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Autore: thisisanerd    10/03/2019    2 recensioni
Primo libro di una trilogia scritta da Cassandra Clare (la conoscete forse in quanto autrice di Shadowhunters) e da me tradotta.
Incentrata sul personaggio di Draco Malfoy ma non solo, contiene una grande dose di avventura, imprevisti e, perché no, di amoreggiamenti.
Tratto dal primo capitolo:
«Non c'era ragione di insultare Malfoy.» intervenne Hermione «Penso che dovresti provare a essere dispiaciuto per lui, Harry - »
«Dispiaciuto per lui!» guaì «Perchè? È ricco, la sua famiglia è potente, è bello e le ragazze lo amano - »
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, I Malandrini | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Harry, Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Da V libro alternativo
Capitoli:
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DISCLAIMER: l'opera originale non mi appartiene, mia è solo la traduzione italiana. Ho cercato di tradurre in maniera letterale, difatti alcune frasi possono sembrare forzate, ma ho pensato fosse opportuno cercare di non variare lo stile di scrittura dell'autrice. In altre parti invece, ho dovuto variare lo scritto, in quanto ci sono alcune espressioni inglesi che non hanno una corrispettiva italiana. Ora vi lascio alle parole di Cassandra Clare.
 

LA POZIONE POLISUCCO

Era Giugno e c'era un caldo bollente nel sotterraneo di Pozioni, ma a Piton non importava.

«Qualcuno sa dirmi cosa sia questa?» chiese alla sua misera classe, della quale tutti stavano soffocando nei loro vestiti, e alzò in aria una coppa con del liquido colloso marrone cosicchè tutti potessero vederlo. La mano di Hermione si alzò rapidamente, come sempre.

«Pozione Polisucco» disse subito e rabbrividì. Probabilmente stava ripensando al suo sapore, ipotizzò Harry sorridendo mentalmente, ricordando la sera di tre anni prima quando lui, Ron ed Hermione bevvero la pozione cambia-aspetto in un tentativo di trasformarsi in repliche di alcuni studenti Serpeverde per riuscire a entrare nella loro Sala Comune. Piton la ignorò.

«Nessuno?» disse, osservando la classe. Draco Malfoy alzò pigramente una mano.

«Pozione Polisucco» strascicò.

Harry lo fulminò con lo sguardo. Mentre il resto della classe sembrava sudato e infelice, Draco sembrava freddo come se avesse appena mangiato una borsa di cubetti di ghiaccio.

«Molto bene, Draco!» disse Piton entusiasta. «Cinque punti a Serpeverde. Ora» continuò «Qualcuno può dirmi cosa fa?»

Si girò velocemente verso Ron, il quale sbattè le ciglia «Weasley?» Ron, spaventato nel bel mezzo di uno sbadiglio, disse «Esso, hem, ti trasforma in qualcun altro.»

Piton, deluso, disse «Giusto.»

Non diede punti a Grifondoro, prese semplicemente la fiala e iniziò a versarne un po' in piccoli bicchieri di carta. «Ora,» disse raddrizzandosi «Vi dividerò in coppie. Ognuno di voi berrà mezzo bicchiere di Pozione Polisucco con un capello del vostro compagno dentro...no, non dovrai ingoiare i capelli, Signorina Brown...c'è abbastanza pozione per trasformarvi nel vostro compagno per mezz'ora esatta. Non di più, non di meno. Questo vi darà un'idea del modo in cui funziona la pozione. Domani, proverete a farla voi, poi la berrete. Comunque, vi avviso» disse, rivolgendo quest'ultima frase a Neville «che fare un errore con la Pozione Polisucco potrebbe avere...conseguenze spiacevoli. Potreste restare metà voi stessi e metà dell'altra persona, incapaci per sempre di tornare al vostro aspetto originale.» Neville squittì.

«Bene.» disse Piton, «Signorina Patil e Signorina Brown, venite,» Lavanda e Parvati si alzarono dal tavolo, presero un bicchiere con la Pozione Polisucco e si sedettero ridacchiando. Piton chiamò velocemente Tiger e Goyle, mise il povero Neville con Pansy bulldog Parkinson (che diede uno sguardo a Draco quando passò oltre per sedersi con Neville - se non poteva avere Draco, sembrava stesse pensando, almeno avrebbe potuto essere lui per un po'). Ron fu messo in coppia con Hermione e Harry... «Potter» disse Piton, con voce fredda «e Malfoy, venite qua.» Draco spalancò la bocca; lo stesso fece Harry.

«No!» esclamarono all'unisono.

«Non sarò Malfoy.» disse Harry furiosamente, ma Piton non ne fu sorpreso.

«Venite qua, tutte due.»

Malfoy fu il primo ad alzarsi. Lanciando un'occhiata glaciale ad Harry, camminò di fronte alla classe, prese la pozione, e andò a sedersi vicino al compagno.
Harry lanciò un'occhiata angosciosa a Ron ed Hermione, la quale lo guardò con compassione.
Ron scosse la testa; Hermione sillabò qualcosa a Harry che però non comprese, ma la conosceva abbastanza bene da sapere cosa avesse detto. Dovresti far bene con quello Harry, conterà per il tuo voto finale!

***

In tutta la stanza gli studenti stavano bevendo la pozione - c'erano sospiri e gridolini da parte di Lavanda e Parvati, un urlo da parte di Neville che, avendo trasformato sè stesso nella molto più larga Pansy Parkinson, subito si sentì soffocato da vestiti troppo stretti e indifeso dalle risate di Ron ed Hermione.

«Ecco.» disse Draco passando il bicchiere a Harry, che lo guardò con disgusto «Non l'ho avvelenato, Potter, bevilo.» disse.

«Devo bere una pozione che mi trasformerà in te, Malfoy.» disse Harry tra i denti.

«E io non desidero essere un'idiota per mezz'ora, ma non sto piangendo per questo.» disse Draco «O forse hai paura?»

Harry spinse violentemente via la sua sedia e afferrò il bicchiere in cui Draco aveva già messo uno dei suoi capelli biondo platino. Lui ne strappò uno dalla sua testa e lo gettò nel liquido restante, poi passò il bicchiere a Draco, il quale lo bevve.
Nello stesso momento, ingerirono.
Draco si piegò su sè stesso, ansimante, con una terribile sensazione, come se la sua pelle si stesse sciogliendo. Sollevò una mano per tenersi in equilibrio, e un'altra ondata di nausea lo avvolse e vide la sua pelle diventare da pallida a scura, le sue unghie (perfettamente curate dagli elfi domestici) divvenero quelle rovinate di Harry.
Da qualche parte nella sua mente, sentì Harry dire "Urrrgh!" e quando buttò la sua testa indietro, lacrime gli uscirono dagli occhi e vide...una pallida faccia che lo stava fissando a sua volta, i suoi occhi grigio-argento sbattere dietro i tondi occhiali di Harry. Come lo guardò, la sua vista sfumò e realizzò che Harry non poteva vedere senza i suoi occhiali - e ora, nemmeno lui poteva.

«Dammi gli occhiali, Potter.» disse e Harry, ovviamente scosso, lo fece.

***

Harry, si sentì male, guardò il suo nuovo corpo. Lui non era più basso di Draco, quindi i suoi vestiti gli andavano bene, ma si sentiva nudo senza i suoi occhiali. Rialzò lo sguardo e vide il suo volto, a sua volta, sorpreso, ma con un ghigno «Co-cosa c'è di divertente?» disse, sussultò nel sentire la voce di Draco uscire dalla sua bocca.

«Stavo semplicemente pensando che io sono estremamente affascinante.» disse Draco con la voce di Harry «Mi potrei baciare. Voglio dire, seriamente, in questa particolare situazione, potrei baciare me stesso.»

«Sei uno stupido, Malfoy.» disse Harry spassionatamente, e se ne andò da Ron ed Hermione, che erano occupati a ridere, ma smisero brutalmente quando lui li raggiunse.

«Sono io.» disse Harry.

«Oh, Harry!» disse Hermione, girando la sua - di Ron - faccia, «che disgrazia per te!»

Ron scosse la sua testa «Io non so se potrò parlare con te fino a quando sarai così. È...terrificante.»

«Beh, voi sembrate abbastanza stupidi già da soli.» disse Harry irritato.

«Ora parli anche come Malfoy.» disse Ron, e Harry, ancora più irritato, tornò indietro e si sedette vicino a Draco, che aveva le braccia incrociate e lo sguardo perso.

Appena Harry si sedette, Malfoy borbottò «Ti piace essere me, Potter?»

«Nessuno può stare vicino a me così.» disse Harry «Ma suppongo tu sia abituato a questo, Malfoy.»

Draco guardò in faccia Harry, che sobbalzò leggermente. Era davvero difficile guardare Draco e vedere la propria faccia disgustata, gli occhi verdi che vedeva ogni mattina allo specchio ora lo osservavano con disgusto. Se Draco si sentiva allo stesso modo, non lo mostrava.

«Ti ricordi quello che ti avevo detto quel giorno sul treno, Potter?» gli chiese.

«Quale giorno?» disse Harry annoiato «Quello in cui mi presi e mi buttasti a terra o quello in cui mi chiamasti "quattrocchi"?»

Draco sbuffò con ilarità «Il giorno in cui ti dissi che ti avrei potuto aiutare.» disse «Ogni volta che vai in giro con quell'idiota e con la Sanguesporco capelluta, posso mostrarti come avere il vero potere nelle tue mani.»

«Fammi pensare.» disse Harry lentamente «A dire il vero ci ho giá pensato. No.»

Gli occhi ora verdi di Draco brillarono maliziosi dietro gli occhiali di Harry «Sei sicuro?»

«Sono sicuro.» Harry si costruì una barriera di rabbia «Puoi togliermi dalla tua lista di cattivi, Malfoy. Non sono interessato.»

Harry si aspettava giustamente una risposta rude a ciò, invece Malfoy si stava guardando in giro con una strana espressione.

«Cosa c'è?» disse Harry guardando verso il basso «Sto tornando come prima?»

«È questo il problema.» disse Malfoy «Tu non lo stai facendo. Tutti gli altri si. Guarda.»

Harry guardò tutto attorno e vide che aveva ragione. Tutti erano tornati con il loro aspetto, indietro nei loro corpi. Piton riprese la lettura riguardo l'uso della Pozione Polisucco, apparentemente sicuro che tutti gli studenti fossero tornati con il loro aspetto.

Harry guardò sè stesso, poi tornò a guardare Draco «Quanto- quanto tempo è passato?»

«Quarantacinque minuti.» disse Draco, consultato il suo orologio «Dovremmo già esserci ritrasformati a quest'ora.»

«Cos'è successo?»

Malfoy scosse la testa, un bizzarro piccolo sorriso sul suo volto «Vorrei saperlo.»

Il cuore di Harry cominciò a pulsare «Hai fatto qualcosa alla Pozione?» sibilò «Malfoy-»

«Ovviamente no, Potter.» disse, con disgusto «Pensi davvero che io vorr- »

Ma Harry non lo stava ascoltando. Afferrò Draco per i vestiti e lo spinse via.

«Fammi tornare come prima!» esclamò violentemente «Fallo ora, o ti spacco la faccia!»

Malfoy, che non conosceva espressioni Babbani come "ti spacco la faccia", guardò Harry con uno sguardo facuo. Poi iniziò a ridere. Questo fu troppo per Harry che sganciò un pugno alla mascella di Draco, facendolo cadere al suolo. La sua penna, il calderone e i libri gli caddero intorno. Harry saltò fuori dal suo posto, afferrò Draco dal bavaglino, dopodichè rotolarono picchiandosi. Il resto della classe si voltò per guardarli, e Piton accorse, gridando loro di smetterla. Harry lasciò andare Draco, shockato, ma Draco, che sembrava Harry, lo stava picchiando ancora, si lanciò verso l'alto e sferrò un perfetto montante al mento di Harry. Lui, che stava guardando verso Piton, era impreparato per questo assalto. Cadde di schiena e picchiò la testa contrò il vecchio pavimento in pietra. Tutto divenne nero.

***

Draco si alzò e si chinò contro il suo banco, ansimando per il colpo. Combattendo contro il fastidio rumore nelle sue orecchie, si guardò intorno. C'era Harry - che sembrava ancora Draco - disteso sul pavimento di pietra, un lago di sangue sotto la sua testa. Draco guardò da un'altra parte, improvvisamente spaventato di essersi cacciato in un guaio davvero grande, e vide Piton lottare per trattenere degli affranti Ron ed Hermione che cercavano di raggiungerlo.
Non appena li guardò, Hermione si liberò e corse da lui «Harry» singhiozzò «Stai bene?»

Draco la guardò disorientato. Pensa sia Harry. Alzò lo sguardo e vide le facce stordite dei Grifondoro guardarlo e gli sguardi torvi dei Serpeverde. Tutti loro pensano io sia Harry.

Piton camminò velocemente e spinse via Hermione. Draco potè sentire come gli altri studenti urlavano a Piton - i Serpeverde erano silenziosi, ma i Grifondoro stavano tutti urlando che Draco aveva picchiato Harry per primo. Piton si fece largo fino a Draco e spuntò sopra la sua testa.

«Potter» disse «Puoi spiegarmi cosa diamine è successo?»

Draco aprì la sua bocca per dire "Io non sono Potter, la Pozione Polisucco non ha funzionato correttamente, l'effetto dovrebbe essere già svanito ma così non è stato", ma ciò che disse fu «Non lo so, Professore. Lui mi ha picchiato per primo.»

Cosa accadde dopo era un po' offuscato nella mente di Draco. Fu portato nell'Infermeria da Piton, che stava portando il corpo languido di Harry, la cui vista provocò un sentimento nauseabondo in Draco. Lui si sentiva come se i suoi capelli, la sua faccia, il suo intero corpo, fossero tornati al loro posto, ma non era così. Niente aveva funzionato. Madama Chips li stava aspettando; mostrò a Piton su quale letto stendere Harry. Draco stava seduto su una rigida sedia vicino a Piton, che lo stava osservando, gli occhi brillavano con malizia.

«Se Draco muore» sibilò «tu sarai un assassino, Potter. Come lo trovi?»

La bocca di Draco si aprì per lo shock, ma prima che potesse dire qualcosa, Madama Chips li raggiunse e scosse la testa in direzione di Piton «Draco Malfoy non morirà.» disse severamente «Avrà un gran bernocolo sulla testa e probabilmente gli resterà fino domani mattina, ma è perfettamente sano.»

Negli occhi di Piton si leggeva sollievo. Draco era stato toccato. Quello sguardo, comunque, se ne andò presto, e Piton intimò «Non perderò tempo a togliere punti a Grifondoro, Potter. Andrò direttamente da Silente.»

Madama Chips sbuffò «Io non mi preoccuperei, Harry.» disse «Sono solo parole. Silente sa com'è Draco Malfoy. Ora siediti ad aspettare.» e iniziò a tamponare i tagli sulla sua faccia. «Avrai un bell'occhio nero, Potter.» disse «e un labbro tagliato. Cosa avete- »

Ma la porta dell'Infermeria si aprì improvvisamente e Ron ed Hermione arrivarono di corsa. Madama Chips balzò in piedi per mandarli fuori, e Draco sfruttò l'opportunità per passare oltre il letto di Harry e guardarlo. 
Era una sensazione orribile, come uno di quei sogni in cui lui era morto e guardava il suo corpo. Harry giaceva con le braccia incrociate, simile a Draco in ogni aspetto, i suoi capelli bianco platino macchiati di sangue dove la sua testa aveva picchiato contro il muro. Draco fu sopraggiunto da un'ondata di nausea e fece un passo indietro, che fu anche una fortuna perchè in quel momento Ron ed Hermione sbucarono da dietro la sua testa «Harry, oh Harry!» esclamò Hermione «Stai bene?»

Ron era più interessato a dargli pacche sulla schiena e a congratularsi con lui per il tiro dato durante Pozioni.

Draco si concedette un sorriso. «È stato fantastico, vero?» disse «Il modo in cui è volato indietro!»

Madama Chips li accompagnò alla porta, che Ron teneva aperta. Draco diede un ultimo sguardo a Harry quando lasciarono l'Infermeria. Non si era ancora mosso.

Draco seguì Ron ed Hermione che si affrettavano a tornare alla Torre di Grifondoro. Ron era un flusso costante di chiacchiere, il cui argomento sembrava essere quanto avesse fatto piacere a tutti i Grifondoro che Harry avesse quasi ucciso Draco Malfoy durante Pozioni.

«Fred e George sono entusiasti.» disse Ron «Loro odiano quel viscido idiota, che non ha mai giocato correttamente a Quidditch- »

«Che la smettano!» replicò Malfoy indignato, poi si mise una mano sulla bocca; avevano già raggiunto il ritratto della Signora Grassa ma era occupato a fingere che la sua testa facesse davvero male quindi nessuno lo avrebbe guardato per la parola d'ordine.

«Boomslang» disse Ron, e quando il ritratto si aprì, Draco lo seguì nella Sala Comune.

Fred e George Weasley, seduti davanti al camino, li salutarono con urla di benvenuto. Draco si guardò attorno irritato - quella Sala Comune era decisamente meglio di quella di Serpeverde che, essendo nei sotterranei, era fredda e aveva la tendenza a ghiacciarsi durante l'Inverno. Avrebbe sicuramente fatto sapere a suo padre di tutto ciò quando sarebbe tornato nel suo corpo. Seguì lentamente Ron ed Hermione oltre al camino - detestava Fred e George, non solo perchè colpiscono sempre perfettamente i Bolidi nella sua direzione, ma anche perchè erano diventati ancora più odiosi quando avevano aperto il loro negozio di scherzi, la cui merce ora stava facendo guadagnare loro centinaia di Galeoni nell' MSE (Magico Scambio di Merce). Avevano perso un anno di scuola per farlo partire. Draco non aveva sentito la loro mancanza.

«HARRY!» urlò George, tirando indietro Draco. «Ho sentito che hai dato un pugno a Malfoy durante Pozioni, ottimo lavoro.»

«Ne stava chiedendo uno simile da molti anni.» concordò Fred.

«L'unico peccato è che tu non lo abbia ucciso del tutto.» disse George.

Draco sentiva la sua faccia diventare rossa e, sapendo che se avesse dato loro ascolto avrebbe sfoderato la bacchetta e avrebbe cruciato entrambi, prese qualche respiro, calmandosi.
Poi sentì una piccola mano scorrere lungo il suo braccio e vide Hermione vicino a sè, guardandolo preoccupata.

«Tutto bene, Harry? Sembra che tu non riesca a respirare.» disse.

«La testa...mi fa male.» disse Draco con difficoltà, e si sedette pesantemente sulla sedia.

«Non la cicatrice?» disse Ron verde di rabbia.«La cicatrice non ti fa male?»

«No, idiota.» rispose Draco tra i denti «Solo la testa, dove quello stupido di Harry - dove Draco me l'ha fatta pestare sul pavimento.»

«Perchè Draco ti ha attaccato così, Harry?» chiese Hermione.

«Perchè è un piccolo serpente velenoso, se no per cosa?» disse Ron.

«Ho insultato sua madre.» disse Draco brevemente «Per questo mi ha picchiato.»

«Harry!» esclamò Hermione.

«Buon per te.» disse Ron «Per averlo picchiato a tua volta.»

«Non c'era ragione di insultare Malfoy.» intervenne Hermione «Penso che dovresti provare a essere dispiaciuto per lui, Harry - »

«Dispiaciuto per lui!» guaì Draco «Perchè? È ricco, la sua famiglia è potente, è bello e le ragazze lo amano - »

«Suo padre è terribile.» disse Hermione severamente «E lui è, ovviamente, geloso di te, Harry. Tu sei un giocatore di Quidditch così bravo, e così coraggioso, e lui non lo è; ricordi quella volta nella Foresta Proibita, quando è scappato da Raptor?»

Draco fece uno strano verso.

«E lui non è più bello di te, Harry.» disse Hermione, evitando di guardarlo negli occhi.

«Ma lui - » Draco balbettò «Lui è biondo!»

Ron ed Hermione lo osservarono.

«Sono stanco.» disse Draco con voce strana «Vado a dormire.»

Non appena iniziò a salire le scale che conducevano al Dormitorio, seguito da Ron, Draco si ritrovò a pensare. Lui ha sempre supposto che Harry e i suoi amici lo odiassero almeno quanto li odiava lui. Beh, per i Weasley probabilmente era così, ma Hermione...sostenere che loro dovevano essere dispiaciuti per lui? Una Sanguesporco dispiaciuta per Draco Malfoy? Strinse la mano sulla maniglia e sbattè la porta del Dormitorio dietro di sè.

«Aack!» esclamò Ron, avendo ricevuto la porta proprio sul naso.

«Oh» disse Draco «Scusa.»

***

Hermione quella notte restò a lungo seduta di fronte allo specchio. Un gomito sulla sua copia di "Affermazione per Streghe che fanno troppo" e l'altro in un'ugual copia di "Streghe che amano Maghi e Maghi che non se ne accorgono". Singhiozzò. Non era precisamente vero che Harry non aveva capito che era innamorata di lui, lei glielo aveva detto il mese precedente, quando realizzò di non poter aspettare ancora, e lui era stato molto gentile a riguardo, ma molto chiaro. Lui non la amava. Le aveva spiegato ciò che provava per Cho, e lei aveva detto che lo sapeva ed entrambi risero. Le disse quanto la sua amicizia fosse importante per lui. Hermione sentì un'amara sensazione allo stomaco quando ci ripensò. Ma quella notte, pensava - quella notte sarebbe stata diversa, avrebbe fatto in modo che Harry la guardasse in un modo o nell'altro, come se...come se non la avesse mai vista. Certo, magari avrebbe dovuto farsi male alla testa. Si coprì la faccia con le mani. Per favore, pensò, per favore, fai in modo che non si faccia male alla testa.

***

Nel letto d'ospedale, Harry, ancora inconscio, si trovot in un incubo in cui era perso nella Foresta Proibita...lui stava cercando qualcuno...Ron era con lui, ma dove era Hermione? Urlò senza svegliarsi, e Silente, impegnato in una conversazione con Madama Chips, si interruppe e lo guardò ansioso.

«C'è così tanta oscurità nel giovane Malfoy.» disse all'infermiera che inspirò dubbiosamente. Non le era mai piaciuto Draco «Io temo.» disse «Io temo che un giorno potrebbe sopraffarlo.»

***

Fare la doccia la mattina seguente fu probabilmente l'esperienza più strana della sua vita. Tenne gli occhi ben chiusi per non vedere Harry nudo, ma quando guardò accidentalmente verso il basso, gli cadde la mascella per lo stupore «Congratulazioni, Potter.»

***

Era strano andare a tutte le lezioni di Harry, pensò Draco. Fu un sollievo quando ebbero Cura delle Creature Magiche, che i Grifondoro avevano in comune con i Serpeverde. Stavano studiando i grindleflerberts: piccole cattive creature anfibie, con grosse mascelle dentate. Quando Hagrid tornò a casa sua per prendere altri vermicoli per nutrirli, Tiger e Goyle presero l'occasione per importunare il rospo di Neville e lanciarlo oltre la gabbia dei grindleflefberts, che sembravano affamati.

«Har, har.» sogghignò Goyle, che stava prendendo il rospo Oscar mentre Tiger fermava Neville con un braccio.

«Vuoi che dia da mangiare il tuo rospo a quei mostri, ragazzetto?»

«No, per favore!» pregò Neville. «Lascialo stare!»

Neville stava praticamente piangendo. Draco guardò e sogghignò, fino a quando intercettò lo sguardo di Hermione. Lo stava implorando. Oh, giusto. Ricordò, io sono Harry Potter, il Ragazzo Miracolato. Hermione ovviamente si aspettava che facesse qualcosa, quindi si avvicinò a Goyle e disse «Goyle, ridagli il suo rospo.»

Goyle strinse gli occhi «Obbligami.» disse, forzando la sua presa su Oscar.

Draco era abituato a un Goyle che faceva tutto quello che gli dice, quindi si bloccò un momento. Questo potrebbe essere spiacevole, realizzò. Una volta aveva visto Goyle distruggere un bus con le sue sole mane, non voleva essere il prossimo.

«Goyle.» disse, abbassando la voce di modo che nessun altro potesse sentire «Sai che posso leggere nella mente?»

Goyle lo guardò stralunato.

«È vero.» disse Draco «È il magico potere della mia cicatrice.» aggiunse, chiedendosi se persino Goyle potesse essere così stupido da crederci.

«Non ti credo.» disse lentamente, ma c'era paura nei suoi occhi.

«Per la cronaca, io potrei dire a tutti i presenti che tu dormi tutte le notti con la luce accesa, che indossi frivoli indumenti intimi rosa perchè ti fanno sentire bello, e che sei segretamente innamorato di Tiger - hai una sua foto sotto il tuo cuscino.»

Goyle fece un verso spaventato, lanciando il rospo a Draco e allontanandosi velocemente.

«Eccolo, Paciock.» disse Draco passando Osar a Neville, che lo guardò grato.

Catturò lo sguardo di Hermione su di lui; sembrava piena di ammirazione e arrossì quando lui la guardò. Nessuno aveva mai guardato Draco così prima d'ora; lo faceva sentire strano, e sentì caldo attorno le orecchie.
Furioso, procedette volutamente indietro pestando il piede di Seamus Finnigan e fu compiaciuto di sentirlo piagnucolare per il dolore.

***

Madama Chips guardava Draco Malfoy dormire con un misto di disgusto e di tristezza. Non le era mai piaciuto quel ragazzo, ma non poteva non essere dispiaciuta per lui: stava sicuramente avendo un terribile incubo, si frustava con le mani urlando. Improvvisamente i suoi occhi si aprirono e la guardò, urlando di paura.

«Sei sveglio!» esclamò lei allegramente.

«Cosa sta succedendo?» domandò sedendosi «Dove mi trovo?»

«Con calma Draco, hai preso una bella botta alla testa, hai bisogno di riposare.» rispose lei, forzandolo a sdraiarsi nuovamente.

«Io non sono Draco Malfoy!» strillò, i suoi occhi grigio-argento spalancati «Io non sono Malfoy! Non sono Malfoy!»

Madama Chips era preoccupata, stava peggio di quanto pensasse

«Qua, bevi. Forza.» disse portandogli un bicchiere con una Pozione Soporifera alle labbra. Lui ingerì e ricadde sul cuscino, gli occhi chiusi.

Madama Chips si alzò scuotendo la testa: non le importava ciò che aveva detto Silente, era giunto il momento di mandare un gufo al padre del ragazzo per farlo venire e fargli portare il figlio a casa.



Angolo autrice-traduttrice
Il primo capitolo è finito, spero sia stato di vostro gradimento.
Vi invito a lasciare il vostro parere, qualunque esso sia, di modo da poter migliorare la produzione dei prossimi capitoli.
 
  
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