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Autore: Silor_2691    22/03/2019    0 recensioni
Lynn Owen sta per affrontare il suo primo anno ad Hogwartz. Siamo nel 1983.
Gli anni di questa storia vanno dal 1983 al 1990, i sette nella scuola di magia per la giovane e bella Lynn(personaggio inventato da me, come la maggior parte dei presenti in questa storia).
Per la prima volta mi sto impegnando per creare un fan fiction molto lunga. Questa è solo il primo "libro" passatemi il termine XD con i propri capitoli. Ci saranno anche "Lynn Owen-anno II" e così via fino al "VII".
Spero possa interessarvi :)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ricordi in riva al lago
 
I coniugi Owen avevano una piccola casa immersa nella campagna. Margharet amava i vasti prati mentre il silenzio di quella natura aiutava Alfons a comporre i vari articoli per il suo giornale: “No Hypocrisy”.
Il quotidiano trattava argomenti scottanti non ponendosi censure, ad esempio non aveva taciuto su Voldemort e la sua “follia” oppure sui mangiamorte che avevano dichiarato di agire sotto ‘Imperius’.
Alfons sosteneva chiaramente che si trattasse di fandomie! Ciò gli era costato molti rischi. Si era esposto molto coraggiosamente (specialmente due anni prima la genesi della vicenda che sto per raccontarvi) quando tu-sai-chi venne sconfitto da un neonato, tanto da intitolare l’ articolo: “Voldemort, va a mangiare gelatine al gusto di cacca all’ inferno”.
 
I coniugi Owen non vivevano da soli, niente affatto! Avevano una figlia molto bella, una bambina nata in Estate: 26 Giugno 1972. Il suo nome era Lynn.
 
Tuttò ebbe inizio il 26 Giugno del 1983: l’ undicesimo compleanno di Lynn.
Il Sole del mezzogiorno splendeva alto nel cielo, mentre la sua luce si scagliava tra i prati di quella campagna.
La bimba, poco distante dall’ ingresso di casa, giocava con un pallone rosa. Era il ritratto della spensieratezza e della genuinità dell’ esser piccoli. Alfons e Margharet ricevevano svariati complimenti per l’ aver messo al mondo un’ erede tanto bella: aveva dei capelli neri, lunghi fino alla schiena e occhi di un blu insolito, tendevano parecchio al viola.
Margharet la stava guardando dalla finestra mentre suo marito scriveva un articolo.
“Tesoro, finalmente la nostra adorata figlia andrà a Hogwartz. Com’ era felice stamattina quando ha letto la sua lettera”,
“vorrei ben dire cara!”, aveva distolto lo sguardo dalla macchina da scrivere (che ovviamente batteva da sola, come avesse vita propria), “ricordo ancora il lontano ‘49 quando divenni studente di quella scuola e conobbi te”. Margharet e Alfons divennero genitori all’ età di trentaquattro anni! Non si sposarono subito.
“Mamma, papà!”, Lynn era rientrata in casa gettandosi tra le calde braccia della madre, “quando andiamo a comprare la bacchetta da...da...”,
“Ollivander”, rise il padre divertito dalla goffaggine e dalla tanta curiosità (naturalissima) dell’ unica figliola.
“Andremo ad Agosto, rimarrà chiuso sia questo mese che il prossimo”,
“capisco, devo aspettare”, non era triste, certo era complicato contenere il proprio euforismo, ma Lynn per natura era una bambina molto paziente.
“Tesoro, più tardi perché non andiamo a fare un giro noi due da sole? Così lasciamo tuo padre con il suo lavoro”,
“ottima idea!”, si intromise l’ uomo, la solitudine lo aiutava nel lavoro.
La bambina non se lo fece ripetere, non vedeva l’ ora di passeggiare un po’.
 
Dopo una camminata durata circa venti minuti, madre e figlia si erano fermate davanti un grande lago.
“Sei stanca?”,
“no mamma. Ho preso da te, amo le passeggiate”, i suoi occhi si erano soffermati sulla limpida distesa d’ acqua illuminata dal sole, “amo questo lago”,
“vengo molte volte qui a riflettere”, il volto di Margharet aveva assunto un’ espressione cupa,
“cosa ti preoccupa mamma?”,
“nulla”, sorrideva distogliendo pensieri tristi che appartenevano a un passato lontano,
“Lynn, a Hogwartz imparerai molti incantesimi. Alcuni però non te li insegnano se non sei tu a richiederli”,
“davvero?”,
“si. Occlumanzia per esempio”,
“Ocllu..che?”,
“Occlumanzia. Chi usa questo incantesimo viene chiamato Legilimant. Io ho voluto impararlo”,
“a cosa serve?”, chiedeva curiosissima,
“io posso entrare nella tua mente e vivere i tuoi ricordi, oppure mostrarti i miei”, in quel momento un sorriso puro e genuino era apparso nel volto della donna, “vorrei fartene vedere uno”,
“d’ accordo”.
Essendo che Lynn approvava, Margharet Rich(cognome da nubile) aveva applicato l’ incantesimo.
 
12 Gennaio 1953.
Una Margharet di quattordici anni aveva chiuso il libro di erbologia ed era uscita dalla biblioteca con passo svelto e silenzioso.
Una ragazza di rara bellezza, capelli neri come quelli della figlia ma differentemente da questa anche gli occhi erano scuri.
Il Sole aveva ceduto il posto all’ imbrunire del cielo. Erano le diciasette.
Un ragazzo con la divisa verde e argento stava davanti il lago nero della scuola.
“Alfonz”, la ragazza si era fermata al suo fianco.
“Ciao Margh”, lo sguardo di quello era vispo, intelligente,
“cosa volevi dirmi?”,
“sai bene cosa voglio dirti. Lo sai da quattro anni ormai!”,
“Al”, un brivido le aveva scosso la schiena, “anche io provo lo stesso, però...”,
“però un serpeverde come me e una grifondoro come te non possono stare insieme”,
“c’ è sempre stata ostilità tra le nostre case, inoltre tu-sai-chi sta diventando sempre più forte e...”,
“ed era una serpe. Come me”,
“la vuoi smettere di interrompermi?”, gli aveva detto con severo cipiglio,
“Margh mi conosci, sai che sono stato smistato a Serpeverde per la mia ambizione e per le mie capacità. Che poi sono queste le richieste della mia casa!
Non ho intenzione di fare il serpeverde medio, colpire i più deboli e fare lo sciocco contro i grifondoro”,
“oh Al”, le guacie bianche della ragazza si erano tinte di rosa. Le era sempre piaciuto, sin dal primo momento.
“Margharet se io e te ci mettessimo insieme le nostre case ci complicheranno la vita”,
“non devi dirlo a me. Ne sono consapevole”,
“i sentimenti che provo per te vanno oltre questo pericolo. Voglio viverti, voglio baciarti. So che non hai mai baciato nessuno, come io non ho mai sfiorato le labbra di alcuna. Voglio essere io il primo per te. Voglio che sia tu la prima e spero l’ ultima ad avere le mie labbra e il mio cuore”.
Non servirono altre parole, si sarebbero rivelate superflue, Margharet Rich si gettò aggressivamente sulla bocca dell’ innamorato, fu un bacio colmo di passione.
 
“Wow mamma”, Lynn era contenta, felice di poter vedere in prima persona il momento in cui tutto ebbe inizio tra i suoi genitori. Stravedeva per il legame che univa coloro che l’ avevano messa al mondo.
“Lynn, Hogwartz ti darà inevitabilmente tante emozioni. Non puoi sfuggirne”. Aveva accarezzato il volto della sua bambina per poi accoglierla tra le braccia.
 

 Note autore: Spero possa piacervi. Purtroppo non posso garantirvi la mia frequenza qui (impegni lavorativi e universitari) :( ma cercherò di metterci tutto me stesso <3
 
 
 
 
 
   
 
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