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Autore: GattyP    19/12/2018    4 recensioni
Nuove avventure della nostra Irlandesina, appartenente alla Casa di Tassorosso e bravissima a mettersi nei guai, nel nuovo anno di scuola ad Hogwarts (2012/13), insieme a Teddy Lupin e Victoire Weasley. Alle prese quest’anno, oltre che con problemi sentimentali (di tutti i suoi amici, non suoi, per fortuna, ma lei sarà come al solito coinvolta…), con un tentativo di furto di un magico oggetto e con un invito ad un matrimonio particolare.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 4

 

Blacky ammalato

 

Mentre Annah Montague si era perfettamente inserita ad Hogwarts (anche grazie ai miei geniali consigli), per me, invece, quell’anno scolastico si presentava molto faticoso, per colpa soprattutto di quella carogna di Whyte: per cercare di sopravvivere alle sue odiose lezioni, mi allenavo continuamente, con vari sortilegi (scudo, protego, ostacolo, impedimenta, ecc.) insieme a Ruperta, Kyle e naturalmente Charles, che si erano messi in testa di farmi diventare una campionessa in Difesa. Insomma, un po’ per merito del mio ragazzo, che mi aveva organizzato un bellissimo programma (che poi non riuscivamo a rispettare quasi mai, dato che ero “un po’” legata), un po’ per l’impegno dei miei amici, facevo qualche miglioramento, che Charles, Kyle e Ruperta mi facevano notare. Tuttavia non sembravano affatto sufficienti per quella  carogna di Whyte, che non faceva altro che sottolineare i miei limiti… ogni bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto… io per lui ero sempre quello mezzo vuoto…

- No, non va bene, O’Neil: il polso deve essere tenuto fermo, altrimenti il bersaglio non sente neanche il solletico - diceva, dopo che avevo scaraventato a terra l’armatura

- Il tuo scudo non va bene, O’Neil: l’incantesimo deve rimbalzare con un angolo di 180 gradi e questo al massimo è un 150…

- Troppo lenta, O’Neil: farei in tempo a prendere un caffè tra un tuo incantesimo ed un altro…

Charles saggiamente mi diceva di non preoccuparmi più di tanto: prima o poi si sarebbe dovuto ricredere, vedendo i progressi (secondo lui percettibili) che facevo. Io però continuavo a pensare che fosse prevenuto e che l’impresa fosse disperata. Comunque, anche per l’impegno di Charles, Ruperta e Kyle, non desistevo e continuavo ad allenarmi. Peccato, perché sacrificavo, per quei ca**o di allenamenti, altre attività sicuramente più rasserenanti.

Con gli altri insegnanti vivacchiavo: le mie materie preferite erano Babbanologia e Cura delle Creature Magiche, ma riuscivo ad uscire decentemente (= avevo la stretta sufficienza) anche con la algida prof.ssa di Pozioni, la famosa Rosier: era di un’estrema freddezza, senza nessuna empatia per noi, ma molto competente.

Non so poi perché, ma avevo l’impressione che non mi perdesse d’occhio: ogni tanto alzavo lo sguardo e notavo che il suo era indirizzato nella mia direzione… come  se volesse studiarmi… Boh! Comunque, quando meritavo una lode, me la faceva (a differenza di Whyte), quando facevo qualche sciocchezza, me la faceva notare, senza però insistere sadicamente per sbeffeggiarmi davanti a tutti.

Vitious poi e Paciock, un po’ perché erano più flessibili, un po’ (forse) perché rivedevano in me qualcosa dei miei genitori (che  avevano conosciuto e apprezzato da ragazzi e che stimavano molto), cercavano di fare emergere il lato migliore di me… Insomma, se non ci fosse stata quella carogna di Whyte, le cose sarebbero andate  decisamente bene!

Nel frattempo la vita “sociale” hogwartiana era sempre più complicata. Mio fratello Ryann e la sua amichetta serpeverde, Lorna, tendevano ad imboscarsi sempre di più…  subito ho sospettato qualcosa… no, non niente di sentimentale (Ryann non pensava a certe cose, ancora!)… Secondo me c’era qualcosa di losco in quello che facevano… Ma dove andassero e cosa facessero era un mistero. Li vedevo continuamente sgattaiolare verso la casa di Hagrid… ufficialmente lo andavano a trovare e lo aiutavano in qualche mansione con i tanti animali che il professore aveva,  ma avevo i miei dubbi che fosse questo il vero motivo… Sicuramente stavano architettando qualcosa di illegale  e pericoloso, magari coperto proprio dal prof. di Creature Magiche (il professor Hagrid non è proprio un esempio di rispetto delle regole!)… Non entravano ad essere sincero nella Foresta (ne sono sicura… li avevo seguiti!), ma si dirigevano generalmente verso un capannotto abbandonato situato presso la casa di Hagrid, dove entravano e rimanevano per molto tempo.

- Cosa avete fatto, oggi? Ti ho visto entrare, insieme alla tua amica in quello schifoso capanno… - ho chiesto una volta a Ryann.

- Abbiamo contato i vermicoli del professor Hagrid - mi ha risposto. Ma mi stava ingannando, si vedeva lontano un miglio che stava mententdo!. Pensava di farmela? Io ero nata quattro  anni prima di lui!

- Secondo me non sono affari tuoi - mi diceva, in separata sede, Charles - E poi sono in qualche modo controllati da Hagrid…

Il che non mi tranquillizzava sicuramente! Il professor Hagrid è una bravissima persona… ma è un incosciente di prima categoria! Anche peggiore di me!

- No… c’è qualcosa sotto - continuavo io - secondo me, hanno qualche animale pericoloso nascosto da qualche parte ad Hogwarts.  Dobbiamo scoprirlo! E, secondo me, il prof. Hagrid è d’accordo con loro…

E, dato che Charles non voleva accompagnarmi (“No, Niamh! Sei prevenuta. E poi non sono affari nostri! Io non vengo”), sono andata insieme a Gilly.

Per prima cosa dovevamo perlustrare il capannotto dove si rinchiudevano quei due. Un giorno, mentre eravamo a Cura delle Creature Magiche, abbiamo chiesto di poterlo ispezionare proprio al professor Hagrid, che è disponibilissimo a fare qualsiasi cosa io proponga: dato che, due anni prima, avevamo aderito alla Lega Britannica per la protezione dei magicinsetti (era stata un’idea di Gilly quando eravamo in seconda, dato che c’era un ragazzo figo dell’ultimo anno, un certo Jacob Mahalivari, che a lei interessava…), gli ho subito chiesto: - Scusi, prof! Stiamo cercando un posto dove collocare l’incubatrice insettifile necessaria per far schiudere le uova di farfalla tucana… Stavo pensando a quel capanno laggiù… mi sembra un luogo ideale… riservato, assolato, tranquillo… Potremmo dare un’occhiata? 

Gilly, a cui avevo detto dei miei sospetti su Ryann e Lorna Campbell, mi reggeva il gioco. Se il professor Hagrid avesse negato, sarebbe stata la prova che i tre (lui, Lorna e mio  fratello) stavano facendo qualcosa di losco!

- Certo, ragazze! E penso che sia un’ottima idea… Anche a me piacciono tantissimo i magicinsetti… ma non vogliono accettare la mia adesione all’associazione, dato che mi accusano di utilizzarne troppi come cibo per gli knezie… Comunque andate pure! - ci ha detto il professore.

Insieme a Lothar, il tranquillo cagnone di Hagrid, ci siamo diretti nella casetta e… non abbiamo trovato niente. Neanche  il più piccolo indizio. In quella casetta non c’era niente, se non un mucchio di cianfrusaglie di nessun valore (ancora cianfrusaglie! Era un incubo!). Cosa diavolo facevano lì dentro mio fratello e Lorna… che volessero stare insieme e cercassero di darsi qualche bacetto? Ma c’erano posti ben più romantici nel castello dove imboscarsi: non c’era bisogno di ficcarsi in quel capanno pieno di scarponi puzzolenti, vecchi scatoloni, attrezzi e ragnatele! Dovevo farlo confessare! I due mi nascondevano sicuramente qualcosa!

 

Ted, nel frattempo, si vedeva continuamente in giro per Hogwarts, sempre accompagnato dalla bella e frizzante Ginevra MacArthur: i due stavano quasi sempre insieme; quando lei si allenava (era una brillante giocatrice di quidditch, come ho detto), lui era sempre presente; spesso mangiavano anche fianco a fianco confabulando piano piano tra loro. Insomma, i pettegolezzi del castello li vedevano ora come coppia fissa, anche se, a dire il vero, nessuno li aveva visti baciarsi…

Un altro shock fu comunque provocato a Victoire (assolutamente fuori di testa in quel periodo! E piangeva continuamente!) quando li vedemmo passeggiare, mano nella mano, verso il Lago, al tramonto… Era lapalissiano che tra i due ci fosse  qualcosa!

- E’ solo una forte amicizia, secondo me - dissi (mentendo spudoratamente) a Victoire, mentre anche Seanna cercava di consolarla - vedrai. Tutto passerà…. quando analizzeranno i loro sentimenti meglio…

E, un giorno, apparve anche Evelyne che, giusto per rompere le scatole (sì, va bene, non sapeva dell’infatuazione di Vic per Teddy Lupin, ma era proprio una pettegola!), ci disse:

- Ho avuto una notizia sensazionale!

- Dicci, dicci - dissi Gilly, anche lei presente, in quel momento, insieme a me, Victoire e Seanna.

- Teddy Lupin passerà il fine settimana a casa di Ginevra MacArthur… I suoi l’hanno invitato… Sento odore di fiori d’arancio…

Naturalmente Victoire era sbiancata e, lì per lì, pensavo volesse mandare una maledizione oscura a quella rompiscatole di Evelyne… Ma perché non si faceva mai i fatti suoi?

- Sì… E secondo Kevin Clupper due giorni fa avevano  due occhiaie…. ed erano stanchissimi…

Non riporto quello che ho detto quella volte a Evelyne… Beh, da quel momento, e per almeno un mese, non mi ha più parlato! Ma ormai la frittata era fatta e, anche se avevo dei dubbi sulle notizie di Evelyne (pettegolezzi, scarsamente attendibili, come tanti altri), non potevo negare che i due stavano sempre insieme, si cercavano, si parlavano…

Insomma, malgrado ce la mettessi tutta (gli  amici servono nel momento del bisogno), non riuscivo a tranquillizzare quella poveretta di Vic… Era proprio disperata!

 

A Natale, qualche giorno prima della partenza, trovai Blacky, perplesso, in gufiera, apparentemente senza una lettera dei miei. Era strano… mi riconosceva a stento e, a differenza del solito, non mi volò subito sulle spalle per becchettarmi la guancia. Mi guardava con gli occhiettini spenti… come se fosse stato confuso… e aveva nel becco un pezzetto di pergamena, con degli scarabocchi tracciati sopra… Dove l’aveva presa? Gliela tolsi subito e la misi in tasca.

Provai a chiederglielo (i corvus glacialis sono straordinariamente intelligenti, penso anche più di qualche persona!), ma mi guardava perplesso, come se non sapesse neanche lui come fosse riuscito a prenderlo… Mi guardava con uno sguardo vuoto…

Mi preoccupai, presi il mio amichetto e, con Charles, andai subito dal professor Hagrid.

- Professore! - dissi subito, bussando alla porta - Blacky sta male!

Ero un po’ agitata. Per fortuna venne fuori subito il professor Hagrid (insieme a Lothar, il suo enorme cagnolone, che ci faceva sempre un sacco di feste): - Ciao, Niamh! Ciao, Charles! Chi sta male?

- Il mio corvus glacialis… si ricorda di Blacky, prof? - gli chiesi.

Hagrid è un omone gigantesco (un mezzo gigante, a quanto mi hanno detto), un po’ pasticcione (ha la mania di salvare tutti gli animali, anche quelli più pericolosi), ma è straordinariamente buono. E subito ha afferrato, con una delicatezza estrema, il mio piccolo amico, che si accovacciò buono buono…

- Aveva nel becco questa - gli ho detto preoccupata facendogli vedere la pergamena..

- Si comporta in modo strano, professore… - aggiunse Charles - Gli è successo qualcosa?

- Beh, non lo so… teniamolo nel capanno dove sono collocati gli animali in osservazione - e subito lo ha portato in un capanno lì vicino, sistemandolo in un comodo trespolo… Ha annusato poi la pergamena...

- Ha uno strano odore - disse - e ci sono incise alcune parole… Non so se l’inchiostro ha in qualche modo avvelenato Blacky

Io stavo per mettermi a piangere… Blacky è stato il mio compagno di giochi, fin da quando ero piccolina, e sentire che stava male mi torturava tantissimo...

- Vedrai, si sistemerà tutto - disse Charles. Ma io guardavo il povero Blacky, appallottolato, e mi preoccupavo sempre di più.

- Se volete, provo a contattare il più grande esperto sui corvus glacialis che conosca… - ci disse Hagrid.

 

Il giorno dopo, all’alba, insieme a Charles, andammo subito dal professor Hagrid.  Blacky non era migliorato, anzi sembrava ancora più abbacchiato del solito… cosa sarebbe successo?

- Posso entrare? - disse ad un certo punto una voce sottile. Un ragazzino, alto per la sua età e con gli occhi chiarissimi, del primo anno evidentemente (l’avevo intravvisto allo Smistamento, mi sembrava…se non sbagliavo era capitato a Grifondoro) entrò con una grande  sicurezza nella capanna. Doveva avere undici anni, ma sembrava molto più maturo della sua età…

Subito si presentò - Piacere di conoscervi. Sono Leonard MacNair. Ho già il piacere di conoscere Charles Montague e so che tu sei la sua ragazza… Niamh O’Neil, se non sbaglio...

Mi strinse subito la mano. Sembrava un bravissimo ragazzino, molto simpatico e anche molto bello… gli occhi chiari erano proprio particolari…

- Il piacere è tutto mio… - gli dissi, stringendo la sua.

Poi Leonard si rivolse all’insegnante di Cura delle Creature Magiche.

- Professor Hagrid… Ho contattato  mio padre, come mi ha chiesto ieri sera - disse - Viene questo pomeriggio, verso le 18.00, se per lei va bene

- Benissimo, Leonard, ti ringrazio - disse Hagrid. E poi, rivolgendosi a noi: - E’, per quanto ne so, il massimo esperto sui corvus glacialis, oltre che proprietario dell’unico altro esemplare di corvus che conosco…E’ un tipo veramente in gamba… e vuole molto bene agli animali… E’ stato professore anni fa qui, al tempo dei vostri genitori… abita in Australia, o da quelle parti, ma per fortuna in questo periodo insegna alla Cambridge Magical University…

- Grazie, professore! Grazie, Leonard - dissi - Sono veramente preoccupata per Blacky…

Il povero mio amichetto mi guardava tutto appallottolato, poi chiuse gli occhietti e mise il capino sotto l’ala… Che pena mi faceva…. Non vedevo l’ora che arrivasse il padre di Leonard per avere un’opinione al riguardo…

E, la sera, verso le 18.00, il padre di Leonard, Bastian MacNair bussò alla porta.

- Buonasera a tutti. Si può? - disse con un perfetto accento scozzese. Mi girai e lo vidi: era un uomo alto, elegante, dagli occhi chiarissimi e molto belli, come quelli del figlio. Aveva naturalmente insieme a lui Leonard, che gli assomigliava tantissimo, e anche una graziosa bambina di otto-nove anni, che ci guardava con uno sguardo intelligente.

- Chiedo scusa del ritardo - ci disse sorridendo (erano le 18.02) dandoci la mano - Ho portato anche mia figlia, che è appassionata di questo tipo di volatili e voleva vedere l’altro esemplare di corvus di cui abbiamo conoscenza delle Isole Britanniche…

Hagrid si precipitò da lui, stringendogli vigorosamente la mano, poi ci presentò. Poi, tutti ci dedicammo al povero Blacky, che il professor MacNair cominciò a controllare.

Dopo qualche minuto, e dopo averlo osservato per bene: - Aveva qualcosa nel becco, ha detto mio figlio? Mi ha accennato che il volatile potrebbe aver toccato qualcosa di pericoloso…

- Sì, questo - gli dissi, facendogli vedere il pezzo di pergamena…

Annusò la pergamena, la grattò leggermente, poi estrasse un’ampolla dalla giacca e versò qualche goccia sulla stessa…

- Viridium maculoso… E’ un inchiostro blandamente tossico per i corvus… Non penso che ci sia nessun rischio della vita per… Blacky si chiama, vero?

Evviva! Blacky sarebbe guarito!

Subito si mise a scrivere ricetta per Blacky… Yaeeh, ero contentissima.

- Sono ingredienti facilmente reperibili… Vedrai che il tuo corvus domani starà meglio… Dodici gocce ogni giorno, alla stessa ora, e tra una settimana sarà più pimpante di prima…

Io sorridevo contenta: ero veramente felice: -  Grazie, professore! Voglio molto bene a Blacky! E’ da sempre nella mia famiglia! Non so come ringraziarla!

- Beh, a parte che puoi chiamarmi Bastian e darmi del tu. - disse - Siamo gli unici due possessori di Corvus delle Isole Britanniche, a quanto ne so, e dobbiamo darci una mano… Ne ho anch’io uno, si chiama Zlatan… magari dovremmo farli  conoscere… Che ne dici?

Non sapevo come ringraziarlo. Ero veramente felice…

- Ma… posso chiederti  dove ha trovato il tuo Blacky quella pergamena? - mi chiese.

- Non lo so neanch’io… Ce  l’aveva nel becco…

- L’inchiostro utilizzato, quello con il Viridium… è inchiostro centauresco… e il messaggio è stato probabilmente vergato da un centauro… o da qualcuno che ne ha imitato l’usus scribendi… e ha usato l’alfabeto centauresco… E, per quanto ho capito, non promette nulla di buono… Ora te lo traduco… Durante il matrimonio, prendi l’aspetto di Whyte. Quando eliminerò le guardie, fai sparire il balteo.

Rabbrividii… Qualcuna tramava qualcosa durante il  matrimonio del figlio di Belit!

- Io avviserei gli Auror… magari Harry Potter direttamente, Hagrid - disse Bastian MacNair - e i centauri, che dovranno prendere delle contromisure…

- Ma di che balteo stanno parlando, professore? - chiese Charles

- E cos’è un balteo? - aggiunsi io

- Una specie di cinturone. Dovrebbe trattarsi di un oggetto magico che i centauri difendono - continuò il professor MacNair - Ne ho anche sentito parlare, vagamente: l’argomento, per quanto ne so, è top-secret.

 

I corvus glacialis sono stati caratterizzati da AdhoMu, nella ff “L’insegnante di pozioni”, da cui ho preso, con gentile concessione dell’autrice, anche il personaggio di Bastian MacNair. Recentemente è uscito un interessante articolo, scritto da Rolf Scamander e Luna Lovegood, sui corvus glacialis nel “Cavillo Geographics” (sempre a cura di AdhoMu): non perdetelo! Viene citato anche Blacky!

Leonard (Lenny), figlio di Bastian e Alicia Spinnet, è presente nella “Cura Universale”, sempre della  stessa autrice, che naturalmente ringrazio di cuore per l’autorizzazione ad utilizzarlo.

Con mia grande gioia, stanno arrivando le feste di Natale: pubblico il prossimo capitolo SABATO 22 e quello successivo il 29 (salto il mercoledì, che è il giorno dopo Natale!!!). Grazie a tutti. Stefano (Gatty)

   
 
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