rilievo sulle finanze ..Il conte di Fersen continua a dividersi nei suoi incarichi militari, ma dal mese di marzo 1787 dispone di un alloggio meno precario, la regina ha ordinato che al suo appartamento a Versailles fossero apportate delle modifiche, in modo da ricavare un alloggio per lui, in una stanza è stata installata una grande stufa svedese di maiolica, operazione registrata con minuzia dal Servizio degli Edifici Reali.
E si registra un consumo smoderato di macarons negli appartamenti della regina.
Tre o quattro volte per settimana, Antonietta si reca a cavallo da sola nei pressi del Petit Trianon, Hans che la precede.Sono osservati e le assenze annotate, ma non importa più nulla a nessuno dei due, anche se fomentano un vero scandalo.Il re si rifugia con passione nella caccia, fino a rimanere esausto, come una fuga, mentre quando è in riunione con i ministri spesso si addormenta, continuano a girare le solite voci che sia fatto ubriacare con intenzione dalla regina, così che per metà del tempo è alticcio, per l’altra metà a caccia, in fuga.
Tra le mani un mazzo di fragranti giacinti, i fiori del dolore, per la mitologia della antica greca, il profumo del miele dei petali e il sale della pelle, appena più forte di quello di una mandorla.
Ambra e miele e grano, il dono dei re Magi, raro come le rosse rose di Pieria 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: queenjane