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Autore: lucy_lucry_lulu    04/11/2018    1 recensioni
Bella Swan ha diciassette anni, si è appena trasferita da Phoenix e soffre di una grave malattia . Carlisle cercherà in tutti i modi di curarla ma ciò che realmente salverà Bella sarà l’amore , la sua ritrovata voglia di vivere , la famiglia e gli amici più veri.
Isabella è nata con la consapevolezza che già il suo svegliarsi la mattina era un miracolo , ma quando aprirà il suo cuore ad Edward si sentirà la persona più fortunata del mondo. Ed Edward farà di tutto per averla sempre al suo fianco .
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Swan, Clan Cullen, Isabella Swan, Quileute | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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< Bella! > La voce del dottore Mi fece voltare di scatto, nel voltarmi vidi ciò che il dottore stava indicando. Il grosso abete , che i miei genitori avevano piantato quando avevano comprato quella casa molti anni prima , stava pericolosamente precipitando , il vento con la sua forza stava sradicando le radici dal terreno .
In quei secondi in cui il mio cervello realizzava che a farmi morire non sarebbe stata la malattia bensì il stupido vento di Forks , rividi ogni momento felice che avevo vissuto .
Cercavo di muovere le gambe , di spostarmi , di urlare o quanto meno di avere una faccia sconvolta per il fatto che stessi per morire , ma ero del Tutto apatica .
Come se nulla stesse accadendo :” Ah, mi sta per cadere un albero in testa , chi sa se l’assicurazione del pick-up copre incidenti di questo tipo ? “ mi rendevo conto da sola che era un comportamento da pazzi . Ma morire oggi o domani che differenza fa ?
Come se fossi stata in mezzo ad un campo da rugby delle braccia mi placcarono e mi spinsero a terra , la forza dell’impatto fu tale da farmi scivolare diversi metri all’indietro e a farmi sbattere la testa con forza sul terreno ghiacciato. Appena aprì gli occhi essi furono inondati da polvere e terreno che si erano alzati con lo schiantare dell’albero.
In un primo momento pensai che ad avermi salvata fosse stato il dottor Cullen , ma gli occhi della figura che avevo davanti erano si; dorati.
Ma molto più magnetici , il taglio più grande e l’intensità con cui mi guardavano non l’avevo mai vista ne gli occhi del dottore , inoltre non avevo mai visto sul volto del mio medico Un espressione così rabbiosa .
Cercai di aprire bocca per ringraziare Edward di avermi salvata , ma prima che la lingua articolasse le parole lui sbottò.
< Ma vuoi suicidarti o cosa ? > La sua voce era dura e sembrava quasi esasperata , come se si fosse fatto carico di un impegno a cui non riusciva a far fronte .
La durezza delle sue parole mi colpì come uno schiaffo sul volto
< Come scusa ? >
Edward assottigliò lo sguardo < Sei rimasta praticamente li, ferma mentre un albero ti stava per cadere addosso ! >
Le sue parole mi ricordarono ciò che era appena accaduto e la rabbia spari per dare posto all’ansia . La mia auto .
Mi alzai di scatto incurante delle proteste di Edward per tenermi ferma a terra. Di fronte a me lo spettacolo era più che agghiacciante , il pino era caduto senza nessun ritegno schiacciando la carrozzeria posteriore del mio pick-up , i miei vicini richiamati dal suono forte dello schianto erano usciti dalle loro confortevoli case per vedere cosa quel mal tempo aveva provocato , dietro l’albero di fronte al mio viale di casa , il dottor Carlisle mi guardava in ansia e di fianco a lui c’erano gli altri due suoi figli Alice e Jasper . Mi domandai distrattamente dove fossero Emmett e Rosalie , ma la cosa perse importanza nell’istante in cui formulai il pensiero .
< Merda la mia macchina > mormorai chiudendo gli occhi e sbuffando .
Il dottor Cullen girò intorno al disastro che madre natura aveva provocato e si precipitò al mio fianco
< Isabella stai bene ? >
Io annuì distrattamente , ma quando le sue dita gelide toccarono il retro della mia testa mi resi conto che stavo perdendo del sangue .
< La ferita è profonda , dovremmo portarti in ospedale > disse Carlisle
Edward al suo fianco tratteneva il respiro e si mordeva le labbra con espressione disgustata , probabilmente non aveva la passione che aveva il padre per la medicina . Il suo volto , si era fatto ancora più pallido , dedussi che non amava la vista del sangue .
Quasi correndo Edward si allontanò per andare vicino ai suoi fratelli che stavano chiamando qualcuno
< È proprio necessario l’ospedale ? Vorrei andare a scuola >
Carlisle mi guardò sorridendo e scosse il capo ironicamente
< Da quando un adolescente preferisce la scuola ad un giorno di riposo forzato ? > Il mio volto si contorse in Un espressione di disgusto immaginando già la noia che mi sarebbe crollata addosso per il resto della giornata
< Un adolescente che odia gli ospedali ? > Dissi fingendo ironia ma in realtà la gravità di quello che era appena successo stava pian piano affiorando , mille pensieri mi frullavano in testa ; l’albero che precipitava , la macchina , Edward che mi spingeva via , mio padre , la mia testa che iniziava a fare male .
Sapevo che Carlisle mi stava parlando ma non riuscivo a sentirlo la sua voce mi era totalmente estranea e poi come se fossi stata colpita da una magia un velo nero mi copri la vista e crollai di nuovo a terra.

*****


La scena continuava a ripetersi milioni di volte nella mia testa . Bella che restava ferma e l’albero che le crollava addosso; nella visione di Alice nessuno la spostava , lei guardava l’albero e immobile aspettava che madre natura facesse il suo corso strappandole la vita .
< Edward ti prego fermati ! Non sopporto più questo tuo andare avanti e indietro , sembri un leone in gabbia > Disse Alice
La fulminai con lo sguardo e poi tornai a camminare , Isabella era svenuta ed era chiusa in una delle tante stanze dell’ospedale con Carlisle , sapevo che non era nulla di grave ma non riuscivo a calmarmi .
Quella ragazza mi aveva stregato , in quasi un secolo della mia esistenza mai nessuna ragazza era riuscita a farmi provare una sensazione così .
Il primo giorno che la vidi dal vivo , dove finalmente Isabella Swan non era più solo un ricordo del mio padrino, ma bensì una persona in carne ed ossa.
Lei era bellissima , la sua pelle era pallida quasi quanto la mia con una differenza sostanziale che la sua era calda e morbida , avrei voluto stringere ogni singolo centimetro del suo corpo tra le mani ma questo era impossibile , Bella aveva un odore che mi faceva impazzire .
Lo capì quel giorno , il primo settembre . Bella uscì dalla sua macchina e distrattamente si guardava intorno , il suo sguardo si posò su di me ed io provai a leggere nella sua mente per capire quale fosse il reale motivo del suo sguardo su di me .
Ovviamente non ci ero riuscito , la mente di bella per me era muta , non potevo sapere cosa pensava quando con occhi spenti si metteva a fissare il vuoto , non potevo sapere quale commento la sua mente elaborava mentre conversava con gli altri e sorrideva.
Da quel primo giorno di scuola non sono più riuscito a togliermi Bella dalla testa , provai anche a parlarle . Mi avvicinai , quello stesso primo giorno di scuola , mentre lei era seduta fuori a sentire della musica dalle cuffie. Ascoltava Clair de Lune di Debussy e restai piacevolmente sorpreso che lei ascoltasse una delle mie canzoni preferite , Isabella sembrava perfetta , la donna che avevo sempre sognato di avere al mio fianco.
Nei corridoi camminava a testa alta , avevo anche spiato qualche conversazione che aveva avuto con Jessica ed Angela e mi ero incantato a sentire la sua proprietà di linguaggio , la sua intelligenza , aveva un bagaglio culturale molto più vasto e ampio della maggior parte degli adolescenti di questa generazione .
Sembrava molto più matura della sua età , e quando mi accomodai vicino a lei capi perché Bella mi sembrava così perfetta.
Lei era la mia punizione divina .
L’odore di bella mi colpì come uno schiaffo sul volto, il battito del suo cuore , veloce e regolare , pompava il sangue in maniera più rapida degli altri esseri umani e questo faceva di che il suo odore fosse ancora più forte.
La mia gola si serrò di scatto ed ebbi un irrefrenabile desiderio di assaggiare il suo sangue. Bella Si tolse le cuffie e mi guardò con la testa leggermente spostata di lato
< Va tutto bene ? Sembri sul punto di colpire qualcosa , brutta giornata ? > Disse lei cercando di sorridermi incoraggiante , probabilmente il mio volto era un misto tra l’arrabbiato e l’incredulo .
Era stata mandata dal diavolo in persona , lei era la mia punizione per aver ucciso in passato per non essermi fermato ad un desiderio che la mia natura di vampiro definiva “ normale “ .
< Sei il figlio del dottor Carlisle , ho visto le tue foto nel suo studio > Bella continuava a parlare e anche la sua voce era stupefacente , lei era come una sirena , il suo sangue e la sua voce cantavano per me.
lei era la mia cantante < Edward giusto ? > Il mio nome uscito dalle sue labbra mi fece alzare lo sguardo , feci un passo avanti con le braccia divaricate come a volerla catturare poi il volto di Carlisle mi comparve nella mente , in rapida successione quelli di Esme , Alice , Rose ... non potevo fare questo alla mia famiglia. Se Isabella Swan era la mia punizione per i peccati del mio passato , l’avrei subita . Non avrei permesso a nessuno di farle del male , e sicuramente non sarei stato io ad ucciderla .
< Si, si , sono io. Scusami devo andare > Queste furono le uniche e brillanti parole che riuscì a dire prima voltarmi e scappare come un codardo.
Mente ero assorto tra i miei ricordi una mano fredda e dura come il marmo mi diede uno schiaffo sul volto, d’istinto mi misi in posizione di attacco e ringhiai . Quando mi resi conto che lo schiaffo che mi aveva colpito era arrivato dalla piccola mano di quel mostriciattolo di mia sorella , scossi la testa esasperato e sbuffai .
< Ma che ti prende Alice ? > Dissi in tono arrabbiato
< Ti avevo chiesto di smettere di camminare avanti ed indietro ! Bella sta benissimo >
Sospirai ad annuì per poi poggiare la mia schiena al muro della sala d’attesa < Si, si, lo so che sta bene > Dissi in un sussurro poi nella mia mente continuai la frase
Per quanto possa stare bene una ragazza condannata a morte dal giorno della sua nascita ...


Note : Buonasera signori miei ,
Vi chiedo scusa se il capitolo lo pubblico oggi invece che Giovedì come avevo promesso. Piccoli impegni famigliari , spero che mi capirete .
Questo capitolo è di transito , avevo pensato di raccontare in un unico capitolo quello che succedeva dopo la caduta dell’albero , ma scrivendolo ho notato che diventava davvero troppo lungo e quindi ho preferito dividerlo .
Ma non vi preoccupate non vi farò aspettare tantissimo per il prossimo capitolo .
Concludo queste note ringraziandovi davvero con tutto il cuore , in pochissimo tempo la FF ha avuto moltissimi riscontri positivi e questo mi ha riempito di gioia .
Grazie, grazie , grazie !
Spero di non deludere le vostre aspettative .
Un bacio
Lulu
  
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