Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: summer_time    05/10/2018    1 recensioni
La vita può non essere così eccitante come si vede nelle storie di Instagram; la vita può non essere così leggere e bella come nelle favole raccontate ai bambini di tutto il mondo. Tutte noi, in un modo o nell'altro, avevamo avuto esperienze negative da questa fantomatica vita; e quando dico noi, intendo il gruppo per come lo conosco io adesso: non è stato semplice incastrare tutti i pezzi alla perfezione. Eppure eccomi qui, a raccontarvi di noi.
L'unico comune denominatore di sei ragazze completamente differenti, e inizialmente estranee tra loro, sono io. Tra una giornata e l'altra, ho vissuto le esperienze necessarie alla mia crescita, alla nostra crescita: ho dovuto imparare a essere amica, confidente, maestra, studente, protettrice, scusa, gioia e dolore. E l'unica cosa a cui riesco a pensare al momento è l'odore della buccia bruciata di quel mandarino, all'aroma agrumato nell'aria che si disperdeva leggero dalla stufa, in una fredda giornata d'inverno.
[Basato su fatti realmente accaduti e persone reali]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Olga.

Ruolo: Migliore amica n°2. Luogo di incontro: classe, primo giorno delle superiori.


Credo sia una mia fissa quella di conoscere le mie future amiche e praticamente ignorarle per almeno un anno: con Olga non è stato molto diverso.

Credo abbiate tutti presente il magico momento in cui si conosce i nuovi compagni di classe: vi domandate “Ma chi sono questi?” “Ma come cavolo sono vestiti?” “Oddio, saranno delle brave persone? O magari sarò io la disgraziata della classe!” e tutte le domande esistenziali possibili in questo mondo. Tentate di scrutare le nuove facce che vi accompagneranno per i prossimi cinque anni – o almeno, la maggior parte ti accompagna per cinque anni, alcuni se ne vanno, altri compaiono all’improvviso – e sperate di associare un nome a un volto, pregando nel frattempo di ricordarvi tutti questi nomi nuovi. Entrate nella nuova aula e non sapete se correre subito verso il fondo o sedervi davanti – ma mai davanti la cattedra, lì c’è troppa pressione! – e nel frattempo occhieggiate cosa fanno gli altri e a volte si vede lo stesso conflitto lungo il loro volto. Per quanto mi riguarda, avevo deciso di andare alle superiori in una scuola a trenta minuti di autobus da casa mia: vi racconterò in seguito tutte le mie avventure con i vari autisti e la sfortuna di essere me medesima. Ma nei primi giorni di “assestamento” nella nuova routine, io fortunatamente avevo Gioia ed Emanuela al mio fianco: certo, a quel tempo – sì, sempre trilioni di anni fa – io e Gioia ci conoscevamo a malapena ma grazie al tempo speso in autobus, abbiamo legato molto.

In ogni caso, il mio primo incontro con Olga è stato questo: uno scrutarsi attento per poi presentarsi sommariamente e ritornare da persone con cui si aveva confidenza. Per i primi mesi devo ammettere di essere stata restia a incominciare qualsiasi tipo di amicizia all’infuori di quello con Gioia ed Emanuela, ma pian piano ho cominciato ad interagire anche con il resto della classe: eravamo in pochi, una quindicina in tutto, perciò è stato relativamente facile imparare i nomi e fare le prime conoscenze più approfondite. Dire che io e Olga siamo state amiche fin da subito, sarebbe una cazzata colossale: certo, eravamo compagne di classe e ci aiutavamo ogni tanto per i compiti ma niente di più. E’ stata l’estate tra la seconda e la terza superiore a cambiare le cose: e ogni tanto ringrazio ancora la mia piccola vena ficcanaso.

 Era l’inizio dell’era di Instagram, tanti di noi avevano il proprio profilo – pubblico o privato – e a Olga era arrivata questa richiesta da parte di un ragazzo napoletano: fin qui niente di strano se non fosse che alla fine i due si sono messi insieme. So già cosa state pensando, come diavolo si fa a mettersi insieme a una persona che non hai mai visto, che non sai se è reale o meno, se non sai com’è realmente fatta. Stessi miei dubbi quando ho scoperto tutta la situazione: perplessa e preoccupata per una ragazza che mi piaceva caratterialmente, che stimavo e che avevo il terrore potesse ferirsi. Ci siamo avvicinate così tanto durante l’anno scolastico, tra quel deficiente di nome Giovanni, la gita a Firenze in camera assieme e grigliate di casse, che alla fine siamo diventate migliori amiche: buffo che io abbia trovato un’altra ragazza caratterialmente opposta a me dopo Adelaide: loro si assomigliano caratterialmente - sono gentili con tutti, sorridono sempre, sono dolci - e forse è per questo che mi trovo così bene con loro.

Olga è alta – a mia discolpa, io sono alta un metro e una lattina di pepsi, perciò considero tutti alti e a tratti dei veri e propri giganti – biondissima, con enormi occhi azzurri (a volte accentuati dagli occhiali che porta o dal poco mascara che si mette addosso) e la pelle caramellata, praticamente una sorta di bambola con il cuore di zucchero. Alcuni, a primo impatto, la scambiano per una russa a causa del suo nome e per il suo aspetto molto “nordico” ma in realtà è una siciliana fino al midollo: una delle parti più divertenti della nostra amicizia è il nostro scambio culturale tra dialetti diversi, lei con il siciliano e io con il veneto. A volte sono utili se si deve insultare qualcuno e aggiungi insulti anche in dialetti diversi - siamo molto acculturate, fin troppo. Si veste sempre con colori pastello, soprattutto verde e sfumature di blu, ma la sua caratteristica vestiaria principale sono i maglioncini invernali: credo abbia un armadio nascosto in camera soltanto per loro; alcuni hanno addirittura una o più stampe di ancore, il suo simbolo per eccellenza. Ama l’acqua in modo quasi viscerale: praticava corsi di nuoto durante le superiori e mi manda costantemente foto del “suo” mare siciliano – che è una meraviglia, ragazzi fidatevi di me, tuffatevi e scomparite in quell’acqua così fredda e così trasparente.

Credo sia anche una delle persone più intelligenti che io abbia mai avuto il piacere di conoscere: al momento segue il corso di Ingegneria Industriale, corso che io personalmente non sapevo neanche esistesse. È semplicemente brillante: in qualsiasi materia si impegni, riesce sempre a risolvere ogni dubbio che si pone e riesce a spiegare a terzi tutto ciò che studia con parole semplici. La adoro.

“Olga ho fame.”

Una delle mie frasi principali. E' quasi ora di cena e lei è comodamente seduta sul letto che le ho preparato in camera mia: è una delle prime volte che rimane a dormire da me e mia mamma mi ha fatto lustrare ogni centimetro del pavimento di casa.

“Ordiniamo una pizza? Ti va?”

Chiedo speranzosa: è più probabile che mia mamma sia incline a prendercela visto che lei è qui. E Olga lo sa.

“Tra te e la pizza prevedo un amore erotico che durerà per tutta la vita!”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: summer_time