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Autore: la_pazza_di_fantasy    06/03/2019    0 recensioni
Fate: creature mitologiche in sintonia con la natura.
Fate: destino, ciò che ci guida nelle nostre scelte.
__________________
Alexander è un cacciatore di fate non per sua scelta.
Merlion è la principessa delle fate.
Cosa avranno in comune questi due ragazzi?
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FATE'
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Xavier guardava preoccupato Alex. Quella mattina era entrato in classe in orario, cosa alquanto strana per lui, ma aveva delle occhiaie enormi sotto gli occhi. E non solo. Lo aveva salutato con un semplice ciao e non gli aveva rivolto più la parola per l’intera giornata lasciando sia Xavier che Aline confusi. E in quel momento erano all’ultima ora di lezione e Alex non aveva staccato gli occhi dalla lavagna nemmeno per un secondo.
Al suono della campanella, prima che Alex potesse salutarli e scappare via a gambe levate, Xavier prese il rosso per un braccio e si rinchiuse in uno dei bagli con lui.
-cos’hai?- gli chiese il moro cercando di guardare l’altro negli occhi, ma Alex sfuggiva al suo sguardo.
-niente- rispose poi girando totalmente lo sguardo.
-Alex non puoi dirmi che non hai niente e poi stare come un morto vivente al mio fianco, mi fai preoccupare- disse il moro cercando lo sguardo del suo ragazzo.
Alex sospirò e poi si buttò fra le braccia di Xavier iniziando a piangere. Xavier rimase sorpreso, ma lo strinse a se.
-ti prego non chiedere niente- disse il rosso stringendo di più la presa.
-okay, ma se ti posso aiutare in qualche modo fammelo sapere. Io sono qui-
-grazie Xav-
Rimasero così per più di venti minuti. Fino a quando Alexander non ebbe versato tutte le lacrime che aveva in corpo. Il ragazzo fu il primo a staccarsi e si asciugò le lacrime rimaste con la manica della felpa nera che indossava.
-dobbiamo andare o ci chiudono dentro scuola- disse il rosso ridendo.
Uscirono dalla scuola beccandosi anche un rimprovero dal bidello che stava lavando a terra. Entrambi scoppiarono a ridere una volta raggiunto il cortile dove un’Aline abbastanza preoccupata li stava aspettando.
-tutto okay?- chiese in direzione di Alex che annuì.
-non ti preoccupare-
-Alex se vuoi posso stare con te oggi- ad Alex gli si illuminarono gli occhi, ma poi si ricordò dell’urgente riunione alla quale doveva partecipare quel pomeriggio. La madre gli aveva detto chiaro e tondo che doveva esserci anche lui. Il suo sguardò si rabbuiò di nuovo.
-oggi non posso Xav- disse il ragazzo abbassando la testa triste. Xavier sorrise e lo strinse di nuovo a se.
-allora domani?- chiese il moro che non voleva lasciare il rosso in quello stato.
-si per domani va bene- disse Alex sorridendo e lasciando un bacio a stampo sulle labbra del moro.
-ci vediamo domani?- Alex annuì e salutò Aline con un bacio sulla guancia prima di correre verso la centrale. Sperava solo di essere ancora vivo il giorno dopo.
 
-cosa ti ha detto?- chiese Aline al fratello mentre camminavano per le strade della città cercando il quartiere generale dei cacciatori seguendo le indicazioni di Merlion.
-niente, è solo scoppiato a piangere, ma non ha voluto dirmi niente- rispose il ragazzo sconsolato.
-deve essere qualcosa di grave- Xavier annuì ripensando a come tremava Alex tra le sue braccia.
-sembrava spaventato e poi..- Xavier non finì la frase perché Aline lo prese per un braccio e lo fece accovacciare affianco a se.
-eccolo- disse poi indicando un castello in rovina dove si trovavano parecchie persone vestite di marrone. Dalla loro posizione dietro una macchia riuscivano a vedere bene, ma non a sentire.
-maledizione, dobbiamo avvicinarci di più!- Aline si alzò per cambiare postazione ma venne subito riportata indietro da Xavier che aveva lo sguardo vitreo. -cosa c’è?- chiese la ragazza confusa. Xavier non parlò le indicò solo un punto vicino al castello. Aline seguì il suo dito e per poco non sbiancò. Tutto si sarebbe immaginata tranne quello.
Davanti all’ingresso, circondato da altre persone, si trovava Alex vestito con la divisa dei cacciatori. Non sembrava nemmeno lui in quei vestiti che gli facevano morire il viso.
-non ci credo- sussurrò la ragazza.
-se gli avessi detto la verità mi avrebbe ucciso seduta stante- sussurrò Xavier mettendosi le mani nei capelli.
-ma… ha sempre detto di amare le fate! Perché allora è con loro-
-forse ci ha mentito perché aveva dei dubbi su di noi e voleva capire se fossimo delle fate-
-ma Alex è dolce…lui non farebbe mai del male a qualcuno! E soprattutto non a te! Siete fidanzati!- disse Aline con le lacrime agli occhi.
-devo lasciarlo-
-Xavier ma cosa dici!-
-Aline non posso stare con un cacciatore di fate!- disse il ragazzo con lo sguardo che diceva tutto il contrario.
-lo distruggerai-
-lo so. Andiamo- e i due gemelli si incamminarono verso il regno delle fate con un grosso peso nel petto.
 
 
Alexander non sapeva se la sua era stata fortuna. Nessuno aveva minimamente sospettato di lui per l’uccisione di Sonia. Anzi avevano dato la colpa alle fate che erano riuscite ad intrufolarsi nella sede e salvare la principessa. Nessuno aveva sospettato di lui. Solo John lo aveva guardato per capire come stesse. Ma Alex aveva evitato il suo sguardo. Si sentiva malissimo per aver ucciso una persona e non poteva dirlo a nessuno. Per un attimo era stato tentato di dire tutto a Xavier, ma poi aveva taciuto. Non voleva caricare il suo ragazzo di colpe che non erano sue.
Aveva deciso, però, di dirgli che era un cacciatore. Non poteva nasconderglielo ancora. Alla fine l’avrebbe scoperto lui stesso. Ma gli avrebbe spiegato il perché faceva parte di quella setta. Sperava solo che Xavier non lo molasse per una cosa del genere. Anche se aveva un bruttissimo presentimento.
 
La mattina seguente Alex era riuscito a dormire meglio anche se il ricordo dell’uccisione gli ritornava prepotentemente in testa. Però era felice. Avrebbe passato l’intero pomeriggio con Xavier, e non vedeva davvero l’ora.
La sua felicità scomparve quando vide che il suo posto affianco a Xavier era occupato da Aline. Guardò confuso i due ragazzi, ma visto che c’era il professore in classe decise di non fare storie e si sedette all’unico posto libero: in prima fila vicino alla finestra. Si trovava stano in quel posto, ma stranamente riuscì a seguire benissimo la lezione, anche perché era seduto da solo.
Alla ricreazione si alzò e andò vicino ai due gemelli.
-buongiorno! Perché avete cambiato posto?- chiese tranquillo sedendosi sul banco di Xavier. Il moro però gli rivolse un’occhiata strana.
-vieni con me- disse poi alzandosi e uscendo dalla classe. Alex rimase sorpreso, ma lo seguì tranquillamente. Si ritrovarono nel bagno dove erano rimasti il giorno prima. Alex sorrise, ma le parole che disse Xavier subito dopo o fecero sbiancare.
-ti lascio-
-come scusa?- chiese il rosso confuso.
-hai capito bene Alexander è finita- disse il moro mantenendo un tono di voce calmo. Aveva pianto tutto il pomeriggio precedente quindi non aveva problemi a rimanere distaccato in quel momento.
-perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato?- chiese Alex che si stava sentendo morire. Perché? Era l’unica domanda che aveva in testa.
-no, ma non può funzionare, mi dispiace- disse Xavier distaccato.
-okay non può funzionare, ma non capisco il perché! Fino a ieri andava tutto bene. Cos’è successo? Oggi dovevamo stare tutto il pomeriggio insieme io dovevo…-
-Alexander basta. È finita. Non cambio idea- Alex chiuse gli occhi cacciando indietro le lacrime che cercavano di uscire prepotenti.
-non possiamo nemmeno rimanere amici?- chiese il ragazzo cercando di aggrapparsi alla sua unica ancora di speranza. Oltre ai gemelli non aveva nessun’altro.
-no, mi dispiace. Da adesso fa come se non ci fossimo mai conosciuti- disse Xavier incamminandosi verso la porta visto che era suonata la campanella.
-ti amo. E questo non cambierà.- disse Alex prima di chiudersi un uno dei cubicoli e scoppiare a piangere.
Xavier sgranò gli occhi, ma ricacciò indietro le lacrime. Alex era un cacciatore e lui era una fata. Non potevano stare insieme o avrebbe tradito il suo popolo.
Ritornò in classe scosso e Aline lo guardò curiosa.
-credevo che fossi riuscito a relegare i tuoi sentimenti in un angolino…-
-ha detto che mi ama- disse con voce tremante il ragazzo. Aline sgranò gli occhi.
-merda-
-già- e proprio mentre Xavier diceva quelle parole Alex entrava in classe senza degnare di uno sguardo i due gemelli e si sedette in prima fila. Prese il blocco e sfogò tutta la sua rabbia disegnando.

 
   
 
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