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Autore: Zenyas    17/12/2018    1 recensioni
"Ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi e ti invidio, perché nei tuoi occhi c’è il colore della speranza, nei miei solo il vuoto.
Tu cammini in mezzo alla folla cercando di orientarti, io nel vuoto dove cercherò di non affogare nel passato."
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Sorridevi.
Mi insospettii.
Non era il tuo sorriso.

Non appena ti avvicinai a me con le braccia tese, indietreggiai.
Un po' per stupore, un po' per sospetto, di solito non mi accogli mai con un abbraccio.
"Non ti va di abbracciarmi?" disse con tono dolce.
"No." le risposi secco.
La presenza dei tuoi occhi delusi alla mia risposta è rilevante.
Mi sentii piccolo ancora una volta. 
"Scus-..." dissi, ma dovetti interrompermi.

Non eri tu. 
Era il mio doppio. 
Aveva osato prendere le tue sembianze. 


Rimasi pietrificato alla visione del suo cambio forma. 
Non avevo forze per dirgli qualcosa. 
"Dovresti vedere che faccia avevi" disse divertito, imitando la mia faccia sconvolta e timida

Uno scherzo davvero di pessimo gusto. 
Lo odiai con tutto me stesso. 


"Ti hanno mangiato la lingua?" domandò sorridendo. 
Lo guardai con l'abisso negli occhi. 
Gli porsi le mani al collo, potevo toccarlo.
Lo buttai a terra e cercai di stringerlo più forte che potevo.
Ma fu un tentativo inutile, poiché si liberò facilmente.

Sei solo patetico.” sussurò con un tono a dir poco inquietante.
Mi coprì gli occhi abbracciandomi da dietro.
Un brivido mi percorse la schiena.
Suicidati. Nessuno se ne accorgerà, ci sarò io a sostituirti.” aggiunse.
La tentazione di assecondarlo fu grandissima.
Sai, sei un ospite davvero interessante, però mi sono stufato di essere una maschera, voglio essere te.” sorrise maliziosamente.

Mi accascai a terra lentamente.
Non posso.” dissi a tono pacato.
Mi piacerebbe accogliere il vuoto, ma… sarebbe effimero. Se morissi, smetterei di soffrire, ma sarei infelice.” aggiunsi guardando il cielo.
Posso continuare ad essere la tua maschera?” rispose, sedendosi accanto a me.

Il silenzio calò per qualche minuto.
Si.” dissi stringendo la Rosa che non ti regalai mai tra la mano.
Dove sei, Siha?” chiesi al fiore mentre osservavo i suoi maestosi petali.
   
 
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