Capitolo 8: Il Castello Lotta
Strada per Altoripoli, 01/06/2016, ore
11:00
Dopo
essere riusciti a sventare il piano di Malamar impedendogli di dominare il
mondo, i nostri eroi proseguirono il loro viaggio verso Altoripoli, dove Ash
era agitato ancora più del solito. Infatti, il ragazzo voleva a tutti i costi
andare a sfidare la Palestra, ma i vari imprevisti durante il percorso,
l’avevano fatto attardare.
“Ehi,
Ash!” – esclamò Serena – “Va tutto bene?”
“Non
proprio! Ormai sono diversi giorni che siamo in viaggio, ma tutti questi imprevisti
mi stanno scocciando!”
“Ti
capisco Ash, ma cerca di avere pazienza!” – disse Lem – “Vedrai che una volta
raggiunta Altoripoli, potrai dar sfogo a tutte le tue abilità!”
“Lo
so! Però tutto questo viaggiare, mi sta creando non pochi problemi!”
“Senti
Ash: cosa ne dici se affronti Lem durante la prossima sosta?” – chiese Clem –
“In questo modo, potresti tenerti in allenamento!”
“Penso
che mia sorella abbia ragione! Dopotutto, prima o poi dovrai affrontarmi in una
lotta in Palestra. Quindi Ash, cosa ne pensi? Accetti la mia proposta?”
“Mmm…
devo dire che non hai tutti i torti! Dimmi Pikachu: cosa ne dici se affrontiamo
Lem, in questa lotta d’allenamento?”
Il
Pokémon Topo annuì affermativamente con la testa e, Ash accettò la proposta del
Capopalestra di Luminopoli. Poco dopo, mentre stavano attraversando una piccola
cittadina conosciuta come Castel Vanità,
Serena comunicò agli altri che nelle vicinanze era situato il Castello Lotta, una struttura famosa in
tutta la regione di Kalos. Secondo la ragazza di Borgo Bozzetto, tutti i più
famosi allenatori del pianeta, si recarono in quella struttura per sfidarsi
nelle lotte tra Pokémon. In quell’istante, ad Ash gli venne il desiderio di
andarci: se davvero c’erano allenatori di tutto il mondo, quello era il posto
ideale per allenarsi, in vista della sfida alla Palestra di Altoripoli. Una
volta giunti sul posto, il gruppo venne accolto da un signore vestito in abiti
molto eleganti, il quale si inchinò di fronte a loro.
“Salve
ragazzi!” – esclamò l’uomo – “Vi do un caloroso benvenuto al Castello Lotta. Mi
presento: io sono il Duca Guidobaldo,
il proprietario di questa magnifica struttura!”
“È
un piacere conoscerla: il mio nome è Ash Ketchum e, lui è il mio amico
Pikachu!”
“Pikachu!”
“Io
sono Serena! Molto piacere!”
“Io
invece sono Lem e, lei è la mia sorellina Clem!”
“Salve
signore! Invece, lui è Dedenne!”
“Dedenne!”
“Mi
fa piacere conoscervi ragazzi! Se siete qui, immagino che uno di voi voglia
affrontare il Castello Lotta!”
“Esattamente!
E quel qualcuno, sono io!” – disse Ash.
“Molto
bene, ragazzo!” – aggiunse Guidobaldo – “Ti prego di seguirmi, ti faccio
strada!”
Tutto
il gruppo entrò nel Castello Lotta e, i loro occhi rimasero affascinati, di
fronte a quanto stavano vedendo. Infatti, l’esterno dell’edificio era
circondato da meravigliose piante, il cui odore metteva i Pokémon che li
annusavano, di buon umore. Inoltre, vi era una meravigliosa fontana costellata
di statue a forma di Magikarp e dalla quale, fuoriusciva un’acqua limpida e
pulita. Ma il vero fascino era l’interno dell’edificio, con il pavimento fatto
di marmo proveniente da Sinnoh, su cui vi era un delicato tappeto di colore
rosso, che ben si intonava con esso. Alle pareti, vi erano anche dei quadri
provenienti da Unima e Ash, riconobbe subito il suo autore: si trattava di
Artemisio, il Capopalestra di Austropoli.
“Allora…
vi piace il Castello Lotta?” – chiese Guidobaldo.
“È
bellissimo!” – esclamò Serena – “Non mi aspettavo che ci fosse un luogo del
genere a Kalos!”
“Lo
so, signorina! Dovete sapere, che in qualità di proprietario di questo
castello, ci tengo molto alla cura dell’ospitalità. Perciò, faccio in modo che
i vari allenatori di tutto il mondo, si sentano come se fossero a casa loro!”
“E
si vede!” – disse Clem, con gli occhi sognanti – “Sarebbe bello poterci
vivere!”
“Allora
spero che il tuo sogno si avveri!”
“Ci
può contare, eheheh!”
“Bene,
tra poco arriveremo verso il Campo Lotta del Castello. Ma prima è meglio che vi
spieghi alcune regole!”
“Va
bene!” – rispose Ash – “Che cosa devo fare?”
“Nel
Castello Lotta, le lotte si svolgono nella modalità 1 contro 1 e si vince
sconfiggendo l’avversario.”
“Tutto
qua!?” – chiese Lem.
“Ovviamente,
no! Nelle lotte puoi sfidare un altro allenatore, che appartiene al tuo stesso
rango!”
“Stesso
rango!? Si spieghi meglio!”
“Nella
mia struttura, in base al numero di vittorie ottenute, si ottiene un titolo
nobiliare che identifica ogni allenatore. Nell’ordine, i titoli nobiliari sono:
Barone, Visconte, Conte, Marchese e Duca!”
“Quindi…
se ottengono una vittoria, quale titolo ottengo?”
“Visto
che è la tua prima volta mio caro Ash, se riuscirai a vincere il tuo incontro,
otterrai il titolo di Barone!”
“E
mi dica: c’è un titolo che va oltre il grado di Duca?”
“Ma
certamente: se due allenatori che hanno quel titolo nobiliare si affrontano, si
ottiene il titolo di Granduca, la massima onorificenza che si può ottenere!”
“Molto
bene! Sono pronto per lottare!”
“Come
desideri, Ash!”
Il
gruppo raggiunse la fine della stanza, dove vi era situato una porta gigante
fatta di legno molto ben rifinita. Una volta entrati, notarono che nella stanza
c’erano vari allenatori pronti a sfidarsi e, ognuno di loro, aveva una specie
di toga con colori diversi tra i vari allenatori. Guidobaldo spiegò che quelle
toghe rappresentavano il titolo nobiliare di ciascun allenatore ed esso, era
anche un modo per riconoscerli. Poco dopo, la porta d’ingresso si aprì e fecero
la loro apparizione due ragazzi: uno di loro, aveva una toga di colore bianco;
mentre l’altro, era vestito in abiti normali.
“Buongiorno,
Barone Nicholas!” – disse Guidobaldo
– “È un piacere rivederla!”
“Il
piacere è mio, Duca Guidobaldo!” – rispose il ragazzo.
“Mi
dica, a cosa dobbiamo l’onore di questa visita?”
“Sono
venuto qui, perché oggi ho intenzione di conquistare il titolo di Visconte.”
“Mentre
io non vedo l’ora di diventare un Barone!” – aggiunse l’altro ragazzo.
“Vedo
che entrambi siete belli carichi, lei e il signorino Creanzio!”
“Allora,
c’è un avversario per me?” – chiese Creanzio.
“Certamente!
E quello sono io!” – rispose Ash.
“E
lui chi sarebbe?”
“Barone
Nicholas, le permetto di presentarle Ash Ketchum! È un allenatore che spira a
conquistare anche lui il titolo di Barone!”
“Piacere
di conoscerti, Nicholas!”
“Anche
per me, Ash! Dunque, sarai tu ad affrontare mio fratello Creanzio?”
“Puoi
scommetterci!” – disse il ragazzo di Biancavilla – “Stavo giusto cercando un
avversario da affrontare!”
“Molto
bene!” – aggiunse il ragazzo – “Non sarai di certo tu a fermarmi!”
“Questo
lo vedremo!”
“Benissimo!
Se i signori hanno deciso, vi prego di seguirmi al Campo Lotta!”
Il
gruppo di allenatori ascoltò l’ordine di Guidobaldo e andarono nel Campo Lotta
situato all’esterno della sala dove erano situati. Una volta giunti, il Duca
contattò una delle sue cameriere Molly
e, gli assegnò il compito di fare da arbitro nei due match in programma. Il
primo fu tra Nicholas e il Barone
Flaviano, con in palio il titolo di Visconte. I due tirarono fuori
rispettivamente Fletchinder e Dusknoir e, la lotta poté iniziare. I due allenatori
chiesero di usare ai loro Pokémon Nitrocarica e Tuonopugno e, il più lesto fu
Dusknoir, il quale colpì il Pokémon Sfavillante. Tuttavia, Nicholas non si
arrese e chiese al suo Pokémon di usare ancora Nitrocarica. Questa volta, la
mossa andò a segno e il Pokémon Pinza di Flaviano andò KO, consentendo a
Nicholas di vincere l’incontro e aggiudicarsi il titolo di Visconte.
“Allora,
cosa ne pensate?” – chiese Creanzio rivolgendosi ai nostri ragazzi.
“Sorprendente!”
– esclamò Lem – “Non avrei mai pensato, che Fletchinder potesse reggere una
mossa superefficace!”
“Eheh!
Il merito è tutto dell’allenamento speciale fatto appositamente per reggere le
mosse Elettro!”
“Beh,
tuo fratello è forte!” – disse Clem – “Se affrontasse Lem, potrebbe metterlo in
seria difficoltà!”
“Questo
è poco, ma sicuro!” – aggiunse il ragazzo con gli occhiali.
“Non
importa!” – rispose Ash – “Quando avrò raggiunto il suo stesso titolo, lo
sfiderò!”
“Non
ti dimenticare che prima devi battermi!”
“Tranquillo,
Creanzio! Non mi sono certo dimenticato di te!”
“Signori
e signori, tra poco avrà inizio l’incontro tra gli sfidanti Ash Ketchum e
Creanzio, per il titolo di Barone. Prego i due allenatori di presentarsi sul
Campo Lotta!” – annunciò Guidobaldo.
“È
arrivato il tuo momento, Ash! Buona fortuna!”
“Ti
ringrazio, Serena!”
Una
volta scesi in campo, i due ragazzi si sistemarono dalle parti opposte e Molly
poté annunciare l’incontro. Ash decise di affidarsi al suo Pikachu, mentre
Creanzio tirò fuori un Fletching dalla sua Poké Ball. Quando la lotta cominciò,
Ash ordinò a Pikachu di usare Attacco Rapido, ma Fletching riuscì a schivare
l’attacco con Agilità. In seguito, Creanzio fece utillizare al suo Pokémon
Danzadipiume, con la quale riuscì a calare l’attacco di Pikachu. Ash non si
arrese e, chiese a Pikachu di usare Codacciaio: la mossa era abbastanza
indebolita da Danzadipiume, ma dopo un po’ di tentativi, il Pokémon Topo spezzò
la difesa di Fletching. Alla fine, Pikachu chiuse l’incontro con Fulmine,
consentendo ad Ash di vincere l’incontro e di aggiudicarsi il titolo di Barone.
“Complimenti,
Ash! Il tuo Pikachu è davvero molto forte!”
“Ti
ringrazio, Creanzio! Ma anche il tuo Fletching non era niente male!”
“Sei
gentile! Te ne sono grato!”
“Ehi
fratellino, va tutto bene?” – chiese Nicholas.
“Mi
dispiace, fratello! Avrei voluto vincere, ma non ci sono riuscito!”
“Tranquillo!
La prossima volta ci alleneremo intensamente e vedrai, che batterai Ash!”
“Hai
ragione! Non mi devo scoraggiare così facilmente!”
“Ben
detto!” – esclamò Ash.
“Signori,
un attimo di attenzione per favore: tra poco, il mio staff servirà il pranzo!”
– disse Guidobaldo – “Prego, tutti i presenti di recarsi al salone dove si
terrà la consumazione!”
Una
volta rientrati dal Campo Lotta, i nostri eroi videro ai lati del salone tutti
i tavoli ripieni dei vari prodotti, che lo staff del Duca Guidobaldo aveva
preparato. Subito dopo, l’uomo annunciò hai presenti che potevano servirsi e,
tutti potevano iniziare a mangiare. Dopo aver raccolto tutti un po’ di cibo,
Ash e gli altri si misero in una parte della stanza insieme a Nicholas e
Creanzio. I due fratelli chiesero al ragazzo di Biancavilla di poter raccontare
delle sue avventure insieme a Pikachu, ma prima che Ash potesse farlo, il
gruppo venne avvicinato da due ragazze, una con i capelli color porpora e
l’altra con un capello su cui si intravedevano i sui capelli rossi. Ad uno
sguardo più attento, Ash riconobbe le due ragazze: si trattavano di Burgundy e Georgia, conosciute durante il suo viaggio a Unima.
“Che
sorpresa, Ash!” – disse Burgundy – “È da un po’ che non ci vediamo!”
“Voi
due!? Che cosa ci fate qui?”
“Stavo
per domandarti la stessa cosa!” – rispose Georgia – “Cosa sei venuto a fare
qui?”
“Ovvio!”
– esclamò il ragazzo – “Sto viaggiando per Kalos, per coronare il mio sogno di maestro
Pokémon!”
“Come
sospettavo! Voi uomini non fate altro che pensare a questo!”
“Ti
consiglio di non provocarmi, Georgia!”
“Tranquillo!
Non ho la minima intenzione di farlo!”
“E
comunque: cosa ci fate al Castello Lotta?”
“Abbiamo
saputo da quel damerino di Spighetto
di questo posto e ci siamo venute subito.”
“Venute!?
Ma se mi hai obbligato a seguirti!” – urlò Georgia.
“Beh,
non potevo di certo viaggiare da sola in una regione che non conoscevo!” –
controbatte Burgundy.
“Sì,
come no! Con il tuo modo di parlare, anche il più incallito dei ladri
scapperebbe da te!”
“Come
ti permetti!”
“Che
c’è, vuoi sfidarmi? Se non ricordo male, tu sei hai ancora una Contessa, mentre
io sono Viscontessa!”
“Qui
dentro no, ma appena usciti da qui, ti dimostrerò di cosa sono capace!
Le
due ragazze continuarono a discutere animatamente, ignorando il fatto che Ash
le stesse ascoltando. Serena chiese al ragazzo di come le abbia conosciute e
lui, disse che Burgundy aspira a diventare un’intenditrice di Pokémon, mentre
Georgia voleva sconfiggere tutti gli allenatori di Tipo Drago del mondo. Finito
di mangiare, i ragazzi portarono i piatti nei tavoli e, proprio in quel
momento, uno scatto abbagliò momentaneamente Ash. Cercando di capire cosa fosse
successo, il ragazzo vide Violetta, la Capopalestra di Novartopoli, con la sua
inseparabile macchina fotografica.
“È
un piacere rivederti, Ash!” – disse la Capopalestra.
“Violetta!?
Cosa ci fai qui?” – chiese il ragazzo.
“Deve
sapere che sono una frequentatrice del Castello Lotta.”
“Dice
sul serio?” – domandò Clem.
“Certamente!
Ormai sono diventata un’esperta di questo posto!”
“Se
è diventata un’esperta, vuol dire che anche lei ha un titolo nobiliare!”
“Hai
indovinato, Serena! Quando sono qui, vengo chiamata Duchessa Violetta!”
“Davvero!?
Questo vuol dire che le manca poco per raggiungere il titolo di Granduchessa!”
“Eh,
già! Però non ci sono molte persone che posseggono il titolo di Duca!”
“Non
importa!” – esclamò Ash – “Quando avrò raggiunto anch’io quel titolo, ti
prometto di sfidarti!”
“Devi
prima battere diversi allenatori, se lo vuoi fare!”
“Quindi
hai visto il mio contro di prima?”
“Certo!
Ed è per questo motivo, che ti ho scattato la foto. Volevo immortalare questo
momento di felicità!”
A
quelle parole, Ash non poté che arrossire per l’emozione, con i suoi amici che
si misero a ridere vedendo la sua espressione. Ma proprio in quell’esatto
momento, sulla spalla di Violetta arrivò un guanto bianco. La donna spiegò che
quel gesto, significava una sfida lanciata da qualcuno appartenente al suo
stesso titolo nobiliare. Infatti, girandosi alle spalle vide il suo sfidante:
un uomo della sua stessa età, il quale aveva lanciato il guanto dalla cima
della colonna, lasciando a bocca aperta tutti i presenti.
“Lino, scendi giù!” – disse Violetta –
“Lo sai che rischi di farti male!”
“Scusami,
Violetta! Ma ho visto queste colonne e non ho saputo resistere
nell’arrampicarmi!”
“Sei
sempre il solito: qualunque cosa vedi, per te è da scalare!”
“Violetta,
chi sarebbe quell’uomo?” – chiese Lem.
“Ragazzi,
vi presento Lino!” – rispose la ragazza – “Un uomo che quando non è impegnato a
fare l’allenatore, si diverte a scalare ogni oggetto che trova!”
“Cosa
c’è di male! Quando mi arrampico, tutti i miei pensieri svaniscono ed io, posso
assaporare la libertà!”
“D’accordo!
Ma torniamo a noi: finalmente, ti sei deciso di sfidarmi!”
“Sai
come sono: ci penso un po’ prima di decidermi! E finalmente, posso dirti che
oggi otterrò il titolo di Granduca!”
“Non
ci contare troppo! Sarò io a vincere!”
Pochi
minuti dopo, i due ragazzi si ritrovarono sul Campo Lotta, con Ash e gli altri
intenti ad osservare la situazione. Violetta decise di schierare Surskit,
mentre Lino mandò in campo un Onix. Ad inizio dell’incontro, Surskit congelò
immediatamente il terreno: Violetta sapeva della forza di Onix e, decise di
arginare la sua forza. Allora, il Pokémon Sfiorapozze lanciò una serie di
attacchi Geloraggio, ma l’Onix di Lino riuscì a reggere i colpi. Quando Surskit
tornò all’attacco, Lino ordinò al suo Pokémon di utilizzare Rocciotomba per
intrappolarlo. Surskit cercò in ogni maniera di evitare l’attacco, ma venne
circondato dalle rocce della mossa, una delle quali lo colpì in pieno,
mandandolo KO. Questo decretò la fine dell’incontro e Lino, venne insignito del
titolo di Granduca.
“Allora,
Violetta! Cosa te ne pare?” – chiese Lino.
“Devo
ammettere che il tuo Onix è fenomale!” – rispose la ragazza.
“Sono
contento che tu l’ammetta!”
“È
incredibile!” – esclamò Ash, avvicinandosi ai due – “Non avevo mai visto usare
Rocciotomba in quel modo!”
“Te
l’avevo detto, Ash! Lino è un allenatore eccezionale!”
“Sì,
lo so Violetta! Ma quando salirò di rango, vedrai che riuscirò a batterlo!”
“E
così tu vorresti sfidarmi?”
“Certamente!”
“Beh,
allora penso che non dovrai aspettare molto!”
“Che
intendi dire?”
“Io
Lino, Granduca del Castello Lotta, sono il Capopalestra di Altoripoli!”
“Cosa!?”
– gridò Ash – “Tu sei il Capopalestra?”
“Esattamente!
Violetta mi aveva già detto del tuo viaggio per sfidarmi e così, ti ho
osservato. Sei un allenatore in gamba, ma riuscirai a battere la mia Palestra e
a contrastare Rocciotomba?”
La
sfida era lanciata: Lino, Capopalestra di Altoripoli, non vedeva l’ora di
sfidare Ash e la sua squadra di Pokémon in una lotta. Sarebbe riuscito il
ragazzo di Biancavilla a prevalere, oppure sarà Lino con il suo Rocciotomba, a
sconfiggere il nostro eroe?