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Autore: Spyro093    14/02/2019    0 recensioni
Dopo essersi preso un periodo di riposo, Ash Ketchum parte alla volta della regione di Kalos insieme al suo fedele compagno Pikachu. Tra nuovi e vecchi incontri, il ragazzo di Biancavilla dovrà sventare i piani del Team Flare e risolvere un mistero avvenuto 10 anni prima
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Elisio, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Capitolo 8: Il Castello Lotta

Capitolo 8: Il Castello Lotta

 

Strada per Altoripoli, 01/06/2016, ore 11:00

 

Dopo essere riusciti a sventare il piano di Malamar impedendogli di dominare il mondo, i nostri eroi proseguirono il loro viaggio verso Altoripoli, dove Ash era agitato ancora più del solito. Infatti, il ragazzo voleva a tutti i costi andare a sfidare la Palestra, ma i vari imprevisti durante il percorso, l’avevano fatto attardare.

“Ehi, Ash!” – esclamò Serena – “Va tutto bene?”

“Non proprio! Ormai sono diversi giorni che siamo in viaggio, ma tutti questi imprevisti mi stanno scocciando!”

“Ti capisco Ash, ma cerca di avere pazienza!” – disse Lem – “Vedrai che una volta raggiunta Altoripoli, potrai dar sfogo a tutte le tue abilità!”

“Lo so! Però tutto questo viaggiare, mi sta creando non pochi problemi!”

“Senti Ash: cosa ne dici se affronti Lem durante la prossima sosta?” – chiese Clem – “In questo modo, potresti tenerti in allenamento!”

“Penso che mia sorella abbia ragione! Dopotutto, prima o poi dovrai affrontarmi in una lotta in Palestra. Quindi Ash, cosa ne pensi? Accetti la mia proposta?”

“Mmm… devo dire che non hai tutti i torti! Dimmi Pikachu: cosa ne dici se affrontiamo Lem, in questa lotta d’allenamento?”

 

Il Pokémon Topo annuì affermativamente con la testa e, Ash accettò la proposta del Capopalestra di Luminopoli. Poco dopo, mentre stavano attraversando una piccola cittadina conosciuta come Castel Vanità, Serena comunicò agli altri che nelle vicinanze era situato il Castello Lotta, una struttura famosa in tutta la regione di Kalos. Secondo la ragazza di Borgo Bozzetto, tutti i più famosi allenatori del pianeta, si recarono in quella struttura per sfidarsi nelle lotte tra Pokémon. In quell’istante, ad Ash gli venne il desiderio di andarci: se davvero c’erano allenatori di tutto il mondo, quello era il posto ideale per allenarsi, in vista della sfida alla Palestra di Altoripoli. Una volta giunti sul posto, il gruppo venne accolto da un signore vestito in abiti molto eleganti, il quale si inchinò di fronte a loro.

“Salve ragazzi!” – esclamò l’uomo – “Vi do un caloroso benvenuto al Castello Lotta. Mi presento: io sono il Duca Guidobaldo, il proprietario di questa magnifica struttura!”

“È un piacere conoscerla: il mio nome è Ash Ketchum e, lui è il mio amico Pikachu!”

“Pikachu!”

“Io sono Serena! Molto piacere!”

“Io invece sono Lem e, lei è la mia sorellina Clem!”

“Salve signore! Invece, lui è Dedenne!”

“Dedenne!”

“Mi fa piacere conoscervi ragazzi! Se siete qui, immagino che uno di voi voglia affrontare il Castello Lotta!”

“Esattamente! E quel qualcuno, sono io!” – disse Ash.

“Molto bene, ragazzo!” – aggiunse Guidobaldo – “Ti prego di seguirmi, ti faccio strada!”

 

Tutto il gruppo entrò nel Castello Lotta e, i loro occhi rimasero affascinati, di fronte a quanto stavano vedendo. Infatti, l’esterno dell’edificio era circondato da meravigliose piante, il cui odore metteva i Pokémon che li annusavano, di buon umore. Inoltre, vi era una meravigliosa fontana costellata di statue a forma di Magikarp e dalla quale, fuoriusciva un’acqua limpida e pulita. Ma il vero fascino era l’interno dell’edificio, con il pavimento fatto di marmo proveniente da Sinnoh, su cui vi era un delicato tappeto di colore rosso, che ben si intonava con esso. Alle pareti, vi erano anche dei quadri provenienti da Unima e Ash, riconobbe subito il suo autore: si trattava di Artemisio, il Capopalestra di Austropoli.

“Allora… vi piace il Castello Lotta?” – chiese Guidobaldo.

“È bellissimo!” – esclamò Serena – “Non mi aspettavo che ci fosse un luogo del genere a Kalos!”

“Lo so, signorina! Dovete sapere, che in qualità di proprietario di questo castello, ci tengo molto alla cura dell’ospitalità. Perciò, faccio in modo che i vari allenatori di tutto il mondo, si sentano come se fossero a casa loro!”

“E si vede!” – disse Clem, con gli occhi sognanti – “Sarebbe bello poterci vivere!”

“Allora spero che il tuo sogno si avveri!”

“Ci può contare, eheheh!”

“Bene, tra poco arriveremo verso il Campo Lotta del Castello. Ma prima è meglio che vi spieghi alcune regole!”

“Va bene!” – rispose Ash – “Che cosa devo fare?”

“Nel Castello Lotta, le lotte si svolgono nella modalità 1 contro 1 e si vince sconfiggendo l’avversario.”

“Tutto qua!?” – chiese Lem.

“Ovviamente, no! Nelle lotte puoi sfidare un altro allenatore, che appartiene al tuo stesso rango!”

“Stesso rango!? Si spieghi meglio!”

“Nella mia struttura, in base al numero di vittorie ottenute, si ottiene un titolo nobiliare che identifica ogni allenatore. Nell’ordine, i titoli nobiliari sono: Barone, Visconte, Conte, Marchese e Duca!”

“Quindi… se ottengono una vittoria, quale titolo ottengo?”

“Visto che è la tua prima volta mio caro Ash, se riuscirai a vincere il tuo incontro, otterrai il titolo di Barone!”

“E mi dica: c’è un titolo che va oltre il grado di Duca?”

“Ma certamente: se due allenatori che hanno quel titolo nobiliare si affrontano, si ottiene il titolo di Granduca, la massima onorificenza che si può ottenere!”

“Molto bene! Sono pronto per lottare!”

“Come desideri, Ash!”

 

Il gruppo raggiunse la fine della stanza, dove vi era situato una porta gigante fatta di legno molto ben rifinita. Una volta entrati, notarono che nella stanza c’erano vari allenatori pronti a sfidarsi e, ognuno di loro, aveva una specie di toga con colori diversi tra i vari allenatori. Guidobaldo spiegò che quelle toghe rappresentavano il titolo nobiliare di ciascun allenatore ed esso, era anche un modo per riconoscerli. Poco dopo, la porta d’ingresso si aprì e fecero la loro apparizione due ragazzi: uno di loro, aveva una toga di colore bianco; mentre l’altro, era vestito in abiti normali.

“Buongiorno, Barone Nicholas!” – disse Guidobaldo – “È un piacere rivederla!”

“Il piacere è mio, Duca Guidobaldo!” – rispose il ragazzo.

“Mi dica, a cosa dobbiamo l’onore di questa visita?”

“Sono venuto qui, perché oggi ho intenzione di conquistare il titolo di Visconte.”

“Mentre io non vedo l’ora di diventare un Barone!” – aggiunse l’altro ragazzo.

“Vedo che entrambi siete belli carichi, lei e il signorino Creanzio!”

“Allora, c’è un avversario per me?” – chiese Creanzio.

“Certamente! E quello sono io!” – rispose Ash.

“E lui chi sarebbe?”

“Barone Nicholas, le permetto di presentarle Ash Ketchum! È un allenatore che spira a conquistare anche lui il titolo di Barone!”

“Piacere di conoscerti, Nicholas!”

“Anche per me, Ash! Dunque, sarai tu ad affrontare mio fratello Creanzio?”

“Puoi scommetterci!” – disse il ragazzo di Biancavilla – “Stavo giusto cercando un avversario da affrontare!”

“Molto bene!” – aggiunse il ragazzo – “Non sarai di certo tu a fermarmi!”

“Questo lo vedremo!”

“Benissimo! Se i signori hanno deciso, vi prego di seguirmi al Campo Lotta!”

 

Il gruppo di allenatori ascoltò l’ordine di Guidobaldo e andarono nel Campo Lotta situato all’esterno della sala dove erano situati. Una volta giunti, il Duca contattò una delle sue cameriere Molly e, gli assegnò il compito di fare da arbitro nei due match in programma. Il primo fu tra Nicholas e il Barone Flaviano, con in palio il titolo di Visconte. I due tirarono fuori rispettivamente Fletchinder e Dusknoir e, la lotta poté iniziare. I due allenatori chiesero di usare ai loro Pokémon Nitrocarica e Tuonopugno e, il più lesto fu Dusknoir, il quale colpì il Pokémon Sfavillante. Tuttavia, Nicholas non si arrese e chiese al suo Pokémon di usare ancora Nitrocarica. Questa volta, la mossa andò a segno e il Pokémon Pinza di Flaviano andò KO, consentendo a Nicholas di vincere l’incontro e aggiudicarsi il titolo di Visconte.

“Allora, cosa ne pensate?” – chiese Creanzio rivolgendosi ai nostri ragazzi.

“Sorprendente!” – esclamò Lem – “Non avrei mai pensato, che Fletchinder potesse reggere una mossa superefficace!”

“Eheh! Il merito è tutto dell’allenamento speciale fatto appositamente per reggere le mosse Elettro!”

“Beh, tuo fratello è forte!” – disse Clem – “Se affrontasse Lem, potrebbe metterlo in seria difficoltà!”

“Questo è poco, ma sicuro!” – aggiunse il ragazzo con gli occhiali.

“Non importa!” – rispose Ash – “Quando avrò raggiunto il suo stesso titolo, lo sfiderò!”

“Non ti dimenticare che prima devi battermi!”

“Tranquillo, Creanzio! Non mi sono certo dimenticato di te!”

“Signori e signori, tra poco avrà inizio l’incontro tra gli sfidanti Ash Ketchum e Creanzio, per il titolo di Barone. Prego i due allenatori di presentarsi sul Campo Lotta!” – annunciò Guidobaldo.

“È arrivato il tuo momento, Ash! Buona fortuna!”

“Ti ringrazio, Serena!”

 

Una volta scesi in campo, i due ragazzi si sistemarono dalle parti opposte e Molly poté annunciare l’incontro. Ash decise di affidarsi al suo Pikachu, mentre Creanzio tirò fuori un Fletching dalla sua Poké Ball. Quando la lotta cominciò, Ash ordinò a Pikachu di usare Attacco Rapido, ma Fletching riuscì a schivare l’attacco con Agilità. In seguito, Creanzio fece utillizare al suo Pokémon Danzadipiume, con la quale riuscì a calare l’attacco di Pikachu. Ash non si arrese e, chiese a Pikachu di usare Codacciaio: la mossa era abbastanza indebolita da Danzadipiume, ma dopo un po’ di tentativi, il Pokémon Topo spezzò la difesa di Fletching. Alla fine, Pikachu chiuse l’incontro con Fulmine, consentendo ad Ash di vincere l’incontro e di aggiudicarsi il titolo di Barone.

“Complimenti, Ash! Il tuo Pikachu è davvero molto forte!”

“Ti ringrazio, Creanzio! Ma anche il tuo Fletching non era niente male!”

“Sei gentile! Te ne sono grato!”

“Ehi fratellino, va tutto bene?” – chiese Nicholas.

“Mi dispiace, fratello! Avrei voluto vincere, ma non ci sono riuscito!”

“Tranquillo! La prossima volta ci alleneremo intensamente e vedrai, che batterai Ash!”

“Hai ragione! Non mi devo scoraggiare così facilmente!”

“Ben detto!” – esclamò Ash.

“Signori, un attimo di attenzione per favore: tra poco, il mio staff servirà il pranzo!” – disse Guidobaldo – “Prego, tutti i presenti di recarsi al salone dove si terrà la consumazione!”

 

Una volta rientrati dal Campo Lotta, i nostri eroi videro ai lati del salone tutti i tavoli ripieni dei vari prodotti, che lo staff del Duca Guidobaldo aveva preparato. Subito dopo, l’uomo annunciò hai presenti che potevano servirsi e, tutti potevano iniziare a mangiare. Dopo aver raccolto tutti un po’ di cibo, Ash e gli altri si misero in una parte della stanza insieme a Nicholas e Creanzio. I due fratelli chiesero al ragazzo di Biancavilla di poter raccontare delle sue avventure insieme a Pikachu, ma prima che Ash potesse farlo, il gruppo venne avvicinato da due ragazze, una con i capelli color porpora e l’altra con un capello su cui si intravedevano i sui capelli rossi. Ad uno sguardo più attento, Ash riconobbe le due ragazze: si trattavano di Burgundy e Georgia, conosciute durante il suo viaggio a Unima.

“Che sorpresa, Ash!” – disse Burgundy – “È da un po’ che non ci vediamo!”

“Voi due!? Che cosa ci fate qui?”

“Stavo per domandarti la stessa cosa!” – rispose Georgia – “Cosa sei venuto a fare qui?”

“Ovvio!” – esclamò il ragazzo – “Sto viaggiando per Kalos, per coronare il mio sogno di maestro Pokémon!”

“Come sospettavo! Voi uomini non fate altro che pensare a questo!”

“Ti consiglio di non provocarmi, Georgia!”

“Tranquillo! Non ho la minima intenzione di farlo!”

“E comunque: cosa ci fate al Castello Lotta?”

“Abbiamo saputo da quel damerino di Spighetto di questo posto e ci siamo venute subito.”

“Venute!? Ma se mi hai obbligato a seguirti!” – urlò Georgia.

“Beh, non potevo di certo viaggiare da sola in una regione che non conoscevo!” – controbatte Burgundy.

“Sì, come no! Con il tuo modo di parlare, anche il più incallito dei ladri scapperebbe da te!”

“Come ti permetti!”

“Che c’è, vuoi sfidarmi? Se non ricordo male, tu sei hai ancora una Contessa, mentre io sono Viscontessa!”

“Qui dentro no, ma appena usciti da qui, ti dimostrerò di cosa sono capace!

 

Le due ragazze continuarono a discutere animatamente, ignorando il fatto che Ash le stesse ascoltando. Serena chiese al ragazzo di come le abbia conosciute e lui, disse che Burgundy aspira a diventare un’intenditrice di Pokémon, mentre Georgia voleva sconfiggere tutti gli allenatori di Tipo Drago del mondo. Finito di mangiare, i ragazzi portarono i piatti nei tavoli e, proprio in quel momento, uno scatto abbagliò momentaneamente Ash. Cercando di capire cosa fosse successo, il ragazzo vide Violetta, la Capopalestra di Novartopoli, con la sua inseparabile macchina fotografica.

“È un piacere rivederti, Ash!” – disse la Capopalestra.

“Violetta!? Cosa ci fai qui?” – chiese il ragazzo.

“Deve sapere che sono una frequentatrice del Castello Lotta.”

“Dice sul serio?” – domandò Clem.

“Certamente! Ormai sono diventata un’esperta di questo posto!”

“Se è diventata un’esperta, vuol dire che anche lei ha un titolo nobiliare!”

“Hai indovinato, Serena! Quando sono qui, vengo chiamata Duchessa Violetta!”

“Davvero!? Questo vuol dire che le manca poco per raggiungere il titolo di Granduchessa!”

“Eh, già! Però non ci sono molte persone che posseggono il titolo di Duca!”

“Non importa!” – esclamò Ash – “Quando avrò raggiunto anch’io quel titolo, ti prometto di sfidarti!”

“Devi prima battere diversi allenatori, se lo vuoi fare!”

“Quindi hai visto il mio contro di prima?”

“Certo! Ed è per questo motivo, che ti ho scattato la foto. Volevo immortalare questo momento di felicità!”

 

A quelle parole, Ash non poté che arrossire per l’emozione, con i suoi amici che si misero a ridere vedendo la sua espressione. Ma proprio in quell’esatto momento, sulla spalla di Violetta arrivò un guanto bianco. La donna spiegò che quel gesto, significava una sfida lanciata da qualcuno appartenente al suo stesso titolo nobiliare. Infatti, girandosi alle spalle vide il suo sfidante: un uomo della sua stessa età, il quale aveva lanciato il guanto dalla cima della colonna, lasciando a bocca aperta tutti i presenti.

Lino, scendi giù!” – disse Violetta – “Lo sai che rischi di farti male!”

“Scusami, Violetta! Ma ho visto queste colonne e non ho saputo resistere nell’arrampicarmi!”

“Sei sempre il solito: qualunque cosa vedi, per te è da scalare!”

“Violetta, chi sarebbe quell’uomo?” – chiese Lem.

“Ragazzi, vi presento Lino!” – rispose la ragazza – “Un uomo che quando non è impegnato a fare l’allenatore, si diverte a scalare ogni oggetto che trova!”

“Cosa c’è di male! Quando mi arrampico, tutti i miei pensieri svaniscono ed io, posso assaporare la libertà!”

“D’accordo! Ma torniamo a noi: finalmente, ti sei deciso di sfidarmi!”

“Sai come sono: ci penso un po’ prima di decidermi! E finalmente, posso dirti che oggi otterrò il titolo di Granduca!”

“Non ci contare troppo! Sarò io a vincere!”

 

Pochi minuti dopo, i due ragazzi si ritrovarono sul Campo Lotta, con Ash e gli altri intenti ad osservare la situazione. Violetta decise di schierare Surskit, mentre Lino mandò in campo un Onix. Ad inizio dell’incontro, Surskit congelò immediatamente il terreno: Violetta sapeva della forza di Onix e, decise di arginare la sua forza. Allora, il Pokémon Sfiorapozze lanciò una serie di attacchi Geloraggio, ma l’Onix di Lino riuscì a reggere i colpi. Quando Surskit tornò all’attacco, Lino ordinò al suo Pokémon di utilizzare Rocciotomba per intrappolarlo. Surskit cercò in ogni maniera di evitare l’attacco, ma venne circondato dalle rocce della mossa, una delle quali lo colpì in pieno, mandandolo KO. Questo decretò la fine dell’incontro e Lino, venne insignito del titolo di Granduca.

“Allora, Violetta! Cosa te ne pare?” – chiese Lino.

“Devo ammettere che il tuo Onix è fenomale!” – rispose la ragazza.

“Sono contento che tu l’ammetta!”

“È incredibile!” – esclamò Ash, avvicinandosi ai due – “Non avevo mai visto usare Rocciotomba in quel modo!”

“Te l’avevo detto, Ash! Lino è un allenatore eccezionale!”

“Sì, lo so Violetta! Ma quando salirò di rango, vedrai che riuscirò a batterlo!”

“E così tu vorresti sfidarmi?”

“Certamente!”

“Beh, allora penso che non dovrai aspettare molto!”

“Che intendi dire?”

“Io Lino, Granduca del Castello Lotta, sono il Capopalestra di Altoripoli!”

“Cosa!?” – gridò Ash – “Tu sei il Capopalestra?”

“Esattamente! Violetta mi aveva già detto del tuo viaggio per sfidarmi e così, ti ho osservato. Sei un allenatore in gamba, ma riuscirai a battere la mia Palestra e a contrastare Rocciotomba?”

 

La sfida era lanciata: Lino, Capopalestra di Altoripoli, non vedeva l’ora di sfidare Ash e la sua squadra di Pokémon in una lotta. Sarebbe riuscito il ragazzo di Biancavilla a prevalere, oppure sarà Lino con il suo Rocciotomba, a sconfiggere il nostro eroe?

   
 
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