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Autore: angelwithashotgun_    18/01/2019    7 recensioni
“Yami, cosa stai facendo?!” [...]
“Mi hai detto di non voler più sentire le voci di tutti quelli che ti prendono in giro, così li ho fatti stare zitti.”
[Partecipa alla challenge "Ispirational Words of Wisdom... Wise old saying" del gruppo Facebook Boys Love - Fanfic & Fanart's World]
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho sempre pensato di dover essere l'unica persona in grado di proteggere mio fratello da tutti i mali del mondo.
Lo amavo. Lo amavo come si ama la purezza, come si ama qualcosa che ci è caro e che costituisce la più grande delle paure, quella della perdita.
 
Non avrei mai pensato di poter perdere mio fratello, sono sempre stato sicuro, troppo sicuro di me stesso e del mio potenziale.
Ho speso tutta la mia vita per vederlo felice, ho fatto tutto quello che potevo per proteggerlo, ma non è bastato.
Sono andato oltre le mie capacità e pur di non veder spegnere quella scintilla nei suoi occhi, pur di saziarmi ogni giorno del suo sorriso, ho continuato a vagare come una nave distrutta, in preda alle onde del mare in tempesta. Avevo bisogno della musica della sua voce, quella che mi raccontava dei giorni che viveva. Avevo bisogno di sentirlo dire di essere felice di avermi nella sua vita, di essere grato che fossi suo fratello, come aveva sempre fatto. Era il compenso più bello per ripagare tutti i miei sforzi.
 
"Che cosa hai fatto, Yami..." mi disse una notte. In quell'istante, qualcosa dentro di me si era rotto; qualcosa più dell'umanità, perché forse, quella non l'ho mai avuta -e il corpo ormai morto, riverso a terra in una pozza di sangue, in quel vicolo buio e umido ne era la prova.
Sentii rompere forse l'unico briciolo di ammirazione che Hikaru ancora provava per me, che avevo dato tutto, e anche di più, per lui.
"Ti stava facendo del male... Nessuno deve osare toccarti." risposi, come se fosse ovvio.
Nessuno doveva provare a torcere un capello a mio fratello e quel bastardo gli aveva appena messo le mani addosso.
Ma lui non era felice; era deluso, spaventato... Arrabbiato, forse, come mai lo era stato nei miei riguardi.
"Lo hai ucciso." E io avevo guardato il foglio stropicciato che avevo tra le mani, forse un vecchio scontrino, sul quale avevo scritto velocemente poche parole.
Le stesse parole che descrivevano le condizioni in cui versava il cadavere ai nostri piedi.
Sì, lo avevo ucciso, ma se lo era meritato.

 Be strong and hold my hand
Time becomes for us, you'll understand
We'll say goodbye today 
And I'm sorry how it ends this way
If you promise not to cry

 

Non sarei mai potuto diventare un eroe; Hikaru aveva sempre pensato, però, che fossi io il suo eroe e che non avrebbe mai avuto bisogno di nessun altro.
Volevo solo il suo bene, volevo solo che fosse felice e che vivesse una vita tranquilla.
E nel mio intento, sono diventato senza nemmeno accorgermene, tutto quello che lui non meritava di avere accanto.
Sono diventato un assassino.
Ho ucciso per lui, ma lo rifarei, altre mille e mille volte.
Se solo lui fosse ancora qui. Se solo lui non me lo avessero portato via .
 
I failed and lost this fight
Never fade in the dark
Just remember you will always burn as bright

 
 
"Ti voglio bene, Yami. Grazie di aver reso la mia vita, la più bella che potessi avere." mi disse prima di chiudere gli occhi per l'ultima volta, quella dannata mattina.
Avevo deciso di accompagnarlo in banca e due uomini armati avevano fatto irruzione scatenando il caos. Ero certo che non fossero quirkless, uno aveva la testa di rettile e l'altro degli occhi e della lingua di serpente. Molto probabilmente erano fratelli anche loro.
Avevano iniziato a sparare e io ho tentato di afferrare il foglio più vicino, insieme alla mia penna.
In un secondo, però Hikaru mi aveva spinto da una parte per evitare che il proiettile mi colpisse, mettendosi in mezzo. I suoi occhi erano spalancati, quando siamo caduti; boccheggiava per respirare. Il suo sangue caldo macchiava le mie mani e la mia camicia, e quell'abbraccio aveva perso velocemente la stretta quando Hikaru mi scivolò tra le braccia. Quel maledettissimo proiettile gli aveva attraversato il cuore e me lo ha portato via in un istante.
Tutto quello che dovevo fare, era non lasciare che la luce dei suoi occhi venisse spenta, ma la vita è stronza.
La vita non gli ha mai voluto bene.
   
 
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