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Autore: CortexiphanAddicted    05/12/2018    0 recensioni
Il mondo di The Walking Dead, come tutti lo conosciamo: ogni personaggio ha la sua storia, il suo passato, i suoi morti. Lo stesso vale per Aria, una ragazzina cresciuta troppo in fretta, come Carl, Enid, Judith o Beth. L'apocalisse vista dai suoi occhi ha una colorazione diversa, si intreccia con la storia principale dei protagonisti della serie e, in particolare, alle vicende del Santuario e del suo tiranno, Negan. Ancora prima di conoscerlo,infatti, sembra che Aria fosse destinata ad amarlo per sempre...
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Negan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo aspetto, cercando di restare sveglia per quasi tutta la notte.
A ogni suono mi alzo dal letto, vado verso la porta, cammino per la stanza.
Mi dispero, comincio a piangere, vorrei mi parlasse, vorrei tornasse a sfogarsi con me.
Piango per un’infinità di tempo, cercando di farlo silenziosamente, quando vorrei solo urlare. Non posso rischiare però che qualcuno mi senta o penserebbero che sono impazzita.
Uno dei miei classici attacchi di pianto, non ne facevo uno da quando avevamo dovuto abbandonare casa nostra.
Fumo anche qualche sigaretta nel tentativo di calmarmi, ma nulla.
Alla fine mi stendo sul letto e penso a come sarebbe la mia vita se Negan non dovesse più farne parte, se potessi solo vederlo da lontano, ascoltare i suoi discorsi, ma senza potergli parlare o poterlo toccare.
Sarebbe il mio inferno.
Mi addormento e sogno di essere assalita dai vaganti, non mi era mai successo: tutto l’orrore che vedevo nella vita reale riusciva ad essere compensato attraverso sogni quasi tranquilli; a quanto pare ora non è più possibile.
Vedo mio padre, mia madre, mia sorella, i miei fratelli, Alex, tutti si allontanano da me, nonostante io invochi il loro aiuto.
I vaganti cominciano a strapparmi parti del corpo, è tutto così reale, li sento ruggire, trangugiare le mie carni, provo un profondo dolore, come se il mondo fosse davvero riuscito a sopraffarmi, e tutto quello che riesco a fare è urlare il suo nome, ossessivamente, come se potesse davvero fare qualcosa in una situazione simile.
–Negan! Negan!-
-Ehi Aria calmati, calmati!- mi sveglio e Negan è di fronte a me.
Comincio a piangere prima di gettarmi tra le sue braccia, lui mi avvolge, mi bacia la fronte e stringe le mie mani.
–Sono gelide- -Pensavo ti fossi dimenticato di me- dico, soffocando un singhiozzo. Piango davvero come una bambina.
–Ehi, ehi, ehi, non potrei mai fare una cosa simile, non lo dire neanche- di nuovo mi abbraccia, chiude gli occhi, sento il suo cuore che batte.
–Stai tranquilla, Aria, sono qui- al sentire queste parole e il battito del suo cuore, così tranquillo e stabile, riesco anche io a ritrovare un po’ di pace.
–Mi dispiace non essere potuto venire prima da te, ma qui al Santuario ci sono state parecchie questioni urgenti da risolvere-
E allora, come se nulla fosse successo, come se non mi avesse ignorato per due giorni, mi racconta di Daryl, di come abbia tentato di fuggire, del gruppo di questo “Rick” e di quello che è diventato per lui. –Funziona sempre così, ne uccidi uno e si mettono in riga. Beh, in questo caso è stato necessario più di un martire- ne parla come se fossero cani randagi.
Mi dispiace per loro, ma la mia parte razionale è stata sostituita da quella in crisi di astinenza da Negan.
–Credi sia la cosa giusta?- gli chiedo solo.
Lui guarda in basso –Purtroppo solo così può funzionare, se vogliamo salvaguardare il Santuario e i suoi abitanti, abbiamo bisogno di sempre più persone che lavorino per noi. Ricordati Aria: le persone sono risorse- Me ne sta parlando come fossimo insegnante e alunna.
–Tu in passato… cos’eri? Che lavoro facevi?- gli chiedo all’improvviso.
–Mi hai beccato- fa lui –Aiutavo ragazzini problematici- -Ah, tipo consulente?- -Esatto, e adesso aiuto le persone, di qualunque età, sesso, razza e chi più ne ha più ne metta, cazzo- -Pensavo che non ce l’avrei mai fatta, senza di te-guardo in basso, le lacrime agli occhi, ma Negan mi alza la testa sollevandomi per il mento e guardandomi dritto negli occhi
-Aria: tu sei forte, molto più forte di tanti coglioni che vivono qui e anche fuori. Eri forte quando non esisteva ancora il concetto di fortezza. Tu sei … diversa Aria, come me. La gente se ne accorge e si spaventa. Sei qualcosa che le loro menti infinitesimali non accettano e rischi di farli impazzire. Ma io ho capito cosa sei invece, l’ho notato e non ho potuto fare a meno di volerti con me. Sei una delle persone migliori qui in mezzo, non perché tu sia buona, quello non lo è nessuno, ma perché hai imparato meglio di chiunque altro a sopravvivere, e continuerai a farlo. Lo si capisce da quel tuo sguardo incazzato e spaventato al tempo stesso e io ti trovo… fantastica-
Le pensa davvero queste cose?
So solo che dopo quel sogno tremendo, all’alba, in un mondo in cui non esistono più schemi e in cui le persone si amano e si odiano senza farsi troppi problemi, Negan ha deciso di legarsi a me, di tirarmi su il morale, di starmi accanto anche quando i suoi impegni dovrebbero impedirglielo, di consolarmi come feci io con lui quella mattina.
Lo bacio e lui mi bacia a sua volta, ho brividi per tutto il corpo, il mio cuore batte all’impazzata, il mio stomaco o qualunque cosa sia si sta ritorcendo su sé stesso.
Non riesco a respirare, avrei bisogno di tossire o prendere aria, ma non voglio.
Non apro gli occhi, ma è come se vedessi a 360 gradi attorno a me: sento le sue mani sui mie fianchi, intorno al mio collo.
È lui che decide quando fermarsi, non io, e tra una cosa e l’altra mi dice qualcosa di volgare, o di dolce.
Sento il suo respiro, il suo cuore che batte.
Riusciamo entrambi per un attimo a spegnere il cervello, dimenticandoci del mondo in cui viviamo, ci siamo solo noi, e se questo non è amore, allora davvero non so cosa lo sia.

Dopo circa un’ora, Negan si alza dal letto. –Devi andare da Rick, giusto?- -Sì-
-Non esagerare- -Aria te l’ho detto, faccio quello che devo- detesta che io non stia completamente dalla sua parte, ma una parte di me, purtroppo, è ancora morale.
–Lo so, ma ho paura che possano farti qualcosa, non abbassare mai la guardia-
-Stai tranquilla, non lo farò, e tornerò prima di quanto immagini. Riposati e fatti un giro, fallo per me-
Strano come le richieste dell’uno e dell’altro siano su piani completamente opposti.
–Quando potrò uscire di nuovo con te?- Negan si blocca –Dopo quello che è successo? Dopo quello che ti hanno fatto?-
-Sto molto più male qui dentro non sapendo cosa fai piuttosto che lì fuori, al tuo fianco, dove posso essere davvero me stessa, e fare una delle poche cose che so fare-
-A parte essere incredibilmente attraente?- -Non cambiare discorso, la prossima volta io voglio esserci-
Negan mi guarda con aria indispettita ma allo stesso tempo divertita, infatti scoppia a ridere. –Se proprio non puoi farne a meno- mi stampo nella memoria la sua promessa.
–A presto Aria- dice e poi mi bacia la mano. –Un gentiluomo fino all’ultimo- -Mi conosci- dice e chiude la porta dietro di sé.
All’improvviso tutto sembra più spento, senza senso, ostile.
Mi stendo nel letto, ripenso a quello che mi ha detto, e prego con tutto il mio cuore che, almeno per oggi, non uccida più nessuno.

Me lo immagino mentre terrorizza il mondo con il suo sarcasmo, le sue uscite geniali, le sue battute e i suoi cambi d’umore.
È sempre tutto calcolato nella sua testa…
è sempre tutto così magistralmente orchestrato se c’è lui a dirigere i giochi, con quel suo sorriso irresistibile stampato in faccia.
   
 
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