Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    17/12/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La carica del generale
 
 
            
Sono in groppa al mio Caesar, è da stamattina all’alba che siamo nuovamente in viaggio, abbiamo oltrepassato il valico del Monginevro, il piccolo borgo di Claviere, siamo scesi per la valle, ammirando panorami mozzafiato! La strada è in discesa, davanti a noi si vedono solo alte montagne, bellissime, con le punte imbiancate. Splende il sole, finalmente. Il clima si fa più mite, attraversiamo il borgo di Cesana e, seguendo il corso del fiume Dora, finalmente arriviamo alle porte di Oulx, riconoscibile dalla “Torre Del finale” che svetta a difesa del borgo medievale. È tardo pomeriggio, il sole volge al tramonto verso la valle di Bardonecchia. Nel precedente viaggio abbiamo raggiunto il forte di Exilles, ma siamo troppo stanchi per proseguire, abbiamo tutti bisogno di riposo, soprattutto i feriti e, lo ammetto con riluttanza, anche io ho bisogno di riprendermi da questi ultimi giorni.
Potremo riposare qui per due giorni, mai un viaggio mi ha stancata così tanto, sono davvero impaziente di arrivare a destinazione! …. Mi passo la mano sul ventre, sento un leggero rigonfiamento, sono incredula, davvero nel mio ventre c’è una vita?! … Incredibile .. tutto questo sta succedendo a me!  Guardo il mio Andrè, il padre di mio figlio … nostro figlio …. lo amo ….. ho mille dubbi, chissà che madre sarò, chissà come cambierà ancora il mio corpo, riuscirò ad accettarmi, ritornerò come prima…..ho paura, tanta paura. Per fortuna che al mio fianco c’è Andrè, il mio Andrè…..
Nei giorni scorsi ho dovuto allentare un poco i nastri che chiudono i pantaloni, iniziavo a sentirli stretti, fastidiosi…..faccio davvero fatica a credere che tutto ciò sia vero, che stia accadendo a me!
 
 
“Marianne, finalmente siamo arrivati a Oulx, sono impaziente di sdraiarmi su un letto comodo con il mio Charles! .. Marianne, stanotte dubito che dormirò! Uhmm …. Immagino già che mi delizierò con mio marito!”
“Joséphine sei tremenda! .. Io sono stanchissima, fremo all’idea di dormire, e svegliarmi domattina!”
“Sorella mia, io non capisco come tu non abbia intenzione di approfittare di questi due giorni,negli ultimi giorni siamo stati sempre in tenda, e poi ieri sera in quella malga!”
“Joséphine, ieri siamo stati bene: eravamo in una malga calda e accogliente, anziché all’addiaccio, come gli ultimi giorni.”
“Si, è vero .. riconosco che hai ragione, però … che strazio, non ce la faccio più! …. Vorrei essere già a Torino, sai per riposarci qualche giorno, magari una settimana. Sempre che nostro padre ce lo permetta! … E poi, Marianne, sono ben tre giorni che Charles si rifiuta di accontentarmi, dice sempre di essere troppo stanco a causa dei turni di guardia …”
“Mi pare ovvio Joséphine, i nostri mariti non sono dei soldati, non sono abituati a questo genere di vita! Sai che penso .. sono davvero ammirevoli! .. Non credevo che sarebbero riusciti ad accomodarsi con nostro padre in questo modo.”
“Si, è vero .. però … Ieri sera per esempio, nella malga quando tutti dormivano, io ho cercato di spronare Charles, ma lui niente, si è rifiutato. Mi ha detto che non se la sentiva a farlo lì, io invece l’avrei trovato interessante  …”
“Ma Joséphine, cosa dici! .. Saresti stata capace di …”
“Oh su Marianne, non fare quella faccia, io dico che sarebbe stato interessante! .. E poi sotto le coperte, nessuno ci avrebbe visti.”
“Joséphine, sei davvero impossibile! .. Nostro padre, se non ricordo male, raccontava di un suo zio libertino, che non si è mai voluto sposare, perché amante della libertà, del piacere e delle belle donne.”
“Praticamente un lussurioso ih ih .. Si, stai parlando dello zio Claud, ma per lo meno, lui è stato un uomo onesto: non ha mai voluto legarsi seriamente a nessuna donna , proprio perché voleva spassarsela.”
“Vero! Non ha preso moglie, però, peccato che di donne ne ha avute tante, e tutte sposate!.. Si vocifera, addirittura, che ci siano tanti Jarjayes sotto mentite spoglie!”
“Beh, mi pare ovvio che essendo donne sposate, i suoi figli portino un altro cognome!”
“Però Joséphine, che squallore!”
“Squallido o no, lui, intanto, non ha messo su famiglia e si è divertito come più ha voluto!... A proposito Marianne, andremo a Torino, sai che lì vive il fratello di nostro padre?”
“Fratello di nostro padre? Ma Joséphine, io non so di nessuno zio che vive a Torino …”
“Ma si certo Marianne, lo zio Armand, ricordi?  Il nostro caro zio vescovo!Armand François Louis de Jarjayes, il più signorile di tutti i fratelli Jarjayes. E si, se penso che a nostro padre siano toccate tutte figlie femmine, invece lui viene da una famiglia di solo maschi! .. Certo che a pensarci! ..  Per nostro padre siamo state una sorta di punizione .. tutte femmine ih ih ih … E poi, la povera Oscar, la più piccola di tutte noi, ne ha fatto le spese! …. Comunque, tornando allo zio Armand, ricordi come era dolce e affabile con noi?”
“Si lo ricordo, era davvero tenero con i suoi nipoti, ci adorava! .. Ricordo che quando veniva a palazzo, giocava sempre con noi, ci ricopriva di attenzioni,e ci raccontava tante storie! Conservo ancora la bambola che mi regalò.. Adesso che ci recheremo a Torino, gli andremo a far visita, voglio rivederlo.”
“Ma come, non era a Roma?  L’ultima volta, che ho chiesto a nostro padre notizie di zio Armand, mi ha detto che  vive a Roma e che occupa un posto di prestigio presso lo Stato Pontificio!”
“Ma, quanto tempo fa, te l’ha detto nostro padre?”
“L’anno scorso che sono venuta a palazzo …”
“Ma no Joséphinee, possibile che tu non sappia?!”
“Sapere cosa?”
“Sappi che prima di partire per questa …ehm…. viaggio, ho chiesto di lui a nostro padre, e lui mi ha detto che lo zio Armand è stato trasferito da qualche mese a Torino!”
“E per quale ragione è stato trasferito?! Che strano! .. Solitamente, quando viene affidato un incarico presso la Santa Sede, difficilmente, si viene rimossi! … Marianne, non è che è implicato in qualche scandalo?”
“Ma cosa dici Joséphine? Mi chiedo: ma è mai possibile che non pensi che agli scandali? … E poi hai chiesto a nostro padre cosa è successo allo zio, per essere stato trasferito?”
“Certo che gliel’ho chiesto, ma non mi ha saputo dire nient’altro!”
 “Ma! … Sono sconcertata, forse si era stancato di vivere a Roma, e avrà chiesto il trasferimento presso la Contea di famiglia!”
“E chi lo sa! Anche se, sinceramente, dubito che sia così. Tanto lo verremo a sapere, non appena lo incontreremo, sarà la prima cosa che gli chiederò!”
“Joséphine, sono davvero contenta di riabbracciarlo: di tutti gli zii, lo zio Armand, è quello a cui sono più affezionata. Sai quanti anni sono passati! … L’ultima volta che l’abbiamo visto è stato in occasione delle mie nozze,poi e non è più tornato! .. Spero che stia bene …. Però sai che penso? Il povero zio Armand, fu costretto a diventare prelato, per via di un’imposizione che  ritengo davvero crudele! .. Mi domando come sia stata la sua vita, vissuta in un monastero, e soprattutto in castità!Come nella migliore tradizione nobiliare, il primo figlio all’esercito, il secondo alla Chiesa……”
“Castità dici?! Se è un vero Jarjayes, è da vedere se realmente è vissuto in castità …”
“Joséphine, ma cosa dici?”
“Dico ciò che penso cara sorella, a te pare impossibile? Beh, io lo trovo assai improbabile. Per come lo ricordo io, lo Zio Armand è sempre stato bello e affascinante! .. Tu credi, Marianne, che sia rimasto insensibile al fascino femminile, un uomo tanto distinto e raffinato? Non dimentichiamoci che è entrato nel monastero per costrizione, non per vocazione!”
“Joséphine, io credo che tu sia molto fantasiosa!”
“Umm ..vedremo se Torino ci riserverà delle sorprese Marianne!  ….. Eccoci, finalmente la carrozza si è fermata, credo che siamo arrivati.”
 
 
E’ tutto il giorno che cavalco, avverto non solo indolenzimento dappertutto, ma anche un insopportabile mal di schiena. Credo che ormai non potrò più passare tutto il tempo in groppa al mio Cesar, temo che il mio viaggio, d’ora in poi, dovrà proseguire in carrozza! … Povera me, è giunto davvero il momento di sopportare le mie sorelle. No no….al massimo tornerò a cassetta con Andrè….appena saremo in un terreno più facile per la carrozza. Siamo davanti ad un ostello,arrestiamo il passo dei cavalli, mio padre e, come sempre, Girodelle si recano nella locanda.
 
 
“Mi dispiace Messieurs, ma le uniche camere di cui disponiamo sono tre: due singole e due triple, tutte fornite di toilette!”
“Uhmmm …..”
“Ma dico, forse al vostro seguito ci sono delle Mesdames?”
“ …. N……no… siamo tutti uomini …”
“Beh, allora non vedo il motivo di pensarci troppo. Le stanze di cui dispongo, possono andare benissimo.”
“Si, si, ma non potreste sistemarci in un altro modo?”
“No Monsieur,non  posso fare nulla, e Vi dico che sarebbe inutile cercare altrove, tanto, oltre alla mia locanda, qui ad Oulx, non trovereste nessun altro alloggio.”
“Capisco, non ci resta che accettare! …  Ci fermeremo per due notti, naturalmente, abbiamo bisogno di pasti caldi, ed una sistemazione per i nostri cavalli e la carrozza!”
“Naturalmente Monsieur!  Vi mando il garzone per portare i vostri animali nelle stalle. Faccio immediatamente preparare le stanze e la cena vi verrà servita tra un’ora! …  Monsieur, Vi assicuro che rimarrete soddisfatti del servizio.!”
 
“Bene! …… Victor …”
“Sissignore …”
“Avvertiamo gli altri che abbiamo trovato sistemazione.”
“Andiamo Signore!”
 
Vedo mio padre e Girodelle uscire dalla locanda, si avvinano, mio padre ci guarda e dice: “Andrè, Oscar, abbiamo trovato posto ……”
 
Marianne si affaccia al finestrino, e mi dice: “Joséphine, ho sentito dire a nostro padre che possiamo fermarci, su scendiamo, voglio andare immediatamente in camera, sento il bisogno di sdraiarmi!”
“Che bella notizia Marianne, finalmente! .. Su dai scendiamo!”
 
 
Vedo mia sorella Marianne, scendere dalla carrozza, sono dietro di lei, ascoltiamo ciò che ci dice nostro padre. Siamo tutti intorno a nostro padre che continua: “L’oste ci ha assicurato, pasti caldi, e stanze fornite di toilette, ma di questo meglio parlarne dentro.”
Andrè risponde: “Sissignore!”
 
Un giovane si avvicina e ci dice: “Mi manda il padrone, devo condurVi alle stalle.”
Mio padre ribatte: “Sassion, La Salle, pensate alle bestie, noi altri ci occupiamo dei bagagli.”
“Sissignore!”
 
Entriamo, ci guardiamo attorno, l’oste appena ci vede ci viene incontro, si avvicina mio padre e dice: “Messieurs, prego venite con me, vi accompagno alle camere!”
 
Percorriamo un breve corridoio, l’uomo tira fuori le chiavi e ad una ad una ci mostra le camere, e dice: “Ecco, come Vi avevo detto, le prime due sono stanze doppie, mentre quest’altre due, sono singole.”
Joséphine ribatte: “Ma come, non avete altre stanze doppie?”
“Mi dispiace Monsieur, come già detto, dispongo solamente di queste camere, le altre sono occupate. Ma non credo che per Voi ci siano problemi, a quanto vedo, con voi non viaggiano donne!”
Mio padre tossicchia, e dice: “Jo sta tranquillo, la sistemazione andrà benissimo, l’importante è che riposiamo … vero Charles?”
“Vero Signore, con la stanchezza che mi ritrovo, ciò che mi importa è di avere un letto comodo!”
L’oste interviene: “Vi assicuro Monsieur, i letti sono molto comodi, state pur certo che riposerete più che bene!”
Mio padre dice all’oste: “Scusatemi, ma come potete vedere, mio nipote è ferito, abbiamo bisogno di un dottore, ce n’è uno al villaggio?”
“Si Monsieur, ce n’è uno a due isolati da qui, se lo desiderate lo mando a chiamare immediatamente!”
“Grazie! Fate in modo che arrivi quanto prima.”
“Si, certo Monsieur!… Ora Vi lascio, mando immediatamente il garzone a chiamare il dottor Orland, e do disposizione per la cena. Tra un ‘ora sarà servito in tavola! ..  Con permesso.”
 
Vedo mia figlia Joséphine protestare: “Padre, ma che storia è questa, stiamo affrontando un lungo viaggio, e non possiamo usufruire nemmeno una stanza singola?!”
“Joséphine, con la stanchezza che ci ritroviamo, non è il caso di protestare, e poi, tutto sommano, abbiamo avuto la fortuna di trovare alloggio in un ostello, non voglio nemmeno immaginare se non avessimo trovato nemmeno questa sistemazione, quindi Joséphine, non hai motivo di lamentarti!”
Girodelle guarda mio padre, dice: “Generale, ovviamente io dividerò la camera con Sassoin e La Salle, quindi io vi lascio, prima che arrivi il dottore, ho bisogno di darmi una ripulita, spero almeno di riuscirci con il braccio in queste condizioni, mi servirà del tempo.”
Alain, avanza e dice: “Maggiore, se permettete, Gerard ed io, vorremmo aiutarVi, vero Gerard?”
“Ma certo Alain, aiuterò con piacere il Maggiore Girodelle!”
“Vi ringrazio, siete davvero gentili!”
Alain ribatte: “Maggiore, su entriamo in camera, come avete detto prima, ci servirà un po’ di tempo, e il medico non tarderà ad arrivare.”
“Con permesso Generale.”
“Prego Maggiore!”
 
 
“Padre, sappiate che io e Charles, prenderemo la stanza doppia!”
“Invece caro .. Jo, tu e Charles dividerete la tripla con me!”
“Come? Nemmeno a pensarci! .. Charles ed io non divideremo mai la stanza con nessuno, e tanto meno con Voi!”
“Non ne vedo il motivo caro Jo, ma non lo vedi il povero Charles? .. Non si regge nemmeno in piedi, ha bisogno di assoluto riposo, ed io mi assicurerò che riposi … bene.”
“Padre, ma …”
“Ora basta Jo, è inutile discutere, qui gli ordini li do io! Ho deciso che voi due dormirete con me! Le stanze singole, le avranno Oscar con Andrè, e Marianne con Louis,è inutile che tu  protesti, ho deciso così e basta!!”
“Charles …”
“Sissignore!”
“Hai qualcosa da obbiettare?”
“No Signore, per me va bene!”
“Sentito Jo, per Charles va bene così, e non vedo perché tu debba obbiettare!”
“Ma io …. Charles, ma vuoi ribellarti? Ti ordino di farti valere!”
“Jo, tuo padre ha dato disposizioni, e poi non può fare favoritismi, ormai ha dato la sua parola, ed io la rispetterò!”
“Ben detto figliolo! … Però, non ti facevo tanto comprensivo! .. Su avanti, entrate in camera!”
“Ma, Padre …”
Charles interviene: “Avanti mio caro Jo, entra!”
“Charles!! .. Non basta mio padre? Adesso ti ci metti anche tu?”
“Ih ih ih Su, amico mio, come ha detto il Generale, ho bisogno di assoluto riposo!”
“Charles, tu questa me la paghi!”
“Ih ih .. Dopo faremo tutti i  conti che vorrai …….. Jo, ma adesso entriamo ih ih!”
“Padre, Voi l’avete fatto di proposito, non è vero?”
“Ma cosa dici, Jo?! .. Lo sai che tuo padre vuole solo il meglio per i suoi cari. Avanti, quante storie! … Prego ragazzi, da questa parte! …… Però, che camera accogliente! … Il letto matrimoniale poi, è davvero spazioso. Charles, non ho dubbi figliolo, stanotte dormirai proprio bene, e anche mia figlia dormirà divinamente, vero cara? E poi, non dimenticare che mi darai un nipote, quindi, dopo tante notti all’addiaccio, a maggior ragione, hai bisogno di dormire!”
“Padre, preoccupateVi di Oscar e Marianne, o forse avete scordato che anche loro sono nelle mie medesime condizioni?!Anzi, Oscar è molto più avanti nella gravidanza!”
“Certo che no! .. Ma loro, sono donne, come dire…..uhm…..un tantino più tranquille! .. E adesso, vogliatemi scusare, vado a levarmi questi abiti di dosso, a dopo!”
 
Non appena mio padre entra nella toilette, guardo mio marito e protesto: “Charles, mi hai deluso …”
“Io cara, ti ho deluso?”
“Si certo, non avresti dovuto cedere a mio padre.”
“Jo ascolta, cosa avrebbero pensato le tue sorelle ed i loro mariti, se mi fossi opposto alla sua decisione?”
“Cosa vuoi che mi importi Charles!”
“Invece a me importa, Jo …”
“E smettila di chiamarmi così Charles, non lo sopporto!”
“Ih ih ih …”
“Si può sapere cos’hai da ridere?”
“Nulla Jo, è solo che … ih ih ih ..”
“Questa poi …. Tuo padre ti ha chiamata Jo ah ah ah …”
“E lo trovi divertente?”
“Beh, si ih ih … scusami, ma adesso mi preparo per darmi una ripulita ah ah ah!
“Ridi pure Charles, ma se credi che stanotte dormirai, ti sbagli …”
Sgrano gli occhi, un poco inquietato dalle parole di mia moglie…..io ho bisogno di riposare, e poi con il Generale in camera……
“Cosa vuoi dire …..”
“Non provare a chiamarmi Jo, capito?”
“No, no ih ih non ci penso nemmeno! Ih ih …”
“Sappi che stanotte .. tu ed io …”
“E tuo padre … ih ih .. Non agitarti moglie mia, lo sai che potrebbe fare male al bambino!”
“Charles, sei davvero impossibile!”
 
 
 
Vedo mio padre entrare nella stanza con mia sorella e Charles, guardo Oscar e dico: “Incredibile!! .. Oscar, ma tu lo vedi nostro padre? A volte ho l’impressione che si diverta a provocare, non solo Alain, ma anche nostra sorella.”
“Marianne, nostro padre non fa nulla per caso, evidentemente ha avuto i suoi motivi per disporre in questo modo.”
“Si certo Oscar, il motivo è quello di far riposare il povero Charles ah ah ah!”
 
“Su Marianne, è meglio entrare, a dire il vero, anch’io non ce la faccio più, ho bisogno di riposare! ….. Ascolta Andrè, io preferirei che la cena ci venisse servita in camera, cosi vado a letto il prima possibile!”
“Come vuoi Oscar, avverto l’oste di portarci la cena in camera.”
 
 
“Maggiore Girodelle, come va il braccio?”
“Sassoin, fa molto male, spero solo che non si infetti!”
“Tra non molto sarà qui il dottore, e di sicuro Vi darà delle cure appropriate! … Adesso Gerard ed io, Vi aiutiamo a cambiare la camicia ……. Ecco …. Così ….. Gerard, passa quella pulita, è li sulla sedia.”
“Eccola Alain, aspetta che aiutiamo il Maggiore ……….”
 
Un tocco alla porta.
 
“Avanti, è aperto! ……. Siete Voi Generale!”
“Uhmm…. Victor, come ti senti?”
“Generale, ho il braccio indolenzito, spero solo che il dottore mi dia degli unguenti efficaci.”
“Su ragazzo, sei un soldato, vedrai che andrà tutto per il meglio! ….. Se sarà necessario, affinchè ti ristabilisca, ci fermeremo anche più di due giorni.”
“Spero che non sia necessario Signore, ho premura quanto Voi di arrivare a Torino.”
 
La porta è rimasta aperta, sentiamo delle voci provenire dal corridoio, dei passi.
 
“E permesso Monsieur? E’ arrivato il dottore!”
 
Vedo il Generale andargli incontro e dire: “Prego dottore, accomodateVi.”
Il dottore, ci guarda tutti, scruta Girodelle, e dice dice: “Buona sera Monsieur, immagino che siate Voi ad aver  bisogno di me.”
“Si dottore, ho una brutta ferita da taglio al braccio, ho bisogno delle Vostre cure.”
“Prego Monsieur, sdraiatevi sul letto, così potrò visitarVi comodamente.”
“Si Dottore.”
 
Victor si sdraia sul letto, mentre il medico tira fuori i suoi arnesi dalla borsa, gli si avvicina,  leva le bende, e dopo aver guardato con attenzione la ferita, e averla accuratamente pulita, passa  un unguento, mi guarda e dice: “Voi Monsieur, siete il padre?”
“Sono suo zio, dite pure dottore.”
“Dunque, come avrete appreso, la ferita è seria, ma nulla di grave, però il ragazzo ha bisogno di essere medicato con molta attenzione, non vorrei che subentrasse un’infezione.”
“Dunque dottore, cosa ci consiglia di fare?”
“Dovrò medicarlo tutti i giorni, ma,se Voi alloggiate qui, significa che siete forestieri?!”
“Si dottore, ma se fosse necessario, ci fermeremo tutto il tempo!  Vedete, noi ci fermeremo ancora una notte e poi dovremmo ripartire: ancora un giorno di marcia, e poi in tarda serata ci fermeremo a Susa.”
Il dottore guarda Victor e dice: “Capisco! ….. Ascoltate, Monsieur, se decideste di viaggiare, dovrete farlo in carrozza …”
“Avete detto in carrozza?”
“Certo Monsieur, avete bisogno di riposo, e affrontare il viaggio nelle Vostre condizioni non è consigliabile. Quindi, o rinunciate a partire, oppure proseguite il viaggio in carrozza, a voi la scelta!”
Il Generale mi guarda severo, e dice: “Su Victor, vorrà dire che viaggerai con Jo e gli altri miei figli, non sarà la fine del mondo!”
“Ma zio ……. e il carico della carrozza?”
So che dovremmo percorrere un tratto ripido, quindi distribuiremo il carico sui cavalli ed i muli, e per quanto riguarda i miei due figli, anche se viziati, andranno a cavallo, giusto il tempo di attraversare quel tratto di montagna! .. Tu naturalmente proseguirai il tragitto in carrozza .. “
“Ma Signore …”
“Tranquillo Victor, poi la strada sarà in pianura, quindi non avremo grossi problemi! … Dottore, state certo che mio nipote, proseguirà il viaggio in carrozza.”
“Bene, e   per venirVi incontro, verrò a medicarVi, non solo domani pomeriggio, ma anche dopo domani prima che Vi mettiate in viaggio, ma appena sarete arrivati a destinazione, dovrete immediatamente, rivolgerVi da un medico, solo così c’è la possibilità di scongiurare un’infezione.”
“Si certo dottore, appena saremo a Susa, mio nipote, verrà immediatamente visitato da un medico!”
“Bene, allora sarò qui domani nel pomeriggio!”
“Grazie dottore a domani!”
“A domani!”
 
 
Vedo avanzare lentamente mia moglie, leggera come un gatto, ammiccante, sorridente……il suo profumo, si passa una mano tra i capelli, si avvicina, con una mano mi accarezza il viso, poi con l’indice percorre il mio corpo, girandomi attorno. Le sue movenze sono decisamente seduttive. Mi inebrio per le sue movenze delicate e al contempo ammiccanti, mi è di fronte, le sue dita affusolate mi sfiorano il viso, scendono sul collo, mi solletica …. Le sue labbra sfiorano le mie, mi sussurra: “Charles, mio padre è appena andato via  … su dai .. vieni con me …”
 
La sua pelle morbida e profumata mi stordisce, mi lascio andare al suo abbraccio, la stringo a me con ardore, la bacio ….
 
Le labbra di mia moglie sono sul mio orecchio, mi bacia, mi mordicchia, mi fa impazzire ….
 
“Joséphine … ti prego ..adesso basta, non possiamo.”Inizio ad avere il respiro affannato, la voce roca.
“Perché no, Charles?! … Siamo soli …..”
 
La sua voce suadente, profonda, leggera.
 
“Joséphine, Joséphine….Jo….ti prego … sii ragionevole! … Tuo padre potrebbe arrivare da un momento all’altro, e poi …..”
 
Sento le sue mani sfiorarmi il corpo, la sento sopra i vestiti toccarmi, accarezzarmi leggera, le sue mani calde, i suoi occhi nocciola, i suoi capelli profumati, lunghi…..sono perso….perso!
 
“E poi cosa?!… Su sentiamo … continua Charles .. poi cosa ….”
“No, ti prego … non fare così ….. Joséphine … sono esausto, non credo che ……. riuscirei  a…..”
“Nei sei davvero sicuro Charles?! .. Io non credo, ti conosco … ci riusciresti eccome!”
La voce di mia moglie, così roca, suadente…è una carezza, un invito. E poi è bella, bellissima!!!
“Si…..si Joséphine … sicuro … ma …. Ma non posso, anzi, non possiamo.”
Non appena mi allontano, mia moglie si indigna, e con stizza mi rimprovera:
“Esausto, non sai dire altro Charles, ma come è possibile?! Io sinceramente non ti capisco più! Un tempo non mi avresti detto queste cose, anzi, se ricordo bene, resistevi intere notti, e adesso si può sapere cosa ti sta succedendo?”
“E’ che io … Joséphine, vuoi capire che io non sono abituato a questo genere di vita?”
“E allora? .. Nemmeno io sono abituata a tutto questo, ma ciò non significa che debba essere la tua vedova bianca!”
“Vedova bianca? Ma si può sapere cosa stai dicendo?  Ma dico …. Il nostro matrimonio, può essere definito in tanti modi, ma bianco proprio no!”
“Si, si, caro, lo so, hai ragione, ma tu comprendimi almeno un po’,  adesso o mai più!  Lo sai che questa notte divideremo la stanza con mio padre, tutto diventerà tutto più difficile! … Già mi immagino: dormire con un soldato che anche quando dorme, rimane sveglio! .. No, no, ti prego, voglio adesso, lo dobbiamo fare ora, subito, capito Charles?!”
“Ma dico, Joséphine, possibile che tu non sia stanca? Io sto crollando dal sonno, non vedo  l’ora di cenare e mettermi a letto ….”
“Si certo, a letto, ma con me, non certo con il cuscino e le coperte!”
“Joséphine, la tua ironia è davvero incontenibile, e poi anche tu hai bisogno di riposare, come fai a dimenticare di essere incinta?!”
“Appunto perché sono incinta, a parte la nausea, io  …. mi sento più energica di prima, e  tu lo sai perfettamente che quando aspetto un bambino .. io … io …  dai Charles, lo sai, mi fai impazzire ancora di più! … Charles, non perdiamo tempo, e poi non vedi, mio padre è andato via, proprio per darci la possibilità di rimanere soli …”
“Tu credi che sia davvero così?”
“Certo che è così Charles ….”
“Joséphine, tuo padre è andato dal Maggiore, sta aspettando che il dottore lo visiti …..”
Joséphine avanza nuovamente verso di me, continua a stuzzicarmi con le dita e mi dice: “Certo che lo so, appunto per questo …..  ed io sto aspettando .. che tu visiti me ! ….. Su avanti Charles, adesso non perdere ancora del tempo prezioso …… baciami ….”
 
Mia moglie si avventa sulle mie labbra, e non mi lascia andare più! … Mi stringe con passione, non riesco a resisterle, corrispondo il suo bacio e le sue carezze ……
 
Sento avvolgermi dalle forti braccia di Charles, le sue mani percorrono la mia schiena, lentamente, indietreggio, lo costringo a seguirmi, il letto è ancora a qualche passo da noi! … Ancora un passo, il letto è dietro di noi, lentamente mi reclino, Charles è su di me, le sue dita afferrano i lacci della mia camicia, li scioglie con ardore, sento le sue mani, mi perdo … le sue carezze mi fanno impazzire …. Charles ed io continuiamo a baciarci ……
 
Sono dietro la porta della mia stanza, infilo la chiave nella serratura e, senza riguardo, spalanco la porta, entro senza nemmeno immaginare di trovarmi di fronte a una scena imbarazzante: Charles e Joséphine sono distesi sul letto e si baciano con passione!
Istintivamente tossicchio appena,e dico: “Em … scusate ma ….”
 
Sento la voce del Generale alle mie spalle, mi alzo immediatamente da mia moglie …. Per fortuna che abbiamo ancora i vestiti addosso, anche se la camicia di Joséphine è slacciata.
 
Mia figlia, appena mi vede, con molta lentezza inizia a ricomporsi, vedo mio genero, rosso in viso,  e in evidente stato emozionale, balbetta: “Ge Generale .. io … noi .. ecco …”
“Beh, ecco … Charles, il garzone mi ha detto che la cena è stata appena servita, dobbiamo andare di sotto!”
“Sssi Signore! … Ecco… io .. noi … siamo pronti per scendere, Generale!”
“Si, certo, lo vedo Charles, sei pronto! … Charles, insomma!!! Ma non posso lasciati solo cinque  minuti che ti avventi su mia figlia? Un poco di contegno ragazzo, che questa stanza è anche la mia!”
“Sssi... Signore ... avete ra ...  ragione ... pe ...però, vedete …”
“Si, si, lo so, ho visto abbastanza, e per fortuna che non era il mio letto ma il vostro!
 
Guardo prima mio padre, è evidente che non si senta affatto a disagio, ribatto immediatamente: “Ma Padre, anche Voi!! .. Potevate bussare prima di entrare! E poi chi Vi dice che sia stato Charles ad avventarsi su di me?”
“Joséphine, non dire altro, datti una sistemata, sii presentabile, e venite di sotto!”
Mio padre è davvero incorreggibile, insopportabile. Ma come fa Oscar a sopportarlo!!! Io almeno mi sono sposata giovane e sono fuggita, ma lei…..poveretta!!!! Guardo mio marito, sbuffo, sospiro, mi rassegno, penso: non è possibile, che nemmeno questa notte potrò stare con Charles, debbo trovare immediatamente una soluzione!
 
 
Oscar ed io entriamo nella nostra stanza, posiamo le nostre borse sul tavolo.
Nella stanza il caminetto è acceso, con la sua luce illumina tutto l’ambiente. Una stanza piccola ma accogliente, calda. Il pavimento è in legno scuro, le pareti in pietra, tranne una di legno, quella che da accesso alla piccola stanza da bagno. Un tavolo in noce, spesso, due sedie in paglia. Due poltrone imbottite collocate davanti al camino, rivestite in un tessuto rosso, con dei ricami tono su tono. Anche il letto è in legno, piccolo per essere un letto a due piazze, morbido, con lenzuola candide, profumate di vaniglia. Una stanza suggestiva, che sa di montagna. Dalla finestra si vedono le montagne della valle, la via da dove siamo arrivata ma anche la valle adiacente, quella del borgo di Bardonecchia. Nel cielo splende una luna piena, contornata da molte stelle. È una serata fresca, arieggiata.
 
Tiro fuori la biancheria pulita e dico: “Andrè, la prima cosa che voglio fare è un bagno caldo, ne ho davvero bisogno.”
“Aspetta Oscar, ti aiuto!”
“Ecco qua, credo che ci sia tutto! .. Andrè, l’acqua è abbastanza calda ..”
“Ci penso io Oscar, lascia fare a me!”
 
Entro nella toilette, Oscar è dietro di me, porta con se la nostra biancheria pulita, dopo aver versato l’acqua nella tinozza, le dico: “Non appena avrai finito, farò anch’io il bagno.”
“Andrè non ci metterò molto.”
“Non preoccuparti, prenditi tutto il tempo necessario.”
 
Sorrido, penso: il mio Andrè, è un uomo buono e generoso, ed io sono davvero una donna fortunata …..
 
Mia moglie mi guarda con dolcezza, non resisto, l’avvolgo tra le mie braccia, le mie labbra sfiorano le sue, la guardo e sussurro:“Oscar, che cos’hai, perché mi guardi in questo modo?!”
“Io? Ma no Andrè, io … ti guardo come sempre …”
“Davvero? Sai allora devo essere davvero distratto! .. Vuoi che faccia il bagno con te?”
“Capitano, credo che Voi siate un tantino impertinente …”
“Ma cosa dite Colonnello? .. Io non mi permetterei mai di prendermi certe libertà con il mio Comandante!”
“Davvero Capitano? .. Allora uscite immediatamente dalla toilette, e lasciatemi il tempo necessario per un bagno.”
“E va bene Colonnello, ai Vostri ordini!”
“Benissimo, adesso fuori da qui!”
 
Andrè mi sorride, mi bacia ancora, si scioglie dalle mie braccia, mi dice: “Vado, mio adorabile Comandante!”
Dopo un poco, mi affaccio per vedere se la mia dolcissima Oscar ha bisogno di qualcosa, apro la porta e sbircio.
La stanza da bagno è un piccolo ambiente, riscaldato da un caminetto con un contenitore d’acqua sempre sul fuoco. Al centro della stanza è collocata una tinozza, ampia, ovale. Oscar è nell’acqua, si rilassa. Ha lavato i capelli, ed ora ha gli occhi chiusi, le mani appoggiate al bordo della tinozza.
Nell’ambiente si sente il profumo degli oli da bagno che ha messo nell’acqua. Sul pavimento vi sono chiazze di acqua, fuoriuscite dalla tinozza. Su un lato è collocata una rastrelliera su cui sono appesi gli asciugamani puliti.
 
Mia moglie è ancora nella Toilette, esce dalla vasca,  si riveste.
Sento bussare alla porta, è il garzone che ci porta la cena, tiro fuori dalla tasca una moneta, prendo il vassoio, gli dico: “Grazie, ma anche domani mattina dovrai portarci la colazione in camera.”
“Si, certo Monsieur, grazie per la moneta. A domani!”
“No, un momento, aspetta … vorrei che mi portassi due cioccolate calde.”
“Si certo Monsieur, appena saranno pronte ve la porterò.”
“Grazie …”
 
Delicatamente, poso il vassoio sul tavolo, busso alla porta della toillette, dico: “Oscar, hanno appena portato la cena!”
“Arrivo Andrè, ho finito! ….. Andrè … ma quante pietanze! .. Non credi che questa volta, tu abbia  davvero esagerato?”
Andrè mi prede per mano e mi dice: “Su dai, vieni con me, andiamo a mangiare.”
“Ma non volevi farti il bagno?”
“Si certo, lo farò non appena finito di cenare. Sono giorni che non mangio un piatto caldo e non voglio che si freddi.”
“Allora su sbrighiamoci.”
 
Ci sediamo a tavola, Andrè guarda i pasti e dice: “Uhmm .. sembra davvero delizioso, su dai Oscar mangiamo!"
 
“Andrè … il percorso per Susa, sarà molto faticoso! Le montagne sono ripide, spero solo che non nascano problemi durante il percorso.”
“Ti riferisci alle tue sorelle?”
“Non solamente loro Andrè, dimentichi che Girodelle è ferito, non credo che potrà ancora proseguire il viaggio a cavallo.”
“Si, me ne rendo conto! … Girodelle si è ferito per .. salvarti la vita! … Riconosco che, se sei qui con me, è per merito suo …. Spero con tutto il cuore che non abbia alcuna complicazione!”
 
Le parole di Andrè, mi commuovono ….
 
“Andrè, io vorrei che tu, andassi da Girodelle e ti informassi cosa gli ha detto il dottore.”
“E va bene, se può tranquillizzarti, lo farò! … Ma adesso su dai mangia.”
 
 
 
Abbiamo cenato, siamo da poco tornati nelle nostre stanze. Gerard, io e capellone ci prepariamo per dormire, quando sentiamo bussare alla porta, Gerard la apre.
 
“Andrè, su entra!”
“Grazie Gerard!”
Alain mi dice: “Andrè, che sorpresa!”
Girodelle, mi guarda malinconico e mi dice: “Capito, entrate, non rimante lì”
 
Il tono e le parole di Girodelle, mi sorprendono: è la prima volta che si rivolge a me, con il massimo rispetto, vedo una strana luce nei suoi occhi.
I nostri sguardi si incontrano, gli dico: “Maggiore Girodelle, sono venuto per sapere come state …”
“Meglio Capitano, grazie! Vedete, da quando il dottore, mi ha medicato la ferita, mi sento decisamente meglio.”
“Mi fa piacere Maggiore … sono contento!”
“State tranquillo Capitano, non è nulla di grave, l’unico inconveniente sarà quello di proseguire il viaggio in carrozza ….”
“Maggiore, ma allora …”
“E’ una precauzione che dovrò prendere, affinché mi ristabilisca il prima possibile!”
“Si, certo Maggiore, capisco! .. Però,  se il dottore Vi ha consigliato di proseguire il viaggio in carrozza allora significa …”
“Non significa nulla Capitano, Vi prego non dateVi pensiero e tranquillizzate il Comandate Oscar, non vorrei che si sentisse in colpa di qualcosa che non può certo ritenersi responsabile!”
“Si, Maggiore, glielo riferirò, grazie!”
“Sono io a porgerVi i miei ringraziamenti, per esserVi preoccupato di me!”
“Assolutamente Maggiore, mi sembra il minimo dopo quanto avete fatto per Oscar!”
“Non dovete ringraziarmi Capitano, ve l’ho già detto, e ve lo ripeto: chiunque l’avrebbe fatto al mio posto.”
“Comunque, Vi ringrazio Maggiore …….. Buona notte!”
“Buona notte … Capitano!”
 
Vedo il mio amico Andrè uscire dalla stanza, lo raggiungo, tiro dietro di me la porta e lo chiamo: “Andrè, aspetta!”
“Cosa c’è Alain!”
“Andrè, tutto bene?”
“Si certo Alain! Volevo semplicemente sincerarmi dello stato di salute di Girodelle, credo che non mi abbia detto la verità. E’ evidente che abbia una brutta ferita, altrimenti il medico non gli avrebbe consigliato di proseguire il viaggio sulla vettura.”
“Andrè, sta tranquillo, vedrai che il capellone si riprenderà! Senti Andrè, durante la cena, tuo suocero ha ordinato a me e Gerard, di dare lezione di armi al Conte e al Marchese. Ormai si è messo in testa che farà di loro due soldati!”
“Il Generale, può già ritenersi soddisfatto, in fondo Louis e Charles, durante l’attacco si sono dimostrati valorosi.”
“Già! … Ehi Andrè, ti è andata bene stasera ..”
“In che senso Alain?”
“Tu e il Comandante, non avete diviso la stanza con il vecchio pazzo, ti immagini, che supplizio sarebbe stato per te!”
“Alain, non incominciare …”
“Ma come, ti pare una cosa da poco, avere una camera tutta per te con tua moglie? Invece il Marchese e sua moglie ih ih ih  … conoscendo Madame Joséphine, chissà cosa accadrà stanotte, con il padre tra i piedi ih ih ih!”
 
 
Sono appena tornato in camera, guardo la mia bellissima Oscar, ha indosso solo una leggera camicia da notte bianca, lunga, con le maniche corte, a sbuffo, uno scollo quadrato tenuto chiuso da un nastrino celeste, chiuso con degli incroci. È seduta sul letto, rilassata. Mi guarda con un’aria maliziosa, le brillano gli occhi.
Mi fa segno di avvicinarmi a lei, mi siedo sul bordo del letto, la guardo, mi prende una mano e la appoggia sul suo ventre: “lo senti Andrè …. non sono più magra come prima …. inizia a crescere il nostro piccolo.”
“Oh! Oscar, sento il ventre rigonfio, teso, e pensare che non si vede ancora nulla!  … Oscar, io …. Dio che emozione!”
“Oh Andrè … Andrè, caro il mio Andrè …..”
La accarezzo, stringo le sue mani, passo una mano nei suoi capelli.
La vedo appoggiarsi ai cuscini, la testa reclinata, la sua pelle candida. È vero, ha messo qualche chilo, ma non solo in vita, anche il seno è più voluminoso, e poi le sue guance rosee …. quanto è bella.
“Sei bellissima, amore mio, bellissima …..”
“Andrè …..Andrè …..amami …”
La guardo, abbassa lo sguardo, ha le guance rosse, la sua voce è un soffio, un sussurro appena. Quanto è bella, impacciata, emozionata, mi vuole …..mi chiama.
 
“Oscar, non sei stanca …. Io …..non vorrei …… che ti stancassi troppo …”
La vedo scuotere la testa, allunga le braccia, sento le sue mani afferrarmi con decisione e portarmi su di lei, mi sussurra: “No Andrè … non sono stanca … ti desidero Andrè … ti voglio, amami …”
 
È un attimo, poso le mie labbra sulle sue, le mie mani iniziano a vagare sulla sua schiena, risalgono, i suoi capelli profumati, il suo viso ….
Sento le sue mani sfilarmi la camicia dai pantaloni …..non resisto, la voglio, la mia dolcissima Oscar.
Le slaccio i laccetti della veste da notte, e lascio scivolare la camicia giù dalle spalle. Mi sfilo la camicia e riprendo piano a baciare tutta la sua pelle, a venerare la mia dea.
Piano, con tenerezza, con passione, ci amiamo.
 
La tengo stretta sul mio petto, con un braccio la circondo e la stringo a me, con l’altra mano la accarezzo, le sussurro all’orecchio tutto il mio amore. Sento i suoi capelli solleticarmi il naso, il suo respiro piano piano si fa più regolare, chiude gli occhi e crolla addormentata tra le mie braccia.
Quanto è bella! Disarmata, indifesa …
nbsp;

 
 
Mio padre si è appena coricato, il suo letto è a poca distanza dal nostro, credo che si sia addormentato, è da un pezzo che non lo sento più rigirarsi. Sono stretta al mio Charles, anche lui si è addormentato. Non resisto, le mie mani cominciano ad accarezzare il suo petto, ma il mio tocco non lo sveglia, continua a dormire. Le mie carezze diventano sempre più esigenti ed impertinenti, sento Charles muoversi, spalanca gli occhi, mi guarda quasi spaventato, mi sussurra: “Joséphine, ma cosa fai?”
“Con l’indice gli faccio il cenno di zittire, indico mio padre che dorme. Charles afferra la mia mano e mi allontana, continua a mimare il suo disappunto. Insisto, non mi arrendo. Le mie carezze diventano sempre più esigenti, Charles si allontana, protesta, ma io continuo a ignorare la sua resistenza, mi avvento sulla sua bocca e lo bacio con desiderio.
Charles corrisponde al mio bacio, mi abbraccia, sento che anche lui mi desidera, le mie carezze continuano imperterrite, i nostri respiri sono sempre più affannati ….. Charles continua a baciarmi, sono sopra di lui, mi guarda timoroso e improvvisamente mi allontana. Protesto con lo sguardo, ma lui non si lascia convincere, non mi arrendo e continuo a stuzzicarlo, la mia bocca e sulla sua, comincia a scendere, mordicchio il suo orecchio, il collo …..  lo sento gemere ………
 
 
Alcuni strani rumori mi inducono a svegliarmi, spalanco gli occhi, sobbalzo, afferro la mia spada, istintivamente guardo la porta, mi rendo conto che non c’è nessuno. Capisco che questi strani rumori, in realtà non sono altro che rumori molesti, provenienti dal letto matrimoniale. Inevitabilmente mi volto di scatto e vedo una scena che ha dell’incredibile: Joséphineè addosso a Charles, mentre quest’ultimo cerca in tutti i modi di divincolarsi. Sono esterrefatto, non è possibile, quei due spudorati senza ritegno, hanno completamente ignorato la mia presenza.
Non capisco più nulla e comincio a inveire:“SANTO CIELO! JOSEPHINNNN!! COSA STA SUCCEDENDO!!”
 
Sento l’urlo di mio padre, tiro su gli occhi  in una sorta di imprecazione, lo sguardo di Charles è terrorizzato, mi afferra per le braccia, mi porta giù e comincia a balbettare: “ Ge Ge Geneale .. ve  veramen mente, no non è co come pe pensate ….”
“ A NOOOO!! ALLORA COSA SIGNIFICA QUELLO CHE HO APPENA VISTO? STAVATE FORSE GIOCANDO?”
“ I  Io ve Veramente .. GE .. Generale, vedete io … io .. non … si .. insomma no era mia i .. intenzione di .. ma  mancarVi di di rispetto,ecco!”
“CHARLES, HO VISTO PIU’ DI QUANTO DOVEVO, E POI QUELLO CHE STAVATE FACENDO DAVANTI A ME, NON ERA FORSE UNA MANCANZA DI RISPETTO?!! ….. SU AVANTI PARLA, NON RIMANERE COSI’ COME UN EBETE!”
“Ge Generale, vo voi a avete ra  ragio gione, pe però …..”
“CHARLES, TI ORDINO  DI NON BALBETTARE, CAPITO?!”
“Si si si si Siss signore …”
“ORA BASTA! TUTTO QUESTO E’ ASSURDO, PAZZESCO …. ”
“Padre, smettetela di urlare! Cosa volete fare!  Radunare tutti gli ospiti della locanda?”
“JOSE .. Joséphine, sei davvero una sfacciata! Un’altra donna, per l’imbarazzo, non avrebbe osato nemmeno fiatare, e tu  addirittura .. ADDIRITTURA MI DICI DI ABBASSARE I TONI? SOLO DA TE, POTEVO ASPETTARMI UNA COSA SIMILE! ……. Charles, tu mi deludi! Come puoi farti trascinare dall’avventatezza di mia figlia?”
“Beh .. ecco … io …”
“Su avanti, rispondi, e non balbettare più, NON LO SOPPORTO!!”
“Ge .. Generale .. io …”
Scosto le coperte, lascio il mio letto e mi avvicino a  quei due sciagurati,  sbraito: “Io un bel niente!! Voi due siete dei spudorati!… E visto quanto successo, tu Joséphine, dormirai nel mio letto ed io dividerò il letto con Charles!”
“Come? Ma .. ma padre, cosa dite, Voi non potete decidere in questo modo!”
“Quello che hai appena sentito! E non saranno le tue proteste a farmi cambiare idea! Su forza avanti, alzarti e questo è un ordine di tuo padre!”
 
Sono fuori di me, mio padre mi obbliga a lasciare il mio letto. Con forza afferro cuscino di Charles, e lo porto con me.
 
“Joséphine, cosa fai, lasciami almeno il mio cuscino!”
 
Mi avvicino al letto che fino a poco fa era di mio padre, prendo il suo cuscino e lo lancio addosso a mio marito, digrignando gli dico: “Ecco, tieni dormi con questo, io non lo voglio!”
Guardo mia moglie, in tanti anni di matrimonio, non l’ho mai vista tanto arrabbiata.
 
Sono in preda a l’agitazione, con rabbia, mi infilo nel letto, tiro a me le coperte fino al naso, mi giro e mi rigiro nel letto, penso: accidenti, se mio padre non si fosse svegliato, io e Charles ……… Maledizione!!
 
Sono di schiena a mio suocero, sono terribilmente imbarazzato: mai avrei immaginato che un giorno avrei dormito con il Generale, e poi in una situazione tanto vergognosa. Non è possibile, ha sorpreso me e Joséphine ….. davanti a lui, oddio che vergogna! … Non ho provato tanto disagio nemmeno quando lo abbiamo fatto nel suo letto! … Joséphine, prima o poi mi farà uscire fuori di senno. Che vergogna!
 
Mio Genero mi ha dato la schiena, è evidente che si vergogna di essere stato sorpreso in un momento tanto intimo da suo suocero. Ma dico, è mai possibile che mia figlia sia tanto spudorata? .. Fare certe cose davanti a suo padre, dico, suo padre! .. Solo al pensiero, mi bolle il sangue! .. Ma perché doveva somigliare così .. sfacciatamente  a mio zio Claud? …  Prima sul mio letto, poi in convento e adesso …. Con me nella stanza. No, questo è davvero troppo! …  Ah ma appena saremo a Torino, la obbligherò a confessarsi …. Si, dovrà confessarsi  da mio fratello Armand! .. Spero che almeno suo zio la faccia rinsavire e che riesca ad ottenere l’assoluzione!…. Questa figlia, mi sta facendo impazzire, e pensare che non è una ragazzina, e per giunta è anche nonna! … Nonna …. E poi … quando sapranno i suoi figli che avranno un altro fratello!  …. Immagino già i commenti che ci saranno a palazzo! …… Oh Signore, dammi la forza di non soccombere per mano di queste figlie scalmanate!!
 
 
 
 
 
 
 
 
La festa continua ……..
 
Generale: “Santo cielo … guardate cosa mi hanno fatto! …. Sono tutto bagnato! .. Anche il bagno in mare ci voleva. Non è possibile, che serata! ….. Donzelle, cos’altro mi capiterà ancora?”
Aizram: “Generale, non  non ditemi che non Vi siete divertito, perché non ci credo.”
Generale: “Certo che no, Madamigella, non mi sono divertito per niente! … Voi forse lo chiamate divertimento essere gettati in mare?”
Aizram: “Generale, mettetela così: nel nostro secolo, è normale farsi i bagni di mare e Voi avete fatto il primo in vita vostra!”
Generale: “Madamigella, c’è modo e modo di fare le cose, ma essere presi di peso ed essere gettati in mare, è qualcosa di ben lontano dalla mia idea di divertimento.”
Terry: “Su quante storie Generale, su venite a cambiarvi, siete bagnato fradicio.”
Generale: “Madame, non ho altri vestiti con me, l’avete forse dimenticato che indosso quelli di Vostro marito?”
Terry: “Certo che non l’ho scordato, ma immaginando che potesse accadere qualcosa di simile, visto che siamo in spiaggia, ho portato con me dei cambi.”
Generale: “Allora Madame, debbo dedurre che tutto questo era premeditato, vero?”
Terry: “Premeditato? Ma cosa dite, se mai programmato, dovevamo pur festeggiare il centesimo capitolo ah ah ah!”
Generale: “Madame, lo sapevo, ci avrei giurato che era  una Vostra idea! .. I festeggiamenti vanno bene, ma dico, farmi gettare in mare mi sembra davvero troppo!”
Terry: “Generale tenete l’asciugamano.”
“Non pensiate che   Vi ringrazi Madamigella, dopo lo scherzetto che mi avete fatto. E poi a parer mio, siete Voi due Arpie che andreste festeggiate, non io.”
Aizram: “Come dite Generale? Noi?”
Generale:“Certo, Voi due avete messo su questa … commedia, quindi il tuffo in mare, toccava a Voi farlo! … Meglio che adesso vada a cambiarmi! .. A proposito, dov’è la toillette?”
Terry:“Ah ah ah .. Aizram, questo è compito tuo, accompagnalo ah ah ah ah!”
Aizram: “TERRYYY!!”
Terry:“Cosa c’è Aizram, perché ti arrabbi con me?”
Aizram: “Nulla, nulla … andiamo Generale, prego da questa parte!”
 
Generale: “Madamigella, perché correte in questo modo?
Aizram Nulla Generale, è solo che Terry ed io aspettiamo visite, quindi sbrigateVi!”
Generale: “Si, certo! … Spero solo che non siano altri guai per me!”
 
 
 
 
Terry:“Aizram  guarda, il Generale sta arrivando!”
 
 
Generale: “Eccomi qui Donzelle, spero che non mi abbiate riservato altre sorprese!”
Aizram: “Su, Generale, ma non sentite che bella musica,datemi la mano e venite con me.”
Generale: “Madamigella, dove mi portate?”
Aizram: “In pista, voglio ballare con Voi, su andiamo!”
Generale: “Ma .. che strano ballo cos’è questa roba?”
Aizram: “Ih ih .. E’ un lento. Una volta lo chiamavano “Il ballo della mattonella”
Generale:“Ci credo madamigella, ci muoviamo appena! … Ma, mi domando: è mai possibile che le vostre danze siano tanto scabrose? Adesso capisco perché mia figlia Josefhin è venuta fuori dalla vostra piuma tanto sfrontata.”
Aizram: “Prego Generale, non date la colpa a noi. Vostra figlia e tale e quale a Vostro zio Claud, e Voi questo lo sapete benissimo! .. E adesso continuiamo a ballare!”
 
Generale: “Madamigella, ma guardate come gli uomini stringono le loro dame! ….. Ops .. ma .. ma ..”
Aizram: “Cosa c’è Generale?”
Generale: “Si … stringono un poco troppo, che scandalo!”
Aizram: “Su Generale, non fateci caso …”
Terry:“Che bello, ci siete tutte: Lucciola67, Fatacristallina, Lupen3, Sara2000, Tetide,ContessaSwimmila, Australia7!.. Le più affezionate al Generale sono tutte qui, che bello!”
Sara2000:“Terry come potevamo mancare alla festa?! Come tutte noi sappiamo, questa sera si festeggia non soltanto il compleanno di Marco, ma è anche il traguardo dei primi cento capitoli di “Avventura sulle Alpi!”
Fatacristallina: “Vero Sara, e siamo qui non solo per festeggiare il nostro sgangherato Generale, ma anche per ringraziare te e Aizram.”
Australia7 : “Già Aizram!  a proposito dov’è?”
Terry: “E’ in pista con il Generale,stanno danzando! .. Australia dov’è hai lasciato Alain?”
Australia7: “E’ sulla rotonda, con gli altri  personaggi della storia, stanno tutti aspettando che usciamo per festeggiare degnamente questo evento eccezionale.”
Terry:“Bene, visto che non manca nessuno possiamo uscire, il Generale, balla con Aizram, io ballerò con mio figlio, e come abbiamo deciso, un bel cerchio intorno a i due festeggiati e dopo la musica, con l’aiuto degli amici di Marco, entrambi i festeggiati, dovranno essere lanciati in aria.”
Tetide: “Tranquilla Terry, ci pensiamo noi a organizzare tutto, tu va da Marco, al resto ci pensiamo noi!”
Contessa Swimmila: “Terry, noi tutte siamo pronte possiamo uscire.”
Terry:“Bene, io vado, a tra poco!”
 
 
 
Generale: “Madamigella, cosa succede, cos’è questa voce?”
Aizram: “E’ il dj che parla al microfono, ascoltiamo .. ma noi continuiamo a ballare.”
Generale: “Danza? Questa Voi la chiamate danza! Ma! …”
 
DJ: “Signori e Signore, facciamo tutti un cerchio intorno a i due festeggiati: Marco e il Generale ……”
 
 
Andrè: “Alain, cosa sta succedendo?”
Alain: “Andrè, è un’altra trovata delle autrici, hanno fatto una sorpresa a tutti noi! .. Vedi, ci sono anche le nostre affezionate lettrici!”
Andrè: “Si certo, le ho appena viste Alain.”
 
Oscar:  “Girodelle, non ho avuto ancora modo di chiederVi come va il Vostro braccio?!”
Girodelle: “Da quando me l’ha medicato il dottore, va  molto meglio Comandante, grazie!”
Oscar:  “Mi fa piacere Girodelle!”
Girodelle: “Comandante …”
Oscar:  “Si Girodelle…”
Girodelle: “Stasera  “Avventura sulle Alpi è al suo cento e  un capitolo, certo che le autrici, stanno lavorando senza stancarsi un attimo …”
Oscar:  “Già lo vedo Girodelle, stanno scrivendo una storia davvero avventurosa, spero che comunque, non riservino  troppe brutte sorprese di mio padre. Ha ragione quando si lamenta, di tutti i tiri mancini che gli  riservano!”
Girodelle: “Comandante, a me basterebbe che … Madamigella Aizram e Madame Terry, mi aiutino a dimenticarVi! .. Io Vi amo Comandante Oscar, voi lo sapete benissimo, ed io sto soffrendo moltissimo ….”
Oscar:  “Girodelle, smettetela, Voi lo sapete che mio marito è un uomo molto geloso, quindi Vi invito a non parlarmi d’amore.”
Girodelle: “Si, certo, non era mia intenzione farVi arrabbiare in un giorno di festa come questo … scusatemi!”
 
Andrè: “Oscar, tutto bene? “
Oscar:  “Si, certo Andrè! …. Ma guarda in quale strano secolo ci troviamo, qui è tutto così strano!”
Marianne: “Vero sorellina, però è tanto divertente!”
 
Josefhin : “Ehi Charles …”
Charles :  “Dimmi Josefhin …”
Josefhin : “Hai visto che bella spiaggia?”
Charles :  “Certo che l’ho vista! .. Ci sono molti lettini  … strani sulla spiaggia, e degli ombrelli chiusi, non capisco l’uso che ci fanno le persone di questo tempo!”
Josefhin : “Senti Charles, io avrei un idea ..”
Charles :  “Josefhin, le tue idee come sempre mi spaventano, hai visto cosa è successo nel capitolo?! .. Tuo padre ci ha scoperti nel momento che tu ed io … si insomma! Hai visto cosa è successo? Si è adirato moltissimo.”
Josefhin :  “Ascolta Charles, mio padre in questo momento, balla con Aizram, e Terry è con  suo figlio. Con tutta questa confusione, nessuno si accorgerà della nostra assenza, su dai andiamo!”
Charles :  “Ma dove Josefhin?”
Josefhin : “Ad appartarci in qualche posto Charles! Se tu pensi che io aspetterò di possederti finché le autrici si decideranno a farci  giacere?!  Ti sbagli, io non aspetto! … Su dammi la mano e vieni con me!”
Charles :  “Dove mi porti Josefhin?!!”
Josefhin :  “In qualunque luogo, purché sia un posticino lontano da questo strano suono! .. Vedi Charles, lì ci sono tante piccole casette, andiamo in una di quelle!”
Charles :  “Josefhin, sei davvero tremenda!”
Josefhin : “Su cammina Charles, e fai il tuo dovere, andiamo!”
 
 
Luisa:  “Madre, avete visto?! .. Mio padre stringe Madamigella Aizram, ma come è possibile!”
Marguerite: “Luisa, Alain, mi ha spiegato, che questo è uno dei strani balli del duemila e diciotto, quindi non è il caso di preoccuparsi!”
Luisa:  “Madre, ma che strano questo tempo!”
Marguerite: “Vero cara, ma siamo qui per volere delle Autrici, e dobbiamo accontentarle, dopotutto è merito loro che abbiamo una vita normale e felice!”
Luisa:  “Beh, si certo madre, è vero, dobbiamo esserle riconoscenti. Prendete me, avrò un figlio!”
 
 
Australia7: “Tetide …”
Tetide: “Dimmi Australia …”
 
Australia7: “Il nostro gruppo deve unirsi agli altri ospiti, dobbiamo fare un cerchio intorno a i festeggiati, su uniamo il cerchio! …… Ih ih Vecchio scimunito, non sai cosa ti aspetta ancora stasera! Giuro che ti farò volare il più in alto  possibile! Ih ih ih ….”
Tetide: “Bene, allora cominciamo a organizzarci.”
 
 
Generale: “Madamigella cosa succede? Perché tutti ci girano intorno? .. No,incredibile .. ci sono tutte le lettrici …. Tutte … non manca nessuna!”
Aizram: “Sono qui per festeggiarVi Generale …”
Generale: “Ops …”
Sara2000: “Aizram, ti prego lasciami ballare con il mio Generale!”
Aizram: “Ma si certo, prego Sara, è tutto tuo!”
Sara2000: “Grazie Aizram! …. Su, forza Generale, un bel lento con me, così colgo l’occasione per chiare l’equivoco che si è venuto a creare tra noi.”
Generale: “Madame Sara, Vi prego, non ricordatemi l’ultima missiva che mi avete mandando. Sappiate che sono ancora furibondo!”
Sara2000: “Appunto per questo  che debbo parlarVi, però continuiamo a ballare.”
Generale: “Anche Voi lo chiamate ballo? Ma non vedete quanta  sconcezza?! Questi sono abbracci, e poi tutta questa gente che ci sta girando intorno, temo un ennesimo agguato nei confronti della mia persona.”
Sara2000: “Generale, Voi avete una mente, antiquata, sarebbe il caso che almeno in questo momento, Vi modernizzaste”
Generale: “Impossibile Madame, troppi cambiamenti, non fanno per me!”
Sara2000: “Generale, tornando all’ultima missiva, sappiate che la Vostra reazione, mi ha turbata. Voi mi avete dato dell’arpia. Ma dico, arpia a me?! .. Io che Vi ho sempre difeso, e assecondato tutte le Vostre stranezze?”
Generale: “Come stranezze, Madame cosa dite?! … Le mie non sono affatto stranezze, ma problematiche da risolvere.”
Sara2000: “Capisco Generale, ma credo che non sia il caso di reagire in questo modo!”
Generale: “Certo che si, mi avete augurato di avere delle nipotine, quando lo sapete benissimo che nella casa di un Generale, servono dei maschi!!”
Sara2000: “Generale, non è il caso di prendersela tanto , Voi ……”
 
Generale: “Co cosa sta succedendo? .. Perché i danzatori ci stanno stringendo ! ..”
Sara2000: “Tranquillo Generale, fa parte del ballo!”
 
Tutti gli invitati: “OLEEE’ AH AH AH AH ….”
 
Generale: “Ehi, un momento … fate piano, non addossatevi in quel modo …”
 
Invitati: “OLEEE’ HA HAHA …”
 
Generale: “No, non è possibile ancora … ma dico … madame Sara … qualcuno mi ha pure toccato …..”
 
Invitati: “OLEEE’ … AH AHAH!”
 
Australia7:  “Sono stata io a toccarti  il popò, vecchio scimunito ah ah ah ah!”
Generale:  “Lei, sempre lei, la gattaccia rinsecchita, ha osato toccarmi! ……… Questi sono un branco di scalmanati, non di dame e cavalieri!”
 
Lupen3:“Generale, fa parte delle danze! .. Voi e  Marco siete i festeggiati di stasera, giusto?”
Generale: “Beh, si… ma non capisco ….”
Tetide:“Lo capirete Generale … lo capirete e Vi divertirete!!”
Generale: “Spero che non mi facciano qualche brutto scherzo!”
Aizram: “Tranquillo Generale, nella nostra storia,non accadrà mai nulla di sgradevole a nessuno!”
Generale: “Ci credo Madamigella, le avventure più sgradevoli accadono solamente a me!”
 
 
DJ: E dopo aver fatto un bel cerchio intorno a i due festeggiati …. Si cambia musicaaaa …… le più belle canzoni degli anni settanta!”
 
Generale: “Santo cielo che musica infernale! .. Madame Terry, perché mi vengono tutti addosso?”
Terry:“Perché lo chiedete a me? Chiedetelo ad Aizram ah ah ah!”
Generale: “DONZELLEEEEE … QUI NON CAPISCO Più NULLA!!  SONO STATO ACCERCHIATO, COSA VOGLIONO DA ME?!!”
 
Marco: “GENERALE TRANQUILLO,QUI SI USA COSI', I FESTEGGIATI, DURANTE LE FESTE, DEBBONO SUBIRE  SEMPRE AH AH AH!”
Generale: “EHI, GIOVANOTTO, COME FAI A DIRE UNA COSA SIMILE? … SECONDO ME è UN IDEA MALEFICA DELLE DUE ARPIE!”
Marco: “PARLATE DI MIA MADRE E DI ARIZRAM?”
Generale: “ESATTO RAGAZZO, PROPRIO LORO DUE!”
Marco: “AH AH AH .. GENERALE, MA NON LO SAPETE CHE DUE CERVELLI, SONO MEGLIO DI UNO?  QUELLE DUE SONO DAVVERO TREMENDE INSIEME AH AH AH ..”
Generale: “ACCIDENTI A QUESTA MUSICA INFERNALE, TRA NON MOLTO NON SENTIRO’ Più NULLA!”
 
Lucciola67: “Generale, avete visto che intorno a noi c’è tutto il cast di “Avventura sulle Alpi?”
Generale: “Certo che non l’ho visto, come faccio a capire qualcosa con tutta questa confusione?! .. Ma ditemi madame Lucciola, c’è anche mia moglie?”
Lucciola67: “Certo, e non solo lei, anche tutta la Vostra famiglia! Anzi, fino a poco fa ho visto Vostra figlia Josefhin, ma adesso non la vedo più, chissà dov’è andata! .. Spero solo che non si perda in questo luogo!”
Generale: “Ma dove Volete che sia, andata, se non ad appartarsi con suo marito Charles. Voi forse non lo sapete? Josefhin è tale e quale a zio Claud, povero me!”
Lucciola67: “Su Generale, lasciatela stare! .. E poi non Vi è bastato, averla disturbata stanotte? Ma dico, potevate,rimanere di spalle e lasciare in pace gli sposini!”
Generale: “CO COSA?!! MA DICO … MADAME, COSA SONO QUESTE SCONCEZZE?DAVANTI A ME! .. SUO PADRE! ….”
 
Lupen3: “ORA BASTA GENERALE, E’ GIUNTO IL MOMENTO DI DARE VITA ALLA FESTA .. DAI .. SU AMICI … TIRIAMO SU I FESTEGGIATI … LANCIAMOLI IN ARIA …..”
Generale: “EHI, UN MOMENTO, COSA FATE … NO NO .. LASCIATEMI METTETEMI GIUUUUU …”
Marco: “GENERALE, LO STANNO FACENDO ANCHE A ME AH AH …..”
Generale: “RAGAZZO COSA C’E’ DA RIDERE? ………. LASCIATEMIIII METTETEMI GIU’  …. MARGHERITEEEEEE ….. QUI SI E’ SCATENATO L’INFERNO!! AIUTOOOOO!!”
 
 
Marguerite: “Oh .. povero caro! Ne stanno succedendo l’una dopo l’altro! … Povero mio tesoro!”
Oscar: “Su madre, non fate così, dopo tutto, mio padre è il protagonista indiscusso di questa storia!”
Marguerite: “Si, Oscar, però … non credi che le autrici stiano esagerando? Guarda come si divertono, non fanno che ridere! .. Anzi, tutti si divertono alle spalle del povero Augustin! .. Povero marito mio, spero che riesca a sopravvivere a tutto questo, e tornare salvo e salvo a Parigi! … Spero che  almeno possa vedere il nuovo letto che ho comprato!”
Oscar: “Su madre, non disperate, dopo tutto qualche sorpresina mio padre se la merita, avete forse dimenticato tutta l’invadenza che ha avuto con me e Andrè? … E non voglio nemmeno immaginare se avessi una bambina, anziché di un bambino! .. Povero Andrè, chissà quante ne dovrà sentire!”
 
 
Generale: “LASCIATEMIIII … VI ORDINO DI METTERMI GIU’!!!... Maledizione …. Continuano a toccarmi,nei posti più impensabili!  .. Chissà forse è la gattaccia! METTETEMI GIU’ AIUTOOOO!”
Aizram e Terry:“AH AH AH AH AH ….”
Generale: “ARPIE DELLA MAL’ORA, VOI RIDETE?”
Terry: “AH AH AH AH AH …. Aizram, ma guarda che bella festa!”
Aizram: “Vero Terry, davvero una bellissima festa ah ah ah ah ah ….”
  
Claudio: “Sole, ma guarda nostra madre e Aizram, come si divertono.”
Luna:  “Già, lo vedo Claudio, sembrano due ragazzine. Quando sono insieme, non fanno altro che pianificare la storia e ridere a crepa pelle!”
 
Claudio: “Si, però, a dire il vero, un poco mi dispiace per il povero Generale, credo che tornerà tutto traumatizzato nel suo tempo!”
Luna: “Lo credo anch’io! Però almeno  porterà con se, il ricordo di questa meravigliosa vacanza che  le due Arpie gli hanno regalato ah ah ah ah…..!”
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar