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Autore: Ms Mary Santiago    26/09/2018    1 recensioni
[Raccolta dedicata alla mia storia interattiva “Il gioco degli invisibili”]
I ragazzi del Club hanno terminato Hogwarts ormai e ognuno insegue il proprio sogno. A distanza di anni dove saranno finiti e come se la caveranno alle prese con famiglia e figli?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Freya McDermott & Hades Burke

 

 

 

 

 

- Non lo trovo, possibile che non lo riesca a trovare? –

Hades fece capolino nella stanza, spiando la sua fidanzata mentre girovagava senza apparente meta scandagliando ogni singolo angolo e buttando all’aria tutto ciò che non le serviva.

- C’è stato un attacco di Mangiamorte redivivi e io non ne sono stato informato? –

- Spiritoso … stavo cercando la camicia che ho comprato l’altro giorno, ma non la trovo da nessuna parte. –

- Intendi quella verde menta con i bottoni in madreperla e le rifiniture argentate? –

- Esattamente. –

- Per essere sicuri di capirci, è quella che hai stirato ieri sera? –

Freya si voltò verso di lui, scrutandolo con la fronte corrugata.

- Cosa stai cercando di dirmi e come mai ne sai tanto della mia camicia? –

Senza scomporsi, il biondo accennò con il mento al pomello della finestra davanti al letto matrimoniale.

- Perché l’hai appesa al pomello prima di andare a dormire ed è ancora lì. –

Si voltò di scatto e in effetti trovò la camicia proprio lì, appesa alla stampella e perfettamente stirata.

- Ci sono passata davanti almeno venti volte, come ho fatto a non vederla? –

- Perché sei nervosa, ti succede sempre quando lo sei … stai tranquilla, il colloquio andrà bene – asserì, posandole le mani sulle spalle e massaggiandogliele delicatamente.

Freya si rilassò contro il suo petto e socchiuse gli occhi.

- Tu credi? –

- Ne sono certo. –

 

 

 

 

 

- Propongo un ultimo brindisi -, decretò Gabriel alzando il bicchiere contenente il whiskey incendiario ben in alto, - Alla pazienza che dovrà avere Freya nel stargli dietro per tutto il resto della vita! –

- Intendi la stessa che ha India con te? –

- Esattamente -, confermò senza scomporsi, - anche se Freya fa molta più paura di lei quando si arrabbia. –

Killian sorrise all’indirizzo di entrambi gli amici e fece tintinnare il bicchiere contro il loro. – Spiacente, ma credo proprio che in quanto a mogli pericolose io abbia battuto entrambi di parecchio. –

Scoppiarono a ridere all’unisono, per poi buttare giù il liquido ambrato tutto d’un fiato.

- Per l’addio al nubilato cosa hanno organizzato le ragazze? –

Hades si strinse nelle spalle.

- Non ne ho idea, ma immagino una cosa tranquilla come la nostra. –

- Certo che accostare la parola tranquilli a noi fa davvero uno strano effetto -, considerò Gabriel meditabondo, - ne abbiamo combinate delle belle durante la scuola. –

Killian annuì.

- Immagino che siamo troppo grandi per continuare a fare i pazzi scavezzacollo, ma ho la sensazione che i nostri figli recupereranno alla grande con tutti i guai che non abbiamo fatto in tempo a causare. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Non appena la figura snella di Kate ebbe messo piede all’interno della camera in cui si stava preparando per il matrimonio Freya emise un urletto e corse ad abbracciarla.

- Non ci posso credere, sei riuscita ad arrivare in tempo. –

- Certo che ci sono riuscita -, replicò ricambiando la stretta con un sorriso, - non potevo mica perdermi il matrimonio di una delle mie migliori amiche, no? –

- E la sfilata? –

- Se la caveranno bene anche senza di me e se proprio dovessero fare fiasco li licenzierò tutti in tronco al mio ritorno. –

Risero all’unisono prima che Kate la osservasse con attenzione.

- Non sei ancora pronta? Di questo passo Hades penserà che l’hai abbandonato sull’altare e sei fuggita con un aitante sconosciuto. Coraggio, diamoci una mossa, io ti do una mano con l’abito mentre Olivia pensa ai capelli e Nova si occupa del trucco. – 

- Kate la despota è tornata, signori e signore. -

- Ovviamente, esattamente come ai tempi della scuola. Cosa fareste senza di me? -

- Beh ... - cominciò Nova, ironica.

- Era una domanda retorica, adesso forza ... scattare! Rendiamo questa sposa la più bella che si sia mia vista! -

 

 

 

 

Loki Burke – 2011, Serpeverde.

 

Persephone Burke – 2018, Corvonero.


 

 

 

 

- Mammina? –

- Sì, tesoro? –

- Pecché sguaddo butto? –

Freya sospirò, chinandosi a prendere in braccio la piccola di casa, e le rivolse un sorriso tirato.

- La mamma non è arrabbiata con te, non preoccuparti. –

- Papà fatto male? –

Dall’altro lato della cucina provenne la voce di Hades, visibilmente incredulo. – Anche lei comincia a pensare che sia sempre io quello che combina guai? Non è possibile, cosa avete voi rosse, vi siete coalizzate contro di me? –

Freya ridacchiò prima di rispondergli: - Evidentemente ci sarà un motivo valido -, poi si rivolse alla figlia, - No, tesoro, non è colpa nemmeno di papà … è tuo fratello che mi fa disperare. –

Persephone la osservò in silenzio per un po’, poi indicò terra con le braccine e intimò: - Giù. –

Una volta toccato il pavimento corse sulle gambette fino al salotto, dov’era seduto suo fratello intento a leggere, e gli assestò un pizzico vigoroso sul braccio.

- Maledizione! Sei completamente impazzita piccolo mostro? –

Per tutta risposta lei si limitò a puntargli contro il ditino con una buffa espressione che voleva chiaramente imitare quella di Freya quando lo sgridava, ma che con quel visetto dalle guance paffute era molto poco credibile.

- Lolli butto … butto cattivo! –

- Papàààààà. –

- Non ci pensare minimamente, io non mi metto contro due rosse, cavatela da solo – replicò Hades per tutta risposta, afferrando il mantello della divisa da Auror e imboccando la porta.

 

 

 

 

 

- Noooo, non volio! –

Persephone battè i piedi, gonfiando le guanciotte e afferrando il baule ormai pronto del fratello, in attesa di uscire di casa per dirigersi a King’s Cross.

- Tesoro, tuo fratello deve andare a scuola, ormai è grande. –

- Anche io … io conto e so affabeto. –

Loki rise sotto i baffi. – Ma se sai contare solo fino a tre e conosci solo le prime due lettere dell’alfabeto. –

- Anche io volio andare a Ouats – asserì.

- Ci andrai quando avrai undici anni proprio come Loki, te lo prometto … se fai la brava dopo aver accompagnato tuo fratello ti compro un tortino alla cannella. –

Le iridi verdi si fecero immediatamente vispe e interessante.

- Grande? –

- Certo, grandissimo. –

- Va bene -, cedette alla fine, - Lolli va. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Freya camminò sottobraccio con Nova mentre avanzavano verso la stazione, seguendo di una manciata di metri i loro figli maggiori che ridevano tra loro e chiacchieravano fittamente.

- Ti confesso che sono abbastanza preoccupata per quei due. –

Nova annuì.

- Già, lo stavo dicendo giusto ieri sera a Killian, spero solo che non combinino guai a Ilvermorny e non si facciano cacciare a calci dagli Stati Uniti. –

- Beh, se Isabelle e Scott non sono mai stati cacciati dubito che ci riusciranno loro due. –

L’ex Tassorosso inarcò un sopracciglio. – Freya, amica mia, certe volte sottovaluti la potenza devastante di quei due … spero che almeno l’influenza di Henrik li tenga un po’ sotto controllo. –

- Già, speriamo bene … ehy, figlio degenere, non mi saluti? –

Loki si bloccò poco prima di raggiungere il gruppo dei suoi amici e si voltò verso di lei alzando gli occhi al cielo e roteandoli con uno sbuffo.

- Ti ho già salutata a casa, mamma, c’è davvero bisogno di farlo anche in pubblico? –

- Ovviamente -, asserì Freya allargando le braccia, - Perciò vieni qui e abbraccia tua madre … o come ti ho fatto ti distruggo. –

   
 
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