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Autore: May Begood    20/11/2018    1 recensioni
Nel dormitorio della U.A. High School, oltre a nuove mosse speciali nascono anche le prime esperienze d'amore. Le ragazze della sezione A lo sanno bene, ma tutte loro reagiscono in modo diverso agli sguardi curiosi dei compagni di scuola.
Dal capitolo 8:
"Il panico misto ad un'incontenibile curiosità apparve sul viso di tutti i ragazzi, che avevano man mano circondato Kirishima: la novità era stata percepita da chiunque, perfino i professori potevano aver notato la complicità apparentemente innocente che lo univa a Mina, dunque era normale che al centro dell'attenzione ci fosse Eijiro."
Le coppie sono tutte HET:
- Kirishima x Mina
- Tokoyami x Tsuyu
- Kaminari x Jirou (accenno alla Momojirou)
- Ojiro x Hagakure
- Bakugo x Ochaco
- Todoroki x Momo
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mina Ashido, Momo Yaoyorozu, Ochako Uraraka
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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2. ♡ Un bacio da Kirishima #1 ♡


 

Nessuna ragazza della A riuscì a contenersi la mattina successiva: erano tutte curiose di vedere come l'esuberate Mina sarebbe riuscita in così poco tempo a ricevere un bacio dal compagno di classe.

Quella sfida aveva messo tutti i ragazzi sotto una luce insolitamente invitante. Lo stesso Kirishima aveva assunto fascino e guadagnato punti sotto tutti i punti di vista: che fosse un bel tipo era fuori discussione; ma la sua simpatia superava di gran lunga il suo aspetto... rigoroso. A parte fare doppi sensi circa il suo poter indurire qualsiasi parte del proprio corpo, era facile chiacchierare insieme a lui di qualsiasi cosa, soprattutto quando non era con Bakugo. I suoi affilatissimi denti da squalo non avevano mai intimorito i suoi compagni di avventure perché si erano sempre e solo rivelati attraverso un enorme sorriso.

L'euforia delle ragazze era palpabile: le loro risatine incontrollate facevano da sottofondo alle conversazioni dei giovani eroi; le piccole mani coprivano le labbra arrossate, tormentate da dita impazienti e attente ai movimenti dei ragazzi; i loro occhi brillavano di una strana e nuova luce che nessuno dei presenti riuscì ad interpretare.

Mina era senza dubbio la candidata perfetta per dare inizio a quel gioco, nessun'altra sarebbe stata tanto audace, né sarebbe stata in grado di lasciar trasparire quella stessa sicurezza con cui l'eroina dalla pelle rosa, avanzando verso il proprio banco, salutò un confuso eppure compiaciuto Kirishima, ed iniziò a parlarci.

Tsuyu Asui era senz'altro la più avvantaggiata, così vicina ad entrambi, poteva sentire tutto ciò che si dicevano e in un secondo momento aggiornò le altre su un gruppo creato appositamente su un social network, gruppo che fino a quel momento avevano utilizzato solo per scambiarsi appunti veloci.

Subito dopo il saluto, Kirishima le aveva detto: «Com'è andata la festa fra ragazze ieri sera? Vi siete divertite?»

«Non puoi saperlo.» aveva risposto lei, con una punta di provocazione.

«Cosa? Ieri le ragazze hanno organizzato una festa senza di noi?» si intromise poi Kaminari, girato verso l'amico e appoggiato al suo banco con le braccia incrociate: «E perché?»

«Perchè avevamo bisogno di rilassarci un po' stando da sole.»

Quella risposta così audace infiammó i cuori dei ragazzi, le quali fantasie avevano iniziato a viaggiare pericolosamente. Soprattutto quello di Mineta: anche se distante, aveva sentito bene di cosa stessero parlando e aveva tormentato la povera Momo, seduta al banco dietro di lui, per sapere se qualcuna di loro avesse indossato baby-doll o reggicalze.

Kirishima, che aveva ormai capito di essere il destinatario di quelle provocazioni perché il mittente era proprio Mina, portò spavaldamente un braccio sullo schienale della sedia e rispose:  «Vi sarebbe bastato chiamare me, o noi, e avremmo fatto un gioco tutti insieme! Sapete come funzionano i party, no?»

Da parte sua, Mina ebbe l'ultima parola: «Non abbiamo avuto bisogno di spiegazioni. Ci siamo riuscite benissimo da sole!»

Dal sorriso del compagno di classe, Mina capì che il gioco era iniziato con successo.

Tuttavia, si dimenticò subito delle sue amiche, soprattutto quando un bigliettino le piombó davanti. La grafia confusa e le lettere calcate le fecero capire che si trattava senza dubbio proprio di Kirishima.
Niente affatto sorpresa lo lesse, nascondendolo bene fra le dita:

"Smalto, trucco e diari segreti? Non penso tu sia così ... normale"

Dopo essersi accertata che il professor Aizawa fosse distratto, rispose velocemente e con delicatezza lo resistuì a Kirishima.

"Cosa pensi che abbiamo fatto?"

La risposta tornò immediatamente indietro.

"Uno dei tuoi giochi divertenti. Una classifica. Come quella che facemmo con i ragazzi agli allenamenti."

Era vero. Mina aveva già fatto quel gioco, lo proponeva spesso e volentieri perché venivano fuori belle storie e interessanti curiosità. E altrettante certezze.
Quello cui aveva sottoposto 'i ragazzi' (Sero, Kaminari, Bakugo e Kirishima stesso) riguardava l'episodio più imbarazzante che li aveva visti protagonisti. E fu in quella occasione che Mina aveva notato l'atteggiamento virile che Kirishima tentava di esibire in sua presenza per il gusto di affascinarla.

"Ho indovinato, eh? Di che si tratta?"

Un secondo bigliettino la raggiunse, lanciato con l'entusiasmo di chi ha capito. Mina colse la palla al balzo e rispose:

"Parliamone dopo, all'intervallo. 
Ti va?"

 
   
 
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