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Autore: Lady Brandon    04/02/2019    2 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Era già rassegnata ad aver perso quando si ritrovò fra le sue braccia, rimanendo  stupita della forza di quell'abbraccio, le labbra unite in un bacio lento e dolcissimo.
Aveva da subito avuto l'impressione che fosse un uomo dolce ma quel bacio superava ogni ottimistica aspettativa, quando si staccarono lui con un colpo di bacchetta chiuse la porta e le asciugò il viso baciandole via ogni singola lacrima mentre le apriva finalmente il suo cuore dicendole che lei era la sua amica,la donna che lo abbagliava, che aveva imparato ad amare, di un amore quasi improvviso e inaspettato. Hermione non riusciva a smettere di guardarlo poi con entrambe le mani gli scostò i capelli dal viso e lo avvicinò di nuovo al suo per riassaporare il calore delle sue labbra e la dolcezza della sua lingua.
Rimasero così per un tempo che sembrava infinito, mai stanchi di assaporare il gusto paradisiaco di quell'amore appena dichiarato, quando si staccarono sorridevano entrambi.
"Sono un pazzo, ma non ce l'avrei fatta a lasciarti andare" le affondava le mani nei capelli, levando le forcine che erano servite per lo chignon, per liberare ogni singolo riccio,
Lei si beava al suo tocco delicato. Quando ebbe finito la condusse davanti al camino che accese con un tocco di bacchetta e trasfigurò un divano, dopo essersi accomodati la attirò di nuovo a sé e le posò un tenero bacio sulla fronte: "Sei il mio tesoro".
Hermione non riusciva a credere a quello che stava accadendo: "Dimmi che non sto sognando e che non mi hai fatto un incantesimo" si sentì piuttosto sciocca.
Severus scoppiò a ridere: "No è tutto vero, sei tu che mi hai fatto un incantesimo",la baciò di nuovo ma poi le disse serio: "Dobbiamo parlare".
Lei annuì: "Ti ascolto" disse posandogli la testa sul petto, voleva sentire il suo cuore che batteva per lei.
"Hermione i miei sentimenti sono sinceri ma quello che è il mio pensiero non cambia. Tu devi partire, è un'occasione che non capita a tutti. Lo so che ora è l'ultima cosa che vuoi ma ti chiedo di farlo per me" la baciò fra i capelli "Io ti amo e proprio per questo voglio il tuo bene e tu ora meriti di vivere, fare esperienze, non rinchiuderti in questo vecchio castello a farmi da infermiera. Se rinunci a questa occasione un giorno potresti rimpiangerlo" terminò con un sospiro.
Lei sentiva che il suo cuore aveva accelerato mentre le parlava, capiva quanto gli costavano quelle parole, stranamente si sentiva tranquilla, in pace, rifletté prima di parlare: "Capisco perfettamente. Razionalmente so che hai ragione dopotutto entrare in una scuola così prestigiosa è stato il mio sogno fin da quando ho scoperto di appartenere al mondo magico ma d'altra parte se me ne vado per tre anni che ne sarà di noi?".
"Non lo so" rispose lui con una sincerità disarmante: "Sapevo che era un errore  dichiararmi, se non lo avessi fatto ti sarebbe stato più facile partire ma...non so cosa mi è preso" terminò in tono di scusa.
Lei lo guardò e gli prese le mani: "Invece hai fatto benissimo, ero disperata, credevo non ti importasse nulla di me e poi comunque  avevo già visto tutto" sorrise colpevole.
"Quello non lo dovevi fare" era serio.
Hermione lo baciò velocemente poi il suo sguardo si fece preoccupato: "Ho visto che parlavi con madama Chips. Mi nascondi qualcosa vero".
Severus scosse la testa e tentò di baciarla ma lei si ritrasse,gli sbottonò la camicia e sciolse l'ascot nero che portava sempre al collo, vide una vistosa medicazione con qualche piccola macchia di sangue scuro, corrugò la fronte: "Dimmi la verità, altrimenti non potrò andarmene tranquilla".
Aveva toccato il tasto giusto per farlo capitolare.
"C'è poco da dire, grosso modo sai tutto. Dopo Natale non ho più avuto crisi così violente, cose di poco conto. Però è un paio di mesi che perdo sangue quotidianamente, è sopportabile comunque" si strinse nelle spalle.
Hermione sgranò gli occhi: "Devi trovare una soluzione!".
"Ci sto lavorando ma non è semplice" rispose perentorio: "Anche per questo preferivo evitare di espormi, non ho nulla da darti in questo momento, solo questi pochi istanti di pseudo felicità" si alzò guardandosi intorno: "Fra cinque giorni Minerva annuncerà la sua decisione di ritirarsi a vita privata e verrò ufficialmente insignito della carica di preside di Hogwards e anche questo posto sarà un ricordo".
Hermione lo raggiunse e lo abbracciò: "Non importa, mi basta sapere che mi ami e che tu stia bene".
Lui aspirava il profumo dei sui capelli: "Di questo non devi dubitare e ti prometto che farò di tutto per trovare una contromaledizione. Se fra tre anni poi deciderai di tornare mi troverai qui ad aspettarti” concluse studiando la sua espressione prima di chiedere timidamente “Quindi partirai?"
Hermione annuì: “Ma tornerò, non dubitarne”. "È la scelta giusta" le sussurrò prima di baciarla di nuovo.

  
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