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Autore: MagiaOscura    13/11/2018    1 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Le vacanze di Natale sembravano non giungere mai per Andromeda e Narcissa Black, dato che sarebbero state le vacanze natalizie più interessanti che avrebbero avuto.
La sorella più grande decise di rimanere a Hogwarts insieme a Ted Tonks anche se per Bellatrix e i genitori la versione ufficiale era chele serviva più tempo per prepararsi per i G.U.F.O. mentre Narcissa non aveva bisogno di mentire alla famiglia per andare dai Malfoy. Era vero che quest’ultimi avevano parenti babbani e magonò ma dall’approvazione dello Statuto di Segretezza si sposarono con famiglie purosangue, pur evitando di contrarre unioni tra parenti come facevano i Black. L’esistenza del magonò Emmanuel Malfoy inoltre non fu mai confermata, ma per la famiglia Black bastava il sospetto per disprezzare qualcuno.
“Bene, io vado dai miei genitori perché al contrario vostro sono benvoluta e sono sana di mente , buone feste” disse Bellatrix sprezzante a Narcissa e Andromeda che la guardavano piene di disprezzo.
“Sana di mente…insomma” disse Narcissa prima di scoppiare a ridere insieme alla sorella.
“Dromeda, stai attenta al gruppo di quella matta. E’ capace di aver lasciato qualcuno per spiare te e quello, fai attenzione” disse Narcissa all’orecchio della sorella sottovoce.
“Cissy insomma, non c’è bisogno di essere così spaventate di parlare tra noi”
“Tu forse non sai quanto siano fuori di testa Bellatrix e i nostri genitori. Già lo zio Alphard che ha idee tolleranti simili alle tue è visto di cattivo occhio”
“Buon natale Cissy…non pensiamo più alla nostra amorevole famiglia” disse Andromeda alla sorella per chiudere lì il discorso.
“Ma quanto ci metti? I miei genitori mi avranno preparato un pranzo coi fiocchi e un’ accoglienza come un prefetto merita, non voglio fare brutta figura” gridava Lucius Malfoy prima di entrare nel dormitorio femminile.
“Lucius…ma…”
“Malfoy, è il dormitorio femminile e non puoi entrarci” scattò in piedi Andromeda cercando di spingere fuori dall’ingresso del dormitorio Lucius Malfoy inutilmente, visto che era fisicamente più grande di lei.
“Io sono il futuro prefetto, posso fare tutto” disse sfacciatamente Lucius Malfoy spostando di peso Andromeda.
“Silente non è così sciocco, sei soltanto un pallone gonfiato di egocentrismo”
“Infatti lo decide Lumacorno…muoviti Narcissa, non voglio fare brutta figura coi miei genitori” disse frettolosamente il ragazzo prima di uscire frettolosamente.
“Quanto è insopportabile quel soggetto”
“Senti…io non parlo male di Tonks in tua presenza, evitalo anche tu” disse stizzita Narcissa, prendendo alla svelta i suoi bagagli.
“Passa buone feste…scusa” disse Andromeda abbracciando la sorella.
“Mha…buone feste. Quel Tonks ti sta rammollendo” rispose Narcissa, non amando abbracci e momenti di affetto.
 
 
“Abraxas, hai finito di leggere il giornale? Lucius e la sua amica stanno arrivando”
“Elladora, ogni anno fai questa commedia…lo so che sta arrivando e non mi piace il fatto che si porti dietro una di quelli”
Abraxas Malfoy e Elladora Rowle in Malfoy erano i genitori di Lucius Malfoy e spesso discutevano sull’educazione del figlio, come se facessero a gara su chi lo dovesse viziare di più per essere il genitore preferito. Abraxas Malfoy era di corporatura massiccia, pur non potendo essere considerato grasso, aveva dei radi capelli biondi e un paio di baffi. Elladora Malfoy era una donna curatissima, aveva dei lunghi capelli castani e il viso sempre pieno di trucco.
“Leggi qui...hanno trovato morti dei senzatetto babbani. Chiunque sia stato ha la mia piena approvazione, solo i babbani benestanti o intelligenti servono al mondo magico”
Prima che la moglie riuscisse a rispondere suonarono alla porta.
“Corri Trinky…è Lucius, svelta!”
Un’ elfa domestico corse inciampando ad aprire la porta dell’abitazione.
“Signorino padrone con sua amica…prego entrare signorino, i signori padroni vi aspettano”
“Trinky, prendi il cappotto mio e di Narcissa, lavali e asciugali, veloce!”
“Trinky ubbidisce signore”
L’elfa domestica ubbidì immediatamente a Lucius, che notò Narcissa stupita.
“Non avete elfi?” chiese stupito.
“Noi no, Bellatrix l’ultimo che avevamo lo ha decapitato”
“Ah vero…decapitate gli elfi domestici quando sono troppo vecchi”
“Già” rispose Narcissa a Lucius, che quasi rideva.
Mentre Lucius andò alla ricerca dei genitori, Narcissa guardò stupita la sfarzosità di Villa Malfoy. Fuori c’erano due pavoni, gli animali preferiti di Lucius e di suo padre. Alla ragazza non sfuggirono le mura decorate di smeraldo, rubino e zaffiro e preziosi e famosi quadri e sculture probabilmente babbani, visto che non si muovevano. Narcissa si avvicinò a un quadro appeso sopra all’entrata che la incuriosì e lesse: ‘Uomo Vitruviano di Leonardo’. Girava voce nel mondo magico che i Malfoy avessero rubato e sostituito con copie identiche moltissimi quadri babbani medievali, ma non c’erano prove certe. Andando verso il soggiorno notò una scultura con un’ incisione sulla quale c’era scritto: ‘Amore e Psiche, Antonio Canova’ mentre sopra a un divano di camoscio c’era un quadro che piacque moltissimo a Narcissa sotto al quale c’era scritto: ‘Giuditta I, Klimt’
“Ti piace?” chiese la voce di Elladora Malfoy a Narcissa che fu colta di sorpresa.
“Si…cioè…a me piace…per…”
“Elladora Malfoy…tu dovresti essere Narcissa Black. Lucius ci ha parlato di te e di provare simpatia per te”
“Ehm…bhe si, sono Narcissa Black” rispose imbarazzata Narcissa, chiedendosi in quale strano posto fosse capitata.
“Sono sincera, i Black ci piacciono poco…ma se sei simpatica a Lucius allora sei simpatica a noi. Gli amici di Lucius sono amici nostri. Il mio ragazzo sa scegliere bene” disse la donna e ogni volta che nominava il figlio le si illuminavano gli occhi.
“Gr…grazie sign…ora”
“Andiamo nel secondo soggiorno, questo è secondario. Lucius e mio marito si trovano lì per aggiornarsi su quanti babbani sono stati uccisi…spero che tu non sia dalla loro parte”
“Ehm…no signora, non li tollero.”
“Benissimo, andiamo allora. Abraxas è un vecchio brontolone, non dargli troppa importanza”
Narcissa rimase disorientata dalla donna, che sicuramente amava parlare moltissimo.
‘Se la madre è così chissà come sarà il padre’ pensò Narcissa nella mente.
Narcissa arrivò nel secondo soggiorno che era ancora più sfarzoso, pieno di tappeti che sembravano importati dall’oriente.
“Quindi sono stati uccisi solo 4 babbani senzatetto, papà?” chiese deluso Lucius al padre.
“Si comincia dal basso Lucius, per poi man mano salire. Io lascerei soltanto i babbani benestanti”
“Lo so papà che sei piuttosto tollerante con quella feccia”
“Abraxas caro, Narcissa aveva tardato perché stava ammirando il nostro bellissimo soggiorno, le è piaciuto tutto molt…”
“Si si falla accomodare, ho capito. Basta parlare però Elladora” disse bruscamente Abraxas alla moglie che si accomodò vicino al marito offesa.
“Dunque tu sei Narcissa Black, giusto?” chiese severamente Abraxas squadrando la ragazza mentre Lucius guardava divertito il padre metterla in soggezione la ragazza.
“Si…signore”
“Puoi sederti”
Narcissa, non riuscendo a capire le intenzioni di Abraxas Malfoy ubbidì e si sedette nella poltrona più piccola.
“Dai papà smettila, sei divertente quando cerchi di fare il duro” disse Lucius al genitore sorridendo.
“Accidenti, devi sempre rovinarmi la sorpresa? Ricordati, è la prima impressione che conta.
Trinsky, su richiesta della signora Malfoy servì ai presenti del tè con biscotti. Un’altra cosa che sconvolse Narcissa è il fatto che Elladora Malfoy si alzò con la massima premura per imboccare il figlio.
“Mangia tutto. Bello, intelligente e anche prefetto. Sei il mio degno figlio” disse con gli occhi lucidi la signora Malfoy e a Narcissa non passò inosservato il fatto che la donna si emozionava ogni volta che nominava il figlio o faceva qualcosa per lui.
“E’ come il padre. Anche io fui prefetto e Horace mi ha promesso di assegnargli la carica una volta che quella schizofrenica di Bellatrix se ne andrà…scusa cara, dimenticavo che fosse tua sorella” disse Abraxas Malfoy a Narcissa come se volesse farle una frecciatina.
“Preferirei che non sia mia sorella, la odio”
“Ma veramente??? Ma allora già sei migliore di quelli come la tua famiglia. Accoppiarvi tra fratelli, che schifo”
“Glielo posso garantire, signore. I genitori di mio cugino Sirius sono fratelli e infatti è nato lui. Solo Regulus è sano di mente in quella famiglia”
Narcissa Black finalmente cominciò a sentirsi a suo agio a Villa Malfoy e trovò un punto in comune con Abraxas Malfoy e Lucius. La ragazza si confrontò con i due criticando enormemente la sua famiglia e parlò con disprezzo dei genitori e della supponenza con cui la trattavano a casa. Elladora Malfoy nel frattempo aggiungeva dello zucchero nella tazza di tè di Lucius visto che amava molto i dolci.
“Sai una cosa Narcissa? Penso che andremo d’accordo e se ti mostrerai diversa da quelli della tua famiglia da noi sarai sempre la benvenuta” disse Abraxas Malfoy a Narcissa che gli sorrise.
“Parlando d’altro, dopo Natale dovremo fare un viaggio. Elladora, te la senti di prenderti cura di Narcissa? Dimmi si o no senza dilungarti in comizi” disse Abraxas .
“Papà – interruppe il padre Lucius – può anche venire con noi”
“Dove?” chiese Narcissa ai due uomini. Abraxas Malfoy dopo qualche secondo di indecisione, fidandosi del figlio decise di raccontare alla ragazza la loro destinazione.
“A Nurmengaard, a trovare un amico”
Narcissa Black sapeva che quel luogo era una prigione situata in Austria ma proprio non riusciva a capire perché Lucius e suo padre volessero recarsi proprio in quel luogo.
“Figliolo, sei sicuro che ci possiamo fidare? Ho ancora i miei dubbi se permetti” disse Abraxas all’orecchio del figlio.
“Si papà, ci possiamo fidare. Tu la conosci da adesso mentre io da qualche anno”
“Voglio venire anche io” esclamò Narcissa Black, cogliendo di sorpresa Abraxas Malfoy e Lucius.
“Ragazza, questa non sarà una piacevole gita e sicuramente non adatta a una  ragazzina della tua età” disse dubbioso Abraxas a Narcissa ma non riuscì a farla desistere, determinata e interessata a questo viaggio.
“Va bene…ma dovrai tenere il passo, se resti indietro non correremo ad aiutarti” disse duramente Abraxas Malfoy a Narcissa che non fu per nulla turbata dalle parole dell’uomo.
“Accetto”
“Hai fegato, complimenti”
Abraxas si ritirò in ufficio per occuparsi di alcune faccende inerenti alla gestione del castello mentre Lucius e Narcissa decisero di andare a dare da mangiare ai pavoni.
“Senti…se volevi impressionare mio padre lascia stare, qua si rischia” disse il ragazzo a Narcissa, che non era per nulla spaventata dalle parole dell’amico.
“E’ sempre più piacevole della mia famiglia, ho deciso. Non insistere più. Verrò”
Lucius Malfoy sbuffò ma preferì non insistere, sapendo quanto Narcissa potesse essere intrattabile quando si impuntava su qualcosa. Padre e figlio però non raccontarono nulla di questo viaggio misterioso alla ragazza, come se volessero nascondere qualcosa. Narcissa sapeva che Nurmengaard era una prigione di maghi costruita da Gellert Grindelwald durante il regno ma non si sapeva quale funzione avesse assunto questa prigione dopo la caduta del Mago Oscuro. Il trio sarebbe partito il giorno seguente all’alba, per non destare sospetti. Elladora Malfoy sarebbe rimasta al castello per preparare ai tre una gustosa cena quando sarebbero tornati, anche perché la matriarca di casa Malfoy di certo non si distingueva per il coraggio. Sembrava che di questo viaggio avessero più paura Abraxas e Lucius Malfoy che Narcissa, ma quest’ultima spesso si era distinta per il sangue freddo e vivere per 13 anni insieme a Druella, Cignus e Bellatrix significava avere parecchio coraggio.

 
   
 
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