One Piece/All'arrembaggio!, 'Veins ' di fedywho (Cap 2) su EFP Fanfiction

Note iniziali.
Raiting: rosso
Pairing: KiddLaw
Lunghezza: one shot
Genere: erotico

Bite

Law ansimò all’ennesima spinta di Kidd dentro di sé, stavano andando così da un bel po’ di ore, cosa normalissima per lui poiché era un vampiro, ma assolutamente strana per un umano, come poteva avere tutte quelle energie? Era il quinto round circa e il rosso che lo sovrastava non si era ancora stancato, anzi, la voglia di entrare sempre più in fondo nelle carni dell’altro era più forte, ma anche perché aveva un piano in mente da tempo.

Da quando aveva scoperto la natura di Trafalgar, ogni qualvolta facevano sesso, era nata questa piccola curiosità in lui, cioè di come fosse la sensazione del morso di un vampiro e c’era solo un modo per scoprirlo: tentarlo senza freni.
Eppure erano mesi che non faceva altro, si mordeva le labbra fino a spaccarle, tornava a casa distrutto dopo le risse e si tagliava mentre cucinava appositamente per provocare l’altro, ma non era mai servito a nulla. Il corvino aveva più autocontrollo di quanto pensasse e questo gli dava soltanto più carica e determinazione a finire quello che aveva iniziato.
All’ennesima spinta prese Law dai fianchi e lo porto su di sé, gli schiaffeggiò una natica e lo spronò a muoversi, era ormai grondante di sudore e non ne poteva più, ma era troppo orgoglioso per ammetterlo. L’altro, al contrario, era candido e liscio, nessun segno di stanchezza e saltava sul cazzo del rosso come se fosse in gioco la sua vita.
Eustass grugnì e arcuò la schiena muscolosa, sempre più al limite, ma non aveva intenzione di venire, non ancora.
Volse lo sguardo al tavolino vicino al sofà e notò, con piacere, di aver lasciato il suo coltellino proprio in quel punto quella mattina e lì un sorriso malvagio sorse sul suo volto.
Lo prese e si ferì alla spalla, prendendo alla sprovvista il suo amante, quella volta non l’avrebbe scampata e di fatto i suoi canini erano già spuntati insieme agli occhi color rosso scarlatto.
La sostanza cremisi zampillava dall’innocente ferita dello scozzese che, nel frattempo, si era sdraiato completamente sul divano, felice che il corvino avesse smesso di muoversi, segno che qualcos’altro lo stava distraendo.
«Dai… mordi, so che lo vuoi» sussurrò Kidd all’orecchio dell’altro che ormai aveva poggiato il capo sulla sua spalla e leccava il sangue in eccesso.
Trafalgar era conosciuto per il suo autocontrollo, soprattutto nei momenti più delicati e pericolosi, mai aveva ceduto a delle provocazioni (tranne con Doflamingo, ma quelli erano piccoli dettagli) e di sicuro non avrebbe cambiato quel lato di sé per un lurido umano.
Però il sangue del suo ragazzo era troppo anche per lui, non era dei più puri e mancava di sapore, lui preferiva lo 0 Negativo all’AB; forse la situazione, l’eccitazione, Eustass fottuto Kidd con un ghigno di merda stampato su quella faccia pallida, qualcosa si stava smuovendo e lo sentiva forte e chiaro.
Annusò l’epidermide dell’altro e cacciò fuori la lingua di nuovo per evitare che il sangue continuasse a fuoriuscire dal taglio, strinse i pugni e si conficcò le lunghe unghie per controllarsi, ma tutto era vano. Sentiva il calore dell’altro aumentare, il sangue fluire più velocemente e la sua eccitazione pulsargli nelle interiora, una serie di sensazioni che gli davano alla testa e non aveva idea di come distrarsi.
Pensò alla peste, la morte dei genitori, la quasi morte di Ace, ma nulla fu abbastanza per impedirgli il gesto che fece in seguito.
Leccò le porzioni di pelle dal taglio al collo e s’impuntò su quella zona, passò la lingua molteplici volte e annusò per percepire il calore del sangue all’interno e non potette evitare di incidere i suoi denti su quell’epidermide pallida e deliziosa.
Quando fu sicuro di essere arrivato abbastanza in fondo, ne risucchiò il sangue e quasi rimase confuso e meravigliato dai mugolii e gemiti che provenivano dall’altro, ormai in estasi totale.
Sentì il rosso venire dentro di lui, senza aver avuto il bisogno di altre spinte, lo aveva inondato del suo seme caldo per la terza volta e senza aver fatto alcun movimento.
Si staccò dal collo e si morse il labbro, guardando in tutta la sua bellezza il ragazzo, ormai piegato ai suoi servigi e con uno sguardo che avrebbe fatto venire chiunque, anche il più etero degli uomini.
Aveva il viso arrossato, gli occhi languidi ed era più pallido di quanto già non lo fosse; aveva alzato il suo braccio verso il petto del ragazzo sopra di lui e lo accarezzò fino a scendere agli addominali, con una lentezza disarmante.
Ghignò e fece intravedere i canini sporchi di sangue, dopodiché strinse le ciocche di Eustass tra le dita e lo avvicinò al suo viso, gli permise di baciarlo e in quel modo anche il rosso poté gustare il suo stesso sapore.
Law poggiò il capo sul petto di Kidd e chiuse gli occhi, stanco e ancora incredulo, non si era neanche tolto da dentro di lui e non ne aveva intenzione.
Si beò delle carezze che l’altro gli stava facendo, forse troppo soddisfatto per insultarlo o fare battute, ma quel silenzio parlava per entrambi.
Trafalgar non lo ammise mai e mai lo avrebbe fatto, forse Eustass aveva ragione, avrebbe dovuto morderlo fin dal principio.

Note finali
Salve, spero sia stata di vostro gradimento! È da un po’ che non pubblico, ma la scuola mi occupa gran parte del tempo e mi viene difficile aggiornare costantemente. Inoltre non sono proprio sicura di questo “progetto”, quindi pubblicare mi rende abbastanza paranoica;;
Ringrazio chiunque abbia letto e chi deciderà di lasciare una (anche piccola) recensione;;
Alla prossima :)