Un grido squarciò il silenzio che finora dominava nella stanza di Bellatrix.

Era seduta davanti allo specchio con incessanti lacrime che le scendevano per tutto il viso.

Indossava un abito bianco con una rosa verde sul fianco che le scendeva fino alle ginocchia, i capelli che le scorrevano sulle spalle come onde del mare.

Con le sue unghie si strinse l'abito come se volesse strapparselo.

Pianse per circa cinque minuti, quando, però smise e si avvicinò alla finestra.

Osservava il tramonto, il suo momento preferito della giornata, le piaceva quando le sfumature di rosso e giallo che venivano spente dal blu bella notte.

Un pettirosso si appoggiò sul ramo più lungo del noce, che si trovava a qualche metro di distanza dalla finestra.

Ella non poté sopportare il fatto che qualcuno(tranne il suo signore) potesse essere felice, mentre lei era costretta a sposarsi con un uomo che non amava.

Impugnò la bacchetta, la puntò su quel pettirosso malcapitato

“Crucio!” lanciò la maledizione, e un lampo di luce rossa colpì quel pettirosso che iniziò a contorcersi di dolore.

“Avada ked-” qualcuno bussò alla porta, Bellatrix abbassò la bacchetta

“Bella, posso entrare?” era sua sorella Narcissa

“vattene”

“dai, se non mi apri entro da sola”

Non rispose, si mise apposto i capelli e aprì la porta a Narcissa

“vieni” le disse con tono freddo.

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