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Autore: sissi149    22/12/2018    2 recensioni
E' l'ultimo giorno di lezioni per un gruppo di amici. Tutti e cinque si preparano a lasciare il campus universitario per raggiungere le famiglie e trascorrere le vacanze natalizie come programmato da tempo. Ma sarà davvero così o quest'anno le feste riserveranno sorprese inaspettate?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross, Yayoi Aoba/Amy, Yoshiko Fujisawa/Jenny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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21 Dicembre
 
Yayoi riemerse rapida dalla serra con una grande stella di Natale tra le braccia.
“Ecco signora Matsumoto! Questa farà un figurone nel suo salotto! Gliela porto al banco così mamma la confeziona.”
Il freddo era pungente più del giorno precedente e la giovane si aggirava per gli scaffali carichi di addobbi natalizi con addosso un berretto di lana turchese con cui i ciuffi di capelli ramati facevano un forte contrasto.
“Grazie mille! Siete l’unico negozio della zona che ha questi prodotti.”
Le origini europee della signora Aoba avevano contribuito ad arricchire delle tradizioni natalizie il negozio che gestiva col marito, rendendolo una delle mete più gettonate del quartiere nel periodo festivo.
A Yayoi piaceva aiutare i genitori quando non era impegnata in università, soprattutto perché un giorno avrebbe dovuto occuparsi lei del negozio: dati i suoi ottimi risultati scolastici e la borsa di studio, mamma e papà avevano insistito affinché prendesse una laurea, ma lei sapeva che il suo futuro sarebbe stato quello.
“Signorina! – Un’altra cliente la stava chiamando – Potrei avere due stelle di natale?”
“Certamente. Come le vuole, grandi o piccole?”
“Piccole, devo usarle per un centro tavola.”
“Forse sono meglio le mini. Se vuole l’accompagno in serra così può scegliere direttamente.”
Aoba fece strada spostando la porta scorrevole che dava sul cortile dove erano in esposizione alcuni abeti da utilizzare come alberi di natale. In pochi passi si giungeva alla serra in cui file di fiori aspettavano ordinate che qualcuno venisse a portarle via.
“Ecco, io le consiglio queste. – Yayoi sollevò un vasetto e lo mostrò alla donna – Magari ne può utilizzare tre invece di due. Di questa dimensione ne abbiamo anche  bianche, sono la novità di quest’anno.”  Con il braccio indicò la fila alla sua sinistra: le macchie di fiori bianchi spiccavano in mezzo a tanto rosso.
La donna osservava ammirata.
“Sono stupende! Non avevo mai visto questa varietà. Ne prendo due rosse e una bianca.”
“Come desidera.”
Aoba prese le piantine e le adagiò in una cassetta per trasportarle al bancone, riaccompagnando la cliente nella zona principale del negozio. Il signor Aoba le si fece incontro velocemente, sfilandole la cassetta dalle mani.
“Yayoi, eccoti. Ti stanno cercando.”
La ragazza vide dietro il padre un uomo piuttosto distinto che indossava un lungo cappotto di feltro.
“È lei Aoba Yayoi?” Le chiese.
“Sì, posso esserle utile in qualcosa?”
“L’ho cercata in università, ma mi hanno detto che l’avrei trovata qua. Devo consegnarle questo da parte dei Conti di Yamamori.”
L’uomo le porse una busta dall’aspetto antico su cui il suo nome campeggiava scritto in bella grafia. L’afferrò e la voltò, notando il sigillo in ceralacca, domandandosi se davvero esistevano ancora posti in cui si utilizzava quel sistema.
“Grazie, ma io non conosco i Conti di Yamamori” Rispose, ma l’uomo era già sparito alla sua vista. Il rumore delle campanelle sulla porta del negozio le fece intuire che probabilmente se ne era andato del tutto.
Tornò dietro al bancone dove la mamma aveva finito di servire l’ultima cliente, per qualche minuto avrebbero avuto un po’ di tregua.
“Che voleva quel signore?”
Yayoi ancora fissava perplessa la busta.
“Mi ha portato questa e non ho la più pallida idea di cosa sia.”
“Perché non la apri.” Il sorriso caldo ed incoraggiante della madre la convinse a strappare il sigillo e ad estrarre la lettera.
 
Gentilissima signorina Aoba,
è per noi un grandissimo piacere invitarla a trascorrere il periodo natalizio a Old Castle, la residenza della nostra famiglia.
Se vorrà onorarci della sua presenza, in allegato al presente invito troverà un biglietto aereo a suo nome.
Sperando di vederla presto da noi porgiamo i nostri auguri di Natale alla sua famiglia.
                                                                                                                               Il Conte e la Contessa di Yamamori
 
Yayoi restò per un lungo istante a bocca aperta, lo sguardo perso nel vuoto, non riuscendo a comprendere come e perché quel biglietto fosse rivolto proprio a lei.
Sua madre le afferrò le spalle da dietro, facendola sussultare.
“Tesoro, ci stai facendo preoccupare. Cosa contiene di così grave la lettera?”
La ragazza si riscosse.
“Niente è…, non capisco perché a me. È un invito al palazzo dei Conti di Yamamori. Cosa vogliono da me?”
Il signor Aoba le raggiunse e sfilò di mano la busta alla figlia, estraendo da essa una carta d’imbarco per il giorno seguente.
“È un biglietto per First Town, la capitale della Cambiria.”
“Cara, tu non hai un compagno di studi della Cambiria?” Domandò la madre.
Yayoi annuì.
“Sì, Jun Misugi. Ma non può essere lui, lo sapremmo se fosse un Conte di Yamamori o roba simile. Non sarebbe in un’università con noi, starebbe tutto il giorno chiuso in un castello a fare quello che fanno i nobili.”
La ragazza aveva cominciato ad agitarsi, sfilando il berretto e poggiandolo sul bancone. “Non è possibile che sia lui!”
“Qualcuno deve pur essere, non è stato un fantasma a recapitarti la lettera.”
“Lo so, ma…” Si sedette esausta su una sedia.
Il signor Aoba prese la parola:
“Io dico che se vuoi scoprire qualcosa devi accettare l’invito. È anche una fantastica occasione per te.”
“Ma papà, abbiamo sempre trascorso insieme il Natale. E come farete  con il negozio?”
La signora Aoba si inginocchiò davanti a lei, appoggiandole le mani sulle gambe e guardandola negli occhi come aveva fatto tante volte quando era stata più piccola.
“Non devi preoccuparti per noi, ce la caveremo. Tuo padre ha ragione, passare il Natale nel castello di un Conte non è un’occasione che capita tutti i giorni, soprattutto a gente come noi.”
Yayoi scosse la testa.
“Io continuo a credere che abbiano sbagliato persona.”
“E se anche fosse? Quando se ne accorgeranno potrai sempre tornare a casa.”
“Non so se il passaporto è in regola.”
“Tesoro, abbiamo sistemato tutti i passaporti quest’estate.” Rispose pazientemente la madre.
“E non abbiamo fatto l’albero. E…”
“Basta Yayoi! – Il tono del signor Aoba era perentorio – Di cosa hai paura?”
Gli occhi le si inumidirono di lacrime.
“Non voglio deludervi, passare il Natale insieme è sempre stata una tradizione.”
“L’unico modo che hai per deluderci è non sfruttare le opportunità che la vita ti mette davanti. Va’ e divertiti.”
Yayoi si alzò e abbracciò forte il genitore.
“Ti voglio bene papà!”
La campanella indicò che un nuovo cliente era entrato in negozio.
“Tutti al lavoro. – Ordinò la signora Aoba – Dopo la chiusura faremo il più grande regalo albero di Natale che si sia mai visto e festeggeremo un po’ in anticipo.”


_______________________________
E vediamo che i progetti di Yayoi per la vacanza vengono ribaltati dopo nemmeno 24 ore a causa di questo misterioso invito.
Chi si celerà dietro di esso? La prima ipotesi dei genitori viene perentoriamente smontata dalla ragazza...
 
  
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