Capitolo
1 & Selezione OC
Salve!
Chiedo
scusa per l’attesa, ma in questi giorni ho avuto il passaggio
dall’ADSL alla
fibra e come sempre quelli d’Infostrada hanno fatto casino e
mi sono ritrovata
senza connessione, ma ora che è tutto risolto sono pronta a
sfornare la lista
di OC selezionati e con essi il primo capitolo introduttivo. Come
sempre
ringrazio tutti coloro che si sono presi la briga di creare un OC per
provare a
partecipare e invito coloro che non sono stati selezionati a non
aversene a
male, ma questa volta mi sono auto imposta di non superare per nessuna
ragione
i 12 selezionati.
Qui
sotto
troverete i relativi prestavolto e le informazioni del caso. In questo
primo
capitolo presenterò solo alcuni dei personaggi, gli altri li
vedrete nel
prossimo che non tarderà ad arrivare (probabilmente
giovedì o al massimo
venerdì) in modo tale che abbiate tempo per cominciare ad
associare i volti ai
nomi senza mettere subito troppa carne al fuoco.
Parigi
Ashley
Thompson|
ex Serpeverde| Modella| Glamour|
Eterosessuale.
“’Cause
darling I’m a nightmare dressed like a daydream.”
Oberon
Ulrich Merlin Hamilton|
ex
Grifondoro| Ballerino| Psicometria|
Pansessuale.
“I
want the cause of my death to be amazing sex.”
Ashley
soffiò piano sulla sua cioccolata calda mentre sedeva
al tavolino a pochi passi dal teatro in cui si era appena esibita la
compagnia
di ballo di cui faceva parte Oberon. Lo aveva raggiunto come sempre per
assistere
allo spettacolo, ci teneva molto a fornirgli una recensione ricca e
obiettiva
sulla sua esibizione e nessuno come lei sapeva essere iper critica e
tagliente,
ma anche e soprattutto perché la notizia della morte di
Joshua l’aveva scossa
ed era pronta a scommettere che anche Oberon fosse agitato nel profondo
dalle
sue stesse emozioni. Dopotutto quell’uomo era stato la loro
unica figura
paterna per diciotto lunghissimi anni.
Alzò
una mano per attirare la sua attenzione quando lo vide
uscire dal teatro, svettando dall’alto del suo metro e
ottantasette tra le
decine di persone che affollavano il marciapiede parigino, e
accennò un sorriso
non appena ebbe preso posto davanti a lei.
Portava
la barba leggermente più lunga di quanto fosse solito,
ma era sempre impeccabilmente in ordine, e le iridi grigio azzurre
erano
leggermente rabbuiate.
-
Come stai? –
-
Un po’ meglio rispetto a ieri -, ammise con un sorriso
tirato, - ma ancora non riesco a crederci. Hai sentito qualcuno degli
altri? –
Del
resto dopo aver passato un intero giorno ad aggirarsi per
casa come un fantasma, riportando alla mente i ricordi dei momenti
trascorsi
durante la sua infanzia e l’adolescenza e versando ogni
lacrima possibile,
aveva cominciato ad elaborare lentamente la realtà dei fatti
e a prepararsi
mentalmente all’idea di tornare a Londra per il funerale.
Perciò non era
nemmeno una bugia, ma dal modo in cui Ashley lo guardò
dedusse che la sua
sorella acquisita non era del tutto convinta dalle sue parole.
-
Non sento nessuno degli altri da anni, sai che ho mantenuto
i rapporti solo con te e Bart. –
Oberon
non riuscì a trattenersi e ammiccò con appena un
accenno di malizia.
-
A proposito di Bart, credevo che fossi con lui … so che
Mosca è incantevole in questo periodo dell’anno.
–
-
Non andiamo mica in giro per il mondo insieme -, replicò
affettata picchiettando le lunghe unghie fresche di manicure sul
tavolo, - non
abbiamo una relazione di quel tipo. –
-
Quindi esattamente come funziona, vi vedete solo quando tu
hai uno shooting o una sfilata nella stessa città in cui si
trova lui? –
-
Più o meno. –
-
L’importante è che abbiate il vostro equilibrio.
–
-
Già -, rigirò il cucchiaino nella tazza con
movimenti lenti,
- il bello del nostro equilibrio è proprio non avere legami
… tu meglio di
tutti dovresti saperlo. –
Annuì
sorridendo.
Sì,
le relazioni monogame e durature non l’avevano mai
interessato particolarmente e pertanto non aveva difficoltà
a capire la loro
voglia di una semplice relazione basata su amicizia e sesso.
-
Devo ammettere di essere emozionato all’idea di rivederli.
–
-
Questo perché loro ti adorano, sei uno dei fratelli
divertenti, dal canto mio verrò solo per Joshua ma se non
fosse per lui mi
risparmierei volentieri la rimpatriata. –
Improvvisamente
serio, la fissò dritta negli occhi verdemare
incorniciati dalle lunghe onde dorate.
-
Pensi di riuscire a non far scoppiare la terza guerra
magica? –
-
Non prometto nulla -, replicò arricciando le labbra tinte di
rosso in un sorriso furbo, - ma farò del mio meglio per non
turbare la nostra
Lizzie né far perdere le staffe alla dittatrice Leda.
–
-
Suppongo che dovrò farmelo bastare. –
Strasburgo
Andrew
Maddox|
ex Corvonero| Pozionista| Posessione|
Pansessuale.
“I
lost my body for a second, and when I get it back, it didn'fit
the same...”
Elijah
Fitzgerald Wayne|
ex Grifondoro| Medimago|
Previsione dei possibili futuri|
Eterosessuale.
“Eppure
le cose più belle partono dagli angoli, pensa al sorriso,
agli arcobaleni, ai diversi.”
Quando
Fabian fece capolino nella sua camera annunciando che
aveva visite ne rimase sorpreso per un attimo. Dopotutto
l’unica persona che
come lui risiedeva a Strasburgo e che aveva dei legami con Joshua era
Elijah.
Non erano mai stati i più legati all’interno della
loro famiglia acquisita,
seppure mantenessero rapporti tutto sommato abbastanza buoni, ma
sembrava che
questo non l’avesse frenato dal venirgli a fare visita.
-
Dice che vuole vederti di persona perciò ti prega di non
attingere al tuo potere -, aggiunse quando lo vide mettersi seduto e
meditare
sull’eventualità di farsi aiutare a scendere al
piano inferiore oppure di
sfruttare il suo dono per ovviare alla sua disabilità, - e
sembrava piuttosto
determinato su questo punto. –
Tipico
di Elijah, simpatico e divertente ma quando si metteva
in testa una cosa non c’era verso di fargli cambiare idea.
Sospirò
e annuì.
-
D’accordo, allora credo proprio che dovrai darmi una mano a
scendere al piano di sotto. –
Fabian
lo tirò su con delicatezza, tenendolo saldamente mentre
uscivano dalla stanza e poi scendevano la lunga rampa di scale. Lo
depose sulla
poltrona più grande e più comoda della casa e poi
annunciò che sarebbe andato a
fare del the.
Così
Andrew ed Elijah rimasero da soli a fissarsi per quelli
che parvero istanti interminabili.
-
Verrai a Londra con me? Ho già preso preparato i miei
bagagli, ho intenzione di partire questo pomeriggio. –
Andrew
e Fabian avevano già affrontato quell’argomento la
sera
prima, quando lui era riuscito a smettere di piangere quanto bastava a
rendersi
conto di ciò che avrebbe dovuto fare dopo quella dolorosa
notizia, e avevano concordato
sul fatto che fosse un evento a cui dovevano presenziare solo i membri
stretti
della famiglia. Fabian sarebbe rimasto ad attenderlo lì a
Strasburgo,
concedendogli tutto il tempo del quale avrebbe avuto bisogno per
elaborare il
lutto con la sua famiglia.
-
Non avevo idea che tra tante persone avrei fatto ritorno a
casa proprio con te – ammise.
-
Già, forse era più credibile pensare che
l’avresti fatto con
Bart … anche se non sono mai riuscito a capire cosa ti
piaccia di un tipo come
lui. Siete i poli opposti eppure avete sempre avuto un legame fraterno
incredibile -, scosse il capo incredulo, - è difficile da
capire fino in fondo.
–
Bart
si prendeva cura di lui, era questa la verità, ma erano
anni che non lo vedeva e alla fine sembrava che anche loro fossero
semplicemente destinati ad allontanarsi così
com’era accaduto con tutti gli
altri.
-
Non capisci perché tu non lo hai mai tollerato. –
-
Già, la mia preferita è sempre stata Leda.
–
-
Sei veramente contento di rivederli tutti … eppure so che
anche tu sei rimasto in contatto con pochissimi. Non ti senti un
po’ … -
-
Tradito? Forse appena un po’, ma abbiamo compiuto scelte
diverse e dopotutto sono stato io ad aver lasciato la Gran Bretagna.
–
Andrew
annuì in silenzio prima di alzare la voce per
richiamare Fabian e annunciare che aveva deciso che sarebbe partito
insieme ad Elijah.
L’uomo
parve incredibilmente sollevato all’idea di non vederlo
affrontare un viaggio da solo e non potè fare a meno di
sorridere intenerito
quando gli strinse la mano e annunciò che andava a prendere
i suoi bagagli.
Londra
Celia
Montgomery|
ex Serpeverde| Auror| Connessione
con la natura| Eterosessuale.
“Tutto
è bene ciò che è bene per
me.”
Leonel
Roy|
ex Grifondoro|
Spezzaincantesimi| Elettrocinesi|
Bisessuale.
“I
am the starlight, I'm out of control.”
Cora
Andreia Fawley|
ex Corvonero|
Pozionista| Fortuna| Eterosessuale.
“Non
potrai mai attraversare l'oceano se non hai il coraggio di
perdere di vista la riva.”
Elizabeth
Gea Rosier|
ex Corvonero| Attrice|
Controllo climatico| Eterosessuale.
“All
we are is dust in the wind.”
-
Il treno da Manchester sta arrivando adesso al binario tre
-, annunciò Leonel individuando la scritta sul tabellone
lampeggiante nell’angolo
opposto a quello in cui si trovavano loro, - una di voi due ha idea di
quando
arriverà Leda? –
Cora
si strinse nelle spalle.
-
E poi dicono che sono io quella con le manie di
protagonismo. Leda ci dà appuntamento qui per prendere Celia
e lei non si degna
nemmeno di arrivare in orario. –
Elizabeth
le diede di gomito, indicando la ragazza dall’abito
elegante e dall’aria decisamente costosa che avanzava sui
tacchi alti tenendo
stretta in mano una ventiquattr’ore in pelle di drago.
-
Ah, ecco il grande avvocato in carriera – l’accolse
Cora con
un sorrisetto ironico dipinto sulle labbra.
Per
tutta risposta Leda allungò una mano e le
scompigliò le
onde scure rivolgendole una buffa espressione che ebbe il potere di
farla
scoppiare a ridere.
-
Sempre a lamentarti … Lizzie perché non
l’hai imbottita di
camomilla e valeriana come ti avevo chiesto di fare prima di portarla
qui? –
-
Ci ho provato, ma sai meglio di me che quando comincia con
le sue sceneggiate non la smette più … avrei
dovuto versargliela in gola a
tradimento e non ti lascio immaginare quante storie avrebbe fatto
accusandomi
di aver provato a soffocarla. –
Il
gruppetto rise all’unisono, ad eccezione di Cora che mise
su un’espressione fintamente oltraggiata, e venne interrotto
dall’arrivo di una
Celia decisamente perplessa.
Trascinava
dietro di sé una valigia carica di indumenti e
aveva l’aria di chi sarebbe voluta uscire da
quell’affollata stazione il prima
possibile così Cora la prese sottobraccio e la
trascinò verso l’uscita mentre
le raccontava di come la stessero mettendo in mezzo solo fino a un
attimo
prima.
Lizzie
le seguì inserendosi ben presto nella conversazione e a
Leda e Leonel non rimase che seguirli a pochi passi di distanza.
Tra
loro due c’era sempre stato un rapporto fantastico, erano
molto uniti e sapevano di poter fare affidamento l’uno
sull’altra, così quando Leonel
si voltò a osservarla seppe già cosa voleva
chiederle.
-
No, non ti mentirò Leo, mi sento come se il mondo stesse
andando in pezzi e io fossi destinata a seguirne la stessa sorte.
–
Le
passò un braccio intorno alle spalle, attirandola a
sé e
stringendola delicatamente.
-
Ehy, ci sono qui io, non permetterò che tu vada in pezzi.
–
-
Una volta non ero io quella che si prendeva cura di tutti? –
-
Una volta -, ammise sorridendo divertito, - ma adesso siamo
dei ragazzi cresciuti e possiamo anche permetterci di ricambiare il
favore. –
Mosca
Viatrix
Mallory|
ex Tassorosso| Astronoma|
Teletrasporto| Eterosessuale.
“Anche
un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo.”
Quando
mise piede all’interno della stanza dell’albergo
in cui Bart le aveva detto che aveva soggiornato impiegò
qualche istante a
rendersi conto di quello che aveva intorno. Sembrava che lì
dentro fosse
scoppiata una bomba o qualcosa del genere. I quadri erano a terra,
tutti
infranti, della sedia era rimasto un cumulo di legna e il grande
armadio a
quattro stagioni erano stato ribaltato a terra con una violenza tale da
far
uscire le ante fuori dai perni laterali. Le lenzuola erano
raggrovigliate in un
ammasso informe e su di esse erano scompostamente abbandonate una mezza
dozzina
di bottiglie, un posacenere stracolmo e tre pacchetti di sigarette di
cui due
orami terminati.
Il
rumore dell’acqua che scorreva nella doccia le
annunciò che Bart doveva essersi deciso a darsi una ripulita
per rendersi
presentabile.
Bussò
piano contro la porta annunciando la sua
presenza e poi si accomodò sul letto accavallando le gambe.
Bartholomew
fece capolino dal bagno poco dopo, con
un asciugamano avvolto in vita e i capelli scuri ancora umidi.
Erano
passati sei mesi dall’ultima volta in cui l’aveva
visto e le era mancato in modo incredibile. Si alzò e gli
andò incontro,
scoccandogli un bacio sulla guancia fresca di rasatura quando Bart le
cinse i
fianchi con le braccia muscolose e la strinse a sé come se
non volesse più
lasciarla andare.
-
Avevo davvero bisogno di vederti, grazie per
essere qui. –
-
Abbiamo sempre bisogno l’una dell’altro, certe
cose non cambiano mai, dopotutto è questo che significa
volere bene
incondizionatamente a una persona, no? –
-
Immagino di sì … ieri ho perso un po’
il
controllo – ammise sorridendo a metà tra
l’ironico e l’imbarazzato.
-
Un po’ è riduttivo, credevo fosse passato un
tornado o qualcosa del genere … Credo che faremo meglio ad
andarcene prima che
ti facciano pagare la stanza come nuova – disse dopo un
po’, strappandogli un
accenno della sua solita risata bassa e vibrante.
-
Dammi un minuto e poi andiamo, tornare a casa
mezzo nudo non aiuterebbe di certo con alcuni di loro. –
-
Sono certa che Ashley apprezzerebbe ... e
probabilmente anche Elizabeth, sempre se ha deciso di non volerti
più uccidere
dopo quel famoso litigio. –
-
Del che io francamente dubito. –
-
Cosa gli farai mai a queste donne -, rise
aiutandolo a risistemare i suoi averi nelle valigie, - metà
vuole saltarti
addosso e l’altra metà medita se ucciderti.
–
-
E tu e Leda siete le uniche due a sopportarmi
sul serio. –
-
Questo è perché siamo molto pazienti. E adesso
datti una mossa, il servizio teletrasporto Viatrix & co
sarà lieto di
averti come passeggero. –
OC
selezionati che compariranno
nel prossimo capitolo:
Gideon
Alexander Warren|
ex Corvonero| Pediatra| Guarigione|
Eterosessuale.
“Quiet people have the loudest
minds.”
Amos
Xander Mitchell|
ex Corvonero| Magi
ingegnere| Medium| Bisessuale.
“I
don't know, I just trying to sound
intelligent.”
Daniel
Byron Lawson|
ex Serpeverde| Barista|
Invisibilità|
Eterosessuale.
“La
persona serena procura serenità a sé e agli
altri.”