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Autore: KindlyLight    14/01/2019    1 recensioni
Se Vector non fosse cambiato e se Dumon fosse più fragile di quanto sembri? Se Shark fosse l'unico ad accorgersi di quel dolore che affligge il suo amico ma non fosse in grado di aiutarlo?
Ma soprattutto, se Dumon non volesse farsi aiutare perché crede che ciò che Vector gli fa se lo meriti?
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bekuta/Vector, Durbe/Dorube, I Sette Imperatori Bariani, Ryoga/Shark
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza
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-Vector!- La voce di Mizar tuonò impetuosa nella camera e tutti si voltarono a guardare dalla sua parte.
Durbe era dietro di lui, sul viso un’espressione mortificata e le mani tremanti, ma Mizar riequilibrava ogni cosa, mostrando fermezza e durezza, ancora più del solito.
-Questa non è la tua battaglia, Mizar.- Ringhiò Vector.
Fu Durbe che, a quel punto, si fece avanti, trovando il coraggio in un punto del suo petto che neanche lui sarebbe stato in grado di indicare.
-Vector, hai perfettamente ragione, ed è per questo che te lo chiedo io.-
-Lo sai che non otterrai mai nulla da me.-
-Non voglio nulla infatti da te.- Rispose acido Durbe. –Nelle ultime ore, però, mi sono reso conto che non c’è motivo di temerti.-
-Come?-
Gli occhi di Vector brillavano di rabbia, una scintilla rossa inasprì i suoi occhi e indurì il suo viso.
-Alla fine, non sei altro che un cialtrone.- Continuò Durbe. –Non riesco ancora a capire cosa mi spaventasse di te.-
Vector si scagliò contro di lui con rabbia, ma i suoi piedi vennero ancorati al suolo, come se il pavimento di marmo si stesse liquefacendo per fondersi con lui.
-Però ti devo ringraziare, mi hai ricordato che sono più forte di te, che sono più forte di quanto credevo.- La voce di Durbe era calma, tranquilla, credeva veramente in ciò che diceva.
-Credi di potermi fermare? Credi di poter usare i tuoi trucchetti con me in questo modo?-
-I miei non sono trucchetti, Vector, sono la verità, ed è proprio per questo che funzioneranno.- Attorno a loro crebbe come una piccola tempesta.
-Credi davvero di poter sopravvivere alla tempesta?- Ringhiò Vector carico d’ira.
-Io, sono la tempesta.- Rispose Durbe mentre dalle nuvole che si erano create nella stanza scaturivano fulmini e tuoni, mentre i suoi occhi diventavano bianchi e vacui, mentre ogni singola fibra di lui si lasciava trasportare dall’immensa forza della libertà.
Tutti gli Imperatori si ritrovarono ad indietreggiare dietro ad una visione del genere, non lo avevano mai visto così, mai avrebbero pensato che dentro quell’esile corpicino pallido ed emaciato si nascondesse la forza di una calamità naturale.
-E ora, Vector, torna da dove sei venuto.-
La voce di Durbe arrivò ovattata ma tuonante, come se fossero le nuvole stesse a parlare, come se rimbalzasse su ogni piastrella di marmo mentre queste si aprivano sotto i piedi di Vector lasciando intravvedere uno squarcio buio da cui provenivano grida e lamenti, misti ad un odore nauseabondo e putrido.
Vector cercò di implorare pietà, cercò di chiedere scusa per tutto ciò che aveva fatto in quegli anni, per il dolore che aveva provocato e per quella povera vita che aveva spezzato.
Quella povera vita che, però, aveva trovato il coraggio di rinascere grazie alle poche e semplici parole scambiate con Mizar.
Vector cadde giù, sempre più giù, e lo sentirono gridare finché le pietre non si rimisero al loro posto e sembrò che nulla fosse successo.
Lentamente la tempesta si placò e Durbe tornò normale.
Avevano appena perso un mostro e ritrovato un Imperatore.
Avevano appena ritrovato il loro amico, il loro fratello, il loro compagno che, per la prima volta dopo anni sorrideva, seppur timidamente, mentre tutti gli si avvicinavano felici.
Erano felici per lui.
Per lui che ora era libero e senza catene, per lui che, finalmente, aveva ritrovato la felicità di essere se stesso e lo aveva fatto da solo.
Erano di nuovo una famiglia.

 

 

Autrice:
Bene, direi che siamo giunti alla fine di questa storia e che niente volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto i capitoli ma soprattutto tutte quelle persone che hanno recensito i capitoli, per la loro pazienza e costanza che sono invidiabili, visto che ci ho messo –quanto? Due anni?- tanto per finire questa FF.
Un grandissimo abbraccio a tutti!
KindlyLight

   
 
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