Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: sam_tommo    26/12/2018    0 recensioni
Non ero nessuno, nessuno sapeva il mio nome, chi fossi, da dove venissi... Eppure ero sempre stata lì, nata e cresciuta in quel piccolo paesino.
Essere nessuno mi faceva comodo, ma a volte la solitudine uccide ed io stavo proprio per impazzire... Fino a quando è arrivato lui, una persona che io nemmeno conoscevo al contrario di tutto il resto del mondo, ma alla fine della storia scoprirete che sono stata l'unica a conoscerlo davvero.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Index
Arrivai a casa stremata,
Il compito di biologia mi aveva proprio distrutta
e come se non fosse stata un giornata abbastanza
stressante avevo pure posso l'autobus.
Mi tolsi la giacca e il foulard beige, lanciando lo zaino
sul pavimento, affianco all’attaccapanni,
per poi dirigermi in cucina, avevo voglia
di una fetta di pane con il burro d'arachidi
e di una spremuta, tanto sapevo
che nessuno mi avrebbe disturbata:
papà era in viaggio per lavoro, come sempre
d'altronde e mamma stava accompagnando
mio fratello James alla partita di football
in un paese che dista circa due ora
da casa, dunque nemmeno lui ci sarebbe stato.
Io e la mia famiglia
abitiamo in un bel quartiere, in uno di
quelli 'alti' come li definisce papà, che grazie
ad il suo lavorare sodo e sempre, senza pensare
a festività o ferie varie ha scalato
le vette nella società in cui lavora,
diventando così indispensabile per tutti,
titolare compreso, che ora se lo
porta sempre appresso durante i più
importanti incontri con clienti e fornitori
della moderna, ma già famosa,
'Christian Design League', un’azienda che fabbrica
e poi vende mobili per la casa di ultimo grido.

Una famiglia amorevole la mia,
una di quello che ormai non
esistono quasi più, dove il babbo chiama
ancora la mamma amore e quando torna da un
lungo viaggio ti stringe forte e quasi
piange da quanto gli sei mancato; dove mamma
ogni domenica prepara un dolce fatto
in casa, una settima il mio preferito
e quella dopo quello di mio fratello,
senza mai pensare ai suoi di gusti,
perché a lei importa solo la nostra di felicità;
dove James la sera si intrufola in
camera mia con una vaschetta di gelato e mi
racconta la sua giornata, le sue cotte
e tutti il resto dei suoi affari;
ma la mia parte preferita è la mia nonna,
senza ombra di dubbio: Lei è forte come una roccia,
non ha voluto nemmeno che la prendessimo
in casa con noi quando il nonno è venuto
a mancare, non voleva di certo pesare
su sua figlia, che per lei aveva già
“fatto più di quanto poteva”, come dice lei;
e allora ha deciso di andare in una casa
di riposo a pochi minuti di pullman da casa,
così che possiamo andare a
trovarla quando vogliamo, ed io ci vado
circa tre volte a settimana, anche perché
sono volontaria in quella casa di riposo,
ancora prima che lei ci entrasse, lo scorso anno;
quei soldi vecchietti hanno
tante storie da raccontare e nessuno
he li ascolta veramente.
Deciso di accendere la televisione,
oggi ero troppo stanca per far
visita a tutti i miei nonnini,
quindi mi misi a guardare un film…
solitamente usavo Netflix,
ma mio fratello di era dimenticato di
rinnovare l'abbonamento, e solo al
pensiero di subirmi tutta quella
pubblicità mi venne male, ma non avevo di
meglio da fare, quindi feci partire
'Shine & Bow', ne avevo sentito parlare a
scuola, ma non lo avevo mai visto finora.
Ed io lo giuro che gli occhi di quell’attore
mi ricordavano qualcosa, ma non riuscivo
a capire cosa.
Poi mi addormentai.

Il giorno dopo tornai a scuola, ero stanca,
mio fratello mi aveva tenuta sveglia
tutta la borsa per raccontarmi di come
avevano vinto la partita e, soprattutto,
di come Cami lo avesse baciato
appassionatamente e, tenendo conto che io
ero rimasta ferma a Liz, rimasi proprio
stupita da questo fatto, dunque mi feci
raccontare anche cosa fosse capitato a
quella povera ragazza, che a me piaceva
tanto; fatto sta che le due del mattino
arrivarono velocemente, e anche le sei e
mezza, quando la sveglia ha deciso di suonare.

Vidi i tre ragazzi nuovi chiacchierare con
alcuni studenti, passai
loro di fianco e Thomas mi sorrise,
mentre io abbassai la testa… mi ero
dimenticata del piccolo incidente di ieri con la porta.

Arrivata nell’aula di storia e mi sedetti in prima fila,
come al solito: la verità è che se non
stavo in prima fila non riuscivo a
concentrarmi e a prendere appunti,
inoltre di sicuro non dovevo litigare con
nessuno per riuscire a prendere quel posto.
Qualcuno spostò la sedia di fianco alla mia,
dunque mi feci più in là, schiacciandomi
sulla sinistra del banco.
“Ciao” sentii, così mi girai

“Ciao” risposi

“mi fa ancora male la spalla, sai?”

E li diventati rossa, non credevo di aver
spinto così tanto la porta

“scusami ancora, ma ero proprio di fetta”

“non preoccuparti, stavo solo scherzando”

E lì la conversione finì, il professore
aveva chiesto il nome ai
nuovi compagni, dopo di che la lezione iniziò.

Non mangiavo mai in mensa, ma questa mattina
ero proprio in preda ad un semi-coma e mi
sono scordata il pranzo, quindi se volevo
mangiare mi dovevo accontentare di
quell’orribile polpettone e di quelle
carote totalmente insapore che servivano su piatti di plastica di un colore giallo paglia, che rendeva il tutto ancora più schifoso da vedere.
I posti in mensa erano divisi come quelli sul
corridoio, gruppetti di persone divisi
per categorie, pochi erano quelli liberi
per chi, come ma, non faceva parte di
nessuna di esse, ma per fortuna ne
trovai uno di libero e mi ci sedetti
subito, accanto ad una strana ragazza con
i capelli rosa ed un mio compagno di
storia che avevo visto poche ore dopo;
così cominciai a mangiare, quando, con la
cosa dell’occhio, vidi Thomas salutarmi e
raggiungermi.
“Ho chiesto di te, sai.. nessuno sembra conoscerti”

“Perché dovresti aver chiesto di me?”

Rimase a bocca aperta per qualche secondo e poi rispose
“Beh volevo sapere qualcosa in più su chi mi
ha volontariamente distrutto una spalla”
Cominciai a ridere, poi mi fermai, e diventai
rossa, di nuovo.

“Primo non è stato volontario, smettila,
ti ho detto che mi dispiace!
Secondo, se vuoi sapere qualcosa
su di me non credi che ti convenga
chiederlo, non so.. a me?
Terzo, hai preso lo spezzatino, non fare
più questo errore, l’ultima volta che lo
ho mangiato sapeva da topo morto”

Mi guardo sconvolto, prima di chiedermi:
“Come fai a sapere che gusto ha un topo morto”
Mi misi una mano sulla fronte, mentre con
l’altra avvicinavo al forchetta alla
bocca con un pezzo di polpettone.
“Dimmi almeno come ti chiami”.

“Mi chiamo Ambra”

Lui sorrise soddisfatto
“Vivi qui?” chiese poi

“Si, sono nata e cresciuta qui”

“E allora spiegami come mai nessuno sa il tuo nome”
chiese, insospettito

“Solo se mi spieghi tu come fanno tutti a
conoscere il tuo, dopo solo un giorno che sei qui”

E non so spiegare il suo sguardo,
era stupito, contento, spaventato,
come se quella domanda non se la
aspettasse proprio e come se
avesse paura di rispondermi

“Voglio capire chi sei tu, prima di dirti che sono io”



“Thomas”
lo chiamò una voce femminile
“eccoti, sei qui, ti cerchiamo da dieci minuti”

Era la ragazzo nuova, la sorella, se i miei calcoli sono esatti

“Ciao, io sono Sophia, e lui è Michael”


disse lei, allungandomi una mano,
mentre con l’altra indicava il fratello.
Io strinsi prontamente la sua mano,
presentandomi, per poi fare lo stelle con il ragazzo.

“Possiamo sederci qui?” chiese lei

“certo, tanto io ho finito, me sto andando..
piacere di avervi conosciuto”

Risposi, alzandomi da quelle sedie tanto scomode

“E Thomas” aggiunsi,
“sappi che le risposte alle tue domande le conosco solo io”

Poi me ne andai, portandomi con me
il vassoio ormai vuoto e un
senso di soddisfazione,
misto a curiosità, che mai avevo avuto prima.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: sam_tommo