FELICE
Sai qual è stata la conseguenza?
Che non sono stato mai triste.
Come mai adesso mi sento felice?
Ora, solo per ora, mi sento completo.
Penso a quel che verrà;
il lugubre giorno del Natale,
le feste delle mediocrità,
il mio sogno non ancora infranto
che però è tentato dagli scogli;
s’infrangerà solo allora,
al contatto con la roccia aguzza,
o sopravvivrà quel tanto che basta
a lasciarmi galvanizzato ancora per
un po’?
Dio, concedimi ancora qualcosa.
Mi viene in mente quando, da
ragazzino,
sognavo di farmi prete.
Volevo poi diventare un eremita,
solo, in preghiera, lontano dalle
tentazioni del mondo.
Lo ricordo.
Adesso attendo il Natale
e il mio successivo compleanno,
quelle venticinque primavere che mi
porto addosso
come se fossi venuto al mondo solo
ieri.
Oggi sono felice,
ma anche malinconico.
Mi manca la mia mamma,
mi mancano tante cose.
Mi crogiolo nel pensiero
che forse è tutto a posto…
Le venticinque candeline che mi
aspettano;
se le tengano!
Venga la fine ora, adesso,
adesso che sono felice!
Il fine settimana mi attende,
tra gioie e angosce.
Prenderò tutto con simpatia,
non ascolterò le parole pesanti del
prossimo.
Adesso sono felice, ma solo per
questo istante
ben misero
ma almeno delineato.
Che Dio mi aiuti.
Ho udito le peggiori bestemmie
e le ho tramutate in canto divino;
che questo inverno sia lunghissimo,
che i giorni siano come macigni.
Ora sono felice,
questo è il mio attimo di felicità,
non penserò all’orrore del Natale,
a un compleanno che non vorrei,
a dire addio a un anno che ho amato
e che mi ha visto crescere ancora un
poco.
Ora sono felice
e mi basta così.
Raccoglierò i frutti di bosco
quando sarà stagione,
intanto aspetterò
con la vana speranza di una vita
ancora migliore.
NOTA DELL’AUTORE
Scusate. Ultimamente riesco a scrivere solo poesie dirette,
schiette. Non so se state gradendo, o se preferite poesie più ricche di
metafore o di riferimenti indiretti.
Ultimamente va così.
Grazie per l’attenzione, e grazie per essere qui ^^