Perdita.
Vorrei che tu mi guardassi nello stesso modo in cui guardi lui.
Ti osservo, ho gli occhi sempre su di te, difficile distogliere lo sguardo quando sei seduto davanti a me.
Mi fa male.
Sei seduto proprio davanti a me, il tuo banco davanti al mio, ma al tuo fianco c’è lui.
Prima il posto alla tua destra era riservato a me.
Quando ho smesso di sedermi al tuo fianco?
Io ti cercavo sempre, volevo sempre tenerti il posto riservato al mio fianco, perché io volevo solo te al mio fianco e nessun altro, ma qualcuno te lo ha rubato e non glielo perdono.
Già, che stupido che sono stato, la colpa è mia che non ti ho mai tenuto veramente il posto.
Perché non ti ho tenuto il posto? Ancora non so darmi una risposta.
Forse perché volevo che fossi tu a cercarmi.
Come fai ora con lui.
Sposti il banco per lui, per averla al tuo fianco.
Lui ti tocca i capelli, gli stessi capelli che toccavo io.
Il suo tocco è gentile, vero? Certo che lo è, lo posso capire dai tuoi occhi.
I tuoi occhi sono così innamorati.
Anche io ti guardo con gli stessi occhi, perché non ti sei mai accorto di me?
I tuoi occhi, la tua risata, la tua voce, mi fanno perdere il controllo.
Vorrei averli solo per me, ma non mi appartieni più.
Ho sbagliato io? Ho detto o fatto qualcosa di male nei tuoi confronti?
No. No, io ho fatto tutto ciò che mi era possibile.
Quando è arrivato, l’ho odiato dal primo istante.
“Mi ha rubato la scena.” Pensavo cose di questo tipo.
Ma è successo di peggio.
Mi ha rubato te.
Poteva prendersi tutto ciò che voleva, ma mi ha rubato l’unica cosa che avevo. Te.
Vorrei che mi guardassi come guardi lui.