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Autore: _aivy_demi_    10/09/2018    14 recensioni
Pensare che un bacio possa nascere da sensazioni prettamente positive o romantiche è decisamente riduttivo, e le quattro flashfic di questa raccolta ne sono un chiaro esempio.
Questa raccolta partecipa alla challenge UN BACIO, MILLE EMOZIONI indetta dal gruppo FB Boys Love – Fanart e Fanfic's World
La challenge consiste nell'ideare 4 fanfiction per una raccolta, in cui si affronterà il tema del °BACIO° nel contesto delle 4 emozioni primarie dell'animo umano:
°GIOIA°
°TRISTEZZA°
°RABBIA°
°PAURA°
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hashirama Senju, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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In questa seconda flashfic ho deciso di affrontare due personaggi su cui ho scritto pochissimo, ma che mi hanno affascinata fin da subito.

In questo breve racconto, incentrato sull'emozione della PAURA,

Boruto e Mitsuki, due bambini del villaggio di Konoha, affronteranno il piccolo grande mondo che li circonda.




Non aver paura



I singhiozzi si disperdevano nel placido giardino, animato soltanto dalla leggera pioggia che stava cadendo. Mitsuki era sempre stato timido, taciturno e riluttante alla compagnia. Non era ancora riuscito a fare amicizia al villaggio, causa il recente trasferimento con il padre a Konoha; non era mai stato nella sua indole legare facilmente con le altre persone, se non per...

-Mitsuki!

Esatto, proprio lui.

-Mitsukiii, mi senti?

Certo, come avrebbe potuto non riconoscere la sua voce?

-Eeeehi, rispondi!

Boruto, contrariamente ai coetanei, lo aveva accettato fin da subito, regalandogli un radioso sorriso e una stretta di mano sincera. Mitsuki, al contrario, era spaventato dall'entusiasmo e da quella vivacità così differente, non essendo mai stato in grado di esprimere liberamente i propri pensieri.

Il bimbo strinse al petto le ginocchia sbucciate, nascondendo il viso.

-So che sei qui, esci o vengo a prenderti con la forza!

Si accoccolò maggiormente alla base nodosa dell'albero sotto cui aveva trovato riparo, tentando di non bagnarsi più di così: ruzzolando sul sentiero di casa, si era sporcato completamente di fango, ferendosi entrambe le ginocchia al contatto con lo sterrato ruvido.

-Tuo papà ti sta cercando, non farci preoccupare!

"Lo so, per quello non voglio tornare a casa..."

Il rumore di passi bagnati su pozzanghere rigonfie d'acqua arrivò alle orecchie del piccolo impaurito, che sporgendosi da sotto i bassi rami frondosi, rivelò la propria presenza.

-Trovato!

Il biondo, sorridente Boruto se ne stava lì in piedi, le braccia incrociate, il fiatone ed i vestiti zuppi.

-Lo sapevo che ci sarei riuscito, visto?
La smorfia soddisfatta che si dipinse sul suo volto sembrò illuminare quel pomeriggio uggioso; il biondino si sedette accanto all'amico.

-Come ti sei conciato?!
Mitsuki arrossì, un poco per la vergogna, un poco per il contatto ravvicinato di quell'unico, preziosissimo compagno di giochi.

-... caduto.

-Cosa?
-Sono caduto, mentre stavo tornando a casa.

-E come mai sei qui?- disse Boruto ridendo. La risposta tardò ad arrivare, mettendo a dura prova la sua proverbiale poca pazienza.

-Ho paura di quello che dirà papà.

Rise di nuovo, incurante del lieve rossore che stava imporporando le guance dell'altro.

-Io conosco un trucchetto: mia mamma lo fa sempre, quando si accorge che sono spaventato.

Avvicinò il viso poggiando un lieve bacio sulla fronte umida di pioggia di Mitsuki. Il piccolo petto sobbalzò al calore genuino, alla risata cristallina che seguì.

-Su, prova anche tu.- Sporse la testa bagnata, aspettando sorridente. -Dai, è facile!

Mitsuki deglutì, avvicinandosi tremando: era terrorizzato. Non s'era mai lasciato andare ad un affetto simile per un altro, se non suo padre. Strinse gli occhi, sfiorando a malapena quella pelle ancora ricoperta di lievi gocce tiepide. Riaprì le chiare iridi, ritrovando una smorfia spensierata, più luminosa, ad accoglierlo.

-Visto? Va meglio, vero?
Il piccolo sorrise. Si sentiva decisamente meglio, anche percependo un maggior calore sulle guance.

-Andiamo?

Boruto gli porse la mano, afferrata con un pizzico di emozione in più.

-Sì!






Eccomi! :)
Ammetto che questa seconda flashfic mi ha fatta penare non poco!

Ho scelto stavolta una futura coppia shonen ai, avvolta ancora nell'innocenza dell'infanzia, ma già legata in maniera indissolubile.

Non è stato facile tentare di ragionare in questo tipo di contesto, ma sono decisamente soddisfatta di questo risultato.

Voi? Che ne pensate?
Un abbraccio a tutti, e grazie a chiunque abbia dedicato un attimo a leggere, e pure a recensire, questa mia piccola seconda storia.


-Stefy_

   
 
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