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Autore: this is magic_lovefirehp    26/01/2019    2 recensioni
"Ma perché lo ha sposato?” chiese Harry,desolato. “Lo odiava!”
“Ma no” replicò Sirius.
"Al settimo anno iniziarono ad uscire insieme" rispose Lupin “E no,non lo odiava”
~
Mi innamorai di James molto lentamente e poi…tutto di colpo.Chi diceva che lo odiavo mentiva ma non ne era consapevole. Non ne ero consapevole nemmeno io ~ Lily Evans Potter
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"“Collaborerete per il bene della vostra Casa. Mangerete,studierete e se ce ne sarà il bisogno dormirete insieme. Da oggi voi tutti siete legati e non potrete sciogliervi fino alla fine dell’anno. I punti dati a uno verranno dati anche all’altro,così come i punti tolti. Sarete un tutt’uno e guai a chi verrà a chiedere di cambiare partner. Questo sistema ovviamente verrà utilizzato da tutte e quattro le Case ma la Coppa sarà nostra e se non sarà così per colpa di voi stupidi babbuini,giuro che crucerò tutti!”
Lily iniziò a sbattere la testa sul banco mentre James era diventato iperattivo e toccava compulsivamente il braccio a Sirius,leggermente scocciato. Marlene sorrideva incoraggiante a Remus,Alice era sul punto di piangere e in generale regnavano sentimenti contrastanti di euforia e sconforto.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alice Paciock, Emmeline Vance, I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 25 – NOTIZIE SCONVOLGENTI

 

 

“Ce la fai a smettere di guardare tutte le ragazze che passano almeno per un secondo ?” sbottò Emmeline, sollevando la testa dal libro di Alchimia.

 

“Che c’è, sei gelosa Vance ?”

 

Sirius le rivolse un ghigno malizioso, dondolandosi pigramente sulle gambe della sedia.

 

“Ma fammi il piacere…mettiti a studiare” gli ordinò lei, seria.

 

Ma siccome Sirius non ne aveva voglia e le cose le decideva sempre lui alla fin fine, si protese verso l’amica e le impedì di continuare a leggere.

 

“Vedi cara, se la mia compagna di studio si rendesse più utile, in tal senso, non avrei bisogno di cercare del materiale al di fuori di questo tavolo” le spiegò con la faccia di uno per cui queste cose sono ovvietà.

 

Emmeline si irrigidì e – indecisa se tirargli un ceffone o ignorarlo – strinse i pugni e gli rivolse un sorrisetto irritato.

 

“Ma tu non ce la fai proprio a non dire scemenze?”

 

“Non è mica un’idiozia questa, è un dato di fatto. Se tu concedessi, passeremmo tutto questo noiosissimo tempo in cui siamo praticamente costretti a stare insieme, facendo attività ricreativa” esclamò Sirius, allargando le braccia.

 

“Non credo proprio” bofonchiò lei, riprendendo a sottolineare dei passaggi fondamentali nel libro.

 

Ma Sirius non sembrava aver intenzione di dargliela vinta, così - un po’ per gioco e un po’ perché voleva andare più a fondo e sapere davvero cosa la ragazza pensasse di lui – continuò, facendole scivolare il libro da sotto gli occhi con una manata e piazzandosi proprio davanti alla sua faccia, anche con fare piuttosto inquietante.

 

“Aaah eddai Vance, non dirmi che non ci hai mai fatto manco un pensierino su”

 

Con un sospiro che celava tutti i maghi che Emmeline stava tirando giù nella sua mente, la ragazza chiuse il libro con un tonfo e decise di mettere le cose in chiaro, con una convinzione tale che spiazzò Sirius.

 

“No, non ce l’ho mai fatto…e poi, hai detto comunque una cavolata perché ovviamente io da sola non ti basterei, ti annoieresti come tuo solito - perché hai bisogno di essere continuamente stimolato e io chiaramente non sono la persona adatta - quindi andresti a cercare altro ‘materiale’ come dici tu, al fuori di questo banco e rovineremmo tutto. O mi sbaglio?”

 

Si fissarono per qualche secondo, lei con un sopracciglio sollevato e le braccia conserte, come a dire :” Dimmi che mi sbaglio e ti faccio volare fuori dalla finestra” e lui, meditando se fosse il caso di dirle la verità e passare per una persona di merda, ma comunque vera o riempirla di frasi dolci ma stronzate. Optò per la prima, d’altronde lei ormai lo conosceva bene.

 

“Mmmh, forse no, non ti sbagli. Non perché tu non sia all’altezza, sia chiaro, non faccio discorsi del genere. Solo che sono poligamo per natura, mi dispiace” rispose il Black, sollevando le spalle con semplicità.

 

“Nessuna offesa guarda” replicò lei, tornando a leggere, con un sorrisetto soddisfatto “anzi il fatto che tu mi abbia anche solo proposto una cosa del genere mi impedirà di guardarti in faccia per le prossime due ore”

 

“Adesso fa la pudica !”

 

“STUDIA !”

 

E dopo una poderosa manata sulla nuca, finalmente Sirius si decise a mettersi sui libri.

 

“Comunque, secondo me, saresti molto meglio di un sacco di ragazze con cui sono stato” commentò a voce bassa, più roca del solito, serio ma con una nota di divertimento.    

 

Lei fece finta di non sentire ma Sirius giurò di aver visto gli angoli della bocca di Emmeline sollevarsi impercettibilmente, prima di voltarsi per posare il libro sullo scaffale dietro di loro.

 

 

 

-

Lily si accoccolò sul divano della Sala Comune con una tazza fumante di cioccolata in mano e Remus al suo fianco. Era una domenica pomeriggio un po’ uggiosa e nessuno dei due aveva particolare voglia di uscire, in più il ragazzo era in missione speciale per conto di Ramoso e della sua squadra del Pronto Intervento Amoroso.

 

Dopo qualche chiacchiera di circostanza, Remus provò a tirare fuori l’argomento Dean con nonchalance. Il giorno prima infatti, c’era stato quel famoso appuntamento, da cui Lily era tornata con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia e piacevolmente sconvolta dalla sintonia che aveva con il Tassorosso.

 

“Allora…come è andata ieri ? Sei uscita con Dean Ward no ? ”

 

Lily si voltò, sorpresa.

 

“Oh sì, è andato tutto…tutto bene” sorrise timidamente Lily, ritrovandosi a guardare il fuoco piuttosto che il suo amico.

 

“Bhè, perfetto” rispose lui, un po’ deluso. Dopotutto era Team James, anche se gli importava della felicità dell’amica.

 

“Sì…tranne per una cosa strana, estremamente divertente che è successa” disse Lily, come se un pensiero le avesse appena attraversato la mente.

 

“Cosa ?” chiese Remus, incuriosuito.

 

“Praticamente stavamo seduti sul prato, ad Hogsmeade, lontani dal centro abitato però, in quella zona da cui si vede la Stamberga Strillante” Remus rabbrividì a quella parola, ma cercò di riprendere il filo del discorso.

 

“ Praticamente chiacchieravamo e diciamo che le nostre spalle si toccavano, eravamo tipo così” Lily appoggiò la propria spalla a quella dell’amico, rimanendo distante con il viso, per mostrargli.

 

“Ok”

 

“E niente, ad un certo punto sento qualcosa che ci separa, mi giro e vedo la testa di un cervo tra noi due ! “

 

Remus spalancò gli occhi. “Un cervo ?” chiese, convinto di non aver sentito bene e soprattutto sperando che il suo migliore amico avesse un briciolo di intelligenza e non si fosse messo a seguire i due in forma cervina , dopo che lui gli aveva impedito di farlo nascosto dal Mantello dell’Invisibilità.

 

“Sì !” esclamò Lily, scuotendo la testa divertita “Era bellissimo, particolare, non ne avevo mai visto uno così, da vicino poi ! Ah, e da me si è anche fatto accarezzare mentre da Dean proprio no, con lui aveva un’aria minacciosa” la ragazza continuò a parlare con entusiasmo, gesticolando, con gli occhi che le brillavano.

 

“Quindi tu mi stai dicendo che questo cervo era come…geloso di Dean ?”

 

“SIII ! Non ha voluto che mi ci avvicinassi però era mansueto, ovviamente”

 

A quel punto Remus, che si era contenuto per mantenere una parvenza di credibilità, scoppiò in una risata incontrollata, in modo fragoroso, tanto da far voltare chiunque fosse presente. Per fortuna c’erano solo qualche primino, Marlene e Alice, immerse in un discorso molto profondo sulle Piume da Zucchero.

 

Lunastorta continuò a ridere, tenendosi la pancia, mentre Lily lo guardava confusa.

 

“Sì, ha fatto ridere molto anche a me…ma non a questi livelli”

 

“No no no” continuò Remus, scuotendo la testa e perdendo l’equilibrio, ritrovandosi a terra.

 

“Che cazzo fai a terra Rem ? Non starai sporcando il tuo maglioncino pulito ?” lo prese in giro Sirius, appena entrato, seguito da Emmeline.

 

“Non lo so… sono cinque minuti che ride !” esclamò Lily esasperata.

 

“Sirius… Sirius. Lily…il suo appuntamento è stato interrotto da…oddio mi sento male…da un cervo, capito, un cervo” riuscì infine a dire il ragazzo, tra una risata e l’altra.

 

Lasciando tutti spiazzati Sirius si accasciò su una sedia, travolto dalla risata di Remus. Dovette sventolarsi e asciugarsi le lacrime per quanto quell’affermazione l’aveva fatto ridere. “Io non ci credo…” continuavano a dire i due, sotto gli occhi sconvolti delle ragazze.

 

Emmeline lo guardò per un po’, aggrottando le sopracciglia, ma sorvolò, ormai abituata alle stranezze del ragazzo. Si preoccupò invece di Remus. “

 

Va tutto bene ?” chiese, pacatamente.

 

Lupin scosse la testa, la bocca ancora curvata in un sorriso smagliante. Afferrò la mano che gli porgeva la ragazza per tirarsi su, ma era come se non si fosse accorto di chi aveva davanti.

Si alzò, ridendo in direzione di Sirius, però un attimo dopo, quando qualche centimetro sotto di se, vide che la persona che l’aveva aiutato era Emmeline, tossicchiò e si ricompose immediatamente. Si sistemò il maglione e andò a placare Felpato.

 

In quel momento un guizzò illuminò gli occhi di Alice, che schiuse le labbra, come se i pensieri nella sua mente si stessero intrecciando velocente tra di loro, ricostruendo una trama. Trama che stava iniziando a comprendere.

 

“Ah, finalmente ce l’avete fatta !” esclamò Lily “ non vi racconto più nulla se la reazione è questa “

 

“Ma ringrazia che ridiamo e non piangiamo Evans !” la consolò Sirius, a modo suo.

 

-

 

Il primo lunedì di Dicembre iniziò con una notizia meravigliosa, che fece tornare la voglia di vivere a tutti, anche a quelli che ormai si trascinavano per i corridoi come alcolisti in astinenza.

 

“ Ragazzi !” esclamò la McGranitt “ Siamo ormai a Dicembre e, siccome vi siete comportati bene – più o meno – e tra poco sarà Natale, io e gli altri professori abbiamo deciso di farvi un regalo in anticipo…probabilmente l’unico che riceverete da me”

 

“Ci dirà le domande dell’esame di fine semestre ?” si fiondò Leo, giungendo le mani speranzoso.

 

“Ah ! Non quel genere di regalo signor Thomas…veda di studiare piuttosto. Abbiamo deciso che per questi giorni…” passò lo sguardo su ognuno dei presenti prima di fare il suo annuncio, creando la suspance giusta”… siete sospesi dal lavoro in coppia. Questo vuol dire che, fino al ritorno dalle vacanze, siete esonerati dallo studiare, mangiare e tutto il resto con il vostro compagno e potrete tornare ai vostri posti !”

 

Si sollevò un baccano simile a quello delle partite di Quidditch, libri che volavano, sedie spostate, grida di gioia, Alice che quasi piangeva per l’emozione e che aveva iniziato ad urlare “ GRAZIE MERLINO, GRAZIE DI AVER ASCOLTATO LE MIE PREGHIERE !” e la McGranitt che osservava il tutto con una mano sulla fronte.

 

“So già che me ne pentirò amaramente” borbottò tra sé e sé , scuotendo la testa.

 

“Oh Evans”

 

James si voltò verso la compagna, sorridendo.

 

“Iniziamo a parlare civilmente e già ci dobbiamo separa…AAAH !” non finì la frase che un spallata di Mary lo scaraventò a terra.

 

“JAMES ! Levati dai coglioni e fammi mettere subito vicino a Lily ! Dio Mio, non vedevo l’ora che arrivasse questo momento !” strillò la bionda, impadronendosi del suo vecchio posto, non badando a James che era ancora a terra dolorante.

 

“Bhè Vance”

 

Sirius battè le mani sul banco e si alzò in piedi.

 

“ E’ stato un piacere ma adesso, se non ti dispiace, vado a sedermi vicino a quel coglione del mio migliore amico”

 

“Nessun dispiacere” sorrise lei che, finalmente poteva prendersi il suo meritatissimo riposo, dopo essere stato dietro a Sirius – quindi un bambino di sei anni circa – per tre mesi.

 

Abbracciò Marlene non appena la raggiunse ma le sussurrò : “ Ehi amie” quello era un modo speciale con cui Emmeline chiamava le sue amiche, alla francese “ se vuoi rimanere seduta vicino a lui…” fece un cenno con la testa in direzione di Remus, seduto qualche tavolo più dietro “io posso sedermi vicino a Peter o a qualcun altro eh, tranquilla”

 

“Ma sei matta ! Oltre al fatto che amo stare vicino a te, poi se rimango accanto a lui continuo a spararmi le peggio figure di merda, nono rimaniamo così” ridacchiò Marlene, che dopo tante tribolazioni si era decisa a confessare la sua cotta a qualcuno.

 

“ Come vuoi tu… non capisco perché ce l’hai dovuto tenere nascosto , insomma insieme siamo sempre migliori, poi Lily lo conosce bene, magari può chiedergli qualcosa…”

 

“Non se ne parla neanche, già va abbastanza male così, se vi ci mettete anche voi facciamo un disastro, ne sono sicura. Non dirlo a nessuna, ti prego. Alice sarebbe capace di rapirlo e rinchiuderlo con me in uno sgabuzzino per una notte intera”

 

“Bhè, non sarebbe male no ?” rispose l’altra, divertita.

 

“E tu da quando sei così maliziosa ?”

 

“Signorine !” la voce tuonante della McGranitt fece immediatamente sparire i loro sorrisi “ potete stare zitte o preferite raccontarci i vostri segreti ? O magari volete tornare ai posti di prima ?”

 

“NO PROFESSORESSA !” esclamarono, terrorizzate.

 

“Ah, mi fa piacere aver trovato una nuova minaccia” sorrise soddisfatta la McGranitt “Specialmente per lei signorina Vance, il suo compito è stato piuttosto arduo no ?”

 

Sirius le ammiccò divertito e lei, quasi come fosse un gesto ormai automatico, sorrise e gli mimò con le labbra :” Segui la lezione”. Quel rimprovo bonario, fece roteare gli occhi al ragazzo che però le lanciò un ultimo sorriso, prima di tornare a confabulare con James.

 

-

 

“Aaah che bello dover studiare senza quell’assillo di Peter !” esclamò Mary, stiracchiandosi in Biblioteca.

 

“Sei troppo dura Mary” la rimproverò Emmeline.

 

“Anche perché studiare…ma che studiare che non studi manco con noi” ridacchiò Marlene.

 

“Per fortuna il mio cervello riesce ad elaborare le cose senza bisogno di aprire i libri”

 

“Sì però poi ripetizioni di Pozioni te le devo dare io” sorrise Lily, leggermente contrariata.

 

“Ripetizioni…semplicemente passerai del tempo con la tua migliore amica a spiegarle dei concetti complicati di una materia di merda” esclamò la bionda con semplicità.

 

Lily scosse la testa, divertita e sfogliò il suo diario, appuntandosi – per l’inizio delle vacanze - di comprare i regali a tutte le sue amiche. L’occhio le cadde sulla pagina accanto, su cui aveva scritto NATALE in rosso, contornandolo di disegnini, in un attacco di creatività.

 

Sorrise. Il Natale le era sempre piaciuto moltissimo.

Il venticinque Dicembre…

 

Oh, no. No no no no no no.

 

Spalancò gli occhi, dopo aver notato qualcosa di tremendo apparentemente.

 

“Lily ? Lily ! Ma dove vai ?”

 

Lily era scattata in piedi, aveva iniziato a camminare velocemente per la Biblioteca, travolgendo un ragazzo con tre copie di Storia della Magia in braccio – tra le urla di Madama Pince che la minacciava con un pericolosissimo volume di tremila pagine e gli sguardi stralunati degli studenti – alla ricerca.

 

Dove stai…Remus, dove stai ? O per Merlino, Remus !

 

“Remus !”

 

Lo trovò che stava costringendo Sirius a studiare, con scarsi risultati. Non appena lo vide si gettò a terra, ad altezza ginocchia, lasciando chiunque esterrefatto.

 

“Lily ? Ma che fai ?” chiese lui stupito, chinandosi per ascoltarla “Madama Pince sta gridando come una pazza”

 

Senza badarci, Lily riprese fiato e mormorò : “Ho…ho controllato l’agenda e ho visto una cosa, il venticinque dicembre”

 

Remus si rabbuiò e si guadò intorno, come ad essere sicuro che nessuno stesse ascoltando. Solo Sirius sollevò la testa, corrugando la fronte.

 

“Sì, ma non importa tanto…” mormorò mestamente il giovane Lupin.

 

“Rimango qui” rispose Lily, con la più assoluta decisione.

 

“Lily ma che dici”

 

“Sì sì, io rimango con te, passiamo tuutte le vacanze insieme, non sei contento ?”gli rivolse un sorriso smagliante, forse cercando di trasmettergli sicurezza e un minimo di felicità.

 

“No Lily, ma scherzi ?! Non se ne parla assolutamente !” sbottò a quel punto Remus, irritato.

 

“Assolutamente no, e poi senti, meglio che passare il Natale con quell’arpia di mia sorella e il suo fidanzato…” roteò gli occhi e Remus da una parte le diede ragione, cercando comunque di farle cambiare idea, debolmente.

 

“Ma i tuoi…”

 

“Dai, i miei troverò un modo di vederli, non ti preoccupare” sorrise, dandogli una pacca di conforto sulla gamba.

 

“Perché sei in ginocchio davanti a Remus ?”

 

La voce sempre iper chiassosa di James Potter interruppe la loro conversazione, facendoli voltare verso il ragazzo che, con fare teatrale si era portato una mano al cuore.

 

Non gli starai chiedendo di sposarlo vero ?!” esclamò “ Prima esci con quello, poi chiedi al mio migliore amico di fidanzarti…mi sento tradito Evans” concluse, fingendo disappunto.

 

Lily non potè fare a meno di ridere e si sollevò in piedi, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, un gesto che si era accorta di fare molto più spesso del dovuto quando aveva James intorno.

 

“James caro” Sirius diede una poderosa pacca sulla spalla dell’amico, sorridendo in direzione di Lily “la qui presente Lily Evans passerà il Natale con noi. Contento ?”

 

Il “ Ah, ma davvero ?” che uscì dalla parte di James, accompagnato da un sorriso ebete, fu solo un decimo, della reazione che gli sarebbe venuta più naturale, ovvero saltare sul tavolo, poi saltare giù, afferrare la Evans, farla roteare e trascinarla fuori dalla Biblioteca per poter gridare :” TI FARO’ INNAMORARE DI ME IN QUESTE VACANZE LILYYYY !”

 

Ma non era proprio il caso - a meno che non si volesse trovare in punizione per il resto della sua vita scolastica - quindi si limitò ad aiutarla a prendere alcuni libri, in un’altra sezione della Biblioteca.

 

“Per curiosità…cosa ti ha fatto cambiare idea riguardo il passare le vacanze qui ? Con noi per giunta” le chiese lui, mentre allungava una mano per farsi passare un volume da posare su uno scaffale molto alto.

 

“Il venticinque dicembre…il giorno di Natale, c’è la Luna Piena”

 

James si voltò e tutta quella gioia accumulata per la bella notizia si dissolse in una nube di sconforto più totale. I suoi occhi si velarono di tristezza ma perlomeno trovarono conforto in quelli di Lily.

 

 

 

 

 

 

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