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Autore: blackjack0999    16/11/2018    3 recensioni
Per Isaac Celere. Trasferitosi da poco nella Kouh City con la sua famiglia. Iniziare ad adattarsi mentre inizierà l'anno scolastico alla Accademy Kouh. Conosce una graziosa, misteriosa ragazza di nome Yuuma e organizzano un'appuntamento normale. Sfortunatamente per Isaac, quel semplice 'appuntamento', sarà solo il preludio di un'altro stile di vita, alla quale lui non vuole averci nulla a che fare e non gli riguardava a suo malgrado. E' quando essa avrà inizio, si renderà conto di essere il nuovo Sekiryutei. Nonostante l'inizio incerto non si tirerà indietro, e proseguirà nel suo destino, ma ha modo suo ovviamente.
[Pezzo estratto dal Cap. 10]
Lei mi appoggio la sua mano destra sulla mia rispettiva guancia, la fissai negli occhi. «Oh, Io so la verità Isaac. L'avevo già capito che ora sei un diavolo reincarnato.» mi disse.
....L'intero soggiorno era svanito, le pareti erano diventate una landa cupa con aloni dorati vorticanti come fossero state brezze, persino i tatami del pavimento in alcune parti sembravano svaniti, poi l'avvertii, un'aura sconosciuta ed era alle mie spalle!.
[Isaac...Lei e una Yokai.. Una Kyùbi!.]
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Contratto e Un'Esorcista.

Sono trascorsi tre giorni dalla Caccia al Randagio. Per qualche strana ragione, Rias non mi ha più spiegato nulla degli Evil Piece o di quant'altro e, sinceramente, ho preferito rimandare la mia domanda sulla caratteristica principale del pedone che sono io e su questi Rating Game di cui m'aveva iniziato a spiegare l'altro giorno..

In questi giorni, su ordine di Rias a cui stavolta non avevo potuto dire di no, avevo fatto un contratto con un'essere umano. Certo, l'altra volta Rias aveva chiuso un'occhio intuendo che, essendo stato reincarnato da poco tempo, non ero ancora pronto a obbedire, ma questa volta mi aveva anticipato e, poiché ero un suo servo e dovevo obbedire ai suoi ordini, avevo dovuto abbassare la testa e ingoiare il boccone amaro della sconfitta ed ero andato a fare il mio primo contratto.

Tuttavia era ufficiale: ero il primo demone reincarnato a soffrire di "mal di portale". Per fortuna che m'ero ripromesso di non mangiare nulla prima d'andare anche se il senso di nausea m'era rimasto all'arrivo.

La contraente che mi aveva evocato era una ragazzina della stessa età di Asia e la sua richiesta mi aveva lasciato con un sopracciglio sollevato: Aiutarla a preparare una cena speciale per i suoi genitori. Ero rimasto senza parole per una richiesta cosi insolita, ma avevo scrollato le spalle e aiutata, le avevo mostrato le mie capacità in cucina, insegnandole e dandole utili consigli, e lei mi aveva raccontato che voleva preparare quella cena per festeggiare il loro anniversario di matrimonio.

Ho portato a termine il contratto e per la paga ho rifiutato beni materiali, ma non ho disdegnato la torta che lei aveva preparato. Sempre meglio dell'anima, anche se, per usare le stesse parole di Chioma Rossa, non si usava più l'usanza di prendere l'anima del contraente e il contratto era diventato soltanto una tradizione per formare i giovani demoni e far aumentare il loro prestigio. Per me, l'importante era che lei fosse felice e tutto andasse bene.

Da quel giorno fino ad ora, ho completato un altro paio di contratti e, se non fosse stato che la faccenda di essere un servo di Rias non mi piaceva tutt'ora, avrei potuto apprezzare i complimenti di Kiba e degli altri. Tuttavia, preferivo di gran lunga quelli rari di Ddraig durante i miei progressi d'allenamento.

La giornata trascorse veloce, nonostante le lezioni di oggi fossero davvero noiose, eccetto per la lezione di ginnastica e il divertimento di vedere due del Pervert Trio malmenati dal Club di Kendo. Per quanto ripetitivo, era sempre uno spettacolo divertente. Allora era vero che sembrava che Issei Hyodo stesse cambiando un pochino almeno, ma sono voci non confermate. Mah, non che la cosa m'importi ovviamente...

Dopo aver salutato mia sorella Selina, dicendole che sarei tornato verso le dieci, mi diressi subito verso il Club di Ricerca sull'Occulto.

Appena entrato, Kiba mi ha salutato con i suoi modi cordiali, Akeno non c'era, ma ero pronto a scommettere che era andata a preparare del tè, mentre Koneko-chan era come suo solito seduta sul divano, intenta a sgranocchiare una tavoletta di cioccolato.
Spostai lo sguardo e vidi Rias alla scrivania, che stava raccogliendo diversi fogli. Mi guardò e sorrise.

«Bentornato Isaac. In questi giorni hai completato diversi contratti in tempi molto brevi rispetto alle tempistiche di altri demoni di Bassa Classe. Sono sorpresa, sei uno che impara davvero in fretta» ha detto.

“Non sei la prima che me lo dice Rias. Me lo dicono spesso”. Pensai.

«Me lo dicono spesso» Le dissi.

Detto questo mi porse uno dei fogli, lo presi e lo guardai, leggendo il nome sul documento, quello che veniva usato durante l'evocazione per formalizzare il contratto con il contraente.

«Un nuovo contratto?» le chiesi, anche se avevo già capito da solo la risposta.

«Esatto Issac-kun. Scusa se ti affido subito quest' incarico. Ti dispiacerebbe?» Mi chiese.

Mi sistemai gli occhiali sul naso e la guardai; alla fine, ripiegai il documento e me lo misi nella tasca interna del blazer, accennando un sorriso e le dissi:

«Va bene». 

Mi voltai verso Akeno, a cui stava facendo i preparativi per la mia partenza, visto che era un momento tranquillo, perfetto per chiedergli ulteriori informazioni riguardo agli Evil Piece e su questi Rating Game, su cosa fossero e su come funzionavano esattamente. Riportai lo sguardo su Rias. 

«A proposito Buchou Prima che io vada via, ci sono ancora un paio di cose che vorrei sapere, spero non ti crei problemi se ne parliamo adesso, mentre Akeno ultima gli ultimi preparativi al cerchio magico per la mia partenza. Ti va?».  Le chiesi.

Rias si sistemò una ciocca dietro l'orecchio e mi guardava abbozzando un sorriso.

«Certamente Issac, se hai qualche dubbio o vuoi sapere qualcosa, non hai che da chiedermelo». Mi disse e io annuii.e arrivai subito al nocciolo della questione.

«L'altro giorno, mentre stavamo dando la caccia a quel demone randagio Viser, mi stavi spiegando le caratteristiche principale di chi possiede un Evil Piece e su cos'erano i Rating Game, ma poiché avevamo cose ben più importanti da fare e successivi problemi vari, l' abbiamo rimandato» Le dissi e incrociai le braccia al petto e dissi:.

«Pensò proprio che  adesso sia il momento giusto per parlarne»

Rias annuii e mi sorrise in modo intrigante, ma l'ignorai completamente.
 
«Esattamente quale sarebbe la mia caratteristica principale di preciso, essendo un pedone?» Le chiesi.

Rias per tutta risposta si avviò verso la scrivania, sopra essa vi era una scacchiera con tutte le pedine posizionate, in quella che era stata una partita lasciata interrotta, ha preso il pedone nero e lo fece scorrere verso l'altra parte della scacchiera.

«Il pedone seppur è  il pezzo più debole degli scacchi, non deve essere mai sottovalutato; Infatti loro possiedono un'abilità speciale che nessun altro pezzo possiede. La “Promotion”!». Lei mi rispose, posizionando il pedone nella fila dov'erano il Re e la Regina Bianca nemica.

Nonostante fossi visibilmente sorpreso, assottigliai gli occhi, cosi, questa promozione sarebbe la mia caratteristica principale, inclinai leggermente la testa e la guardai, volevo sapere di più in merito.

«La “Promotion”?». Le chiesi

«Già. Devi sapere Isaac esattamente come avviene nel gioco degli scacchi, anche tra gli Evil Piece il pedone ha la capacità, qualora riesca ad inoltrarsi fin nel cuore del territorio nemico, di trasformarsi in uno qualunque degli altri pezzi, eccetto per ovvi motivi il Re». 

“Trasformarsi in altri Pezzi. Quindi la 'Promotion' altro non è;  esattamente come un soldato in prima linea, in questo il pedone, viene premiato per il suo coraggio nel avere  attraversato con ardore fino al cuore del territorio nemico, guadagno cosi la possibilità per il suo coraggio, di diventare a sua scelta una delle altre pedine presenti nella scacchiera” Pensai

«In poche parole: Vorresti dirmi che potrei acquisire le capacità di qualunque altra pedina con la 'Promotion'?». Le chiesi, per trovare conferma della mia ipotesi. Rias annuii.

«Esattamente Isaac. Se raggiungessi il cuore di un qualunque territorio nemico, puoi ottenere la 'Promotion'». Mi disse.

«Quindi se ottenessi la “Promotion”, potrei ottenere i poteri di una Regina come Akeno?». Le chiesi prima di spostare lo sguardo alla mora, che ha quanto pare a quasi i preparativi, guardai Rias che mi stava guardando con le mani sui fianchi.

«In teoria si. Ma la Regina è il pezzo più forte di tutti e nel tuo stato attuale, sarebbe troppo gravoso sostenere il peso di una simile promozione».Mi disse incrociando le braccia sotto al seno e prendendosi il mento con espressione riflessiva.

“Continuando con l'addestramento di Ddraig e se continuò a non mostrarti le mie capacità. Potrei anche riuscirci, prima ancora di quanto tu creda Rias. Ma hai ragione. Parliamo per 'Se' e di non dare niente per scontato. Vediamo le altre opzioni di Promotion”. Pensai.

«Se invece si trattasse di un Cavallo/Cavaliere come Kiba o di una Torre come Koneko?». Le chiesi non celando la mia curiosità picchiettando sia l'indice che il dito medio sulle pedine nominate..

«Penso sarebbe possibile acquisire tali promozioni». Mi disse lei con tono abbastanza convincente.

“Bene direi che e tutto quello che volevo sapere per il momento, ora vediamo di ottenere informazioni su questi Rating Game, chissà forse troverò qualcosa che mi potrà aiutarmi ad ottenere la mia libertà, almeno in teoria, ma anche per imparare qualcosa di più”. Pensai. 

«Grazie per la spiegazione sulla mia caratteristica principale Rias. Ora, l'altra volta hai parlato di una competizione con gli Evil Piece, i Rating Game giusto? Che cosa sarebbero esattamente?». Le chiesi.

«E' come se fosse una partita a scacchi solo in grande scala, in cui i servitori fungono da pezzi della scacchiera, ovviamente inclusi i rispettivi “Re”. Il vincitore esattamente come negli scacchi e chi fa Checkmate, sconfiggendo il Re nemico. Tuttavia, questo gioco, riveste una tale importanza da influenzare persino lo Status sociale e il rango nobiliare di un demone e per valutare le sue capacità di Re, dimostrando la forza che riesce a trarre dai suoi servitori». Mi ha spiegato.

“Così questi Rating Game, valutano le capacità strategiche dei due 'Re' durante la competizione, che potrebbero tornare utili nel caso di una reale battaglia, mentre lo status sociale e il rango nobiliare e più per questione di prestigio, confermando se lo meriti o meno. Una sorta di test probabilmente”. Pensai con particolare interesse.

«Quindi dovrò parteciparvi un giorno anch'io un giorno?». Le chiesi.

«Veramente, dal momento che non ho ancora raggiunto la maturità, non posso ancora partecipare ufficialmente ai tornei». Lei mi disse.

«Nemmeno noi vi abbiamo mai preso parte», c'interruppe cortesemente Kiba guardandomi.

«E' inoltre, sono richiesti diversi requisiti, per disputarne uno. Ciò significa che ancora per un po' non vi prenderemo parte». Mi disse Rias.

«Tutto e pronto Buchou» c'interruppe Akeno, 

«Direi che la nostra conversazione e finita Isaac, e ora che tu vada. Buon viaggio!». Mi disse Rias guardandomi con un sorriso.

Mi avviai verso i cerchio magico e mi fermai proprio al centro e la guardai

«Possiamo fare, però, come le altre volte, che mi fate apparire nei pressi della casa del contraente? Così appena arrivò non gli dovrò chiedere dov'è il bagno...» Chiesi ricordandole quanto io odiassi i cerchi magici. Rias ha guardato Akeno che si stava allontanando dal cerchio magico.

«Non ci vedo alcun problema. D'accordo, Isaac, puoi partire subito» rispose infine.

Andai al centro del cerchio magico e guardai Rias e gli altri: loro mi stavano augurando buon viaggio. Io sollevai solamente la mano con un piccolo cenno di sorriso.

«Vado e torno» dissi. Prima di partire, però, chiusi gli occhi coprendoli con una mano. «Odio i cerchi magici». Sussurrai.

Chissà se questo contratto sarà qualcosa di semplice come le prime volte? 
[***] 

Sarò ripetitivo ma: Odio i Cerchi magici, mi scombussolano lo stomaco ogni volta oltre a lasciarmi un retrogusto indescrivibile nella bocca.
Combattei il senso di nausea per qualche istante prima che mi passasse, inspirai profondamente e mi guardai intorno.
Il cerchio di teletrasporto mi ha lasciato esattamente dove volevo, sarò ad una ventina di metri dall'abitazione del mio contraente. Meglio che mi avvii subito, non voglio farlo aspettare.

Uscii dal vicolo dov'ero apparso e mi avviai lungo la strada cittadina verso l'abitazione del contraente. La guardai a distanza, identica come il resto degli edifici adiacenti, eppure c'era qualcosa che stonava parecchio. Con uno sguardo più attento notai che il lampione non illuminava l'area di fronte al cancello d'ingresso, che circondava sicuramente un piccolo giardino, ma non ci diedi peso. Dopotutto, in qualunque città poteva capitare di trovare dei lampioni guasti o con la lampadina da cambiare...

Mi avviai verso la porta, ma quando stavo per suonare il campanello, notai qualcosa di ovviamente preoccupante: la porta era semi aperta. Voltai lo sguardo sulla strada: con i muretti alti e il lampione rotto, nessun passante l'avrebbe notato.

Ma la vera domanda era: quale sano di mente, lascerebbe la porta aperta a quest'ora? Ovviamente nessuno.

Ritornai a guardare la porta, sfiorai con la punta delle dita lo stipite e sentii una spaccatura all'altezza della maniglia, chiaro segno di effrazione. C'era qualcuno in casa, oltre al contraente.

Sarà meglio andare a controllare, pensai. Rimasi in ascolto, mentre facevo capolino dall'insenatura della porta, poi attraversai lo spazio, prestando attenzione a non far aprire più di così la porta. C'era un silenzio inquietante. 

Continuai a fissare l'ingresso con tutti i miei sensi all'erta, ma riuscii a sentire soltanto il suono statico dell'effetto neve di un televisore, con molta probabilità proveniva dal salotto davanti a me.

Feci cautamente un passo avanti, facendo in modo da non fare nessun rumore, quando ebbi un brutto presentimento. Chiamatelo istinto o paranoia, ma ero sicuro di aver sentito lo stesso suono di quando qualcuno si sedeva di peso su una sedia; ho poi notato che i tatami del pavimento d'ingresso erano sporchi: l'intruso era entrato senza togliersi le scarpe.

Sono pronto a qualsiasi cosa stia succedendo qui dentro.

Così feci altrettanto e non mi tolsi le scarpe -fortuna che avevo indossato delle scarpe da ginnastica-, mentre mentalmente richiamavo il Boosted Gear, ma non l'attivai. Con la schiena contro la parete, avanzai di alcuni passi verso l'unica stanza illuminata da una luce tenue, continuando sempre a guardarmi intorno. La prudenza non era mai troppa.

Sentii qualcuno sbuffare come d'impazienza, quindi mi fermai e accovacciai leggermente, prestando attenzione a distribuire il peso. Intravidi l'ombra di qualcuno seduto sul divano, ma quando poi guardai il pavimento accanto ad esso, trasalii nel vedere una pozzanghera di liquido scuro; in quello stesso momento, un'aroma ferroso mi invase le narici. Un'odore che avevo già sentito durante la caccia al demone randagio: l'odore del sangue.

Attivai il Boosted Gear e allo stesso tempo balzai nel salotto.

[Boost!]

Voltai lo sguardo e vidi un corpo parzialmente nascosto nell'oscurità riverso nell'enorme pozza di sangue, ma fu l'altra figura presente nella stanza a lasciarmi sorpreso. E non ero l'unico.

L'altro era un ragazzo, un giovane umano più o meno della mia età, o forse più giovane, dai capelli bianchi e gli occhi rossi, probabilmente affetto da albinismo. Indossava degli abiti clericali bianchi e un lungo cappotto blu coi bordi grigi, dal collo gli pendeva un crocifisso dorato e anche lui aveva un'evidente espressione sorpresa.

Il suo abbigliamento e il crocifisso non lasciavano dubbi sulla sua identità e immediatamente mi ritornò in testa l'ammonimento di Rias sugli esorcisti. Constaterò l'ovvio, ma avevo l'orribile sensazione che questo fosse sicuramente un'esorcista!

«Da dove sei apparso diavolo?!» mi chiese lui, scoppiando poi in una risata sguaiata e maniacale. «Oh, cielo! Ma dove ho messo le mie buone maniere? Non sono certo come voi immondi demoni che entrate senza nemmeno presentarvi! Ce ne hai messo di tempo per arrivare. Non sono uno a cui piace aspettare» disse prima di fare un inchino tutto svolazzi, ma chiaramente lo stava facendo per una semplice presa in giro. «Il mio nome è Freed Seelzen e sono un giovane prete gregario che ama esorcizzare i diavoli per l’umanità e per mio diletto s'intende!»



Lo fissai mentre si metteva a saltellare durante la sua presentazione con voce cantilenante. Ma questo è un coglione o un pazzo!, non potei non pensare, ma la seconda ipotesi mi dava l'impressione che fosse quella giusta.

[Boost!] 

Il suono del guanto doveva aver attirato la sua attenzione perché rise ancora. «Oho! Questo sì che è interessante, davvero demoniaco! Voi demoni reincarnati siete feccia pure peggiore dei demoni ordinari! Per questo siete ancora più divertenti da esorcizzare!» E scoppiò in un'altra risata folle.

Anche se avevo il vantaggio di due Boost e guadagnato l'effetto sorpresa, avevo bisogno di guadagnare ancora un po' di tempo in qualche modo.

Mi allontanai dal divano di un passo, continuando a fissarlo, quando sentii di aver colpito con il tallone qualcosa; con la coda dell'occhio, vidi un vaso di porcellana su un tavolino accanto al mio fianco. Ottimo!. pensai.

Indicai con la mano sinistra il corpo parzialmente nascosto dall'altro lato della stanza, mentre sollevavo il guanto all'altezza del ventre.

«Disse quello che ha brutalmente ucciso quel tizio. Quello non era un demone di certo» Dissi abbassando il braccio sinistro e sollevando il Boosted Gear ad altezza del petto; forse era una mossa stupida, ma speravo di fargli attirare l'attenzione sul guanto, anche solo per un paio di secondi.

Freed mi fissò sorpreso per un istante, poi scoppiò in una risata divertita e sguaiata. Quando ebbe finito, sospirò e il suo viso si deformò nella smorfia più orribile che avessi mai visto, da vero e proprio pazzo psicopatico.


«Questa è bella! Un sudicio demone che fa la predica a me! Okay, ascolta bene, feccia che non sei altro: non sei più umano una volta che inizi a dipendere dai demoni. Fine della tua esistenza! Per tanto, io l'ho ucciso come mio gesto di compassione, facendolo soffrire lentamente per lenire i suoi peccati. Chiaro, no?» Disse prima d'infilare una delle mani sotto al cappotto ed estrarne...un'impugnatura dorata?!

[Boost!]

Premette un pulsante e l'oggetto proiettò un fascio di luce dall'aspetto del tutto simile a quello di una spada lunga.

Mi puntò contro l'arma. «Ora basta discutere con te, insulso demone! Ho un compito da portare a termine. Sei-».

Non gli diedi il tempo di finire di parlare: afferrai l'orlo del vaso, torsi il busto e lo scagliai verso Freed, ma lui lo colpì al volo con un rapido fendente, mandandolo in frantumi.

[Boost!]

Ora o mai più!

[Explosion!!]

«Sono d'accordo. Ho cose migliori da fare che farmi ammazzare da uno psicopatico sotto l'aspetto della parodia di un prete» Gli dissi, mentre mi guardavo rapidamente attorno in cerca di un'altra arma da usare contro di lui.

Il mio insulto doveva averlo fatto arrabbiare sul serio: il suo volto si deformò nuovamente nell'orribile smorfia di prima e scattò tentando un fendente diagonale discendente da sinistra. Tentai l'azzardo e, d'istinto, sollevai il Boosted Gear, usandolo come scudo per parare il colpo; ci riuscii, ma sentii il gomito vibrarmi dalla forza del colpo e il sibilo della spada di luce ad una spanna di distanza dall'orecchio.

Lo spinsi subito indietro e, caricando tutto il mio peso sulla gamba destra, inclinai indietro il busto e lo colpì con un rapido calcio sinistro al ventre, poco sotto il costato. Il prete barcollò e si allontanò tenendosi una mano alla pancia, il suo viso era una smorfia di dolore. Tossì e bestemmiò per poi ringhiare: «Cazzo che male! Ehi, vuoi proprio che m'incazzi sul serio? Eh, maledetto demonietto!»

Io arretrai prontamente per mantenere una debita distanza da lui e dalla sua arma. Sollevai il braccio e diedi una veloce occhiata al punto dove la lama di luce aveva colpito il Boosted Gear: non c'era nemmeno un graffio. Quasi mi ero dimenticato che era fatto di scaglie di un drago, -non devo più azzardare così-.

Subito Freed scattò in avanti urlando di rabbia e tentò un affondo al mio petto che evitai prontamente, buttandomi di lato per poi rimettermi in piedi con una rapida capriola. L'altro non si fermò e tentò un altro affondo, che deviai con il dorso del Boosted Gear prima di colpirlo con un rapido uppercut al mento. Approfittai del suo stordimento per allontanarmi e afferrai per il collo una lampada in metallo sopra al tavolino, posizionandolo con la base verso il basso.

Avevo capito un paio di cose: primo, se non avessi fatto questi quattro Boost, adesso avrei avuto molte più difficoltà a restare incolume; secondo, questo tipo è decisamente forte e veloce, ma è pur sempre un umano e dunque pieno di punti deboli. Devo solo rimanere concentrato, non posso usare la mia magia e di questo maledico me stesso per non aver pensato a queste possibilità, ma almeno adesso posso proteggermi e contrattaccare.

Certo, non è proprio come se avessi una spada e uno scudo, ma sempre meglio di niente. Spero che Rias venga a controllare perché non sono ancora tornato. Non so per quanto ancora potrò reggere contro questo bastardo.

Parlando del bastardo citato, Freed mi guardò con rabbia massaggiandosi il mento con il dorso della mano, dove, con mia grande soddisfazione, vidi che s'era formato un livido. Ghignai, ma il mio sorriso ebbe breve durata quando lo vidi scoppiare a ridere.

«E va bene. Ti sei guadagnato il mio trattamento speciale. Dovresti essere contento. Grazie a te stabilirò un nuovo record!»
"Trattamento speciale?!"

Freed scattò ancora, sollevando la spada ed eseguendo un fendente diagonale discendente seguito da uno ascendente; evitai il primo, ma mi parve che il secondo fosse più lento. Capì subito il perché: era arretrato e aveva infilato subito dopo la mano libera sotto il cappotto, da dove estrasse...una pistola?!

OH Shit!

La canna dell’arma si sollevò verso verso la mia testa. «Crepa!» urlò lui.




Feci appena in tempo ad alzare il Boosted Gear davanti al mio volto che uno sparo risuonò nell'aria e sentii qualcosa centrarmi con forza il polso. Abbassai il braccio per osservarlo e vidi un leggero fumo che si alzava dal punto colpito, ma non c’era nemmeno un graffio. "Le scaglie di drago sono meglio di un giubbotto antiproiettile di Kevlar e ceramica balistica", pensai.

Freed mi guardò sorpreso. «Ma che cazzo! Quel tuo guanto non solo fa show di luci insulse, ma resiste sia alla mia spada di luce che ai miei proiettili da esorcist-AHH!»

Non gli diedi il tempo di finire di parlare dato che lo colpii con la base della lampada dritto sui suoi attributi; lui s'allontanò con un gemito roco, ma sollevò la canna dell'arma verso di me. Mi spostai e lo colpii ancora con la lampada al polso, ma questa finì per sfuggirmi di mano insieme alla sua pistola ed entrambe caddero alla stessa distanza.

M'allontanai da lui con un balzo e, con la coda dell'occhio, vidi un'arma vicino al cadavere martoriato di colui che avrebbe dovuto essere il contraente: una sciabola italiana del XIX secolo. Andai verso il corpo e raccolsi l'arma; era parzialmente sfoderata, evidentemente quel poveretto era riuscito appena a rimuoverla dalla parete per proteggersi, ma Freed non gli aveva dato il tempo di usarla. Requiestat in pace.

Sfoderai la sciabola e, voltandomi, vidi Freed scattare verso di me con un fendente discendente; bloccai il colpo con la sciabola e lo colpii poi con il Boosted Gear al volto, usandolo come se fosse stato guanto da combattimento, costringendolo ad arretrare.

«Ora questo è uno scontro alla pari, stronzo!» gli gridai.

L'altro cercò ancora di colpirmi, ma continuai a usare il Boosted Gear come scudo -non potevo usare i suoi pieni poteri e le magie che avevo creato in uno spazio così piccolo, ma rimaneva anche così un'efficace arma di difesa e offesa-, mentre per deviare i colpi e contrattaccare mi servivo della sciabola.

E ripeto: ma quando cazzo arrivano Rias e gli altri?! Stanno giocando a Bingo o cosa?!

Alla fine riuscii a sbilanciarlo con una stoccata improvvisa, ma lui contrattaccò con un fendente che bloccai a fatica, così come quello successivo, per poi però osservare con mio orrore la lama della sciabola spezzarsi a metà a causa della violenza degli impatti.

Certo, era un'arma antica e, quando l'avevo raccolta, avevo visto che aveva la lama usurata dal tempo, ma era durata comunque più a lungo di quanto immaginassi.

M'abbassai subito, evitando il nuovo fendente dell'altro, e lo colpii al volto con l'elsa della spada, usandola come se fosse stata un tirapugni, mandandolo al tappeto davanti a me.

Ansimavo dalla fatica e non sapevo quanto ancora sarebbero durati i Boost del Boosted Gear. Dovevo metterlo fuori combattimento in fretta.
Anche se significava...ucciderlo...

Fu in quel momento che sentii quella voce: «Padre Freed, va tutto bene q... KYAAAAH!!!»

Quella voce... La conoscevo bene. Non dirmi che...?

Mi voltai. E ferma sulla soglia della porta ancora aperta...c'era Asia!

«A-Asia-chan?!. Ma che?.. Che cosa...?!»

Con la coda dell'occhio, m'accorsi troppo tardi che Freed aveva recuperato la sua spada approfittando della mia distrazione per via dell'arrivo inaspettato di Asia. M'allontanai da lui con un balzo, ma mi accorsi troppo tardi che quel maledetto prete non solo aveva raccolto anche la sua pistola, ma doveva anche essersi aspettato la mia mossa perché, mentre toccavo terra, sentii il rumore di uno sparo e, subito dopo, un dolore lancinante che trafiggeva la mia gamba. Il mio balzo si trasformò in una rovinosa caduta di schiena e, pur riuscendo a non far sbattere anche la testa, non potei celare un gemito.

Guardai di fronte e vidi Freed rimettersi in piedi e sputare a terra un grumo di sangue e forse anche un dente. Oltre al vistoso livido sul mento, adesso aveva anche l'angolo destro del labbro spaccato, probabilmente da quando l'avevo colpito prima con l'elsa della sciabola. Lo osservai poi sollevare la canna dell'arma e la spada di luce, fissandomi come un predatore pronto a finire la preda...

In quel momento sentii Asia gridare: «Padre Freed, cosa sta facendo?!».

Il prete si voltò a fissarla con un sorriso inquietante, anche se pure lui gemette a causa del vistoso livido e del labbro spaccato. «Oh, mia assistente Asia-Chan! Sei arrivata proprio al momento giusto! Me la stavo vedendo davvero brutta!»

Mentre Freed stava parlando con Asia, mi misi lentamente seduto e spostai lo sguardo sulla gamba ferita. Un buco perfetto spiccava al centro della coscia e sanguinava copiosamente. Il dolore era atroce! Come se mi avessero trafitto completamente la coscia con un'oggetto arroventato.

«Perché è il nostro lavoro, Asia-Chan! A proposito hai finito con la barriera?» chiese Freed con tono alquanto impaziente, picchiettando la canna dell'arma contro la coscia.

“Aspetta?! Una barriera ha detto?! Adesso capisco perché Rias e gli altri non stanno arrivano e soltanto adesso percepisco l'aura di Asia e di quel bastardo di Freed... Tuttavia, se Asia è qui, vuol dire che la barriera non è più attiva! O almeno lo spero” pensai.
Ma la vera domanda era: che diavolo -si fa per dire- ci faceva lei con un pazzo come quello li?!

«Issac-San tu... tu sei un..demone?» mi chiese Asia sconvolta.

Seppur dispiaciuto che lei l'avesse scoperto in queste circostanze, abbassai lo sguardo per un secondo, poi annuii rispondendo: «Sì... Mi dispiace, Asia-chan».

«Cosa? Voi due vi conoscete? Ahahah! Pensa che coincidenza! Questa è proprio da ridere! Mi sembra un film stupido di una love-story fra un demone e una suora. Comunque è proprio così, Asia-chan! Quello è un demone e presto anche lui raggiungerà la pace eterna come quel umano recidivo là in terra» disse Freed scoppiando a ridere, prima di indicare con un movimento del braccio il cadavere del mio supposto contraente.

Esitante, Asia si voltò nella direzione indicatole dal prete folle e si coprì la bocca con la mano, non riuscendo a soffocare un gridolino acuto. «Noo! I-Il Signore non permetterebbe mai una cosa simile!» disse distogliendo lo sguardo e guardando Freed. Questi si asciugò il sangue che gli colava dal labbro spaccato con la manica.

«Si vede che sei proprio un'iniziata, Asia-Chan. Ricordatelo: quella è la fine che fanno i peccatori. Ora scusami, ma abbiamo ancora un lavoro da fare: eliminare questo demone!» Con quelle parole, Freed si voltò a guardarmi e fece ruotare a piccoli cerchi la punta della spada, prima di guardare ancora Asia e dirle: «Quindi, se hai finito di piagnucolare, perché non te ne torni al tuo posto e non pensi a innalzare quella benedetta barriera? Siamo allo scoperto adesso!»

Lei si voltò e mi guardò con le lacrime agli occhi, poi, di colpo, si portò tra Freed e me a braccia aperte, chiaro segno che voleva fermarlo. A giudicare dall'espressione del prete, questo non pareva averlo apprezzarlo: «Ehi, tu...che stai facendo adesso?»

«Asia?» sussurrai. Ero davvero colpito che lei mi stesse proteggendo da quel pazzo.

«La prego, Padre, lo risparmi! Lo lasci andare! La supplico!» lo pregò Asia.

«Cosa? Hai la benché minima idea di quello che stai dicendo?» chiese Freed con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

«Anche se è un demone, Issac è una brava persona. Se avesse voluto farmi del male, l'avrebbe già fatto quando ci siamo incontrati. Lui è un uomo buono e sincero! E sono sicura anche che Dio non approverebbe i suoi metodi, Padre! Perciò, la prego, lo risparmi! La imploro!» 
 

Fissai Asia incredulo. C'eravamo conosciuti solo un paio di giorni prima e trascorso insieme appena tre ore, eppure lei si fidava di me al punto da rischiare la vita per salvare la mia. Ero commosso e sorpreso dal suo coraggio, mi rendevano davvero felice.

Purtroppo qualcun altro non lo era affatto.

«Non dire stronzate!» Gridò Freed furioso, menando un fendente che squarciò l’abito di Asia in due, lasciandola seminuda.

La ragazza gridò coprendosi il petto, ma il bastardo non aveva ancora finito, visto che la prese malamente per il viso e le mani sbattendola poi contro il muro. «Sai cosa vuol dire disobbedire agli ordini?» le chiese fissandola dritto negli occhi con uno sguardo ancor più folle di prima. «Mi hanno ordinato di non farti del male per non far incazzare Lei... Ma, a parte quello, posso farti quel che mi pare e piace... E direi che è a te che serve una punizione!»
Son of-!

"Non glie l'avrei mai permesso!"

«Asia! Fermo!» Gridai alzandomi in piedi, ma la gamba malandata cedette e rischiai di ricadere a terra. Strinsi i denti fino a sentirli stridere e, respirando pesantemente per lo sforzo, riuscii a sopportare il dolore e riprendere l'equilibrio.

Nel frattempo, Freed aveva impalato le maniche delle braccia di Asia al muro con la sua spada in modo da tenerla ferma e stava stringendo brutalmente uno dei suoi seni, mentre con la canna della pistola le sollevava la gonna. Il suo viso ora mostrava un ghigno perverso.

«NOOOOO!!!» urlava Asia dimenandosi in lacrime.

"Brutto figlio di puttana! Col cazzo che te lo lascerò fare!"

Non so come ho fatto ma ho rilasciato la mia aura, era diventata rovente come le stesse fiamme del luogo in cui ho incontrato Ddraig. Abbandonai ogni traccia di buon senso e, con un balzo ferino, mi lanciai contro di lui. L’espressione di Freed divenne sorpresa, poi sgomenta e si staccò da Asia riprendendo la spada e puntandomi la pistola contro.

Alzai il Boosted Gear in modo da avere il petto e il volto abbastanza protetti per quando mi avrebbe sparato, mentre mi scagliavo contro di lui. Non mi ero fatto alcuna illusione di potermela cavare, ma non gli avrei comunque mai permesso di fare del male ad Asia.

Risuonarono due spari. La mia collera, il mio odio e il mio disprezzo per lui mi permisero d'ignorare l'impatto dei due proiettili di luce che mi penetrarono le carni e gli atroci dolori che scaturirono subito dopo da addome e fianco insieme a quello dalla gamba...

M'accovacciai abbassando il Boosted Gear quando gli fui abbastanza vicino e poi, usando anche le mie ali da demone per darmi uno slancio ancora maggiore, lo placcai afferrandogli le gambe e sollevandolo da terra, mentre la mia spalla si scontrava contro il suo ventre. Sentii il suono secco di ossa rotte e il suo grido selvaggio di dolore, ma questo non mi suscitò alcuna compassione, anzi, mi sorpresi quando capii che stavo invece ghignando.

Sfruttando tutto il mio peso, la mia forza raddoppiata dai vari Boost acquisiti finora e il suo stesso peso, lo schiantai pesantemente sul tavolino alle sue spalle con tale violenza da mandare il vetro in frantumi e piegare il metallo. 

Ci fu un breve attimo di silenzio, prima che mi sollevassi sulle braccia e guardassi duramente Freed: questi aveva la testa inarcata all'indietro, rivoli di sangue che gli uscivano dagli angoli della bocca e il respiro lento. Ripensando al suono di prima, mi augurai con tutto il cuore che quel rumore di ossa rotte fosse stato causato dalle sue costole, mentre notavo anche che la sua spalla destra era ora più in basso del normale e la sua pistola era a terra. Era privo di conoscenza.

Mi rimisi lentamente in piedi, con il braccio premuto sull'addome, sputai a terra una boccata di sangue, mentre per precauzione, ho calciato la pistola mandandola più lontano da lui, medesima cosa ho fatto anche con la spada, mi augurai con tutto il cuore che questo bastardo restasse giù e mi sono voltai a guardare Asia.

Lei, ancora accasciata a terra tremante e con le mani strette intorno al petto a cercare di coprirsi, gli occhi smarriti e piangenti. Povera piccola. Sembrava un cucciolo terrorizzato.

Avanzai zoppicante verso di lei e, con difficoltà mentre strinsi i denti per il dolore, mi sfilai lentamente il blazer e glielo misi sulle spalle, così da potersi coprire.
Fu in quel momento che un flash rosso scarlatto invase l'intera stanza, mi voltai e ho sollevato il Boosted Gear, quando vidi che sul pavimento era comparso il cerchio magico dei Gremory, da esso uscirono Kiba, Akeno e Koneko.

«Siamo venuti a salvarti Celere-Kun». Ha detto il biondino.

M'appoggiai al muro per non cadere di nuovo, respirando con fatica, ho soltanto sollevato la mano in cenno di saluto.
«Ragazzi».gli dissi a mezza voce.

Ho sentito dei passi e mi voltai e vidi Rias camminare verso di me, con l'espressione più preoccupata che abbia mai visto, come quella che aveva anche Asia vicino a me.

«Isaac, perdonami non avevo previsto che il cliente fosse stato raggiunto da un'esorcista. Appena abbiamo percepito un pericolo siamo subito venuti ad aiutarti. Come ti senti?». Lei mi chiese abbassando lo sguardo ed esaminò le mie ferite.

«Stavo molto meglio prima» le dissi. 

Fu in quel momento che sentii  Koneko parlare: «Buchou. Stanno arrivando degli Angeli Caduti»

Angeli Caduti?”. Pensai e mi venne subito alla mente il volto di Yuuma, con le ali piumate nere, quel nefasto giorno.

«Portiamo via da qui Isaac e la nostra massima priorità». Ha detto Rias e si e voltata verso Akeno e le disse: «Prepara il cerchio magico». E la mora ha annuito e iniziò i preparativi.

Ma in quel momento sentii la sgradevole voce di Freed gridare con rabbia: «Voi. Non ve ne andrete da nessuna parte!».

Mi voltai e con mio stupore, lo vidi che stava cercando di stare in piedi e il braccio destro lungo il fianco, doveva essere riuscito a recuperare solo la spada e, ora la stava impugnando, sputando una boccata di sangue, ci stava guardando con espressione più folle di prima. Mi sorpresi ancora quando capii che stavo ghignando nel vederlo in quelle condizioni.

Certo che ne hai di resistenza brutto bastardo, come lo schifoso scarafaggio quale sei!”. Pensai.

Koneko con mio stupore, la vidi sollevare come fosse stato un giocattolo il divano e glielo lanciò addosso, un secondo dopo Freed era a terra con addosso il peso del divano.

Ma c'era una cosa che dovevo fare, mi voltai a guardare Asia e, poi guardai Rias.

«Buchou, portiamo questa ragazza con noi». Le dissi.

«Impossibile. Questo cerchio magico funziona solo con i demoni». Lei mi disse guardandomi seriamente.

Eh no, non me ne frega un cazzo!. Non abbandonerò Asia!. Pensai e proprio quando Kiba mi sorresse, mi divincolai e guardai duramente Rias da sopra le lenti degli occhiali.

«Non posso abbandonarla e non lo farò. Ha rischiato la vita per me, anche se sono un demone!». Risposi a denti stretti, sfidando il suo sguardo, cercando di non cadere di nuovo per il dolore.

«Ascoltami Isaac, non preoccuparti per lei, gli angeli caduti non hanno alcun motivo per ucciderla. Per il momento la cosa migliore da fare e ritirarsi e occuparci al più presto delle tue ferite». Mi disse guardandomi negli occhi.

Ho abbassato lo sguardo, serrando la mano sinistra fino a far stridere gli artigli di metallo del guanto, la guardai negli occhi in modo gelido. «D'accordo Rias». Dissi con tono duro e gelido. Ma ammisi la mia sconfitta e mi sono voltato a guardare Asia, che mi sorrise in modo rassicurante e la senti dire: «Isaac spero di rivederti».

«Asia.. ti prometto che verrò a prenderti....perciò aspettami». Le dissi.

Poco dopo vidi solo il flash del cerchio di teletrasporto, poi persi i sensi.

Nota dell'Autore: Salve a tutti ragazzi. Eccovi un nuovo aggiornamento e prima di tutto. Voglio ringraziare di cuore Xephil per avermi aiutato con lo sviluppo sul combattimento fra Isaac e Freed. Questo capitolo e dedicato a Lui. Dunque il nostro Isaac ha fatto alcuni passi avanti. Ha iniziato a fare il suo dovere di diavolo, cominciando a fare contratti. Sfortunatamente il suo nuovo incarico di diavolo, quello che per lui sembrava un'altro tranquillo stipulare il contratto. Ha incontrato Freed e dopo un lungo e duro scontro, che molti di voi giustamente potrebbero pensare che nonostante i quattro Boost Isaac avrebbe avuto facilmente la meglio sul prete folle. La loro differenza d'esperienza di combattimento era evidente. Il vero stupore per il nostro Neo-Sekiryutei. E stato di rivedere Asia, e dopo aver salvato quest'ultima, come si vuol dire la cavalleria arriva sempre quando tutto e finito XD. Adesso cosa accadrà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Ringrazio Fenris e Xelphi per le loro recensioni e sul seguire la storia. Alla prossima!.Indovinate da cosa e inspirato la frase in latino detta da Issac?. 
  
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