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Autore: El3da    21/09/2018    3 recensioni
Abbiamo visto Arizona ricevere un sms da Callie che le esprimeva tutta la sua voglia di vederla. Cosa è successo quando Arizona è partita? Come sarà la loro vita a New York? Torneranno davvero insieme? Questa fanfiction vuole essere una risposta personale a quello che sarebbe accaduto se avessimo potuto rivederle nuovamente insieme. Buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Arizona era rimasta talmente incantata dal suono delle voce della sua ex moglie da non essersi resa conto di aver solo pensato di ricambiare il saluto senza averlo fatto davvero.
Callie: “Arizona, tutto ok?”
Arizona:” Oh si, scusami, il viaggio e poi ieri sera ho fatto tardi, sono molto stanca...Ciao”.
Cercò di essere il più naturale possibile, sorrise e abbracciò forte sua figlia che intanto le si era avvicinata felice di quel momento.
Callie regalò ad entrambe uno dei suoi enormi sorrisi, poi afferrò un paio di bagagli e si diresse verso la macchina, seguita dalla piccola Sofia, Arizona fece un profondo respiro prima di incamminarsi ed entrare in auto.
Durante il tragitto verso casa le due parlarono delle cose da fare per sistemare Sofia a scuola, si aggiornarono sulle novità nei rispettivi lavori, fecero il punto della situazione per ciò che riguardava ogni aspetto della vita della piccola.
Arizona per quanto si sforzasse di apparire calma, non riusciva a controllare qualche piccolo gesto di nervosismo, più di una volta tamburellò le dita sul bordo della portiera della macchina, cosa che non passò innosservata.
Callie sembrava tranquilla, serena e molto a suo agio, parlava della sua vita a new York e di come era felice di avere di nuovo sua figlia a casa, ma non fece nessun accenno a come sarebbero andate le cose da quale momento in poi e nemmeo Arizona aveva voglia di pensarci.
Arrivate a casa, Sofia corse nella sua cameretta trascinandosi dietro il piccolo bagaglio, Arizona si soffermò a guardare l’appartamento, provò un leggero fastidio, si percepiva come alcune scelte di arredamento e di stile non fossero di Callie ma, probabilmente di Penny.
La mora le mostrò la camera degli ospiti dove avrebbe dormito qualche sera in attesa che decidesse cosa fare e dove sistemarsi; Arizona si fece una doccia e si mise comoda, intanto Callie aveva fatto mangiare loro figlia che era visibilmente stanca.
Arizona entrò in cucina, trovò la cena pronta, due piatti e due bicchieri, Callie aveva apparecchiato per loro due, tornò dopo pochi minuti, Sofia si era addormentata.
Callie: “Era davvero stanca, è praticamente crollata...Ho cucinato qualcosa anche per noi, hai fame?”
Arizona: “In realtà moltissimo, grazie”.
Si scambiarono un sorriso. Tra un boccone e l’altro regnava il silenzio, Arizona era molto curiosa di sapere che fine avesse fatto Penny ma non voleva indisporre la sua ex moglie o essere invadente.
Callie: “Ti piace?”
Arizona: “Oh si, buonissimo...”
Callie la guardò in silenzio per qualche secondo.
Callie: “Lo so che è strano Arizona, lo è anche per me.”
Arizona: “è tutto nuovo, devo abituarmi a tante cose, il lavoro, la città, farmi dei nuovi amici e...”.
Callie: “E riabituarti ad avermi nella tua vita, lo puoi dire...”.
Arizona: “ Le cose tra noi non sono finite benissimo, lo sai, io ho cercato di fare la cosa giusta per te e per Sofia ma non pensare che non sia stato difficile per me rinunciare ad avere costantemente mia figlia vicino.”
Callie: “Lo so e per questo ti sarò sempre grata. Potevi tenerla lontana da me ed invece hai lasciato che stesse qui con me.”
Arizona: “L’ho fatto per lei. Aveva bisogno di te. Se siamo arrivate a quel punto non è stata per colpa mia, non avrei mai voluto finire in tribunale per mia figlia”.
Callie: “Non dare tutta la colpa a me. Tu odiavi Penny e non volevi che nostra figlia le stesse vicino”.
Arizona: “Ti sbagli, io non avevo nulla contro di lei, ero arrabbiata con te e per il modo in cui prendevi scelte autonomamente senza consultarmi, ti limitavi a comunicarmi le cose”.
Callie: “ Io ti ho consultato ma tu non mi ascoltavi...Non mi volevi ascoltare e per questo abbiamo passato il limite e siamo finite al punto di contenderci nostra figlia”.
Arizona alzò gli occhi al cielo, fece fatica a non alzare la voce. Buttò giù un sorso di vino e si alzò per sparecchiare.
Arizona: “Da quando siamo insieme? Due ore? Stiamo già litigando e rinfacciandoci cose, non è questo quello che voglio, non sono venuta a New York per tornare indietro”.
Callie: “Tu non fai che addossarmi le colpe di tutto Arizona...Ma ti ricordo che tu...”
Arizona:” No. Callie sta zitta, non continuare la frase. E’ questo quello di cui stavo parlando...Non voglio più dover parlare con te di tutto gli errori del passato tuoi e miei. La nostra relazione è finita per delle ragioni, abbiamo messo un punto a tutto e non voglio più ritornarci sopra. Sono qui per ricominciare da zero e mettermi in gioco e lo faccio per Sofia”.
Callie rimase in silenzio, Arizona era cambiata moltissimo, decisamente più sicura di sé e di quello che voleva, mentre lei si sentiva persa ma non poteva dirglielo, non poteva farle capire che aveva davanti una persona confusa e allo sbaraglio.
Si sentiva così da quando aveva chiuso la relazione con Penny, credeva di aver trovato una persona con cui ricominciare, aveva costruito delle cose ma in poco tempo le era sfuggito tutto di mano e per l’ennesima volta si trovava a dover ricominciare da capo e questo la destabilizzava molto.
Ma se c’era una cosa che la destabilizzava ancor di più in quel momento era la bellezza di Arizona, i suoi occhi azzurri, i suoi lineamenti marcati e quell’espressione così decisa, il tempo l’aveva resa una donna forte e ancora più affascinante.
Deglutì faticosamente, osservava la schiena della bionda che si era messa a lavare i piatti e le dava le spalle.
Callie: “Non era mia intenzione...Io...Sono solo felice che tu sia qui”
Arizona si bloccò, posò delicamente il piatto sulla mensola e si voltò, Callie la stava guardando in quel modo che la per anni l’aveva fatta impazzire, sentiva il corpo reagire, il cuore iniziò a batterle più veloce quando lei si alzò e si avvicinò per mettere nel lavello un bicchiere.
Erano così vicine, Arizona indietreggiò leggermente, sapeva che se avesse sfiorato Callie sarebbe successo l’irreparabile.
Intanto la mora le aveva fatto un sorriso, era immobile davanti a lei come se stesse aspettando una sua reazione, Arizona non riusciva a non fissarle le labbra, le guardò più di una volta, poteva avvicinarsi e baciarla, oppure, andar via.
   
 
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