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Autore: MonicaX1974    17/11/2018    0 recensioni
Raccolta di One Shot dedicata ai contest.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Da grande voglio essere proprio come la mamma. Lei è la migliore ed io cerco di imparare ogni cosa da lei.

È per questo che, anche stasera proprio come ogni venerdì, la seguo nello scantinato. Lei con la sua bacinella, ed io con la mia più piccola, ognuna con i propri indumenti da lavare ed insieme riempiamo il cestello della lavatrice. Mi metto in piedi sul mio sgabello per osservare il riempimento della vaschetta del detersivo, poi io chiudo il cassettino e, solitamente, torniamo su insieme, ma la mamma mi ha detto che ha dimenticato una cosa, di non muovermi e di aspettarla.

La guardo mentre sale le scale, poi, la mia attenzione viene catturata da un rumore proveniente dall'alto.

Alzo gli occhi al soffitto e inclino la testa quando vedo una piccola macchia scura che si muove sul soffitto.

Sono certa di non aver mai visto niente del genere, sono piccola, ma sono sicura che non sia un ragno.

«Ehi!» cerco di richiamare l'attenzione di quella macchia in qualche modo.

La macchia si ferma e si formano quattro piccoli cerchi bianchi proprio al centro. Sono occhi che mi guardano, proprio come io guardo loro.

«Sei cattiva?» chiedo curiosa.

Quegli occhi continuano ad aprirsi e chiudersi, resta ferma, mi guarda ancora.

«Ti ho chiesto se sei cattiva» ripeto.

Sotto quei quattro occhietti si aprono altre due aperture, una sopra l'altra, e mi rendo conto che sono due bocche quando la macchia inizia a parlare.

«Non credo... sto cercando la mia mamma, l'hai vista?» mi chiede quella cosina scura appesa al soffitto.

«No, ma se aspetti un attimo la mia mamma sta per tornare, sono certa che può aiutarti, lei risolve sempre tutto sai?» le dico orgogliosa.

C'è un attimo di silenzio, un attimo in cui penso che vorrei essere già grande, così potrei aiutare quella cosina a ritrovare la sua mamma.

«Non posso aspettare, devo andare subito da lei» mi dice ancora con le sue due bocche mentre muove contemporaneamente tutti e quattro i suoi occhietti.

«Oh... ok» dico con una punta di delusione. So che mamma avrebbe risolto tutto. «Ma fai attenzione ad andare in giro da sola» le dico, proprio come dice mamma a mia sorella più grande.

Ho l'impressione che mi guardi stranamente, ma forse mi sbaglio, dopotutto sono una bambina.

«Ciao creatura» mi dice la piccola macchia scura, poi si allontana continuando il suo cammino lungo il soffitto per sparire nel condotto dell'aerazione mentre io alzo la manina per salutarla.

Poi sento i passi della mia mamma lungo le scale.

«Chi stai salutando?» mi chiede non appena si accorge della mia mano che sventola nel vuoto.

«Una macchia scura che è andata via alla ricerca della sua mamma» le spiego.

Mamma resta a guardarmi per un attimo, poi sorride e mi prende in braccio abbracciandomi.

«La mia bambina coraggiosa» dice infine, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. «Mi aiuti a finire il bucato?» mi chiede sorridente, ed io annuisco felice di poterle essere d'aiuto.

   
 
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