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Autore: mari05    18/12/2018    0 recensioni
E se a cadere nel Tartaro non fossero stati Percy e Annabeth, ma solamente Percy?
E se, a distanza di anni, il figlio di Poseidone tornasse a casa per portare una brutta notizia?
E se lui stesso non fosse consapevole di ciò che sta succedendo?
DAL TESTO
«Percy?» chiamò di nuovo, stringendo le lenzuola con ossessività. Chi c’era?
Ripeté il nome del ragazzo tre volte prima che qualcuno si facesse vivo davanti a lei. O meglio, qualcosa.
Un paio di occhi smeraldini avanzavano verso Annabeth, grandi, belli e preoccupati come l’ultima volta che la figlia d’Atena li aveva visti. Quelli erano gli occhi di Percy Jackson, ne era sicura.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Quanto tempo sono stato via?» domandò il figlio di Poseidone, pressando gli alluci nella sabbia, che sembrava quasi accoglierlo riconoscendolo.
«Un anno»
Percy aggrottò la vista.
Un anno?
Davvero era stato via per così tanto? E davvero la sua ragazza era rimasta ad aspettarlo per tutto il tempo?
Ad un certo punto si sentì scosso da brividi, il tutto mentre cercava di ricordare quale folle incontro lo avesse trattenuto per un lasso così lungo dentro quell’inferno.
Erano state le arpie ad averlo tenuto prigioniero per troppo tempo?
O erano state le acque del Cocito ad averlo cullato fino ad averlo fatto affogare nella solitudine e disperazione?
O ancora era stato Damaseno, il gigante buono, ad averlo cullato a tal punto da avergli fatto dimenticare qual’era il suo obiettivo?
Per quanto potesse scavare in quei ricordi così brutti che oramai si erano radicati dentro di lui, Percy non riusciva a dare un senso a così tanti mesi d’assenza. Che fidanzato orrendo era stato?
Probabilmente Annabeth si accorse di quei brividi, e istintivamente cercò di mettergli le braccia attorno alla vita. Il ragazzo però, ancora tremante, si ritrasse, qualcosa dentro di lui che gli diceva di non farsi toccare dalla figlia d’Atena.
Annabeth s’accigliò.
«Tutto bene?» domandò.
Percy annuì, anche se non si sentiva pronto per altro contatto fisico.
Ci fu un attimo di pausa tra i due, dove il figlio di Poseidone si ritrovò a fissare il mare. Da qualche parte c’era suo padre, che probabilmente applaudiva e gli dava il bentornato godendosi alcolici e meravigliose donne, il tutto mentre sua moglie lo osservava con occhi colmi di rabbia.
«Wow, non è cambiato proprio niente!» esclamò infine Percy, sbrogliando la matassa di argomenti che ad entrambi passavano per la mente e scegliendo quello più superficiale.
Se Annabeth gli avesse chiesto del viaggio nel Tartaro sarebbe collassato a momenti, troppo difficile ricordare.
«Eh già. Ci siamo impegnati al massimo per non farti sentire a disagio quando saresti tornato. Ci siamo riusciti?» ridacchiò la ragazza, tutt’a un tratto il volto rischiarato da un sorriso sincero, nonostante ci fossero i soliti occhi preoccupati ad accompagnarlo.
«Ti abbiamo aspettato tutti qui, sai?» continuò poi, improvvisamente nostalgica. Percy non sapeva che dire. Anche lui aveva aspettato, forse fin troppo. «Chirone, Grover, Jason, Reyna…perfino Nico. Ma tu non sei mai tornato.»
Il figlio di Poseidone non ebbe il coraggio di guardarla in faccia. Era stato terribilmente meschino, un traditore. Avrebbe dovuto avvertire, avrebbe dovuto dire qualcosa prima di tornare.
O forse, sarebbe dovuto tornare un po’ prima.
   
 
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