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Autore: MIV93    10/02/2019    2 recensioni
La storia di "Our Hero Academia" narra di 3 nuove studentesse ritrovatesi, per i motivi più disparati, a frequentare la U.A. High School. L'arco narrativo segue quello della storia ufficiale e si intreccerà con la vita delle nuove tre studentesse con nuove e vecchie avventure.
[Raiting giallo: presenza di un linguaggio volgare] [Coppie HET] [OC] [OCC per togliere le paranoie] [Fanfiction scritta a più mani] [SPOILER dal capitolo 8]
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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cap2



Capitolo 2 - Un combattimento infuocato!


 
Now you feel like number one
Shining bright for everyone
Living out your fantasy, the
Brightest star for all to see
Now you feel like number one
Shining bright for everyone
Living out your fantasy, you're the
Brightest star there's ever been
[Number one - Hazel Fernandes]


 
“Ka... ka... Kats...” mormorò Kokoro, allibita, quando in sala entrò colui che avrebbe fatto da avversario al suo gruppo. Avvolto in un costume corazzato rosso e nero, con una placida fiammata che usciva dalla parte superiore della maschera integrale che indossava e un lungo bastone da arti marziali in metallo impugnato come se servisse per sostenersi, il misterioso individuo ridacchiò e con voce soddisfatta si rivolse verso le tre ragazze.

“Si, sono proprio io! L’eroe Kagutsuchi! E oggi sono qui per insegnare a voi kohai che là fuori...- si chinò in avanti, la maschera che lampeggiò assieme alla danza delle fiamme che si sprigionavano dal suo corpo - la situazione è moooolto più scottante che all’interno delle aule della U.A.”

“Seriamente?! Prima fai tutto il figo e poi te ne esci con le battute sul fuoco?!” sbuffò Reiko.

“Avrei potuto dire che le cose si fanno più elettrizzanti nel mondo esterno ma, per una volta, reginetta dello Shunko wannabe, non sarai tu al centro della festa!”

“Ma... cosa... come diavolo parli?! - disse tutta rossa in faccia, Reiko - E come fai a sapere dei miei poteri!?”

E nello sbigottimento generale della classe nel vedere un quasi diplomato prendere parte alle loro esercitazioni, Kokoro invece era rossa come un peperone e se la ridacchiava di gusto, non solo per la citazione che quel diplomando aveva fatto nella sua risposta, ma perché lei sapeva esattamente chi fosse quel ragazzo e come facesse a sapere dei poteri di Reiko, come sicuramente sapeva anche dei poteri di Atsuko.
Semplicemente perché glieli aveva detti lei.
 
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Quel giorno, la classe 1-A aveva finalmente la possibilità di svolgere la prima lezione con il nuovo professore di punta della U.A., nientepopodimeno che All Might in persona. Già solo dal suo ingresso in classe i ragazzi avevano capito che quella non sarebbe stata una lezione tipica e quando il più grande eroe di tutti i tempi annunciò che quella sarebbe stata una lezione dedicata all’esercizio in una situazione di emergenza, furono subito tutti elettrizzati all’idea di mettersi alla prova.
Di volta in volta, quattro alluni della classe, divisi in due squadre da due individui, avrebbero dovuto impersonare un team di eroi e cattivi contrapposti per il dominio di una bomba: posta in qualche stabile nell’enorme zona di allenamento, i due “villain” avrebbero dovuto proteggerla fino al tempo limite oppure sbarazzarsi dei due “hero” che dovevano semplicemente entrare in possesso della bomba per vincere quella sorta di simulazione di guerra.
Tutti gli scontri furono incredibilmente interessanti e intensi, mostrando come mai prima le grandi capacità di tutti i partecipanti, con particolare enfasi sullo scontro, a dir poco caotico, tra Katsuki e Midoriya, che avevano mal gestito la loro pregressa rivalità. I due ragazzi infatti si erano ritrovati a scontrarsi per davvero, a causa dell’ostilità di Bakugou nei confronti di Midoriya, dando vita ad un combattimento tanto avvincente quanto caotico.
 
Purtroppo, la classe contava un numero non divisibile per quattro e alla fine della prova, tre studentesse erano rimaste impazienti, nei loro nuovi e fiammanti costumi: Kokoro, nel suo costume svolazzante dal colore viola pastello, completo di cappa e cappuccio; Reiko nel suo costume attillato nero e rosso, con piastre e guanti rinforzati sulle mani e sui piedi; e Atsuko, che si sistemava la corta giacca del suo costume bianco, nero e giallo abbinato a dei pantaloncini corti e lunghe calze che le coprivano le gambe fino alle cosce.
Le tre capirono, man mano che i loro compagni finivano le prove, di essere state lasciate per ultime e quando rimasero solo loro tre in attesa della prova, l’impazienza e l’attesa erano diventate troppe.

“S...scusi, professore - disse, quasi reverente, Kokoro a All Might - Ma noi come faremo a partecipare alla lezione? Siamo rimaste solo in tre..”

Il sorriso di All Might si fece, se possibile, più largo e smagliante e, mettendo le braccia sui fianchi assumendo la sua solita posa eroica, l’eroe rispose: “Giovane Kyoriido, visto che voi avete dimostrato nel test di ingresso una rapida affinità, ho deciso di farvi combattere tutte assieme come le eroine dell’esercitazione!”

“Ma allora - chiese Atsuko, facendosi avanti - alcuni degli altri ragazzi affronteranno la prova una seconda volta?”

“OHOHOHOHOH!  Assolutamente no! Ho scelto di mettervi contro una singola minaccia, ma molto più allenata e pericolosa di voi! Un giovane diplomando, che sta svolgendo il suo apprendistato addirittura come spalla del mio... ehm - la profonda voce dell’eroe si incrinò per un secondo - carissimo amico e collega Endeavour! Vieni avanti, giovane Moyashimasu!”

E fu così che il giovane Katsuro Moyashimasu, in arte Kagutsuchi, si presentò davanti a tutti, con infinita sorpresa di Kokoro, vittima ormai di risate incontrollate.

Era evidente che c’era sotto qualcosa, o meglio, Kokoro sembrava sapere molto di più rispetto a Reiko ed Atsuko riguardo al misterioso ragazzo del terzo anno.

“Ma che ti prende, principessina! Sembra che qualcuno ti stia facendo il solletico!” disse piuttosto sgarbatamente Reiko, trascinando via sia Kokoro che Atsuko.

“Reiko-chan... dove ci stai portando?” chiese, pacatamente, Atsuko.

“Dobbiamo elaborare una strategia, no?! Non voglio perdere contro quel tipo! Se la crede tanto ma è solo uno studente come noi! E...”

 
Reiko continuò a lamentarsi mentre trascinava le sue compagne verso l’uscita dell’aula di attesa, senza però rendersi conto che Kokoro, prima di sparire dalla sua vista, aveva rivolto un occhiolino al ragazzo che presto avrebbero affrontato, rigirandosi costantemente tra le dita il ciondolo della sua inseparabile collana...
 
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La prova, fin da subito, non lasciava presagire alcun vantaggio per le tre studentesse: erano in una sorta di largo capannone, con due soli ingressi, un lucernaio sul tetto e la larghissima porta principale; lo spazio era molto ampio, senza ostacoli di rilievo se non per qualche colonna metallica sui lati dello stanzone, e la bomba, con villain guardiano annesso, era proprio al centro della stanza, lontano sia dal lucernaio che dall’ingresso.
Tutte queste informazioni le aveva ottenute Atsuko che, con poteri di volatile e lucertola, aveva fatto un rapido giro ispettivo, osservando l’interno del capannone dal lucernaio cercando di non farsi vedere dal loro avversario, che apparentemente le dava le spalle.
Tutti i piani contorti di Reiko, ideati in un impeto di rabbia a causa delle provocazioni scherzose del ragazzo, si erano rivelati vani: non c’erano ambienti stretti, lunghi corridoi o più piani da esplorare: la loro era una prova del tutto particolare, forse addirittura un forzarle ad andare a testa bassa contro il nemico per testare le loro capacità.
A quel punto il piano principale poteva essere solo uno: attaccarlo tutte assieme e cercare di allontanarlo dalla bomba, cosa ovviamente molto più facile a dirsi che a farsi, e questo lo sapevano tutte e tre, specialmente Kokoro.

“Dovremo fare attenzione - disse Atsuko, pensierosa - coi suoi poteri legati alle fiamme, attaccarlo efficacemente sarà parecchio difficile, specialmente per me e per Reiko, che abbiamo poche possibilità di attacco dalla lunga distanza.”

“Aspetta - disse Kokoro, scintillando per qualche istante - conosci come funziona il suo quirk?!”

“All Might l’ha chiamato Moyashimasu... mio padre una volta mi ha parlato di un ragazzo con quel nome, con le fiamme ha combinato un bel po’ di macelli, ha appiccato incendi incontrollati e anche...”

“Non l’ha fatto apposta!” urlò Kokoro, lasciando sbigottite le altre ragazze.

“Bene, se ha un quirk pericoloso e non riesce ancora a controllarlo, direi che possiamo approfittarne” tagliò corto Reiko.

“Ehi...” esordì Kokoro paonazza in viso, ma Atsuko la interruppe.

“Arrivato al terzo anno, penso che sia in grado di controllarlo, visto che è un allievo di Endevour. Rimane il problema che, se il suo quirk funziona come il numero due, allora sarà difficile avvicinarsi alla bomba” concluse Atsuko con aria pensosa. La ragazza dai capelli blu stava già iniziando a pensare ad un piano, ma non sarebbe stato facile far collaborare e coordinare tutte.

“Poco importa, dobbiamo batterlo” rispose Reiko facendo spallucce.

“Si - disse Kokoro, sempre paonazza, ma sorridendo lievemente - ma l’obiettivo è la bomba... Penso di sapere cosa voglia dire Atsuko!”

La terza ragazza sorrise: “Si, il piano che avevo in mente è questo...”

 
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Atsuko aprì quel lucernaio con lentezza estrema, evitando di fare qualsiasi tipo di rumore, quindi vi si mise appena sul bordo, sperando di non proiettare la sua ombra, prese un profondo respiro, quindi scattò rapida, con artigli da felino sulle mani pronti ad attaccare dall’alto, e alle spalle, il giovane eroe Kagutsuchi.

“Bella mossa...- ridacchiò il ragazzo, mentre una fiammata la avvolgeva - Kojin-Style: Pyro-Armor!” il finto Villain sparì in un baleno azzurro, costringendo Atsuko ad un atterraggio brusco. In una fiammata bluastra, ricomparve altrettanto improvvisamente alle spalle della ragazza, ridendo amaramente: “Bel tentativo... ma non abbastanza!”

Ringhiò forte e caricò il pugno: una fiammata azzurra, sottile eppure violentissima, comparve dietro il gomito e sembrò spingere violentemente il braccio in avanti, facendo assestare un pugno incredibilmente violento allo stomaco di Atsuko, appena giratasi per osservare, con enorme sorpresa, il suo avversario. Il corpo della ragazza fu sbalzato via fino a impattare contro la parete.

“FIGLIO DI PUTTANAAAAAAAA!” urlò Reiko, osservando dall’ingresso principale la scena e avvolgendosi di una quantità spropositata di elettricità cremisi. Lo scatto in avanti fu così veloce da risultare quasi istantaneo, ma Kagutsuchi, spingendo il suo stesso corpo con le fiamme, si rimise in posizione di difesa, impugnò saldamente il suo bastone da combattimento e parò il poderosissimo pugno dell’avversaria con sicurezza.  

“BASTARDO! COME DIAVOLO FAI?! AAAAAAAAAAAH!” urlò la ragazza, continuando a dare pugni e mandandone, alla fine, uno a segno, scoprendo però con orrore che al contatto col petto non solo l’armatura dell’avversario parve assorbire buona parte della scossa, nonostante il mezzo verso di dolore di Katsuro, ma delle fiamme esplosero proprio al momento del contatto, ustionandola all’istante.

“Mi dispiace, ragazzina elettrica... ma io sono realmente tutto un fuoco!” rise di gusto e anche abbastanza malvagiamente, prima di far roteare il bastone e gridare: “Kojin-style: Fire Whirlwind!”

Una spirale di fiamme fu generata dalla roteazione del bastone e cacciò via la ragazza, che indietreggiò per evitare di essere scottata di nuovo. A contrastare quella fiammata fu una forza invisibile che, comparve improvvisamente accanto a Reiko.

“OOOOORYAAAAAAAAH!” urlò Kokoro, sorridendo al suo avversario e cercando di dargli un pungo. Kagutsuchi, ridacchiando, lanciò tre palle di fuoco contro la ragazza, che però rimbalzarono contro un qualcosa di invisibile a pochi centimetri dal suo corpo.

“Scontato, Kokoro-chan... e allora alla vecchia maniera!” ridendo, e lasciando la vicina Reiko alquanto perplessa, i due cominciarono a darsele di santa ragione, potenziandosi coi rispettivi poteri. Le fiamme infatti sembravano rimbalzare e disperdersi sull’armatura telecinetica di Kokoro, nonostante sembrasse che il calore la stesse facendo sudare; mentre i colpi potenziati di quest’ultima venivano eguagliati dal potenziamento fisico delle fiamme.

In realtà, la danza di pugni e calci sembrava un copione recitato da troppo tempo, più movimenti di allenamento che altro. Certo, movimenti da allenamento letali e paurosi visti da fuori, ma i due erano fin troppo a loro agio e anzi, si scambiavano persino commenti fino a quando...

“Now I feel like number one...”canticchiò mentre rideva selvaggiamente Kagutsuchi.

Kokoro scoppiò a ridere e, allontanandosi da lui per un secondo, lo spinse via con una poderosa ondata di forza telecinetica: “SHINING BRIGHT ON EVERYONE!” concluse infine, cantando a sua volta.

Kagutsuchi resse il colpo, incrociando le braccia, per poi mettersi in posizione e recuperare il terreno che aveva letteralmente perso per quello spintone telecinetico. Ma proprio mentre stava per tornare a colpire Kokoro, tre dardi di elettricità cremisi lo presero in pieno petto, fermandolo quasi all’istante e lasciandolo letteralmente shockato: a pochi metri di distanza, una mezza ustionata Reiko aveva un braccio teso e, con l’affanno e la spia del suo braccialetto che scendeva pericolosamente, indicando il rapido esaurimento della carica elettrica a disposizione della ragazza, ridacchiava feroce.

“Fiammifero canterino... pensavi davvero che non avessi altri attacchi?! Facciamolo nero!”

“Oook dai!” ridacchiò Kokoro.

Guardò il ragazzo con inaspettata perfidia e le due caricarono in contemporanea Kagutsuchi che, ripresosi appena in tempo, dovette affrontare le due contemporaneamente. Provò in un primo momento a lanciare un’ampia fiammata per tenere le distanze, ma Kokoro la dissipò con relativa facilità, permettendo a Reiko di assaltarlo ancora una volta. Stavolta la ragazza non cercava il contatto fisico, ma generava sufficiente elettricità con ogni pugno da toccare l’avversario solo con la sua carica elettrica. I risultati tuttavia non furono quelli previsti.

“La mia armatura è parzialmente isolata... mi sta facendo venire solo il solletico!” urlò Kagutsuchi, per cercare di assistargli un altro cazzotto in pieno volto. Kokoro però scattò in avanti, prendendo il posto di Reiko e parando il colpo con uno scudo invisibile. La sua forza fisica si rivelò decisamente adeguata a contenere il potere strabordante di Kagutsuchi e, quando Reiko scattò in avanti per provare a colpirlo, Katsuro iniziò ad emanare violentemente copiose fiamme azzurre da tutto il corpo.
Atsuko, che ormai si era ripresa dal colpo violento che Kagutsuchi le aveva assestato con troppo violenza, arrestò improvvisamente la sua corsa contro il nemico, per paura di essere scottata da quelle fiamme azzurre.

“ORA BASTA! VOLEVATE FARMI NERO... CE L’AVETE FATTA! - un ruggito risuonò nell’aria mentre il corpo del ragazzo di ricopriva di fiamme nere e rosso sangue, ringhiando - Kagutsuchi-style...”

Reiko e Atsuko fecero per scattare, incoscientemente, verso il loro avversario, ma Kokoro fu molto più rapida: con un balzo, e spinta dalla sua telecinesi, fece una faccia a dir poco estasiata e urlò: “Katsuro-chaaaan! Stai calmo, su!” e, lasciando allibiti tanto Reiko quanto lo stesso Kagutsuchi, gli saltò addosso e lo abbracciò con tanto trasporto.

Kokoro, che conosceva bene il giovane, decise di sfruttare la sua “arma segreta” per aprire un piccolo spiraglio a Reiko e Atsuko e conquistare così il loro obiettivo.
Dopo quelli che sembrarono interminabili secondi, le fiamme del ragazzo si estinsero del tutto.

“Questo è davvero un colpo basso, Kokoro!”ridacchiò.

“Si, lo so, ma tu mi ami per questo!” disse la ragazza, con una smorfia che la faceva assomigliare ad un gatto, mentre Atsuko, ancora nauseata per il pugno ricevuto prima, in tutta tranquillità si caricava sulle spalle la bomba, grazie alle sue braccia trasformate in quelle da gorilla, e la portò sempre con lentezza verso l’uscita, decretando la vittoria del suo gruppo.

Erano tutte mezze ustionate e indebolite, Reiko ridotta di quasi la metà delle sue dimensioni normali a causa dell’eccessivo utilizzo di elettricità, ma avevano vinto. Qualcosaperò turbava tanto Reiko quanto Atsuko: che diavolo di relazione c’era tra Kokoro e Katsuro?

“Kokoro-chan...” esordì Atsuko.

“CHE CAZZO SIGNIFICA TUTTO QUESTO?!” urlò la mini-Reiko.

Kokoro lasciò andare il suo ormai ex-avversario e ridacchiò soddisfatta mentre Kagutsuchi rivelava il suo volto alle altre. Fu allora che si ricordarono di averlo incontrato, di sfuggita, al primo giorno di scuola, avendo accompagnato fino all’ingresso dell’istituto la loro compagna.

“Ragazze - disse Kokoro, ridacchiando - L’eroe Kagutsuchi in realtà si chiama Katsuro Moyashimasu... ed è il mio ragazzo!” detto questo lo abbracciò di nuovo mentre il ragazzo, con un mezzo sorriso, le salutò.

 “Piacere di conoscervi... e scusate le ustioni, vi assicuro che Recovery Girl le sistemerà in due minuti, sono a malapena di primo grado!”

“Tu... TUUUUU!” sbraitò Reiko, sul punto di esplodere, ma proprio allora All Might irruppe nella scena.

“OHOHOH, QUALE ESITO INASPETTATO! E CHE BELLA STRATEGIA, GIOVANI RAGAZZE! Avete superato la prova a pieni voti! Ma ora...- si avvicinò a Katsuro e Kokoro e li separò, arrossendo - scusate, ma queste smancerie non sarebbero permesse nelle aule... quindi... ehm..”

All Might si schiarì la voce, urlando di nuovo: “LA LEZIONE è FINITA! ORA DOVETE CORRERE VIA, AIZAWA-SENSEI VI STA ASPETTANDO! SU! SU! ANDATE!”

“Ci vediamo all’uscita, Kokoro!” disse ad alta voce Katsuro.

“A dopo, Katsuro-kuuuuuun!” rispose felice Kokoro, facendo ridacchiare Atsuko e incazzare ancora di più Reiko, che batteva mani e piedi come se la prova fosse stata un fiasco.

Tuttavia, quella prova era stata un vero successo, e le tre avevano seriamente impressionato All Might per le loro capacità singole e anche di collaborazione. Di certo le lezioni sarebbero continuate, ma avrebbe tenuto d’occhio, da quel momento in poi, anche quell’improbabile trio di neo-amiche...
 



 
Nonostante le ferite causate dallo scontro, le tre ragazze vennero curate da Recovery Girl senza troppi problemi: quella donna sapeva proprio fare dei miracoli. C’era anche da dire, però, che le ustioni erano superficiali, nonostante la potenza di Katsuro, quindi non fu difficile per lei curarle.
Kokoro e Atsuko, una volta medicate, decisero di uscire dalla stanza. La prossima lezione sarebbe iniziata da lì a breve e di certo non volevano arrivare in ritardo alla lezione del professore Aizawa.
“Non c’è un modo per curarle? chiese bruscamente  Reiko a Recovery girl una volta ritrovatasi da sola nell’infermeria.
“E’ passato troppo tempo per quel braccio” disse l’anziana dando una rapida occhiata al braccio della ragazza.
“Tks, che merda” sbottò la rossa con il suo solito linguaggio da principessa Disney.
“Non so quale sia il motivo di tanta ostilità per quel braccio, ma forse dovresti smetterla di farti il sangue amaro, qualsiasi storia ci sia dietro di esso..” le disse con un velo di saggezza, mentre si sedeva su una sedia.
Le parole di Recovery Girl la trafissero in pieno petto, ricordandole, per l’ennesima volta, che non era arrivata alla U.A. per cercare vendetta.
“Fosse facile..”
Pensò Reiko fasciandosi velocemente il braccio ed uscendo dalla stanza.
 
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Le lezioni erano finite e per gli aspiranti eroi era giusto il momento di tornare a casa. Nonostante gli scontri, più o meno “infuocati”, la giornata era passata molto velocemente e per tutti era stata una lezione molto importante: imparare a cooperare con il prossimo al fine di assicurarsi la vittoria.

“Oi Reiko-chaaan!” urlò Kaminari poco prima dell’uscita dalla scuola.

Kaminari le corse in contro assieme a Kirishima, quei due sembravano essere proprio amici a quanto pareva.

“Hai un quirk bellissimo!” disse Kirishima con un sorriso a 32 denti, il tutto mentre accanto un Kaminari esaltato annuiva velocemente con la testa.

“Ovvio che è bellissimo!” sbotto la Rossa come se fosse la cosa più ovvia di quel mondo.

Non era la prima volta che Reiko si era ritrovata a parlare con quei due, o meglio, non era la prima volta che si ritrovava inseguita da quei due. Come faceva una così antipatica ad attirare tanti sorrisi attorno a lei? Reiko non riusciva a spiegarselo.
Non amava parlare di per sé con le persone, ma quei dannatissimi due ragazzi continuavano a piombarle sorridenti vicino, illuminando, inspiegabilmente, le tenebre che attanagliavano la sua mente.
Prima Kokoro e Atsuko, ora Kirishima e Kaminari.
Non era molto brava nelle relazioni sociali, eppure in quei giorni aveva instaurato un certo feeling già con qualche persona, benchè il suo carattere non lo dimostrasse per niente. O meglio, voleva in tutti i modi nascondere a se stessa che persino lei poteva avere degli amici, poteva ridere, poteva, per qualche istante, lasciarsi il passato alle spalle e iniziare a vivere la vita per come realmente era: fantastica.

“Mi piacerebbe confrontare il mio quirk con…” Kaminari non riuscì a completare la frase, qualcosa, anzi qualcuno, lo aveva spintonato di lato per poter passare.

“Non sono niente i vostri quirk in confronto alle mie esplosioni. Levati capelli di merda!” ringhiò Katsuki.

“Chi cazzo ti ha chiesto un tuo parere? Vai a esploderti da un’altra parte..visto che sei così troppo forte” ribatté lei imitando l’ultima frase con il tono della sua voce, giusto per sfotterlo ulteriormente.

“A te posso farti esplodere quando voi, rossa slavata.”

“Non riusciresti a starmi dietro nemmeno pregando, stronzo. Dai, fammi vedere” lo provocò.

“Suvvia ragazzi, state calmi” cercò di intervenire Kirishima.

“Crepa!” sbottò Katsuki.

Bakugo non se lo fece di certo ripetere due volte: si avvicinò alla rossa per iniziare un duello con un pugno destro in direzione della faccia della ragazza. Reiko riuscì a schivarlo e decise di ribattere a quella provocazione con lo stesso identico pugno, quasi a volerlo prendere in giro.

“Tu vuoi morire seriamente” eruppe lui, afferrandola saldamente per il braccio destro all’altezza della fasciatura.

Per qualche strana ragione, la giovane rimase immobile per qualche secondo, come se quella pressione sulla fasciatura le avesse ripotato alla mente qualche oscuro ricordo. Strinse i pugni, qualcosa l’aveva visibilmente scossa, ma non era stato il gesto del ragazzo. Sotto alla fasciatura sembrava esserci qualcosa che turbava profondamente l’animo della Rossa e che Katsuki, inconsciamente, aveva risvegliato.

“LASCIAMI!“  urlò Reiko, strattonando così tanto il braccio da mettere in evidenza la sua fasciatura, mentre portava i suoi palmi della mani sul petto di Bakugou per spintonarlo via da lei.
Il biondo non mosse un dito, non si aspettava di certo una fasciatura in quel preciso punto, non aveva visto nessun tipo di ferita dopo lo scontro di quella mattina. Voleva colpirla, era ovvio, l’aveva fatto incazzare parecchio, ma non voleva di certo andare a farle male in un punto precedentemente ferito.

“U..una fasciatura? Ti sei fatta mala Reiko-chan?” si avvicinò Kirishima evidentemente preoccupato.

Sapeva bene che Bakugou non era uno che si risparmiava troppo, nemmeno con una ragazza.

“Crepa, Bakugou” soffiò Reiko poco prima di andarsene senza dare retta a qualcuno. Kaminari e Kirishima sembrarono evidentemente turbati dall’accaduto, ma preferirono non seguirla.

“Tks, ma chi diavolo la capisce quella pazza” sbuffò Katsuki mentre voltava le spalle ai due ragazzi per tornarsene a casa.











♚Angolo autrici! ♚
 Scusateci per il ritardo, abbiamo avuto parecchi impegni questa settimana! Vi è piaciuto il capitolo?
In questa parte vediamo un po' meglio i quirk delle tre ragazze e, inoltre, vediamo il loro primo scontro in cui le prendono alla grande xD. Dovevamo trovare una soluzione al numero disperi della 1-A, così abbiamo introdotto un nuovo personaggio. Vi è piaciuto Katsuro? Bè, non sarà l'ultima volta che lo vedrete :P
Alla prossima!

 
 
 
   
 
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