Prologo
Jidai school
Era una mattinata nuvolosa,di quelle che ti spingono a riflettere ma non era
necessaria una mattinata del genere alla Jidai school .
<< Mi ha fatto chiamare,signora preside?>> Hayashimuzu aveva
accennato un breve inchino mentre entrava nel ufficio;la preside alzò lo
sguardo e fece cenno al ragazzo di accomodarsi. Ci fu un breve silenzio per far
sedere il giovane e quando quest’ultimo si sedette, la donna iniziò a parlare <<
hayashimuzu, le sono arrivati gli ultimi dati in riferimento al numero di
iscritti di quest’anno? >> il rappresentate degli studenti mormorò un
educato sì: << So già tutto signora preside. Il numero di iscritti
rispetto gli anni precedenti è calato del 10 % >> la direttrice accennò
appena un grave sorriso: << Conosce anche le probabili cause? >>
<< Sembra che la nostra scuola si sia procurata una immeritata cattiva
pubblicità perché istruiamo alunni “problematici” , i quali creano l’idea che
la nostra scuola sia pericolosa:un’idea ingiustificata, è solo una grave calunnia.
>>
La preside si alzò e andò alla finestra per osservare il cielo nuvoloso: <<
Già, un orribile calunnia. La gente pensa che abbiamo a che fare con piccoli
teppistelli invece non ha capito nulla. I ragazzi problematici di questa scuola
sono vissuti per anni senza regole e questo li rende un po’ più vivaci. Come
educatori noi abbiamo il dovere di educarli a costo di una cattiva pubblicità. Abbiamo
a che fare con gente davvero provinciale. >> disse la donna con un tono
veramente abbattuto.
<< E’ preoccupata signora direttrice ? >> chiese il rappresentante
degli studenti.
<< Francamente sì. Non vorrei perdere altri iscritti,ragione per cui
dobbiamo ricostruire una buona reputazione a questa scuola ma francamente ne io
ne il personale scolastico abbiamo idea di come fare … >>
<< Io avrei un’idea >> disse il ragazzo e a questa frase la preside
lo guardò ammirata,"è davvero in gamba" pensò: << Un ballo. >>
quella proposta fu bocciata con un solo sguardo della preside : << E’
fuori discussione. Non mi piace l’idea di organizzare una serata stile
discoteca in una scuola,faremmo solo la figura dei superficiali … >> il
giovane non si risenti di quel rifiuto ma interruppe educatamente la donna: <<
Mi dispiace signora preside, sono stato infelice nello spiegarmi. Pensavo di
organizzare una gara di ballo,ballo da sala. >>
La preside lo guardò sbigottita: << Una gara di ballo da sala?! >>
Era un’idea
assurda. Hayashimuzu apri un ventaglio che riportava una scritta in rosso:last
dance.
<< Sì una gara di ballo. Ora le spiego:una gara perché spingerà gli
studenti a partecipare con maggiore impegno; ballo da sala perché una
disciplina così raffinata ed elegante donerà alla nostra scuola l’immagine di
un posto perbene e chic,soppianterà l’idea della scuolaccia. Quale scuolaccia
organizzerebbe un’iniziativa del genere? >> concluse il ragazzo con il
peggiore charm.
La preside appari dubbiosa ma non contraria,l’idea le piaceva era davvero
originale: ballo da sala. Chi ci avrebbe mai pensato?
<< Hayashimuzu chi insegnerà a ballare agli studenti?Ed è chiaro che si
deve spendere poco >> il ragazzo sorrise alla preside: << Conosco
un qualcuno che è adatto a questa parte. Ora se mi permette mi congedo signora
preside,si è fatto tardi e devo andare a lezione. >> il ragazzo si alzò e
strinse la mano alla donna con la stessa grazia di un gran uomo d’affari o di
politica che ben presto sarebbe diventato.