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Autore: miss Gold_394    17/10/2018    1 recensioni
Una raccolta di coppie canon, het, slash con Severus Piton come protagonista indiscusso, dove verrà svelata ogni singola sfumatura del suo carattere.
Dal capitolo 29, paring Severus Piton/ Lucius Malfoy (Bella addormentata, prequel) " Tocchi impercettibili, sguardi maliziosi, sfrontati, lanciati in un silenzio urlato, che non avevano nulla di innocente. Loro non erano e mai sarebbero stati innocenti in qualcosa"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Severus, Hermione/Severus, Lily/Severus, Severus/Narcissa
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Paring: Knowledge and Potions (il nome del paring è stato inventato da me)
Personaggi: Severus Piton e Petyr Baelish
Contesto: AU, cross over ( Game of Thrones)
Genere: Introspettivo 
Titolo: Rivali Uguali
 
 
 
La sala era grande e lussuosamente arredata. Morbidi cuscini di stoffa erano stesi per terra, sparsi in maniera disordinata sui ricchi tappeti che ricoprivano l'intero pavimento, permettendo a chiunque  di non far udire i propri passi.  Ciò donava la sensazione di poter camminare su una soffice  nuvola carminia.
Le  tende di un  pesante tessuto cremisi erano tirate, i drappeggi calavano gravi quasi come moniti minacciosi e su di esse i ghirigori cuciti parevano tanti serpenti che si intrecciavano fra di loro. Vi era tra queste, in mezzo,  solo una piccola fessura da cui  poteva filtrare un tremolante spiraglio di luce  di un sole morente e rosso che si univa  alle altre flebili luci  delle candele che fluttuavano in giro. Esse rendevano l'ambiente saturo di aromi dolciastri  e scarlatti. 
Il padrone di quel luogo, di quel regno di perdizione e sogno, era seduto mollemente  su un grande divano di pelle scura, le sue braccia erano stese dietro lo schienale di legno della suddetta, le sue gambe incrociate. 
La tunica era slacciata e si poteva intravederne la veste sotto. Sul bavero, una spilla d'argento raffigurante un tordo sbeffeggiatore. 
Ai suoi fianchi c'erano due fanciulle, bellissime e perse, adagiate in posizione languida intente ad accarezzarlo. Avevano perle bianche tra i capelli, orecchini  di rubino e cascate di collane che ricadevano sull'incavo dei loro seni nudi, solo i fianchi e le gambe tornite erano  coperti da una gonna d'organza trasparente. Le gemme dei loro gioielli  catturavano e mandavano piccoli bagliori, fari tentatori di anime perse. Caronti dal viso d'angelo e anime da sirena.
L'antimonio truccava pesantemente i loro occhi e le labbra scarlatte spiccavano su quei volti sbiancati dalla cipria.   
Creavano un'atmosfera intorno a loro onirica, surreale, di lussuria e oblio. Sembravano soggetti di un quadro dipinto da un artista pazzo. 
Ma non erano gli unici ad essere presenti in quella stanza. C'era una quarta persona, posta in disparte e in piedi che li guardava. Era talmente immobile che qualcuno avrebbe potuto pensare che non fosse un essere di carne ed ossa ma di pietra e polvere. 
I suoi occhi erano due pozzi neri, talmente profondi  da non intravederne una fine. 
La sua bocca era una linea dura da cui non usciva un sospiro. Pareva li giudicasse  con severità e il centro del suo giudizio era proprio l'uomo tra quelle due giovani meretrici.  
Indossava una tunica piena di bottoni e il mantello. Non vi era un solo centimetro di pelle scoperto tranne solo per il viso e le mani parzialmente.
Creava un bizzarro contrasto, lui con quegli abiti austeri dal taglio monacale e quelle due donne invece quasi nude. 
Fiere che facevano da guardia al demonio in mezzo a loro. Lui il santo che li fronteggiava .  
Un odore di gigli appestò l'aria quando le due donne lo fissarono. Entrambe avevano i capelli rossi.
Lord Baelish stesso  lo fissava. Un sogghigno beffardo  si delineava tra le sue sottili labbra. 
-Severus- lo chiamò suadente.  -Mio caro vecchio amico- 
Severus Piton non gli rispose e si strinse nelle sue ampie vesti nere. 
-Mi tieni il broncio?- lo burlò Baelish. -Non è  carino da parte tua- 
Piton incrociò ancora di più le braccia, serrate sul suo petto. -Non è un mio compito esserlo- gli disse di rimando.
-Oh, certo- scherzò l'altro. La fiamma di una delle candele tremò vistosamente. -Il tuo unico compito è essere il solito pipistrello troppo cresciuto, l'uccello del malaugurio, il corvo portatore di sventure. Direi che con quella palandrana che indossi ciò  ti riesca benissimo, non trovate care?-
Le ragazze risero alla sua battuta. Le loro voci risultavano  cinguettanti e leziose. 
-Quanti bambini ha spaventato oggi il nostro uomo nero?-
-Non credo siano affari tuoi come gestisco il mio ruolo di insegnante, Baelish- 
Il sorriso del Lord si allargò e i suoi occhi grigi , dalle striature verdastre, brillarono maliziosamente.
-Lasciateci soli- ordinò alle due donne. Quelle si alzarono, senza dire una parola.  
Una di loro però lo sfiorò delicatamente mentre passava. Piton  sembrò non accorgersene. 
Nell'aria si percepiva ora un vago odore di zolfo. 
Quando esse se ne andarono, Baelish si stiracchiò e allungò un braccio verso un piccolo tavolino posto davanti a lui.
-Vuoi?- gli chiese indicandogli una caraffa e due coppe di vino.  Il pozionista fece di no con la testa.
-Peccato. È veramente buono-
Il vino era scuro e speziato, macchiò le sue labbra quando lo bevve.  Dal bordo della coppa, Baelish lo studiava di nuovo. 
-Almeno potresti sederti?-
Severus sbuffò, ma si avvicinò e si sedette accanto a lui. 
- Sempre difficile. Possibile che con te debba essere tutto più complicato?- 
-Potrei sapere la motivazione per cui sono qui? Visto che sei stato tu a contattarmi-
-Da quanto tempo non ci vediamo, Severus? Almeno dieci anni, se non di più-
-Dovrei credere che mi hai chiamato solo per una vecchia rimpatriata?- 
-E perché non dovrebbe esserlo?-
Piton alzò un sopracciglio.
-Oh, Severus- calcò con calma il nome  dell'altro come se volesse assaporarlo lentamente più del vino che aveva appena bevuto.  -Siamo più simili di quanto ti piaccia ammette. Due facce della medesima medaglia.
Siamo entrambi uomini capaci, dotati di un intelletto non comune rispetto alla massa, rispetto al "popolino", a cui non è stato mai riconosciuto il pieno valore. Sottovalutati, disprezzati in maniera salace e crudele, additati con nomignoli che sbeffeggiassero le nostre debolezze. Abbiamo amato  un'unica donna in tutta la nostra vita, amiche dai capelli di fiamma  che sono state le nostre muse nei momenti difficili, che abbiamo perso, che hanno preferito uomini molto più mediocri di noi.
Ma dobbiamo andare avanti. La vita è stata ingiusta il mondo non è giusto. La vita è un insegnante intransigente che non ammette  errori. 
Pensavamo che i nostri sogni di gioventù fossero ali di fenice pronte per farci librare in volo ma invece sono state come quelle di Icaro e ci siamo schiantati al suolo.  Il passato è passato, quando imparerai la lezione?-
-Ho imparato la lezione. Ho imparato che non posso aspettarmi nulla dalla vita-
-Allora non hai imparato niente. Tutto ciò che vuoi è a portata di mano. Se solo mi permettersi di aiutarti- la voce di Baelish era diventata un sussurro, ma fu un attimo che tornò a possedere il tono grave di prima.  -Ma quanto pare hai deciso di rinchiuderti  in un vecchio sotterraneo ammuffito a collezionare ragnatele e a  fare  da balia  a dei mocciosi, piangendo per le tue disgrazie- 
Severus strinse i pugni. Le unghie delle sue dita lasciarono solchi dolorosi ma non reagì più di così alle insinuazioni del Lord. 
-Io almeno non vivo nella menzogna  della carne e dei sensi-
-Sempre meglio degli sterili ed evanescenti fumi delle tue pozioni. Tra essi non potrai scorgere ciò che non c'è più ma solo fantasmi. Davvero ti vuoi accontentare di un fantasma?- 
- E tu davvero ti vuoi accontentare di questo?- gli disse allargando le braccia per indicare la stanza.  
-Cos'ha il mio bordello che non va? È il più rinomato di Notturn Alley. Non hai idea di quanti maghi, membri dell'alta società magica, entrino qui. Le loro perversioni inconfessabili le conosco tutte. Potrei rovinarli se volessi. E non hai idea di quante tue allieve sono cadute tra le mie trame, alcune anche purosangue come i loro padri-
-Lascia in pace le mie studentesse- 
-Altrimenti? Chiamerai Silente? Dubito che si degni a scomodarsi dal suo trono dorato, almeno se ciò non rientri nei suoi piani per il bene superiore. E tu sei stato così stupido da non usare il tuo potere -  
-Pensa, molte si sarebbero concesse, tutto anche solo per  mantenere intatta  la loro media alta, avrebbero alzato le loro caste gonne per il loro professore, ancora di pozioni,  giusto? Il vecchio Albus ancora respinge la tua richiesta di diventare insegnante di Difesa contro le arti oscure? -
Un gesto rapido e il purosangue si ritrovò la bacchetta del pozionista puntata alla gola.
-Non un'altra parola, Petyr - 
L'altro pose due dita sul manico di betulla e la spostò con noncuranza. 
-Mi chiedevo quanto ancora in basso sarei dovuto scendere per farti reagire e per farti usare finalmente il mio nome. Baelish è così formale, specie per due vecchi compagni di scuola. Anche se la curiosità rimane. Ti sei arrabbiato perché ho toccato gli studenti di Hogwarts o perché ti ho ricordato che non hai ancora ottenuto la cattedra?-
Severus storse la bocca con una smorfia di disgusto, ma ripose la bacchetta  nella tasca del suo mantello. 
-Se  sei  contento di questa vita, Petyr- calcò il nome dell'ex serpeverde con la sua voce melliflua. 
-Sì, molto. Mi diverte vedere le contraddizioni e le ipocrisie del mondo magico. Uomini  che difendono la loro immagine pubblica, i valori delle loro famiglie e le tradizioni del sangue puro e poi non esitano a copulare con qualsiasi graziosa ragazza che potrebbe  essere  loro figlia. Chissà, alcune potrebbero esserlo veramente,  non sarebbe la prima volta, i bastardi dei Lord sono sempre esistiti. E alcune ragazze portano delle maschere per non farsi riconoscere e intaccare il loro onore-
-Ti ha divertito anche avvelenare il marito di Lysa Arryn? A proposito, lei come sta? Pazza come sempre, scommetto. Te le scegli proprio bene le amanti-
-Il medico legale ha detto che  Jon Arryn è morto per  cause naturali. Era molto anziano-
-L'ha detto il medico che hai comprato? Guarda che riconosco gli effetti di un veleno, specie se creato da me-
-Allora devi biasimare solo te stesso- scherzò Baelish.  -Se fossi stato meno bravo ora marcirei ad Azkaban. Forse in gioventù il Principe Mezzosangue avrebbe dovuto dedicarsi ad altro che alla creazione di potenti veleni e malefici oscuri-
Il mago di pozioni ora lo stava praticamente incenerendo con lo  sguardo. 
-Ma passiamo ad altro. Dimmi, come sta Sansa? Ho saputo che è una serpeverde come noi. Scelta particolare quella del Cappello Parlante, tutta la sua famiglia, sua madre compresa, è finita a Grifondoro- 
-Immagino ti riferisca  alla signorina Stark. Perché ti interessa? Ha già perso la sua famiglia non ci servi tu ad aumentare la lista delle sue disgrazie-
-Lysa ha ottenuto la sua custodia e visto che sto con lei questo fa di me una specie di zio adottivo, non trovi?- 
-Dubito che uno zio sogni di giacere con la propria nipote- 
-Assomiglia molto a Cat, l'ho vista questa estate a Diagon Alley. Frequenta il quinto anno ora,  è corretto?- 
-A che serve fare tutte queste domande se sai già tutto?-
-Mi piace avere conferma di ciò che so, lo sai. Anche da ragazzo. Ti ricordi di quando eravamo ragazzi? - 
-Vagamente- 
- Io credo  invece che  lo ricordi molto bene- Piton gli aveva risposto quasi ringhiandogli  contro, lui invece aveva una voce morbida, soffusa, perfino carezzevole. 
Il diavolo ti accarezza l'anima quando vuole ottenere qualcosa. 
-Ti ricordi delle nostre scorribande giovanili? Non ci beccavano mai, a differenza di quegli idioti dei Malandrini . Ti ricordi di quando ci chiudevamo dentro lo sgabuzzino delle scope di Gazza? -
-Rivangare il passato non ti farà ottenere nulla da me. I nostri erano solo passatempi innocenti-
-Innocenti non è il proprio il termine che userei-
-Eravamo degli sciocchi e uno era la distrazione dell'altro. Non ci amavamo e la bisessualità nel mondo magico è praticamente prassi- 
Seccato, Baelish si scostò per tornare a bere il vino rimanente nel suo calice di bronzo. Ormai era certo che il suo vecchio amico di scuola non sarebbe mai stato dalla sua parte. Tempo perso, avrebbe dovuto saperlo.
-Scommetto che neanche di James Potter ti sei dimenticato. Adorabile, era stato lui a coniare il soprannome Mocciosus per te,  Ditocorto lo creò per me con Edmure Tully. Avesse avuto tutta questa inventiva anche quando il Signore Oscuro lo stava attacando forse sarebbe ancora vivo e tu non ti ritroveresti a proteggere suo figlio, identico al padre. Avresti un figlio tuo. D'altronde se il mondo fosse un posto migliore io avrei potuto avere una figlia come Sansa-
Piton si alzò, deciso a non rispondere più. Quella pantomima era durata abbastanza per i suoi gusti o forse aveva paura di ricadere nelle vecchie abitudini come gli diceva Silente quando gli negava la cattedra ogni anno.
-Potresti essere meglio di così, Petyr-
-Una volta lo ero, aimé non è bastato. Spero che tu non ti faccia ammazzare per la tua smania di fare l'eroe-
-E spero che tu non ti faccia ammazzare per la tua smania di potere-
 
 
Entrambi ebbero torto. 
 
 
La Sala Grande era addobbata a festa. Era il primo settembre e la cerimonia dello Smistamento era appena giunta al termine.  La tavolata dei Serpeverde, come quella dei Grifondoro, dei Corvonero e dei Tassorosso era imbandita con ogni pietanza possibile, molti dei ragazzi si stavano proprio in quel momento servendo le proprie porzioni. 
Un bambino dai capelli neri, la carnagione giallastra e una vecchia toga di seconda mano rimaneva immobile, a differenza dei suoi compagni di Casa, non toccando nulla. Il suo piatto d'oro era vuoto.
-Non devi essere triste- una voce vicino a lui lo riscosse. -Anche una mia amica è a Grifondoro e io la vedo comunque tutti i giorni- 
Chi aveva parlato era un bambino, un studente del secondo anno, con i capelli scuri e i ridenti occhi grigio-verdi. 
-Il mio nome è Petyr Baelish, comunque. Il tuo?-
-Severus Piton-
  
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